Burzum

Bah, non credo tu abbia capito molto di Kerouac, e mi sembra davvero roba leggibile senza un background particolare. Per estensione dubito effettivamente che uno che non capisce l'Importanza di Kerouac (che non vuol dire apprezzarlo, in ogni caso) possa studiare Evola. Ma qua dovremmo chiamare Argento

Ora basta, vorrei solo dire che io e Burzy <3<3<3

 

Cosa c'entra comprendere evola con kerouac? Davvero mi sfugge il senso di una simile affermazione. Non posso farci nulla, ammetto di esagerare ed essere prevenuto, ma appena sento parlare di beat generation vedo subito rosso. Dal vostro punto di vista, kerouac e tutti gli scrittori a lui affini possono risultare importanti, a me viene voglia di cavarmi gli occhi al solo leggere il loro nome.
Comunque viva Varg, sei bellixximo!:grin:

 

Sono iscritto pure io al canale..."Erblicket Die Tochter Des Firmaments" è il brano che apprezzo di più del "buon" Varg...Filosofem, il primo album e "Hvis lyset tar oss" capolavori assoluti

 

Ecco, questa affermazione la sottoscrivo con il sangue. "In every winter..." ...da brividi.

 

Mi piacciono i post come questo, sono così chiari che non c'è bisogno di aggiungere altro.

 

Con la moglie che si ritrova dubito che Varg abbia il tempo per relazioni omo Comunque Evola è un grandissimo autore, su Spengler non mi pronuncio perché non lo ho mai letto, ma cercherò di rimediare al più presto a questa mia lacuna.

 

A questo punto consiglierei a Burzum anche René Guénon e Drieu La Rochelle

 

ma che cazz...

 

Evola e Spengler andrebbero letti a prescindere dalle posizioni politiche, così come altri autori invisi alla maggior parte della gente a causa di pregiudizi ideologici ( Celine, Mishima, Junger, Schmitt e moltissimi altri).
Il confronto con visioni del mondo differenti, finanche antitetiche alla propria, può solo giovare, per di più il livello delle penne citate è indiscutibilmente elevato, al di là delle simpatie politiche del lettore.

PS ritengo Kerouac uno degli scrittori più sopravvalutati del secolo scorso (parere squisitamente personale).

 

Io ritengo Evola il più sopravvalutato fra gli di cui s'è parlato fino ad ora.
Ripensandoci non ho mai capito da dove minchia arriva tutta quest'aura di autorevolezza e santità che la destra radicale italiana e non solo gli attribuisce.

Paragonarlo a Spengler, Junger o Schmitt è indecoroso, altro che Kerouac.

 

Mah, io più che sopravvalutato direi deviante per un' intera generazione di militanti.
Troppe torri d' avorio sono state costruite dopo gli anni 70.

 

Uno scrittore non può essere deviante.
Rispetto a cosa per giunta? A qualcosa in cui egli stesso non si riconosce?

Al massimo sono dei deviati quelli che lo hanno incoronato e trasportato sulla portantina.

E lo stesso vale per Burzum, ovviamente.

 

È uscito il giuoco di ruolo di Varg :yeeeee!:

ma costa un botto :lucaraund: