Attualità, politica e società

Sempre pensato che le sventagliate di mitra se le meritavano, confermo oggi.

 

Mi dicono che anche i francia usino dire " mangiarci sopra".
Comunque non ho dovuto fare nessun salto di fantasia per dare questa interpretazione, è la prima cosa che ho pensato vedendo la vignetta. Che per me rimane poco raffinata, un pò del cazzo etc, ma sempre satira, o humor nero.
E ti assicuro che non sono il primo nel ' unico ad averla interpretata così xD

 

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Se stiamo lì a sforzarci di interpretare.. allora troveremmo significati nascosti e fini allusioni anche in una gomma da masticare su una scrivania. Con tutto il rispetto per l'immensità concettuale della gomma da masticare sulla scrivania. Mi pare ovvio che volessero solo farsi notare scatenando un putiferio.

 

Cambiamo canale. Vediamo cosa ne pensa er faina

 

Si lascia interpretare, come qualsiasi altra vignetta. Io trovo che la vignetta giochi proprio su questo, esattamente come è accaduto per quella che ho ricordato: la classica emotività che esplode sui social network alla vista di un messaggio forte. Prima si sostituisce la propria immagine profilo con una matita spezzata, poi si vorrebbe usare la gomma per cancellare. Quello che un po' mi fa sorridere, ed è accaduto anche in occasione della vignetta sul bambino annegato, è come tutti si sentano in dovere di affermare quale sia il compito di un vignettista.

 

Allora tu confermi che, tutto sommato, è una vignetta che si propone di mandare tutto in caciara.

 

Un po' come se, per criticare le falle della sicurezza verificatesi prima e durante l'attentato di Nizza, si rappresentasse una fila di cadaveri con una baguette infilata nel culo.

 

E ci sta riuscendo molto bene, da quello che ho potuto notare, leggendo commenti secondo i quali "si sono meritati le mitragliate".

 

Eh. Torno a dire, allora, che la satira non si propone di mandare in caciara tutto, ma di stimolare riflessioni critiche. La riflessione è antitetica alla caciara.
E se Charlie Hebdo non fa satira, cosa fa? Del semplice cattivo gusto? Che lo facciano eh, liberissimi, quel che non capisco son gli apprezzamenti per questa vignetta.

 

Cosa che si son ben guardati dal fare, i patriottici francesi

 

Torno a dire, allora, come tutti si sentano in dovere di affermare quale sia il compito di un vignettista. Siamo sinceri, se non si trattasse del medesimo giornale la cui sede è stata oggetto di un attentato terroristico, credo che molti di noi non avrebbero dedicato neanche un minuto della propria vita a commentare quella vignetta. Come ho già detto in passato: io, prima dell'attentato nella loro sede, non sapevo nemmeno cosa fosse Charlie Hebdo e sono pronto a scommettere che vignette dal contenuto così forte le pubblicavano anche prima di divenire, loro malgrado, famosi a livello mondiale.

 

A onor del vero, non avessero subito quel l'attentato oggi questa vignetta probabilmente non ci sarebbe proprio, visto che prima di quel tragico giorno stavano sull'orlo del fallimento, dato che vendevano una miseria. E si, le vignette le pubblicavano anche prima, solo che allora pigliavano solo che pesci in faccia, dalla stessa gente che adesso li osanna e difende. La ricordi, la maglietta di Calderoli con le vignette su Maometto in parlamento? Venne presa bene, o si parlò praticamente bipartisan di pessimo gusto? Bene. Adesso perché hanno subito un attentato non si può più dire, ma vanno difesi a spada tratta?

E sottolineo che io ho specificato in tutti i miei post che possono pubblicare quello che vogliono: ergo, lungi da me il voler dire qual è il dovere di un vignettista!

 

Non è assolutamente così. Anzi, tutt'altro. Indipendentemente dall'essere già noti o meno e indipendentemente dall'essere stati assassinati (alcuni di loro) o meno e per quale motivo sia successo, una vignetta del genere susciterebbe lo stesso identico scalpore / sgomento / sdegno che sta suscitando oggi. Uguale.

Semplicemente "conoscendo" Charlie Hebdo e cosa fa dai tempi di quell'attentato si ha una base maggiore con cui cercare di capire i motivi per cui creano questa robaccia.

 

Non ne sono così sicuro, posto il fatto che il 90% dei commenti che leggo sui social network rimandano al fatto che poco tempo fa quasi tutti avessero scelto di "empatizzare" usando la matita spezzata o la classica frase "Je suis Charlie" come immagine del loro profilo. E' ovvio che il contenuto di un'immagine prescinde dalla fama del suo autore, ma la risonanza mediatica che può riuscire ad ottenere è sicuramente maggiore. Comunque Reign, usando il tuo medesimo ragionamento, anch'io mi sento di affermare che, indipendentemente da quanto fossero dissacranti o di cattivo gusto le loro vignette, un attentato del genere dovrebbe suscitare il medesimo scalpore / sgomento /sdegno che oggi invece non sembra suscitare.