Agalloch

Whitedivisiongrey uscì come doppio vinile in due versione successive e diverse di poco, niente The White come singolo vinile.

Forse l'ho già detto ma il grande difetto di The Serpent è che da quando è uscito ascolto molto meno gli altri. Il rapporto, circa, su 10 ascolti di Agalloch, da giugno, è di 7/8 TS&TS, 2/3 resto discografia.
Pensando a questo album non trovo nulla di complicato, mi viene in mente solo una definizione: maestosamente monumentale.

@ Marcio: dopo qualche mese Vales ha fatto breccia anche in me... Mi mancava solo questa.

 

L'artwork non è vero che non ha nessun senso, in questo caso si può parlare di gusti solo nel caso in cui non piaccia esteticamente, ma in realtà esso ha un preciso significato e questo è oggettivo. La figura in copertina rappresenta il serpente e la sfera del titolo, che a sua volta sintetizza gli argomenti che sono trattati nelle canzoni astrali all'interno dell'album.
Quindi cosa rappresentano questo serpente e questa sfera? Qualcosa di malevolo che si attorciglia attorno al mondo o una entità naturale che è unita ad esso tramite le sue radici?
Perchè l'ultima figura da me descritta potrebbe ricordare un determinato simbolo del paganesimo naturalistico... riuscite a ricondurlo?

 

Mi sono spiegato male, scusate.

Intendevo l'artwork all'interno del booklet. Quegli strani dipinti...che non riesco a capire, né interpretare.

A me non piace proprio.


Sinceramente, mi piacciono le cose un tantino più dirette e lineari, sia a livello di artwork, che di musica.

In questo ultimo album, gli Agalloch sono diventati troppo cervellotici e 'alternativi' per i miei gusti.

La musica è di qualità, è suonata bene, arrangiata bene, ci sono tanti cambi di tempo; non lo nego...ma non mi emoziona, non abbastanza.

 

Perdonato!

Sì anche a me l'artwork non entusiasma, preferisco immagini di gelidi paesaggi incontaminati.

Però secondo me conoscendo il gruppo anche i dipinti potrebbero avere un loro significato.

 

Il titolo dell'Album deriva proprio dall'immagine della copertina di Markus Wolf, che si è ispirato per il disegno a ciò che John gli disse riguardo al tema dell'Album, quindi anche questo è un bel circolo virtuoso, o vizioso a seconda dei gusti.
Come giustamente ha ricordato Blizz, non tutto è soggettivo o va a gusti, ma sembra un miracolo farlo capire.

Per quanto riguarda la band non credo per nulla che siano diventati ora "cervellotici"... basta risentire gli esordi e, se sentite quelle canzoni con le stesse orecchie, vi accorgerete che non è cambiato poi molto nella struttura. E' cambiato molto nei particolari, in alcuni arrangiamenti, in molte soluzioni tecniche (chitarre, basso, batteria/batterista, amplificazione, effetti, mixer ecc...) per ovvi motivi di esperienza e possibilità.
Una "The wilderness" o una "This old cabin" non mi sembrano per nulla "facili" come canzoni, tanto per dire, per non citare "Melancholy Spirit".

Quello in cui sicuramente, almeno dal mio punto di vista, sono cambiati, è che da Marrow in avanti soprattutto, vedono più il "fare un Album" come qualcosa di unico, intero, organico, come qualcosa quasi di cinematico, come fosse una colonna sonora di un film o una sceneggiatura musicata, e non come una serie di pezzi singoli (anche se in verità non hanno neanche mai fatto Album collage di canzoni singole). Quindi i loro Album sono da ascoltare e comprendere nella loro interezza.
sempre che piaccia la musica e sempre si abbia voglia di entrarci dentro, sul serio.
Non è certo obbligatorio.

I dipinti sono di Niels Geybels, una ragazzo belga, musicista (Sequences) e pittore, loro amico (era al banco del merch nel tour 2012) e autore tra le altre cose della raccolta "Der Wanderer...". L'hanno scelto come "illustratore" per l'Album, oltre a Marcus Wolf (Waldteufel e già autore di grafica/illustrazioni per Marrow), perchè i suoi dipinti sono piaciuti, rappresentavano ben il concetto dell'Album e la Band (in questo caso forse è meglio dire John, che prevalentemente cura la parte grafica) non voleva fotografie (nonostante abbiano una bravissima fotografa praticamente all'interno della band) nel booklet (a parte i ritratti).

Sicuramente non sono delle persone/artisti facili da capire, e dei musicisti piacioni, da sempre, e mi chiedo come mai sia per molti una novità, ora, visto che il nome che si sono scelti già dichiarava questa loro caratteristica, ormai quasi 20 anni fa. E anche qua... dalla fine si torna all'inizio, per provare a capire il giro...

E da fuori, da molto lontano, qualcuno osserva...

 

bhe, visto il clima io sono tornato indietro di qualche anno



io ad ogni ascolto continuo a pensare che questo sia il loro miglior lavoro, almeno per i miei gusti

 

La copertina di marrow è veramente stupenda..tra le più belle mai viste per quanto mi riguarda.

 

Quella sì che mi piace!
Molto suggestiva ed emozionante.

Trasmette molto!!!

 

Piccola chicca da collezione. Visto il clima freddo, un po' di calore

 

Bellissima

 

Mezzo off-topic, ne avrete sicuramente già parlato ma pazienza.

In questi giorni sto ascoltando l'ultimo Musk Ox, ammetto solo per il motivo che si sono occupati degli intermezzi acustici di The Serpent & The Sphere. Non sono assolutamente un appassionato di neofolk e neoclassical, ma devo dire che mi hanno colpito davvero molto positivamente, hanno un'atmosfera meravigliosa. Non un disco che ascolterò spesso, probabilmente, ma comunque lo consiglio a tutti.

 

Io ho letto che sono in tre

Il nuovo è questo

 

nel disco come Musk Ox sono in tre, mentre nel disco degli Agalloch gli intermezzi li ha fatti LaRochette da solo.

Molto bello "Woodfall", l'altro l'avevo ascoltato poco ma questo mi è sembrato da subito nettamente più maturo e interessante

 

Credo che Musk Ox nasca come solo band
In varie date degli scorsi anni suonò da solo sul palco, anche in apertura per gli Agalloch.
Penso abbia aggiunto due musicisti, non so se in pianta stabile o no, per la registrazione di Woodfall.
In TS&TS invece ha proprio il credit come Nathanael Larochette.