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Game of Thrones

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da RobertJohnson85, 25 Aprile 2016.

  1. Kaine

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    10 Giugno 2016

    Un autore di una serie tv può cambiare a serie in corso (vedi Lost) oppure non avere più idee (vedi Walking Dead).
    Se la qualità cala, a volte i fan vanno avanti ad oltranza, altre volte mollano la serie.
    Lost ricorda molto GOT. Partita alla grandissima nelle prime stagioni. Se ne và Abrams.. la qualità cala e diventa fiacca. Viene ripreso il finale scritto da Abrams. Di tutto quello nel mezzo un gigantesco "mah!?"

    Sul resto, il ragionamento che fai è un pò quello dei fan della prima ora di un gruppo che, poi, rinnegano la band quando si commercializza.
    Però dai.... qui si tratta di libri e tv. Sono due prodotti diversissimi. Non è una sfida tra lettore e telespettatore.
    Giustissime le critiche che, da lettore-puro, fai a Martin. Assolutamente!
    Tuttavia il telespettatore-puro non c'entra niente. Non si pone i problemi che ti poni tu, ne tanto meno ha senso che si faccia un opinione a riguardo. Lui guarda una serie tv che gli piace e stop. Probabilmente, nella stra-grande maggioranza dei casi non sà neanche chi è Martin (se non per i titoli di testa). E non perchè è un beaota ma perchè in tv funziona così... di quanti grandi serie tv non sappiamo neanche chi le ha scritte?

    Vedi sopra.

    Questo è stato il grosso errore di fondo alla base della trasposizione televisiva.
    Credo che, quando uscì la prima stagione, tutti (me compreso) pensassero che Martin avrebbe concluso la saga cartacea prima che la serie tv arrivasse in pari. O, perlomeno, che nel libro successivo ci sarebbe stato un punto che avrebbe fatto da "finale" per la serie tv permettendogli cmq di andare avanti con altri libri.

    Mi chiedo... è proprio colpa della serie-tv perchè Martin non ha pubblicato più niente? O magari di mancanza di voglia e di ispirazione più che del vil denaro?
     
    #331
    Ultima modifica: 10 Giugno 2016
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  2. Flea

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    11 Giugno 2016

    Concordo in larga parte con Kaine e Sciacallino.
    Io sono un po' una via di mezzo: la saga di A Song of Ice And Fire avevo intenzione di leggerla da un bel po' (ricordo quando c'era il topic qui ben prima della serie), ma non essendo affatto un divoratore di libri, ho iniziato leggendo A Game of Thrones un anno e mezzo fa, quando la serie è giunta all'apice della popolarità. La serie ho iniziato a guardarla dopo aver letto il primo volume, più che altro perché ero molto curioso di vedere come avevano adattato le cose.

    Io l'unica cosa che non mi spiego è come faccia a piacere la prima stagione a chi non ha mai letto i libri: voglio dire, è strapiena di personaggi, famiglie, avvenimenti, ecc, ecc...io mentre la guardavo sapevo cosa sarebbe successo, per cui continuavo a vederla e mi piaceva, ma per uno che non sa assolutamente nulla...non l'avete trovata noiosissima all'inizio?
    Nei libri in realtà la cosa viene mitigata dalle ottime descrizioni, che ti fanno avvicinare pian piano ai personaggi, narrandone le sensazioni, i pensieri e i ricordi, così da rendere familiari i tanti protagonisti e la storia delle casate sin dai primi punti di vista, tutte cose che nella serie non potevano essere rese e per questo non mi spiego come abbia fatto a coinvolgere tutto questo pubblico sin da subito.

    Comunque io continuo a seguire la serie con piacere, pure se rispetto ai libri ci sono tante, forse troppe differenze. Come si diceva negli interventi precedenti, sono 2 media completamente diversi, quindi una trasposizione 1:1 non avrebbe funzionato e ripeto, per me è già un mezzo miracolo che sia piaciuta così com'è adesso.
    Tutte le varie differenze le accetterò serenamente, mentre per gli spoiler....beh...diciamo che su quelli sono più combattuto, ma in realtà la sorpresa di un colpo di scena è bello vederlo, tanto quanto leggerlo e bisogna decidere solo cosa si vuol fare per prima: la scena di Ned Stark al Sept di Baelor l'ho "sofferta" leggendola, ma mi ha ugualmente colpito anche quando l'ho vista. Così come il combattimento tra La Montagna e Oberyn, per non parlare del Red Wedding. Altre scene come il celebre "for the watch" le ho invece vissute al contrario: prima viste, poi lette (a quel punto ci sono arrivato solo recentemente sull'ultimo libro): l'effetto è stato lo stesso, quindi credo proprio che anche sul finale, nonché su tutte le rivelazioni che stanno venendo fuori da questa stagione, non avrò problemi a leggerle sapendo già cosa succede.

    Infine credo, al contrario di molti, che quando la serie è iniziata tutti erano ben consapevoli che i libri non avrebbero mai fatto in tempo ad uscire prima della fine della serie stessa. Forse c'era possibilità per The Winds of Winter, ma per il settimo volume (A Dream of Spring?) era impossibile anche solo sperarci, considerati i ritmi di Martin dal 2000 in poi.
    Io non credo nemmeno che la stesura di questi volumi sia stata eccessivamente rallentata dalla serie: vero che Martin collaborava, ma prima che la serie iniziasse erano passati 5 anni tra Storm e Feast, 6 tra Feast e Dance, in teoria se il sesto esce entro quest'anno è più o meno allo stesso ritmo.
    Io penso comunque che, come per qualsiasi forma d'arte, un'opera è pronta quando è pronta e mettere pressione non serve a nulla se non a far uscire un prodotto meno genuino.
     
    A Jaime Lannister e Kaine piace questo messaggio.
  3. Kaine

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    11 Giugno 2016

    Proprio quello mi è piaciuto della prima stagione... scoprire a poco a poco chi faceva parte di cosa e perchè ;-)
     
  4. LostMetallerOnTheIsland

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    11 Giugno 2016

    Si ma tieni conto degli attori: come fa un Bran a fare 5/6 serie TV senza crescere? Allungando la serie mettendoci più anni rischiava di risultare non-sense tenendo conto che i personaggi crescono. Non era fattibile. O la iniziavi dopo o scendevi a compromessi (e preciso che io avrei pagato oro per vedere la serie seguire pedissequamente i libri come nella prima stagione, sia chiaro.. ma ora saremmo forse a inizio 4°/5° libro).
    Poi secondo me Martin se ne fregherà di tutto e di tutti e andrà dritto per la sua strada (e potrebbe anche darsi che abbia preso in giro gli sceneggiatori portandoli su strade completamente diverse dalla sua, conoscendo il personaggio non mi viene difficile pensarlo).

    E i tuoi amici hanno ragione: alcune morti nella serie non stanno in piedi per niente. Non ti dico come hanno stuprato tutta la parte di Dorne :facepalm:

    No.

    Esattamente. Si riprende comunque il discorso di JonSnow sulla "bulimia" degli spettatori TV (su cui mi trova d'accordo).
     
  5. JonSnow

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    11 Giugno 2016

    Ma infatto non sto contestando le differenze tra serie tv e libri, sono consapevole della diversità dei media, l'ho detto io stesso ;)
    Sul fatto di avere più persone che ci lavorano, tieni conto che lo stesso Martin è stato sceneggiatore tv per Star Trek. La storia l'ha ideata lui e ha le capacità tecniche anche per sceneggiarla... Non penso che servissero "altre idee" rispetto a una storia già ottima - e questo lo rivendico proprio da lettore di lunga data! - ma che più sceneggiatori servano per velocizzare la produzione in ottica commerciale.

    Mah, i tempi si sono allungati eccome: siamo al sesto anno di stesura e se ne prospetta un altro, pare.

    Il vero danno che deriva ai lettori dalla serie è proprio questo: il prodotto di riferimento (perchè alla fine di prodotto si tratta, anche per i libri sia chiaro) è diventato la serie tv.
    I poveri lettori che lo hanno aspettato per quindici, ora vent'anni, scaricati come nulla fosse. I telespettatori, abituati ad avere tutto e subito, accontentati. Se non si tratta di logiche puramente commerciali non so cos'altro possa essere.

    Non saprei su questo. Qui non c'è una "ripresa", ma una continuazione vera e propria sulla base delle idee originali dell'autore.


    Obietto con un'altra domanda: se da telespettatore ti avessero detto, al termine della quinta serie, "ragazzi, per la prossima dobbiamo aspettare che l'autore finisca il sesto libro, ci vorranno altri uno-due anni... se va bene", come avresti reagito?
    Avresti preteso una nuova serie entro tempi brevi o avresti accettato che quando si tratta di produzione intellettuale se debba (a mio parere) rispettare i tempi degli autori?

    Inoltre quello televisivo è un mercato in cui esistono le leggi della domanda e dell'offerta, che hanno uguale peso nel creare caratteristiche di qualità e di prezzo del prodotto.
    Secondo il tuo ragionamento il telespettatore è un soggetto passivo, mi spiace ma non è affatto così, nonostante possa sembrare che il lato della domanda/consumo lo sia (e questo lo dico anche da economista ;) ).

    Vale la risposta già data a Sciacallo, non contesto la commercializzazione di un prodotto, ma il modo.
    Esiste comunque il rispetto delle persone che ti hanno portato dove sei, nonostante il prodotto in questione sia tuo e tu abbia il diritto di farne quello che vuoi.


    Con i se e con i ma si va poco avanti... non possiamo rispondere nè io nè tu a queste domande.

    Vero è che i tempi di Martin si sono allungati ulteriormente proprio in coincidenza con la produzione della serie tv.

    Vedi quanto scritto a Sciacallo sulle tempistiche.

    E poi scusami ma: più di abbandonare il legame con i libri, che in un certo senso costituiscono "la base" per la storia della serie, ai fini di rispettare le logiche commerciali televisive, al punto che l'autore stesso non è nemmeno più coinvolto, cosa ci può essere che può compromettere la qualità di un prodotto intellettuale?


    Scusa ma se il ragionamento è questo, Bran nel primo libro ha sette anni, Arya nove e Sansa dodici.
    Gli attori, all'epoca della prima serie, avevano rispettivamente dodici, quattordici e quindici anni.
    Direi che siamo già abbastanza fuori dalle tempistiche. Senza contare che le vicende dei libri si estendono apparentemente su un periodo di tempo inferiore ai cinque anni, cioè quanto ha richiesto la realizzazione delle prime cinque stagioni.

    Perdonami ma la motivazione "dovevamo fare così se no i personaggi giovani sarebbero cresciuti troppo" mi sembra un po' deboluccia!

    Aggiungo: i produttori sapevano già di comprare i diritti di una serie di romanzi ancora non ultimata, e quindi potenzialmente di trovarsi di fronte al divieto dell'autore di proseguire oltre.
    E qui le ipotesi sono due: o gli hanno fatto una lauta offerta economica, o avrebbero comunque proseguito infischiandosene di come la storia sarebbe stata altrimenti.

    Quella di Dorne è sicuramente la più citata :D
     
  6. Kaine

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    11 Giugno 2016

    Ovvio che, a parte la naturale voglia di vedere, si devono accettare i tempi degli autori.
    Star Wars guarda quanto si aspetta tra un film e l'altro. Si aspetta un anno per la nuova stagione delle serie migliori, si aspettare il nuovo disco della band preferita magari per anche 4-5 anni etc. etc. Ipoteticamente, si potrebbe benissimo aspettare 2-3 anni per una nuova stagione di GOT (come detto prima da altri però c i sarebbero tutta una serie di problemi tecnici del tipo i personaggi invecchiano etc. etc.)
    Come detto da Flea è diritto di un autore metterci tutto il tempo che serve.

    Non sò se hai letto dei miei post precedenti, cmq sono uno di quelli che sostiene che la differenza qualitativa tra le prime stagioni e le ultime due sia considerevole.
    Sinceramente io preferirei aspettare ed avere un prodotto televisivo in linea col cartaceo. Piuttosto che avere un prodotto che non è ne carne ne pesce. Ma che ci vuoi fare?
    Il fulcro della situazione è sempre lui Martin. Sapeva bene si sarebbe arrivati a questo punto prima di iniziare il progetto tv.


    Perchè ti è difficile pensare che qualcuno semplicemente accenda la tv e guardi qualcosa che gli piace senza avere un opinione radicata?
    Come potrebbe essere soggetto attivo sull'argomento? Perchè tanti telespettatori = $ e quindi priorità alla tv rispetto al cartaceo?
    Ma ancora lì perchè mai devi porre il telespettatore-puro come nemico del lettore-puro visto che le priorità cartacee sono di pertinenza di Martin? Perchè gli chiedi un opinione visto a malapena sà chi è Martin?

    E come se dicessi che Load e Reload dei Metallica sono usciti "per colpa" di tutti i potenziali acquirenti nel mondo più propensi a quel sound che a quello di Master of Puppets. Di fatto è così.. ma "la colpa" (se di colpa volgiamo parlare) non è del potenziali acquirenti ma esclusivamente dell'autore che ha cambiato la sua proposta artistica per andare incontro a logiche di mercato ben coscio di deludere i fans più datati che l'hanno reso quello che è.


    Ripeto sul punto hai perfettamente ragione. Se posso dirtelo, dove per me sbagli, e nel voler forzare la mano sul fatto che anche il telespettatore-puro dovrebbe per forza farsi delle opinioni su quest'argomento che per lui (a completa differenza di un lettore per cui è importante) è un argomento ampiamente marginale.
     
    #336
    Ultima modifica: 11 Giugno 2016
  7. Kaine

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    11 Giugno 2016

    Sò che sei di parere contrario sulla qualità di Lost. Se ti ricordi, tempo addietro, ne abbiamo già parlato sull'apposito forum.
    Per me, invece, quella serie qualitativamente è defunta con l'abbandono di Abrams e francamente ci vedo molte analogie tra la gestazione tecnica di quest'ultima con GOT.
    La differenza è che lì gli autori navigavano completamente a casaccio per arrivare al finale scritto dall'autore originale, qui perlomeno un canovaccio ce l'hanno benchè siano liberi di rispettarlo o meno.

    Esattamente quello che è avvenuto in Lost.
     
  8. LostMetallerOnTheIsland

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    11 Giugno 2016

    Sulla prima domanda: un tempo avevo pensato che, per aspettare i romanzi di Martin, si poteva benissimo avere 2/3 stagioni prequel sugli avvenimenti passati (oppure su altre avventure nei Sette Regni, di libri slegati dalle Cronache scritti da Martin ce ne sono). Era un'altra soluzione, per me la migliore, ma nel momento in cui decidi di continuare lo fai perché hai avuto il benestare da Martin e perché non puoi rischiare di perdere gli attori principali (che spesso mollano i personaggi per evitare di essere "assimilati" per tutta la loro carriera a loro) e gli spettatori stanchi della solita serie. Le tempistiche televisive sono così, prendere o lasciare.

    Questione personaggi che crescono: non parlavo delle differenze d'età tra serie TV e libri, parlavo proprio che far passare 5 anni tra avvenimenti che nel libro coprono si e no un anno mi sembrava esagerato, soprattutto per gli attori più giovani, che sono i più soggetti al cambiamento fisico nella loro crescita. Guarda un'immagine di Bran dalla prima serie e recuperati il Bran che abbiamo oggi, sono completamente diversi. Pensa cosa poteva succedere se per arrivare al punto in cui siamo ora in TV ci si mettevano altri 2/3 anni..

    Sisi mi ricordo ma quando mi citano Lost mi accendo come una lampadina :old:
    Dire che dalla seconda serie in poi siano andati a tentoni però mi sembra molto esagerato, è proprio in quelle stagioni che snodano gli intrecci della prima serie, mentre il finale è praticamente tutto incentrato sui personaggi e non sui misteri. Ma andiamo off topic :hihi:
     
  9. JonSnow

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    12 Giugno 2016

    Assolutamente. Infatti non è questo il punto del contendere.

    La critica subentra nel momento in cui le tempistiche si dilatano perchè si dedica altro, nella fattispecie la serie tv. E per sua stessa ammissione.

    Non ho seguito il thread dell'inizio (per ovvi motivi :P) e non conoscevo il tuo punto di vista.
    Del resto se hai letto il mio post "d'apertura" le mie critiche si rivolgono principalmente a lui e alla produzione.
    Ne rivolgo anche agli spettatori ma per ragioni diverse.


    Scusa, ma non è forse così?
    Martin, come detto per sua stessa ammissione, ha accantonato la stesura del sesto romanzo per poter lavorare alla serie, pagato. E rendendo in questo modo la scrittura dei libri un'attività secondaria rispetto alla sceneggiatura della serie.

    Qui a mio parere si apre un discorso che vale per qualunque forma di produzione intellettuale / culturale / artistica.

    Il fruitore di un prodotto intellettuale è oggi come oggi anche un consumatore, e come tale può informarsi su cosa sta comprando, informarsi sulla qualità del prodotto e sulla sua provenienza.
    Non deve, sia chiaro. E' una libera scelta, se farlo o meno. Certo è che se il consumatore (lato della domanda) diventa un soggetto acritico rispetto al produttore (offerta), si finirà con un prodotto potenzialmente scadente, poco controllato e magari pure costoso.

    Per proseguire il parallelo con i Metallica, certo che una certa misura di colpa ce l'hanno anche gli ascoltatori di Load e Reload: i Metallica si sono commercializzati proprio perchè sapevano che avrebbero trovato mercato.
    Non avevano bisogno di fama, quella la avevano già. Serviva a fare soldi e ci sono riusciti benissimo, proponendo una versione annacquata se non addirittura snaturata di quanto avevano fatto in predenza. Ed è stato possibile perchè hanno trovato qualcuno che quelle ciofeche gliele ha comprate.
    E questo perchè molti ascoltatori vivono la musica come puro intrattenimento temporaneo, passivamente e acriticamente. E' anche questo, ovviamente, ma non solo; e noi, come metallari e pertanto con un rapporto "speciale" nei confronti del nostro genere musicale preferito, dovremmo avere ben chiaro questo concetto.

    Ecco, adesso trasponi questo ragionamento a Game of Thrones. Martin ha sicuramente le sue colpe per aver scelto di cedere i diritti d'autore e collaborare in prima persona alla sceneggiatura.
    Ma c'è una corresponabilità del pubblico (e sottolineo ulteriormente corresponsabilità) in tutto questo.
    Martin ha venduto perchè sapeva che avrebbe trovato qualcuno che avrebbe comprato.
    E tutto questo dopo aver peraltro mandato a quel paese i fan della saga che gli chiedevano di affrettare l'attività di scrittura del quinto libro (era una videointervista, su Youtube si dovrebbe trovare il video).
    Perchè per carità, sacrosanto il diritto di un autore di prendersi i propri tempi, ma se poi mi fai un'uscita simile io ho altrettanto diritto di dire che sei un venduto e per di più in malafede.

    Insomma piaccia o meno, oggi come oggi i campi della produzione musicale, cinematografica e letteraria, pur avendo potenzialmente anche valore artistico elevato, sono vere e proprie industrie con i loro relativi mercati, governati da quelle leggi della domanda e dell'offerta che funzionano grosso modo come le ho descritte.

    Aggiungo solo una considerazione, questa più personale: in questi cinque anni di produzione della serie tv, sono passato dall'entusiasmo iniziale (perchè c'è stato: finalmente una saga letteraria che mi piaceva che otteneva il meritato successo), al progressivo fastidio, all'attuale disgusto per la situazione.
    Ed è stato a causa proprio dell'atteggiamento del pubblico televisivo, e qui forse si spiega la mia avversione verso i fan di Game of Thrones (e che non mi capita invece con chi ha visto solamente i film di LotR o di Harry Potter: se lo facessi a prescindere per partito preso dovrei avercela anche con loro, no? ;)).
    Ad ogni "nuova" puntata, ogni "nuova" stagione (virgoletto perchè mi domando appunto come si possa definire "nuovo" qualcosa che è in giro da quindici e rotti anni, dal momento che "nuovo" e "ignorato fino ad ora" sono due concetti diversi), mi sono dovuto sorbire i commenti entusiasti su Facebook o articoletti di giornale sull'ultima figata successa.
    Se avessi provato io a raccontare del nuovo libro delle Cronache, sarei passato per lo scemo che leggeva i libri con le fatine e gli gnomi. Cosa che è anzi successa per davvero, quelle volte che qualcuno si è interessato alle mie "strane letture" (penso sia un'esperienza abbastanza comune tra i lettori di fantasy, fantascienza e generi affini).


    Vale il discorso fatto in precedenza, più o meno.

    Vero è che per il lettore (ma anche il cinefilo o il melomane) si crea un rapporto più personale e quasi diretto con l'autore: se leggo le Cronache, leggo Martin; se guardo Arancia Meccanica, guardo Kubrick; ecc.

    Mentre per un telespettatore questo diventa più difficile, perchè nella realizzazione di una serie tv vengono spesso coinvolti più sceneggiatori, più registi e così via.
    Tuttavia, come dicevo, alla fine informarsi è comunque una scelta.
    Mi sembra che qui dentro tutti sappiano che GoT è tratto da una saga scritta da George Martin. Anche tra i miei amici spettatori è così. Ho la sensazione che se facessimo un test statistico, scopriremmo che la grande maggioranza dei fan della serie è a conoscenza del fatto.
    Diventa marginale nel momento in cui si sceglie, appunto, di ignorare questo dettaglio.
    Sia chiaro che non si deve per forza diventare lettori, si può tranquillamente restare telespettatori. Ma porsi quantomeno la domanda se quel che si sta guardando è coerente o meno con le vicende originali, dovrebbe essere il minimo.

    Per chiudere, il telespettatore non lo vedo come un nemico a prescindere, ma sicuramente al pari di qualsiasi altro consumatore, quando acquista un prodotto senza chiedersi cosa ci sia dietro, ha la sua dose di "colpa".

    Come dicevo, io per primo come lettore sono molto tentato di abbandonare la lettura della stessa saga, anche per coerenza con quanto ho detto fino a questo punto... e lo dico con la sensazione di una grossa delusione, come spesso si sperimenta quando qualcosa che si è amato finisce con il rovinarsi.
    Insomma, non so se la completerò o meno; non escludo di farlo, ma se così dovesse essere, lo farei esclusivamente per "chiudere il cerchio", senza purtroppo la magia di un tempo.

    In effetti trovare una soluzione al problema sarebbe stato un bel problema, ma credo che la frittata sia stata fatta a monte cedendo i diritti di una saga non solo non conclusa, ma ben lontana dall'esserlo: non solo all'epoca della prima stagione mancavano due libri, Martin doveva ancora completare il quinto.
    Gli sarebbe dovuto essere chiaro che non ce l'avrebbe fatta a finire in tempo.
     
  10. sciacallo010

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  11. Flea

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    Avete scritto un sacco sull'argomento serie sì/serie no, e non vi sono stato dietro :D

    Volevo fare una domanda stupida ora che ho finito di leggere tutta la saga (epilogo di A Dance with Dragons finito giusto ieri, a circa un anno e mezzo di distanza da quando ho iniziato A Game of Thrones...boia se sono lento!):
    viene detto da più parti che una delle più grandi differenze tra serie e libri è la sorte di Stannis, che nei libri sarebbe vivo e vegeto, ma uno degli ultimi capitoli della saga è il punto di vista di Jon Snow nel quale riceve la famosa lettera di Ramsay Bolton (o perlomeno è firmata da lui) nella quale afferma che Stannis è morto. Ora, considerando che nella lettera parla anche di fatti veri come Mance Rayder e delle donne che erano con lui, come sappiamo che quello che scrive su Stannis è sicuramente falso?

    È molto probabile anche che sono io un rincoglionito e mi sta sfuggendo qualcosa eh, però chiedo lo stesso ^^
     
  12. jesse_pinkman

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    No, in realtà la stagione peggiore è la quinta, dove il materiale al quale attingere c'era: la quarta stagione finisce con la morte di Tywin, e al netto di alcune trame spostate per riempirla un po' (il viaggio di Bran oltre la barriera, la ripresa di Moat Cailin da parte di Theon/Reek) coincide con la parte finale del terzo libro. Il problema è che pur avendo due libri di materiale da cui prendere (con i dovuti adattamenti, ovvio, perché sono libri pesanti, specialmente il quinto che a me non è piaciuto) li hanno in buona parte buttati nel cesso.... penso che se vedessi Dorne, o Jorah col morbo grigio, ti sentiresti male :rotfl:
    Questa è migliore, ma è eccessivamente frammentaria.
    Comunque, riguardo all'ultimo episodio....
    Nulla di quello che si era immaginato su Arya è vero, quindi quella della scorsa settimana è stata solo una scena stupida e mal scritta :hihi:
     
  13. jesse_pinkman

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    Non si sa se dica la verità o meno, ma sappiamo da uno dei capitoli rilasciati come anticipo del sesto libro che Stannis ha un piano per volgere la battaglia a suo favore, e dal quinto libro sappiamo che il fronte dei lord del nord non è affatto compatto, vedi Manderly e co.
    Quindi forse perderà la battaglia, ma sicuro non morirà come un coglione come nella serie.
     
  14. Flea

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    13 Giugno 2016

    Capito! Però anche nella serie moriva dopo la battaglia a Winterfell, mi pare. Cambierebbe che non è Brienne a dargli il colpo di grazia, oltre ovviamente al fatto che nella serie non fa alleanza con nessuno, cosa che in effetti nel libro potrebbe fare ed è probabile che farà (o ha fatto, nel caso).
    E' che mi faceva strano il fatto che un po' ovunque leggo che Stannis è ancora vivo e pensavo di essermi perso qualche passaggio.
     
  15. Flea

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    14 Giugno 2016

    Contento che quella teoria del cazzo à-la Fight Club su Arya non fosse vera, tuttavia la storia di Arya mi è sembrata abbastanza banale...dal momento in cui ha riscoperto la sua identità immaginavo sarebbe finita così. A questo punto ci si poteva arrivare con almeno 2 puntate di anticipo e fare spazio ad altro, secondo me.

    La parte che mi è piaciuta di più è quella che mi aveva fatto salire l'hype nel trailer, ovvero Cersei quando fa "I choose violence!"...senza contesto mi aspettavo un bel casino, in realtà, invece si limita solo a far fuori un fanatico in modo splatteroso e niente più.

    Stavo avendo paura che la riconquista di Riverrun avenisse per opera di Brianne, cosa che avrebbe affondato definitivamente Jaime nell'inutilità. Fortunatamente poi la sceneggiatura torna sui suoi passi e segue abbastanza il libro, anche se mi pare di ricordare che Jaime convince Edmure in modo più ragionevole e meno minaccioso.
    Invece il Blackfish mi pare riesca a scappare, mentre qui si dà a capire che è rimasto ucciso combattendo per non cedere il castello. Questa sì, sarebbe una morte un po' del cazzo.

    Torna Dany mia coi draghetti! Olèèèè!!! Ma mo si spara allora o farà ancora proclami generici? :P

    Con la presenza ancora di Beric Dondarrion credo possiamo dire definitivamente addio a Lady Stoneheart: a sto punto il cadavere di Cat non credo sia più utilizzabile per un'eventuale resurrezione, ecco.

    In generale una puntata un po' così. Non lo so...è sempre lo stesso: troppe cose tutte assieme e si va avanti pochissimo, che se mancassero altre 10 puntate sarebbe ok, ma ne mancan 2 sole.

    P.S: la barzelletta di Tyrion mi ha fatto morire :rotfl:
     

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