Live album

No, @Vittorio, ti prego! Ha la qualità di un bootleg e c'è un Coverdale in forma pietosa (eufemismo).

 

Motorhead - Everything louder than everyone else
Black Sabbath - Reunion
Riot - Shine On
Iron Maiden - Rock in Rio
Savatage - Ghost ruins

Per quanto riguarda i migliori in assoluto per me sono: "Live and dangerous" dei Thin Lizzy, "Made in Japan" dei Deep Purple e "Live after Death" dei Maiden

 

Up @Vittorio

 

E' raro, ma ogni tanto c'è chi registra un disco di inediti in sede live, come il caso di Steve Vai con Alive in Ulltraworld.

 

Questa ad esempio appare solo nel live Swans Are Dead, e non è mai stata registrata in studio che io sappia.

 

L' ultimo album live che ho faticato a togliere dal lettore è stato quello degli H.E.A.T. Live in London, 2015 credo

 

Da ragazzino ascoltavo a ripetizione - oltre ai soliti live stranoti - questo vinile:

 

Volevo ricollegarmi ad un commento fatto sul topic delle discografie, mi pare da @dreamwarrior, circa il fatto che la maggior parte dei live metal sono praticamente dei best of in cui le canzoni vengono suonate pare pare alle versioni studio. Questo contrasta con altri generi, compresi alcuni "progenitori" del metal, dove c'erano lunghe digressioni, improvvisazioni etc; ma anche oggi ci sono tanti artisti che riarrangiano pesantemente le canzoni in sede live (penso a Bruce Springsteen). Come mai queste cose quasi non esistono nel nostro genere preferito?

 

Il rock classico, il blues, il jazz e altri tipi di musica si prestano molto di più. Io non riesco ad immaginare i Cannibal corpse che a metà di "Hammer-smashed face" si mettono ad improvvisare mettendoci pure un assolo di batteria fra una cosa e l'altra. Il metal è un tipo di musica in cui le canzoni sono molto "studiate" e "lavorate", riff dopo riff, incastro dopo incastro, non sono roba improvvisata in sala prove, e quindi devono essere riprodotte per come sono state rifinite tranne qualche caso (i Metallica ogni tanto).

 

in ambito metal si cerca un'esecuzione d'impatto ed energica, laddove una jam potrebbe far perdere interesse e trasporto nell'ascoltatore.
Non sono un musicista ma credo che improvvisare su strutture complesse come quelle thrash e progmetal sia molto difficile per non dire impossibile. Difatti le grandi jam band hanno sempre nel loro dna una forte componente blues, genere che più facilmente si presta a queste dilatazioni. Bene anche l'esempio di Springsteen, un altro che dal vivo ha da insegnare a molti.

ps reign mi ha anticipato

 

Basta saperlo fare, e le variazioni sul tema e le improvvisazioni possono starci benissimo anche nel metal. Classico, prog o thrash che sia. E in effetti dal vivo, magari anche solo per dei brevi passaggi, le improvvisazioni sono più frequenti di quanto non si creda. Savatage, Racer X, Dream Theater, Symphony X, Fates Warning, sono i primi che mi vengono in mente; i loro live sono ricchi di esempi in cui hanno aggiunto parti inesistenti nelle versioni originali e/o modificandone altre in modo significativo.

 

Sicuramente quelle band cercano, soprattutto durante gli assoli, di variare il brano ma si tratta di pochi e selezionati momenti, per il resto si rimane incastonati nello spartito.
Forse me lo sarò sognato ma mi sembra di aver letto che furono i Black Sabbath (e non sarà un caso) tra i primi a sottrarsi alla regola della jam dal vivo che era quasi obbligatoria per tutte le band negli anni 60-70.