Iron Maiden

Va bè ma quella è musica per la plebaglia, noi metallari e rocker siamo superiori

 

Io, come mi aspettavo, ritengo per ora che le migliori siano le composizioni di Dickinson.
Anche quelle più dirette scritte con smith, che non le trovo le migliori in assoluto rispetto alle altre ed è vero che non raggiungono livelli di una flight of icarus o 2 minutes to midnight o moonchild o mettete quella che volete per non citare quelle dei dischi solisti, ma sono ottime per staccare un po' l'atmosfera dal resto dell'album e risulltano comunque piacevoli.

 

A me piacerebbe proprio averli quegli LP, ma, purtroppo, per ora i miei soldi li destino ad altro. Dei Maiden ho davvero comprato troppo (c'ho pure le raccolte...). Io avevo visto un filmato dove spiegava tutto il processo di rimasterizzazione, ma son pigro per trovarlo e postarlo. Non ricordo bene, ma la rimasterizzazione dovrebbe essere stata fatta partendo dai master tapes, quelli originali, e dovrebbe essere differente da quella dei cd. Io credo siano un ottimo prodotto.

 

Io li ho e ho il boxset completo rosso coi primi sette album, te li consiglio alla grandissima perché suonano davvero divinamente

 

Scusate ma non ho resistito (da una recensione di The Number of the Beast su amazon)

Anticipazione (Spoiler)

"THE NUMBER OF THE BEAST esce nel mese di marzo del 1982 e fa intendere al primo ascolto che non si tratta di un normale disco di heavy metal , ma forse della piu' importante e significativa espressione di puro power metal , perche' di questo sottogenere musicale stiamo parlando , mai pubblicata tra le infinite produzioni che la NWOBHM stava sfornando in quel periodo . Gia' i due primi lavori che vedevano PAUL DI ANNO come frontman erano di una caratura notevole , ma con questa pubblicazione che vede lo straordinario e fulminante debutto di BRUCE DICKINSON alla voce gli IRON MAIDEN compiono il definitivo salto di qualita' , raggiungendo livelli artistici che potemmo addirittura definire stellari , come del resto stavano facendo i METALLICA dall' altra parte dell' oceano con i primi quattro mastodontici lavori di trash metal . Quindi il parallelismo tra quanto stavano pubblicando gli IRON in UK e i four horsemen negli USA negli anni ottanta e' la pura realta' che i fatti e le vendite stavano dimostrando , pur rimarcando che la band inglese e' stata quella che ha portato allo splendore il power metal , mentre i californiani hanno divulgato il verbo del trash metal in tutto il mondo . Trovare in questo cd una traccia che sia una di medio spessore e' praticamente impossibile , perche' tutte le nove che lo compongono , e sottolineo tutte , sono di un livello al di fuori della norma , tanto da poter dichiarare THE NUMBER OF THE BEAST come la pietra miliare del power metal , il disco che ha esaltato piu' di ogni altro lo stile NWOBHM in tutto il mondo ed e' incredibile che un disco uscito trentadue anni fa suoni cosi' fresco e attuale come fosse uscito da poco ."

 

Grazie, ricordi se ci sono i testi dentro?

 

Io ricordo che in number of the beast e I successivi ci sono, in Iron Maiden e Killers non ne ho idea, tra qualche ora comunque dovrei tornare a casa dal lavoro e ti posso dare la conferma

Comunque i dischi sono a 180g e suonano davvero davvero bene, sono rimasto veramente estasiato dalla qualità

 

Ottimo, grazie mille, credo proprio che dovrò sacrificare nuovamente il mio portafogli

Number of the beast ho la stampa dell'epoca (credo tedesca) ma niente testi dentro :-(

 

Sempre detto che il power è un genere superiore
Bella pure la storia del parallelismo con le uscite dei Metallica, che all'epoca non avevano nemmeno ancora pubblicato Kill 'em All

 

Se sono come gli originali (I e Killers)i testi non ci sono.

 

Ahah, sará copiaincollata da uno a caso dei libri di quel guru di nome joel mciver, che con i suoi libri strafalcioni sull'heavy metal infestava le bancarelle negli anni 90. Da recuperare assolutamente almeno quello sul "metal estremo", tanto per sbellicarsi un po', ma ce ne sono molti altri che meritano

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Sono molto incazzato...torno a casa ieri dalla Danimarca e Book of Souls non è ancora arrivato da Amazon!!! Il problema è che stasera riparto e fino a domenica prossima sarò via. L'hype cresce, anche sentendo i commenti di "veterani" del forum di grande cultura rock-metal (e prog!), ma per i prossimi giorni dovrò limitarmi ai post sul forum.
Non voglio sentire il disco da altra fonte che non sia il mio cd, sono fatto così: anteprime, spotify ecc non le ascolto (a parte i singoli apripista) e mi affido a recensioni e commenti. Ecco, da questo punto di vista, la recensione su TM trasuda supponenza da tutti i pori. Mi spiace dirlo ma è una cosa che ho notato ultimamente e che spero possa essere intesa come critica costruttiva: altri siti concorrenti (che non nomino) si stanno impegnando nella qualità delle recensioni (canale fondamentale di approccio ai dischi, per me che odio anteprime e youtube e brani scaricati) e spesso raggiungono risultati migliori di TM.

 

Per avere un'idea del disco senza ascoltarlo ti consiglio un traccia-per-traccia di un altro sito italiano. Se gli Iron Maiden sono uno dei tuoi gruppi preferiti, bè, al di là delle considerazioni intrinseche sull'album in sé, troverai sicuramente piacevole l'ascolto.

 

La critica costruttiva ci sta e la si accetta volentieri, usandola come incentivo per fare sempre meglio; ma da qui a dire che manchi la qualità nelle recensioni di Truemetal perchè si è osato esprimere un parere diverso dalla massa mi sembra un po' eccessivo

Di sicuro si è attivata una spiacevole macchina del fango come spesso avviene in rete (mi viene in mente la recente ed ingiustificata polemica su un post di Giulia Innocenzi su una sua vacanza in Iran), poi si può entrare nel merito delle singole espressioni lette in recensione o del voto (che non mi sembra del tutto irrealistico), ma l'odio suscitato supera di gran lunga le parole spese, ed addirittura da qui a generalizzare neutralizzando centinaia di recensioni pubblicate con passione e sudore è davvero ingeneroso, considerato anche il nostro impegno ad argomentare l'articolo senza liquidarlo in tre parole stereotipate come spesso avviene altrove.