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Idoli contemporanei

Discussione in 'L'Altra Musica' iniziata da Nancy, 12 Febbraio 2015.

  1. Helevorn

    Helevorn
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    estiqaatsi

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    14 Febbraio 2015

    ma infatti, io la penso così.. l'attribuzione di peso artistico integrata con tutto il peso oggettivo che volete (dati di vendita, fama, capacità tecnica dei membri, influenza sulla creazione di generi e sottogeneri ecc.) non può venire intaccata, è parallela però al gusto personale nel senso che sono due rette che non vanno a toccarsi: me ne frego, sempre per rimanere in tema fiumano, di ciò che vende di più o di ciò che certa parte del mondo valuta come migliore o di ciò che viene imposto dalle major commerciali (in tutti i generi) o da ciò che viene visto come haram anche nel metal (opeth, saxon, venom, death, carcass, immortal, gruppi progressive death e thrash seminali..guai se dico che non mi piacciono!) .. se mi piace mi piace e se no non l'ascolto, poi che i Saxon siano fondamentali e che De Andrè sia un genio io lo ammetto senza problemi, sono uno storico! L'evidenza e le fonti parlano chiaro, però non mi si può vietare di dire che mi fanno cagare musicalmente

    oh ho capito che non si arriva da nessuna parte, allora ok, i gusti vengono imposti dai mullah e da Goebbels e l'arte cattiva rende esecrabile chi la fruisce, nessuno conoscerà più l'arte buona decisa oggettivamente, io me ne fotto se la mia cuginetta ascolta gli idoli di questi anni e saremo tutti sempre più ignoranti, ok!

    io ho quotato anche te perché ritengo sbagliato quello che dici sull'arte! Io non mi faccio educare alla musica né dai mullah né dai gerarchi, ascolto quello che mi pare, non quello che mi viene fatto passare per oggettivamente migliore, e se ora ascoltano Bieber e 10 anni fa i Take That e 20 anni fa George Michaels e 40 anni fa i Kinks i Byrds i Beach Boys (apriamo un dibattito no? Come venivano considerati all'epoca questi gruppi e come li consideriamo ora?) me ne sbatto! Non credo che nessun tipo di arte subisca alcun tipo di cambiamento. Il resto è solo nostalgia di chi guarda al passato ed è già adulto.
    Come ti ho detto, 50 anni fa dai Rolling Stones in giù essi venivano considerati la merda da gente come i miei nonni che di musica classica ne hanno sempre capito e che sono sempre stati appassionati e studiosi di musica. Non credo solo da loro, no? Chi erano gli idoli nel 1968, chi erano i loro fan, come venivano considerati dai nati nei primi del Novecento? Com'era considerata la British Invasion da coloro che erano avvezzi al criticare la musica?

    quello che diceva Alan sul futuro era verissimo, è un ricorso storico, con probabilità quasi pari al 100% di accadere, non è una previsione semplice, è accaduto sempre così, nel futuro si guarda al passato con un occhio diverso di quando ci si è in mezzo, tutto qua

    esatto, difficile mettersi così tanto in ridicolo come i gruppi di metallari, già definirsi così..
     
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  2. Sakurambo

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    14 Febbraio 2015

    Tra l'altri i metallari duri e puri fanno sempre la figura di chi teme la figa...e forse è così. :fesso:
     
  3. LadyEvil

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    14 Febbraio 2015

    Rimanendo
     
  4. LadyEvil

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    14 Febbraio 2015

    È ovvio che ognuno ascolta ciò che vuole e che il valore di una persona non si vede certamente da quello che ascolta..sono ben altri i criteri su cui basarsi ci mancherebbe! ! Resta il fatto che il "ognuno ascolta quello che vuole" vale sempre e x tutti. Sto vedendo che ultimamente in molti hanno paura che gli si appiccichi addosso l'etichetta di metallaro nel senso che in molti tendono a precisare che apprezzano anche le cose "modaiole" eccetera ..se è così perché effettivamente piacciono non c'è problema. A volte però la vedo come una critica verso chi così non fa..
     
  5. ador dorath

    ador dorath
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    we, the gods

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    14 Febbraio 2015

    Concordo. Mi sembra anche naturale che a 12 anni si viva solo di emozioni, ciò che piace e che fa stare bene (cosa che va fatta a tutte le età ovviamente), però penso che l'aspetto critico, riflessioni su cosa sia l'arte, se sia arte ciò che ci piace, meritocrazia, musica intesa come capacità compositive ecc., siano spunti non necessari per vivere una passione a quell'età.
    Se queste riflessioni non ci sono subito, ma se c'è l'indole di scoprire e una passione pura verrà anche il tempo di saper discettare e discernere, analizzare e sintetizzare con spirito critico le proprie passioni. Magari allontanandosi da ciò che non si ritiene maritevole, oppure semplicemente non fregandosene una mazza.

    Anche per me non c'è un'età prestabilita per avvicinarsi a un genere. Chiaro che è nell'adolescenza che ci "si forma", quindi si inizia più a ricercare un proprio stile, una propria strada, un proprio modus vivendi e la musica, se vissuta con passione, può essere un elemento di questa strada.

    Si chiama Capitalismo. Se fosse durato quello scempio del Comunismo saremmo a ballare con le ginocchia piegate e le braccia conserte :lookaround:
     
  6. ReignInBlood_1986

    ReignInBlood_1986
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    De la Coronilla y Azevedo

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    14 Febbraio 2015

    A 'sto punto sei tu che non vuoi capire; io non ho mai parlato di imposizioni, di obbligare la gente, i giovani, a farsi piacere una cosa e non un'altra, e ho sempre parlato di "educazione" nel senso più positivo possibile del termine, del resto ci siamo andati tutti a scuola, tutti sappiamo che a scuola sono state insegnate MALE la Storia dell'Arte e la Musica, e queste materie che sono sempre state ritenute inutili, secondarie, quasi dannose perché occupano ore, tipo l'ora di Religione, ed è questo l'errore, perché l'Arte va insegnata, va spiegata ai ragazzi, ai giovani in età scolare, così che possano capirla.

    A me con la Musica a scuola è andata un po' male, perché avevo un'insegnante vecchia e rincoglionita, ma di positivo c'era il fatto che avessimo un bel libro di testo che tra le tante cose ci parlava anche dei Queen e dei Metallica ("Master of puppets", con tutto il testo, in un libro per ragazzi delle Scuole Medie).
    Con l'Arte invece mi è andata male, perché non ho mai avuto insegnanti capaci, e queste materie scompaiono dopo le medie.

    Tu leggi in modo negativo ciò che io scrivo, perché io parlo di educazione non nel senso "nazista" del termine. L'educazione è una possibilità, non una rottura di coglioni; del resto, molti anni fa i ragazzini si rompevano i coglioni ad andare a scuola, ma andandoci imparavano a leggere e a scrivere, e molti di loro hanno dovuto dire 'grazie' a questa possibilità che hanno avuto, anche se la vedevano come un'imposizione.



    La frase che ho sottolineato è la prova lampante che tu intendi malissimo ciò che io dico; io parlo di materie scolastiche da fare bene, che ci sono sempre state (fino a un certo punto), e tu mi rispondi come se io stessi organizzando un olocausto degli ignoranti; così praticamente mi offendi.

    Se i tuoi nonni, solo per il fatto di ascoltare musica classica (e sticazzi?) consideravano 'merda' uno dei più grandi gruppi rock della storia (che a tutt'oggi spaccano i culi a tutti nelle arene), beh, i tuoi nonni peccavano di presunzione, non avevano l'umiltà di guardare oltre il proprio genere musicale preferito, ma di questo non m'interessa, perché non ha senso parlare di casi singoli, oltre al fatto che è proprio la cosa che tu (e molti altri) critichi del metallaro medio (considerare superiore quel tipo di musica e merda tutto il resto).


    ...e io ripeto che difficilmente i Bieber e i One direction saranno rivalutati positivamente tra vent'anni, perché di contenuto musicale ce n'è ben poco nelle loro proposte.
     
  7. Sakurambo

    Sakurambo
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    14 Febbraio 2015

    Ti faccio l'esempio dei Take That: negli anni '90 erano la mmmerda assoluta, a metà degli anni 2000 grande reunion e grande rivalutazione da parte della critica. Tra l'altro hanno sfornato anche dei bei singoletti. :lookaround:
    Ora non so gli One Direction che non conosco, ma ripeto che il tempo rende tutto o quasi oro colato, anche nel metal, gli album degli anni '80 ora sono tutti capolavori.
     
  8. ReignInBlood_1986

    ReignInBlood_1986
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    De la Coronilla y Azevedo

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    14 Febbraio 2015

    Diciamo che molto spesso è meglio prendersi del tempo, prima di giudicare qualcosa. Gli album degli anni ottanta non sono tutti capolavori, ma è anche evidente che quello fu il periodo d'oro per certi tipi di metal, e di album fantastici ne uscivano a getto continuo.
    Poi è anche vero che molti album di quel periodo lì vengono incensati troppo, ma per fortuna ci sono i concordi e i discordi.

    I Take that adesso non vengono considerati come i Beatles degli anni novanta. All'epoca le ragazze li amavano e noi maschi li sfottevamo, mia sorella aveva pure un poster loro nella camera, ma il fatto è che non si finisce mai di scendere di livello; dei Take that non avevamo minimamente bisogno e non ne avremmo adesso, ma i divetti di oggi sono peggio di loro, perché, ripeto, la qualità media va abbassandosi sempre di più.

    I Take that oggi sarebbero una normalissima boy band bagna-mutande come lo erano vent'anni fa, ma i One direction sarebbero peggio di loro.


    Poi si tende molto a collegare determinata musica a determinati periodi della vita, e magari, per un trentenne di oggi, i tempi delle Spice girls e dei Take that erano bei tempi per vari motivi e quindi gli parte la lacrimuccia.
     
  9. The Transgressor

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    Crimson King

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    14 Febbraio 2015

    Spice girls e Take that facevano cagare allora come oggi.

    Musichetta simpatica da supermercato.
    Poi che la roba di oggi sia anche peggio, non lo metto in dubbio.
     
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  10. ReignInBlood_1986

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    De la Coronilla y Azevedo

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    14 Febbraio 2015

    Tu hai il dono della sintesi.
     
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  11. madelyne

    madelyne
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    14 Febbraio 2015

    Tutto dipende dall'ambiente in cui viviamo.

    Solo dopo la metà degli anni 80 con i Bon Jovi e i Def Leppard ho scoperto il rock e le sue derivazioni, attorno a me le compagne di scuola sbavavano per Duran Duran e Spandau Ballet e per forza di cose (e Videomusic era appena nata) ho assorbito la musica pop di quell'epoca, da Ramazzotti a Luis Miguel bene o male m'è toccato sorbirmeli, e non mi dispiacevano che la musica era anche di qualità diversa, ora c'è un rimpasto spacciato per nuovo... Per carità, ammetto che stavo uscendo dall'era Wham! :cry:

    Oggi non è che mi commuovo per "Wild Boys" o "Through the Barricades" che odiavo, certo che quando mi capita di ascoltare "Like a Virgin" o "Karma Chameleon" o "Shout" mi sale un po' di affetto. Oggi non avendo più ragazzine tra i coglioni avverto di meno la fama delle boy band, la mia percezione è che i fenomeni Duran Duran e Spandau sono durati giusto un quinquennio, questi un disco e chi li caga più. Tokyo Hotel e merda simile dopo il secondo album sono finiti.

    O no?
     
  12. ReignInBlood_1986

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    De la Coronilla y Azevedo

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    14 Febbraio 2015

    I Tokio Hotel avevano fatto quattro album prima di fermarsi un po' e fare il quinto nel 2014; Justin Bieber ne ha già fatti tre e tutto lascia credere che continuerà, e i One direction sono già a quattro anche loro, e nemmeno loro si fermeranno a breve, credo.
     
  13. Il Luppoooo

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    14 Febbraio 2015

    La critica? Ma quale? Quella vera non credo proprio, semmai i mass media. E in ogni caso la critica può dire quello che vuole, non credo troverai mai un qualche intenditore di musica che ti dirà che i Take That erano roba buona dai.

    Poi il fenomeno della rivalutazione storica è vero che esiste, ma non è onnipotente, ha un limite. Tra 30 anni non si parlerà del pattume anni 90 come si parla adesso dei primi Beatles, nonostante sia comunque musica commerciale scala classifica.
     
  14. sciacallo010

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    14 Febbraio 2015

    La differenza per me tra gli idoli di ieri e quelli di oggi è che ieri erano comunque esponenti di un genere nuovo che hanno contribuito a creare o comunque a scrivere album importanti per il genere (Rolling Stones con il Rock, Spandau Ballet con la New Wave (mi dice Wikipedia e quasi non conoscendoli mi fido)), mentre gente come Justin Bieber o One Direction fanno un Pop che non aggiunge niente di nuovo al genere, basato solo sull'essere orecchiabile e rimanere in testa a forza di girare in radio ripetutamente; la forza di questi personaggi è nel bel faccino e nell'esibizione in se (mi pare di ricordare un video di un concerto di Bieber dove a parte tutto ballava piuttosto bene), oltre che ovviamente ad avere la macchina dell'industria discografica a supportarli.

    Un artista come Mika secondo me, un dei pochissimi che conosco bene e apprezzo, è molto più probabile che fra 15-20 anni sia ricordato e apprezzato (e perché no, ancora in attività), dato che penso che sia capace di dare un'impronta molto personale e più genuina alla sua musica (soprattutto nei primi due dischi, nel terzo purtroppo c'è una svolta un po' commerciale bruttina anche se pezzi belli ci sono ancora).

    Quello che voglio dire è che il discorso del "fra 20 anni sarà rivalutato" per me vale solo fino ad un certo punto; quando dopo 20 anni un musicista non è più il fenomeno del momento, non viene più pompato dalle radio a qualsiasi ora, non ci viene proposto fino all'esasperazione è più semplice valutarlo solo e unicamente per la qualità della sua musica, però non è detto che perché sono passati 20 anni dal suo momento allora automaticamente la sua musica diventa di qualità.
     
    #119
    Ultima modifica: 15 Febbraio 2015
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  15. sciacallo010

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    14 Febbraio 2015

    E poi scusate ma i Beatles che tanto sono stati citati sono un gruppo così straordinario che è impossibile e senza senso metterli semplicemente in un contesto di idoli adolescenziali.
     

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