Stabilità economica o inseguire i propri sogni?

Ciao, questo settembre inizierò le superiori e sono abbastanza preoccupato. Vi spiego... il mio migliore amico ha deciso di andare all'alberghiero, ha diversi parenti impiegati nella ristorazione ed è felicissimo perché una volta finita la scuola potrà iniziare a lavorare già dai 18 anni, e in più avrà uno stipendio di tutto rispetto, addirittura 1100 al mese, e non è poco di questi tempi.
E ci sono io... sono indeciso tra l'artistico e l'alberghiero: due scuole in antitesi, no?
Sono bravo in tante, forse troppe cose, e non pecco d'immodestia. Si dice però che chi sia bravo in troppe cose cose non sia bravo in niente: per me è veramente difficile dover rinunciare a qualcosa e perdere per strada delle esperienze, non credo di essere abbastanza maturo per capire cosa voglio fare al 100%.
Sono bravo nelle materie umanistiche e anche in quelle scientifiche, quindi mi hanno consigliato di frequentare un liceo... vedete, io stimo moltissimo questo mio amico, lui pensa siano cavolate, che tanto la maggior parte delle persone finirà disoccupata a friggere patatine, e analizzando la realtà dei fatti, sembra proprio così. Non penso di avere la costanza per studiare anche dopo le superiori, e in più mi piacerebbe avere una certa indipendenza economica da subito. Insomma: la botte piena e la moglie ubriaca...
E un po' invidio anche questo mio amico, perché avendo un'unica passione ha più tempo per dedicarcisi, io invece amo disegnare, le lingue straniere, suonare la chitarra, informarmi sulla vita dei pittori... lui non essendo bravo in altro non ha nemmeno avuto dubbi su quale scuola scegliere, in un momento voleva frequentare le industriali, ma avendo parenti cuochi e camerieri in ogni dove, inclusa la mamma, la scelta è stata scontata.
Sapete la cosa che forse mi preoccupa? Non avere abbastanza talento per buttarmi in ciò che veramente mi piace, perché bisogna avere una bravura fuori dal comune per vivere dignitosamente nell'ambito artistico, e io sono troppo ambizioso o narcisista per accettare di essere un mediocre, proprio non mi andrebbe giù vedere che i miei lavori non sono riconosciuti. Invece, in un settore più... "concreto", riuscirei ad avere uno stipendio sicuro, ad avere la mia libertà (la mia situazione familiare purtroppo non mi incoraggia a restare a casa), e anche a essere creativo in un certo senso... ma non sarebbe la stessa cosa.
Cosa ne pensate voi? Spero di non aver sbagliato sezione...

 

Tu lo sai che in questo forum campiamo tutti con pensioni d'invalidità per problemi mentali vero?

 

non lo dire che poi ci scherzano

 

lavorare nella ristorazione è un lavoraccio, faticoso è sacrificante. si fanno orari assurdi, si lavora tutti i weekend e tutte le feste, anzi è il momento in cui si lavora di più...
per carità deve dare anche soddisfazione, ma se uno non è proprio convinto al cento per cento secondo me non resiste tanto!

comunque in sostanza mi sembra tu voglia fare l'artista, come sarebbe piaciuto un po' a tutti...
come dice Sean Penn in this must be the place "nessuno fa più lavori veri"
ma alla fine bisogna fare i conti con quella che è la richiesta

in bocca al lupo

 

Tu stai vivendo una situazione simile a quella che è capitata a me quando avevo la tua età, con la differenza che tu (almeno così sembra) non hai personaggi infausti attorno che ti spingono a prendere decisioni sbagliate. Quindi, qualche consiglio e osservazione:

-nei prossimi anni scolastici, qualsiasi scelta tu faccia, non aver paura di cambiare se ritieni di aver sbagliato strada. Alla tua età, a meno di non essere dei veri illuminati, è quasi impossibile sapere cosa si vuole dalla vita. Quindi non fossilizzarti sulla scelta fatta: se ti accorgi che la scuola che hai scelto non fa per te, cambiala. Anche a costo di ripetere un anno. E' inutile cercare di infilarsi a forza in percorsi che non ci appartengono, anche perchè alla fine rischi di essere un mediocre tra i mediocri. E non si tratta di una situazione facile.

-non chiuderti a priori all' idea dell'università: come detto sopra, è troppo presto per scegliere. Ho visto miei compagni di classe iniziare come dei mezzi geni per poi perdere ogni voglia e smettere di studiare senza nemmeno diplomarsi, così come ho visto dei pluri ripetenti laurearsi col massimo dei voti in facoltà non proprio faciline. Certe decisioni conviene prenderle quando si è più consapevoli.

-seguire i propri sogni o piegarsi alle necessità? La prima delle due. Sempre. Io alla tua età ero un bimbetto ingenuo e facilmente influenzabile, e mi son fatto rovinare la vita da una persona che mi detestava. Sono finito col fare una scuola che col senno di poi mi ha dato possibilità lavorative solo in ambiti che odio, e tutto questo perchè (anche a causa della persona di cui sopra) non sono riuscito a seguire i sogni che avevo, e ho sprecato tutte le capacità che avevo e che ho lasciato decadere col tempo. Sia chiaro, andare dietro ai propri sogni non è mai facile, anche perchè comporta sempre dei grossi sacrifici e degli altrettanto grossi fastidi, il primo dei quali è il dover sopportare le opinioni altrui, che ti vorrebbero "accasato, con un lavoro serio e con dei figli". E il rischio di finire a friggere patatine c'è comunque, ed è alto. Però, in caso tu riesca ad arrivare dove hai voluto, saresti la persona più felice al mondo. Ed è quello che conta, secondo me. Poi vabbè, se riesci anche ad avere una stabilità economica facendo ciò che ti piace, hai fatto tombola.
Altrimenti, se pensi che la stabilità economica valga più di tutto il resto, cancella quel che ho scritto in quest'ultimo paragrafo e buttati a pesce dove girano i soldi, indipendentemente dal fatto che ti piaccia o no l'ambito.

 

Metti in conto che campare d'arte è difficilissimo, ci riesce un numero esiguo di fortunati e spesso sputando letteralmente il sangue. In ogni caso la loro riuscita non è dovuta solamente al talento, bensì anche al mazzo quadrato che si fanno, perché di gente talentuosa che in nome di ciò si impegna meno di zero ne è pieno il mondo.

Detto ciò scegli quello che in questo momento senti più adatto a te (nulla ti vieterà di cambiare in seguito se dovessi capire che non fa per te, come ti è già stato detto), preparati a dare il massimo, ad affinare il talento e a fare più esperienze possibili nell'ambito che hai scelto.

 

Vai all'estero. E fai l'artistico, tanto per (eventualmente) cominciare a lavorare in gastronomia non c'è bisogno della scuola.

 

Ciao,
tutte e due le cose, preferibilmente in proprio e per non più di tre ore al giorno.

 

Secondo me sbagli a mettere la questione in questi termini, a considerare soltanto l'alternativa tra l'artistico e l'alberghiero. Per prima cosa, il tuo amico una volta finita la scuola avrà un posto sicuro e ben retribuito solo perché ha le giuste conoscenze nel campo della ristorazione; tu invece dovrai superare da solo le difficoltà che incontrerai per ottenere un posto sicuro e ben pagato. Dovrai mandare curricula, affrontare colloqui, accontentarti all'inizio di lavori umili e mal pagati. E dovrai specializzarti ulteriormente per raggiungere un posto gratificante all'interno del settore.
Se poi anche tu, come il tuo amico, puoi contare su delle conoscenze solide nell'ambito della ristorazione, ritiro tutto quello ho detto.

 

Intanto raggiungi la stabilità economica, come la definisci. Per i sogni sei giovane e hai tutto il tempo per ottenerli. Si mangia con i soldi, non con i sogni.

 

stabilità, seguendo le regole di bertrand russell, e poi hai tutto il tempo del mondo!

sull'artistico se hai talento nel disegnare io praticamente pago l'affitto di una delle mie tatuatrici che ha 19 anni e si merita tutto perché ha un talento pazzesco, tutti i 4 tatuatori da cui vado da anni si sono diplomati all'artistico di modena (tra il 1988 e il 2016) e ci campano e anche molto bene essendo un settore sempre in espansione, giusto per darti un'idea nel senso che non è che all'artistico dopo devi per forza fare il critico d'arte o lo scultore che espone a new york..

il convivente della ragazza di cui sopra per pura casualità ha fatto l'alberghiero e prende un terzo di quel che prende lei che è pure più giovane

io ti consiglio una serie di cose:
- evita i licei, i licei sono ancora strutturati seguendo la riforma gentile di epoca fascista, intendo scientifico classico ecc., sono stronzate quelle del tipo eeh sei bravo a scrivere allora fai il classico, io ho due lauree con 110 e lode a lettere e filosofia e l'altra alla scuola di lettere e beni culturali e ho studiato da ragioniere programmatore, i licei non servono a un cazzo
- se hai talento nel disegnare, se vedi che sai disegnare e ti piace e così via, fai l'artistico, che ti dà tanti sbocchi immediati
- altrimenti, fai una scuola dove non si fa un cazzo come ho fatto io, fai l'ITC, ora sei così piccolo che non puoi assolutamente avere un'idea di quanta voglia avrai tra 5 anni di fare un'università o meno quindi è meglio che usi questi anni per divertirti e in più avere un diploma utile (perché col diploma del tecnico i miei ex compagni lavorano)

dopo, decidi tu di andare dove ti pare (tanto se non hai la passione per cose estremamente complesse come medicina non avrai alcun problema, come ti ho detto io mi sono sempre laureato in corso, mai bocciato, massimo dei voti senza aver mai fatto niente di umanistico)..
considera seriamente l'opzione artistico, se hai talento, poi al massimo cambi quando ti pare, e se perdi un anno non cambia veramente niente, sono stronzate anche quelle che ti vengono a dire che devi fare tutto di corsa e non essere bocciato e baggianate varie

 

Fai un liceo. Poi valuta attentamente se andare all'università.

 

io non ho letto niente ma si parla di vita d'artista

posso dire che io sono un eterno disoccupato che cambia lavoro in continuazione (il mio massimo è stato circa due anni) e poi rimane pure a spasso per periodi di tempo relativamente lunghi. e ogni lavoro che ho fatto mi fa cagare, anche quello intellettuale in ufficio dove usi software di progettazione che se lo dici dicono "ah bel lavoro". no fa cagare.

in tutto questo per quanto riguarda la vita da artista ho studiato batteria e chitarra elettrica e le sapevo suonare, ho quasi rischiato di entrare in un gruppo che poi ha fatto un tour in gran bretagna e invece mi hanno fottuto un mezzo pezzo e ora ho pubblicato due libri (no self, no pagamento). con i libri ho guadagnato 40+ euro dritti d'autore in 6 mesi nel 2016 e ora ho ordinato 12 copie per una presentazione e vendute guadagnerò il 30%, quindi circa 60 euro. ho venduto anche altro ma non sono al corrente, non so un cazzo, non fino ai prossimi rendiconti

sto per perdere la casa. ho richiesto una casa del comune ma è scaduta la domanda e comunque ho un punteggio basso e i miei non mi vogliono in casa

questa è la vita dell'artista

 

spiega per quali motivi dovrebbe fare un liceo

io non sono a livello preconcetto contrario alla frequentazione dei licei, io sono contrarissimo al fatto che i licei attuali (e relativi programmi) siano gli stessi previsti dalla riforma promulgata da gentile e lombardo radice nel 1923, sostanzialmente solo noi abbiamo in italia questa idea del liceo come "scuola superiore" (nel verso senso del termine) mentre gli altri istituti sono per i cani, quando un istituto tecnico ti dà con molto meno studio un titolo e quindi sbocchi che poi ti vai a imparare tu, non serve a un cazzo nemmeno quel che si fa all'itc e all'iti, ma il lavoro lo impari sul posto se vuoi fare un lavoro da diplomato e non da laureato, che ha pari dignità rispetto a tutti gli altri lavori dal laureato a chi ha iniziato a 14 anni

fare un liceo scientifico o un liceo classico è un suicidio, studi puttanate inutili che ti obbligheranno a fare puttanate inutili alle quali arriverai tremendamente impreparato (non si studia diritto, economia aziendale, economia bancaria, economia politica ecc. nei licei, all'itc fai economia e diritto per 5 anni! vai a fare giurisprudenza o economia dopo aver fatto un liceo e vedi quanto sei preparato), io in 5 anni di lauree umanistiche ho visto liceali classici dei migliori licei del nord italia venire bocciati in esami che con studio e passione ho sempre fatto senza problemi (e non sono certo un genio io, anzi) mentre loro avevano una preparazione di epoca fascista totalmente asettica e nozionistica che gli faceva fare scena muta agli orali e li spaventava anche solo a leggere i nomi dei corsi

l'artistico non fa testo, poi il liceo pedagogico lì e il liceo delle scienze umane mi sembrano delle troiate totalmente inutili visto che psicologia, sociologia, antropologia, etnologia e così via all'università sono qualcosa di totalmente diverso

se ha talento, che faccia l'artistico e vada a lavorare nell'ambito di riferimento, altrimenti faccia un tecnico e poi scelga con calma cosa fare che con una base di ragioneria puoi fare tutto ciò che vuoi e non ti sei studiato puttanate inutili per 5 anni rompendoti il culo perchè i tuoi genitori pensano che il liceo sia più figo delle altre scuole venendo sbeffeggiati da ginevra a bergen

 

Io ho fatto lo scientifico, poi ho preso una laurea in fisica teorica con 110 e lode, ho preso un dottorato e adesso sviluppo intelligenza artificiale per un'azienda americana. Per dire