Skyclad

Sto ascoltando il nuovo disco, davvero una gradita sorpresa! La prima metà del disco è notevole, change is coming, starstruck?, words fail me, una maturità compositiva invidiabile.

 

In questi giorni ho ascoltato Folkemon e mi è piaciuto, forse alcune canzoni sono un pò ripetitive ma ci sono gran bei pezzi (Polkageist, When God Logs-Off e le ultime due). Manca però di una hit come poteva essere Costance Eternal in Oui Avantgarde a Chance.
Ho ascoltato anche l'ultimo album colpito dal post di una pagina fa della canzone words fail me, splendida nella parte di violino soprattutto. Anche questo comunque è un bel disco, niente di nuovo ma confezionato ad hoc per gli amanti del genere. Last Summer's Rain poi è molto particolare

 

In questi giorni ho iniziato a interessarmi agli Skyclad, che avevo sempre ignorato più o meno volutamente visto che ero venuto a sapere della loro esistenza in un periodo in cui il folk mi aveva ampiamente stufato. Ora, considerato che non sono un esperto, mi vien da fare una domanda abbastanza eretica:

solo io in Jonah's ark ci sento qualcosa di tendente al NU metal? (anche se quello sarebbe nato poco dopo)

 

recensione pubblicata su HM.

 

Il Malpaga Folk Fest ha riportato gli Skyclad in Italia dopo una vita, sempre bello rivederli, il repertorio storico non perde di fascino e la band sembra davvero divertirsi un mondo. In scaletta privilegiati i pezzi rock folk, per cui gli estratti dai primi dischi più tipicamente metal sono stati pochi.

 

Gruppo enorme a cui casualmente ho dedicato un post celebrativo su FB proprio questa mattina.

Peccato solo non se li inculi nessuno.

 

Già, ed é così da sempre. Sono stati dei pionieri in ambito folk metal ma per qualche motivo hanno sempre avuto poco appeal, anche ai tempi dei loro dischi migliori. Il folk metal era visto come qualcosa di bizzarro e demodé e ancora non c'era la deriva pagliaccesca successiva, che tanto eco ha avuto poi con l'esplosione dei festival.

 

Sottoscrivo ogni parola. Ricordo un Gods Of Metal in cui li fecero suonare praticamente all'alba e con un tempo a disposizione ridicolo. Ed era il periodo in cui c'era ancora Walkyier...

 

Uno di quei misteri irrisolvibili dell'universo metallico.
Non solo hanno composto grandi album ma sono anche dei pionieri.

Giusto il mese scorso ho preso "Forward into the Past", quindi ora gli album con Kevin Ridley al microfono ce li ho tutti.
Vedo che la recensione dell'ultimo l'hai scritta tu:
Recensione Forward Into The Past - truemetal.it
Ti riconosci ancora in quelle parole e in quel voto?

 

Caspita, già sei anni...
Sì, mi riconosco ancora in quella recensione, anche se con il senno di poi darei qualcosa in più di voto. Quell'immediatezza di cui parlavo temevo minasse la longevità dell'album, che invece per me ha resistito bene alla prova del tempo. Tu che idea ti sei fatto dopo un mesetto di ascolti?

Detto questo, diamine, come mi manca scrivere recensioni... Purtroppo il tempo è quello che è e, allo stato attuale, se abbandonassi il settore delle news andrebbe inesorabilmente in crisi.

 

io affezionato al malpaga sono andato senza conoscere gli skyclad che di nome.. alla fine concerto simpatico, mi ha ricordato la musica irlandese giusto un po' più batteraia e chitarrosa (in uno due brani mi è sembrato ci fosse più un piglio punk che metal).
mi era parso di capire che avessero introdotto il folk nel metal, ma appunto lo vedrei più come un folk in salsa hard rock.
comunque divertenti, anche se leggerini per i miei gusti.

 

Leggerini...

Ti suggerisco di ascoltare i primi 5 dischi, almeno, perché loro hanno introdotto il folk al Thrash, più che al Metal. Del resto Walkyier veniva dai grandi Sabbat e qualche analogia con i primi Skyclad è riconoscibile.

 

Permettimi di ampliare il discorso, @giova , ho risposto un po' di fretta e di prima mattina, ma in realtà se qualcuno si avvicina a loro per me è solo un piacere.
Partono da una radice Thrash, in cui inseriscono un abbozzo, comunque rilevante, di Folk, e per i primi 5 album proseguono con un'evoluzione quasi sperimentale, cambiando praticamente in ogni disco, ma rimanendo sempre piuttosto duri. Però le differenze tra il primo e il quinto sono nette. Parliamo di un gruppo dalla personalità spiccata, che fino a quel momento faceva un qualcosa che praticamente nessun altro faceva e oltretutto si spingeva a provare soluzioni ancora più originali. Poi esce Irrational Anthems, che fino a quel momento è il loro lavoro più spiccatamente Folk. Ed è anche, credo, il loro maggior successo in termini di vendite. A quel punto ne fanno un paio ancora più Folk, quasi Prog Rock, detto bonariamente. Oui avant-garde á chance e The Answer Machine?. Poi ritornano a sonorità un po' più dure su Vintage Whine e Folkemon e a quel punto esce di scena Martin Walkyer. Gli ultimi tre dischi proseguono nell'evoluzione del loro sound. Giusto l'ultimo torna un po' più indietro. Diciamo ai tempi di Irrational Anthems. In qualche modo hanno saputo reinventarsi, pur rimanendo coerenti. Però è chiaro che attualmente, e dopo più di 30 anni di carriera, non siano più Heavy come un tempo. Sebbene ci siano anche negli ultimi dei brani dal forte impatto, tipo questo:

Così come State Of The Union Now o The Measure, oppure Black Summer Rain sul precedente...

Nel frattempo ho guardato la scaletta del Malpaga ed effettivamente hanno pescato molto più dal repertorio da Irrational in poi, quello dall'animo più Folk. Quindi ci sta di farsi un'idea non proprio esatta del loro genere e stile nel suo complesso. Sarà stato anche il contesto a influire.

Prova invece a vederti lo show dell'Hellfest con il rientro di Dave Pugh. Dalla quinta traccia (min. 17: 15 circa) in poi fanno pezzi più vecchi. Ridley fa un po' di fatica a cantare certi pezzi di Walkyier, ma ci sta...

 

grazie mille, mi ci immergo

 

Sintesi perfetta, hai detto bene, band dalla grande personalità, e poi mi hai ritirato fuori Vintage Whine, a well beside the river per me é il folk metal come dovrebbe essere. Serio, creativo, ma non serioso.