Idoli contemporanei

Semplicemente alla gente "normale", ossia il target pop, non frega un cazzo dell'educazione musicale. Non sono appassionati o interessati ad un tipo di musica. Ascoltano quello che gli viene proposto dai media e vivono la loro vita senza farsi troppe menate su questo anche perchè daranno più importanza ad altro. La musica di merda e la gente con gusti di merda c'è sempre stata. Amen.

 

Ha ragione Alan Ford: noi diamo per scontato che anche gli "altri" trovino nella musica il canale privilegiato col quale esprimere e declinare se non tutti quanto meno molti aspetti della vita.

 

Non é solo un problema di emozioni, ma di che emozioni... I one direction offrono emozioni di grana grossa per gente che non cerca niente di più, o magari non lo cerca nella musica. É un prodotto di massa costruito per produrre emozioni facili. Che poi è lo stesso principio della musiche finto ribelli tipo il rap da mtv, ma anche di molti gruppi Black oggi che al 90% fanno ridere e nutrono questo spirito assurdo di essere True, cattivi mezzi pagani e satanici. Ê sempre industria culturale, solo di nicchia e non più di massa.
Sono fenomeni inevitabili, spirito critico vuol dire essere educati a distinguere, capire cosa c'è dietro, quanta costruzione e quanta sincera espressione artistica. Cosa per niente facile peraltro.

 

esatto, mi sembra tutto così chiaro.. è naturale che se un adulto nega qualsiasi oggettività sia sbagliato, ma è altrettanto naturale che ogni adulto e ogni ragazzo possa ascoltare ciò che gli piace e di conseguenza affermare che gli one direction gli piacciono più dei doors. A me piace molto più ascoltare la musica dance/house "commerciale" da radio che i Doors, ma non mi sono mai messo a sindacare sulle qualità oggettive del gruppo in questione: le riconosco, ma non mi piacciono.

Educazione musicale o artistica ? Per me è un errore , riformerei la nostra scuola e la ricostruirei da zero (anche perché com'è ora è praticamente come fu voluta dai fascisti), ridurrei gli anni, cambierei le materie, modificherei tutto, però il campo artistico lo lascerei da parte (a meno che non studi in una scuola musicale, di pittura ecc. ovvio che lì devi conoscere la storia dell'arte e la storia della musica). E' questo il problema: l'élitismo, credere che ci sia qualcosa di superiore e che debba essere ascoltato perché superiore. E' una caratteristica precipua di molti metallari purtroppo. Ciò che si insegna in storia della musica è oggettivo: che siano insegnati i Doors! Ma che mi debbano piacere, no.

A me l'arte fa cagare. Non la comprendo. Non mi piace. Non mi piacciono musei, pitture, opere liriche, teatro, cinema. Non mi piacciono.
Se mi iscrivessi ad un liceo artistico si supporrebbe che io abbia una passione, così come per le università: in tal caso, che mi siano insegnate storia dell'arte bizantina, storia della musica lirica, quel che volete.
Ma se a me non me ne sbatte niente non mi voglio sentir imporre che ho gusti di merda e che devo essere educato ai "gusti buoni". Questo non è un peggioramento della società, questo è ciò che ci veniva imposto negli anni '30 e che dovremmo avere superato!

Vi ricordate questa canzone che ho messo ieri nel topic apposito? SHAGGY - IT WASNT ME
Il primo commento con 400 likes dice "mi manca la musica dei primi anni 2000".
Shaggy. It wasn't me. Capite la ciclicità del fenomeno? Com'era considerata nel 2000 questa merdata commercialissima e fastidiosissima? Com'è considerata ora?

 

Poi per creare una "coscienza critica" non basta "indirizzare" gli ascolti, anzi: devono entrare in campo la psicologia, la sociologia ed il costume musicale, confidare nella curiosità e nella ricezione del "destinatario". E appunto non sono cose che si possono "programmare".

 

Secondo i tuoi criteri, a me non avrebbero dovuto provare a insegnare l'algebra perché la matematica mi piace solo finché ci si limita ad Aritmetica e Geometria, non avrebbero dovuto provare ad insegnarmi la Geografia a livello internazionale solo perché non ho interessa a viaggiare fuori dall'Italia e non avrebbero dovuto provare a insegnarmi la Storia solo perché non ne ho la passione.

Praticamente secondo i tuoi criteri ognuno dovrebbe essere educato (ripeto: "educazione" con il significato di "educazione", non "olocausto") solo su quelle due stronzate che gli interessano, rimanendo un totale ignorante.

Meno male che non le fai tu le riforme scolastiche.

 

Anche tu, se fossi educato musicalmente ascolteresti Mascagni, mica gli Slayer

 

Ecco, la questione alla fine è proprio questa. L'arroganza che hanno taluni nel definire cosa sia bene o male per noi.

Se una persona trova piacere nel leggere libri Harmony in luogo dei Fratelli Karamazov non dovrebbe riguardarci. Al limite solo nella misura in cui si intavola un dialogo diretto.
La musica che preferisco è parte integrante della mia vita, ma non mi aspetto che questo valga per tutti. Non ho mica paura che se ci fossero 1000 OneDirection le mie band preferite si mettano a fare i gelatai invece che suonare.

Specie prendersela con adolescenti che hanno una passione molto acerba (e meno male che ce l'hanno) facendogli no! no! no! col ditino. Mi sa molto di velo o da Giulietta e Romeo. Trovo che se hanno un vero interesse la strada a loro più congeniale la trovano di sicuro. Specie di questi tempi con internet. Non siamo mica più come 30-40 anni fa che spesso si cercava qualcosa di nuovo, di più aderente a noi stessi, e che si ritrovava o per fortuna o perchè c'era un parente/amicizia/vicini che ci hanno dato l'esempio.
Se non avessi avuto questa attitudine nei primi anni 80 manco se avessi avuto come vicino Steve Harris mi sarebbero interessati gli Iron Maiden.

 

Attenzione però, perché il discorso si può capovolgere: proprio nel "dialogo diretto", oggi come oggi l'arroganza è diventata dell'"ignorante", mentre la "superbia intellettuale" è diventata una sorta di forma di resistenza. Una volta l'"ignorante" era tanto umile quanto determinato ad emanciparsi, oggi è presuntuoso. Ovviamente non mi riferisco alla ragazzina che ascolta i One Direction e men che meno c'entra la musica nello specifico.

 

Ho appena visto questo video che trovo inerente alla discussione...

 

Il problema però è che succederebbe proprio questo. Più la gente si butta sull'arte scarsa, che quindi arte non è, più gli artisti veri si ritroveranno a non avere spazio e sèguito, perché non interesseranno a nessuno, e i tuoi gruppi preferiti, magari non quelli già esistenti ma quelli che potrebbero diventarlo, saranno costretti a fare i gelatai, per dire.

 

Si potrebbe anche aprire un dibattito su cosa è arte e cosa no. Per dire: è lecito ritenere che possa essere poco artistico un gruppetto di norvegesi adolescenti invasati con satana che suona in modo approssimativo... per altri potrebbe essere arte....

 

I casi limite sono sempre casi limite.

 

guarda che mi hai frainteso, io non ho mai detto niente di tutto questo.. io ho parlato soltanto dell'educazione artistica e musicale, non ho parlato delle altre materie..

dico che se uno fa una scuola superiore (che per me deve avere 4 anni in tutti i casi) dedicata all'arte o alla musica si è tenuti ad insegnare tutto ciò che oggettivamente rappresenta tali discipline, mentre nelle altre scuole superiori (andrebbe abolito il senso stesso di liceo che è frutto della riforma Gentile) ci si dedica alle rispettive materie; riformerei tanti insegnamenti a partire da religione ma questo non c'entra niente col discorso che stavo facendo!

io ho scritto : "Educazione musicale o artistica ? Per me è un errore , riformerei la nostra scuola [...] però il campo artistico lo lascerei da parte (a meno che non studi in una scuola musicale, di pittura ecc. ovvio che lì devi conoscere la storia dell'arte e la storia della musica). E' questo il problema: l'élitismo, credere che ci sia qualcosa di superiore e che debba essere ascoltato perché superiore."

Ador ha spiegato alla perfezione il mio pensiero sull'élitismo nel suo post poco sopra a questo. Non concordo assolutamente col tuo prevedere un imbarbarimento della cultura progressivo ed una decadenza della stessa ad opera di idoli musicali per ragazzi/e e ad opera di mancanza di educazione artistico/musicale: anche su questo concordo con Ador, non ho alcun tipo di paura che ciò che ascolto (sia pur di nicchia) venga sempre più sovrastato dalla colonizzazione angloamericana e dalle major, anzi, credo piuttosto che in molti campi ci sia decisamente più visibilità oggi grazie ad internet e grazie alla libertà di viaggiare