Controllare la rabbia

C'è da dire che quello che hai incontrato tu è LA merda. Di solito con le femmine i maschi non arrivano a questo, dico... di solito. È più un tormentare, un prendere in giro fino allo sfinimento, ferire profondamente con le parole...ma alle mani con una ragazza è raro, non dico non succeda, dico che è raro.

 

ecco, questi sono i casi in cui l' omicidio andrebbe legalizzato....fotte un cazzo se il bulletto è minorenne, un bel taglio da orecchio a orecchio e si risolve la faccenda

 

In questi casi il fallimento è proprio del sistema educativo famiglia/insegnanti, che troppo spesso minimizzano 'sti episodi bollandoli semplicemente come "ragazzate", salvo poi fare fiaccolate del cazzo e sputare moralismi quando, come dici tu, ci scappa il suicidio.
Ma la fetta più grossa di colpa è SEMPRE dei genitori.
A scuola dove lavoro addirittura non si usano più le sospensioni né le espulsioni perché sono ormai considerate anti-educative e sti ragazzini di oggi stanno crescendo senza il minimo timore verso l'autorità, ma soprattutto impuniti.

 

Avrei dovuto fare una strage, oltre a lui avrei dovuto far fuori i suoi amici, le luride cagne che avevo in classe, genitori della suddetta masnada e per buona misura anche gli insegnanti. Cazzo, ma possibile che si siano accorti di che razza di merda fosse solo quando ha spaccato il gomito ad una ragazza di prima media?

 

Certo, immagino che per chi si oppone a sospensioni ed espulsioni sia molto più educativo vedere il ragazzino che si fionda da 5° piano del palazzo perché un branco di bastardi lo chiama 'frocio di merda' e lo pesta un giorno si e l'altro pure, oppure la ragazzina che si ammazza a colpi di DCA perché qualche lurida puttana più fighettina di lei la chiama 'balena schifosa' di fronte a mezza scuola

 

Beh Ride quella che hai raccontato te è assurda,cioè davvero un maschio che picchiava una ragazza? comunque non potevi chiedere aiuto anche ad amici/cuggini?

Rimane una cosa tristissima però... io ho fatto a botte poche volte ma sempre contro ragazzi che avevano questo atteggiamento da capetto/bullo non nei miei confronti magari ma anche se succedeva con miei amici.
Effettivamente una volta ero al mare ed è arrivato il padre di questo ragazzo bulletto a rompere le palle,il ragazzo stava nel nostro gruppo ma faceva sempre il grosso e alzava le mani,tipo eri li che giocavi e ti prendeva il braccio e tirava un pugno sulla spalla... e altre cose del genere.

Come ha provato a farlo a me,senza preavviso,si è preso un destro dritto dritto in mezzo agli occhi che è caduto pari e non si è rialzato per provare a menarmi (era più grosso di me) e da quel giorno ha girato i tacchi e non è venuto più a rompere i coglioni.
Ma il giorno dopo è arrivato il padre a dire cose del tipo :sei te quello stronzetto che ha dato un pugno a mio figlio e non ricordo cosa altro ma è finito li.
Ero piccolo io,al massimo avevo 12/13 anni...se succede adesso è peggio per lui li ammazzo di botte a tutti e 2

:fortunachenelprimopostavevoscrittochenonero violento:

 

il problema è che temo tu abbia ragione: infatti, quanto ci scommetti che anche i genitori di quei piccoli pezzi di merda su gambe, se messi al loro posto, si sarebbero comportati alla stessa maniera?

 

Quali amici? Non ne avevo, o meglio, avevo solo un paio di amiche e nemmeno nella mia stessa classe. Quanto ai miei cugini, l'unico familiare che parzialmente sapesse quello che mi capitava era mia madre. Mi vergognavo moltissimo anche ad andare da lei e a dirle "c'è Tizio che mi pesta" e "c'è Caia che mi scrive 'sei un cesso' sul diario", figuriamoci se sarei mai riuscita ad aprire bocca di fronte al resto del parentame.

 

Grandissimo

 

Una quindicina di anni fa il nostro bar cominciò ad essere invaso da un gruppuscolo di teppistelli minorenni.

Un giorno uno di questi fanciulli si mise a pigliarmi per il culo mentre stavo parlando con un amico.
Mi sono girato, ed educatamente gli ho mostrato, con un gesto di facile riconoscibilità (le mani a buco di culo allargato) cosa avrebbe potuto accadergli continuando in questa maniera.
Ha continuato.
Ho delicatamente appoggiato il chiodo alla spalla del mio amico, ho preso una sedia, indi l'ho scaraventata in faccia al ragazzetto, e poscia l'ho preso per il collo spalmandolo un po' sui muri come la Nutella sul pane croccante, invitandolo a ripetere il divertente mantra di cui si era reso voce berciante sino a pochi istanti prima.
"Ti denuncio" mentre il suo occhio destro si espandeva nell'aere come una supernova
"Bravo, così almeno mi dai il motivo per testare la legge di mancata coesistenza tra due solidi nello stesso spazio, e vedere se è più resistente il mio pugno o le tue ossa."
Niente denuncia, e per anni ha continuato a farmi gli auguri di Natale.
Son soddisfazioni, per un pedagogo urbano come me

 

"pedagogo urbano" è stupendo.

 

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praticamente mai il bullo è solo, praticamente sempre la vittima lo è

 

Ragazzi il topic è interessante. Che ne dite se creo il nuovo "Bullismo"?

 

Piango