Rush

Li ho sempre sentiti in modo superficiale, conoscevo i pezzi più famosi... Ultimamente ho deciso di approfondire e posso commentare solo con una parola: immensi!

 

benvenuto nel tunnel

intanto Lifeson conferma l'intenzione di un suo nuovo progetto solista in una nuova intervista al Guitar Connoisseura Magazine

"... What I enjoyed most about making [Victor] was the variety of the material. It was a wonderful opportunity for me to explore and expand on certain genres of music that were not necessarily open to me within the context of Rush. The workload was relentless, and I seemed to be working on that album every day for a year, but it was enormously satisfying for me as a songwriter, producer, and musician. I don't have the same drive to jump into a project like Victor at the moment, but I do have hours of material that does inspire me to at least consider such a thing. ..."

 

Rush's Alex Lifeson on 40 Years of '2112': 'It Was Our Protest Album' | Rolling Stone

Bella intervista ad Alex su 2112...

 

1 Aprile 1976 usciva 2112!!!

 

Adesso butto lì due miei pensieri, giusto per ravvivare la discussione:

1- 2112, al netto della sua importanza storica per il gruppo e per l'evoluzione del genere, indiscutibili, non è assolutamente il miglior album del gruppo. Ha qualche discontinuità: il lato B, ottimo, non è all'altezza del lato A. In altri album sono riusciti a mostrare maggiore equilibrio. Ogni volta che qualcuno chiede da dove iniziare, tutti subito a sbrodolare su 2112; questa mi sembra una scelta per metallarini che arrivano ai Rush dopo aver letto mille interviste ai Dream Theater; il vero "Rush nerd" parte da "Hemispheres" o " A Farewell to kings" o, ancora più estremo, "Power Windows"! Poi, chiaro che 2112 resta un discone se preso a sé stante: la mia è solo una provocazione.
2- Che noia, leggere in ogni loro intervista, quando chiedono i pezzi meno amati, vedere sempre bistrattata Tai Shan! Per me è un gran bel brano, coraggioso, diverso e anzi, alla fine di Hold your fire, è il classico colpo del ko che ti stende con un soffio, dopo averti preso a mazzate per un'ora.

 

Concordo che Hemisphere e Farewell to Kings siano più maturi ed abbiano inquadrato meglio il cambiamento rispetto agli esordi.

 

@fdr LOL io per non sbagliare disco ho iniziato dalla raccolta (gold)

 

Pessima scelta.
Se c'è una band di cui non si comincia con raccolte sono proprio i Rush (e i Pink Floyd)

 

ma non è vero invece, anzi essendo che i dischi sono molto diversi fra loro, così si inizia facendosi una panoramica...poi in base ai pezzi che mi piacevano di piu' sono andata a pescare i relativi album che li contengono.
e alla fine concordo con fdr, se fossi partita per primo con 2112 non so se avrei cercato altro...

 

Se proprio vuoi una raccolta meglio cominciare con i live album che sono divisi per periodi.

 

le raccolte sono limitanti ma utili solo per farsi un'idea iniziale per chi è neofita, meglio i live chiaramente

su 2112 sono d'accordo che non un album perfetto, il lato b ha qualche brano più "normale" rispetto alla maestosa suite, e per cominciare forse non è adatto, meglio moving pictures o permanent waves
rimane un album seminale
per capirne l'evoluzione , i Rush sono una band da seguire cronologicamente

su Tai Shan c'è una storia personale di Neil che sta dietro al brano ed è stata inserita con gli altri 2 compari non completamente convinti del sound prodotto
a me piace ma un gradino sotto al resto del disco ci sta
se non fosse nato il cd, hold your fire, per i Rush, sarebbe finito con turn the page

 

D'accordissimo con chi dice che 2012 non é esente da difetti. Ha grande importanza storica ma i Rush hanno così tanto e di più da dire...
Io vado controcorrente, i loro album prog puri non mi fanno impazzire, trovo meravigliosa la svolta synth, poi un calo, bellissimo Counterparts e belle Test For Echo, dischi estremamente maturi e ispirati negli anni 2000. Dream Theater un caxxo!!

 

ogni fase ha le sue peculiarità, chiaro la fase II rimane quella più seguita ma ci sono perle ovunque
adoro gli anni 80 dei Rush per come hanno saputo evolversi incamerando i suoni del periodo (new wave, reggae, new romantics, post punk inglese) rielaborandoli nel loro stile
poi chiaro ognuno ha le sue preferenze