Opeth

Comunque per me l'intero discorso che basa le sue argomentazioni sul fatto che gli Opeth suonino lo stesso prog rock degli anni '70 e dunque che l'interesse per questa proposta musicale si dissolva in quanto solo mera fotocopia/tributo di vecchie glorie, non regge affatto.

Con un discorso del genere sono a pacchi i gruppi che hanno un'intera discografia da mettere all'indice con lo stesso ragionamento. Pensiamo ai Marillion, che a molti non sembrano altro che uno scimmiottamento dei Genesis; invece nella loro prima discografia si trovano capolavori immensi. O anche lo stesso Wilson, con i suoi Porcupine Tree, che inizialmente non faceva altro che muovere dalle fondamenta tracciate dai Pink Floyd.

Suonare come suonavano altri prima di te è tutt'altro che una cosa negativa. Generalmente si può dire che tutta la musica è derivativa: personalmente non sento niente di particolarmente innovativo né in Orchid né in Blackwater Park; sento qualcosa di nuovo, sì, ma nato dalla fusione di elementi noti.
Ora nelle corde di Akerfeldt passa solo uno di quegli elementi che già avevano, fin dalle origini, caratterizzato la sua musica. Si vede che è questo a non piacervi, tutto il resto è fuffa.

Dire che Pale Communion fa schifo? Una sparata a zero, inutile. Può piacere o meno, ma non fa schifo, manco per niente. Siamo ben oltre a pezzi discutibili come Famine, Folklore o altri estratti da Heritage. Imparagonabili con Moon Above, Sun Below o Faith in Others. Finita la loro carica emozionale nelle composizioni? Ascoltatevi quest'ultima.
Non capisco proprio da dove tirate fuori certe sparate.

Amen.

 

Ecco, colgo questo post per spiegare un po' meglio il mio punto di vista.

Non intendo tanto discutere della qualità del disco, che è decisamente buono e godibile (lo sto ascoltando proprio ora), se mai di quella che mi sembra una certa mancanza di onestà intellettuale da parte della band (e in particolare di Mikael, evidentemente).
A qualunque artista è concesso di rivedere le proprie scelte, di evolvere, di cambiare, senza che gli si possa dire niente. Anzi, per certi versi è anche auspicabile che questo avvenga, altrimenti si finisce con il criticare l'opposto, ovvero una eccessiva rigidità e si rischia che accada quel che ha detto qui Azpuna.
D'altro canto penso a grandi nomi del passato che hanno trasformato il proprio sound, vedi Metallica, dilapidando il proprio "blasone" producendo schifezze. Non è certo il caso degli Opeth (come ho detto, il disco è molto buono), ma d'altro canto qui vi è poco o nulla di quel sound che aveva reso gli Opeth "gli Opeth": quella particolare mistura di prog e death e quel particolare mood di fondo. Qui è rimasta solo una delle due componenti, e in buona parte si è persa anche la componente di atmosfera (che a mio parere era resa proprio dall'insieme dei due generi musicali diversi).
Quindi non capisco proprio come si possa dire che questo disco "suoni Opeth al 100%". Se siete ascoltatori di prog e trovate che il disco funzioni anche senza il death, che posso dire, se non che vi è andata bene? A me francamente il prog non fa affatto impazzire e sono abbastanza sicuro che in futuro questo disco non lo ricorderò granchè.
Ma sono considerazioni che farei anche qualora fosse stata abbandonato l'elemento prog in favore di un puro death metal. Ci sarebbe stato comunque uno snaturamento del sound.
Un esempio di band che, secondo me, è cambiata senza snaturarsi sono i Death: direi che il modo in cui suonano Scream Bloody Gore e The Sound of Perseverance siano piuttosto diversi; ma chi intende ascoltare i Death sa che troverà del death metal.

Come avrebbe dovuto effettivamente avvenire il cambiamento per gli Opeth non spetta a me dirlo. Se mai penso che quando una band arriva a quel particolare punto della propria carriera, in cui quel che si è suonato fino ad allora non interessa più, dovrebbe avere il coraggio di ammettere a sè e quindi ai fan che si è al capolinea, e sciogliersi.
E piuttosto dire: "quel modo di fare musica non è più nelle nostre corde; continueremo a suonare assieme, siamo le stesse persone che componevano quella band, ma faremo tutt'altro, quindi sappiate che se cercate quello, non lo avrete".
Mentre qui a mio parere Akerfeldt e compagni continuano a mangiare sul monicker Opeth riuscendo persino a convincere qualcuno che il disco sia Opeth al 100%.

 

A parte Mendez, gli altri membri del gruppo sono tutti nuovi, o comunque entrati negli ultimi dischi.
E' palese che alla fine è solo Michael che tira le redini, sciogliere il gruppo per farne un'altro con diverso nome o un progetto solista è solo una questione di forma!
Alla fine è un gruppo gestito come un progetto solista, magari come dici tu lo fa per sfruttare la fama del gruppo, magari anche solo per un legame che lui non vuol perdere!

 

Boh la vediamo diversamente. Per me confrontare le vendite è una cosa, mentre le classifiche hanno tantissimi fattori da considerare, non ultimo il fatto che il metal e l'hard rock hanno avuto cali minori rispetto agli altri generi.

 

a me pietro...talmente imbarazzante il dislivello tecnico stilistico tra un morningrise(che cmq ha dei spunti notevoli) e un watershed ad esempio(cito uno dei miei preferiti) che sinceramente neanche mi andava di sottolinearlo...ma tant'è ,ognuno ha i propri gusti e vanno rispettati come tali

 

scusate ma secondo voi cosa suona rush al 100% ...un caress of steel un hemispheres o un grace under pressure?? così tanto pe capì

 

A parer mio gli Opeth verranno ricordati più per un lavoro come Morningrise che per un Watershed.

 

a parer mio più per BWP in ogni modo massimo rispetto per tutte le opinioni...morningrise lo trovo un insieme di spunti più o meno riusciti assemblati in lunghissimi pezzi da un gruppo agli inizi che ancora doveva trovare la propria strada e che in seguito ha trovato magnificamente ragiungendo il top della scena internazionale,lo stesso gruppo che ttualmente ha intrapreso una nuova strada su cui scommetto che darà (e in parte ha già dato) grosse soddisfazioni

 

aggiungo che oggi riascoltavo il suddetto waterhed che trovo un disco strepitoso che ,sempre imho,sarebbe secondo solo all'accoppiata blackwater/damnation se deliverance nn avesse la più grande titletrack della storia della musica

 

Bene, dopo svariati ascolti posso dare una valutazione al disco, si sono confermate le prime buone impressioni date dal singolo rilasciato mesi fa, un deciso aumento di personalità nei brani fa fare un balzo positivo rispetto Heritage.
Non è un disco da primo ascolto, ci sono voluti vari passaggi per entrare in sintonia con i brani, che inizialmente possono sembrare troppo nebulosi, invece ci sono molti passaggi pregevoli.
L'unico pezzo che per ora non mi dice nulla è Elysian Woes, anche se è il brano più alla "Damnation", bellissime invece le atmosfere di Faith in Others che trovo pure la canzone più vicina alle vecchie "mellow song", si potrebbe tranquillamente incastrare dentro qualsiasi vecchio disco e non stonerebbe affatto!
Alla fine lo considero un ottimo passo avanti, ma non rispetto alla loro discografia presa al completo, che non ha senso mettere a confronto diretto, quanto al nuovo percorso cominciato con Heritage.

 

L'hai scritto tu eh? Mi limito a quotarti

 

ma il disco è Opeth al 100% (a prescindere, io ancora non l'ho ascoltato ), visto che l'hanno composto e suonato gli Opeth.

(Monsieur de la Palisse mi fa 'n baffo )

 

Mi sfugge qualcosa?

 

Sicuramente ti diranno il primo album

 

Diciamo che...concordo con l'inutilità di certi gruppi, anche se il tuo messaggio era in loro difesa