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White Skull

Discussione in 'Heavy Metal' iniziata da JNB, 21 Settembre 2004.

  1. marcometalheart86

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    24 Luglio 2014

    dovrebbero aver fatto red devil, under this flag, nightmares e a.o.d. dall'ultimo e le altre che han fatto dovrebbero essere tales from the north, the roman empire, the killing queen, cleopathra, kriemhild story, the dark age, embittered, high Treason, after the battle e asgard
     
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  2. Grifon

    Grifon
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    25 Luglio 2014

    Confermo quanto detto da marcometlheart86
     
  3. marcometalheart86

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    23 Settembre 2014

    dalla pagina facebook
    I White Skull annunciano che è iniziata la fase di pre-produzione del nuovo album ma instancabili continuano a sfornare date live.
    Colgono l'occasione per annunciare che per la prima volta nella loro carriera sbarcheranno a Mosca per un live show.
    La band non vede l'ora d'incontrare i numerosi fans russi ed annuncia che stà lavorando per proporre un'ottima playlist comprendente nuove e vecchie canzoni.
    Date Confermate:
    27-10 Teatrclub - Moscow
    15-11 Midian - Cremona
    06-12 Rock'N'Roll Arena - Romagnano Sesia - Novara
    27-12 Circolo Colony - Brescia
     
  4. marcometalheart86

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    8 Ottobre 2014

    un messagio per i loro fan in russia data la loro prossima data del 27 ottobre

    io aspettero la data al midian di cremona
     
    #154
    Ultima modifica di un moderatore: 23 Luglio 2015
  5. marcometalheart86

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    29 Ottobre 2014

    a quanto pare ci hanno dato dentro anche in russia :headbang:
     
    #155
    Ultima modifica di un moderatore: 23 Luglio 2015
  6. marcometalheart86

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    29 Ottobre 2014

    ecco un altro video della data a mosca
     
    #156
    Ultima modifica di un moderatore: 23 Luglio 2015
  7. marcometalheart86

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    4 Novembre 2014

    asgard nella gelida russia deve fare il suo effetto :headbang:
     
    #157
    Ultima modifica di un moderatore: 23 Luglio 2015
  8. marcometalheart86

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    16 Novembre 2014

    visti ieri al midian di cremona grandi come sempre, i suoni non erano buonissimi all'inizio e peccato per la poca affluenza
     
  9. marcometalheart86

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    16 Novembre 2014

    sulla lora pagina facebook ho visto questo report della data in russia
    Tales from the est...
    7 novembre 2014 alle ore 0.59

    Preludio


    La vibrazione del telefonino mi avvisa di un messaggio in arrivo. E' da parte di Max Zorzi (infaticabile manager dei White Skull): "Tutti in ordine con i passaporti, possibile data in Russia".

    Siamo ad inizio agosto e si sono appena conclusi gli ultimi open-air estivi della band: Mantova, Vicenza e lo straordinario Music for Emergency di Bergamo. Sapevo che per le prime date indoor di autunno Max stava preparando qualcosa di molto speciale ma mai mi sarei aspettato di sentir parlare di Federazione Russa !
    Dopo un giro di telefonate con il Capitano Tony Mad e lo stesso Max, mi viene spiegato che alcuni organizzatori di Mosca si stanno muovendo molto seriamente per avere un concerto degli Skull nella loro città! Rispondo: "Yeah! Non resta altro da fare se non sistemare il passaporto e affilare le asce!".

    Partenza

    E così ci ritroviamo a Verona, aeroporto Catullo. La data è quella di domenica 26 ottobre 2014. L'appuntamento è fissato alle 11:45. Arrivo puntuale, gli altri sono già in fila. Ci sono tutti: Tony, Alex, Federica, Jo e Danilo. A completare la crew si contano: Gabry (ormai da tempo fonico ufficiale della band), Kalo (da sempre al merchandise) e naturalmente lo stesso Max.
    Il viaggio aereo è di quelli che prevedono il servizio ristoro. Pesce o Pollo? Succo di Arancia o pomodoro? Le hostess hanno modi cortesi mentre ci chiedono cosa preferiamo, ma le domande che ci frullano nella testa sono altre: Cosa ci aspetta a Mosca? Cosa ascoltano ì metallari russi? Quanta gente ci sarà al concerto?
    Domande che avrebbero trovato risposta il giorno seguente. Il concerto è fissato al Teatr, un locale vicino al centro della città. Si suona alle 20:00, almeno così c'è scritto in cartellone e sulle locandine che sono girate in rete.

    Mosca

    Quando atterriamo è già buio pesto. Ci informano che la temperatura è sotto lo zero ed il fuso orario vuole che si portino avanti le lancette di 2 ore. Quindi sono circa le 18. Usciamo dal gate ed incontriamo il nostro referente: Alexi. Da subito Alexi si rivolge a noi con un modo di fare molto garbato e socievole. Il suo Italiano è ottimo (tanto da rimanere un po' perplesso ed incuriosito quando gli capita di ascoltare i discorsi in vicentino stretto che si fanno tra noaltri). I modi gentili di Alexi sono anche risoluti in quanto ha già fatto i biglietti per prendere il treno che in una mezz'ora ci porterà in centro.

    La stazione di Mosca è imponente, all'uscita ci si mostra una città con palazzi moderni illuminati con una moltitudine di luci colorate. L'aria fredda si sposa male col "calore" che si percepisce attraversando la città. Lo facciamo con un pulmino messoci a disposizione dall'organizzazione che ci ospita. L'autista ci sta velocemente portando in hotel (velocemente per davvero... non ho capito a quanto siano fissati i limiti di velocità ma le strade a 5-6 corsie
    permettono di correre parecchio, tanto che il Mozzo ha riferito di aver intravisto sul cruscotto un 120 km/h prima di un incrocio n.d.r.)
    Arriviamo in centro, ai piedi di un edificio davvero imponente ed illuminato a giorno. Si alza una sbarra ed entriamo. Il furgone si ferma davanti all'ingresso principale e l'autista (che non parla inglese) ci fa segno che siamo arrivati. Scendiamo dal furgone e ci rendiamo conto di essere di fronte all'Hilton hotel di Mosca!
    La struttura è davvero impressionante, una torre centrale che si staglia nel cielo appoggiandosi ad un edificio più largo che gli fà da imponente basamento. Entriamo e la hall è un capolavoro di architettura barocca con forti riferimenti gotici. Il soffitto, alto almeno 7 o 8 metri è un trionfo di rifiniture in legno illuminato da enormi lucernari di vetro.Semplicemente impressionante!
    Alexi ci tira la manica del Bomber per riportarci sulla terra e ci ricorda che abbiamo giusto il tempo di sistemare i bagagli e darci una rinfrescata, siamo attesi a cena da Maxim, vero artefice della nostra presenza in quel di Mosca.

    La cena

    Alle 20 siamo di nuovo nella lussuosissima hall, Maxim è già presente. Ad uno ad uno ci presentiamo con strette di mano e sorrisi, il clima è davvero cordiale. In tempo zero siamo nuovamente lanciati nel traffico moscovita, 15 minuti dopo siamo all'ingresso di un delizioso ristorante armeno. All'interno c'è una festa, tavole piene di cibo, musica e gente che balla. Veniamo portati in una zona più riservata, ad attenderci una tavolo prenotato già imbandito con antipasti di verdura e salumi speziati. Ci chiedono se vogliamo birra o vino. Noi andiamo di birra ma immancabile e ben gradita compare la vodka ad accompagnare la nostra scelta. Seguono antipasti di pesce e della focaccia.
    Un'altra vodka? Si, grazie.
    Arriva la grigliata di carne, una vera leccornia tanto da fare esultare Danilo non appena viene servita in tavola.

    Altra Vodka? Grazie... anzi no: spasibo!

    Al tavolo ci raggiunge un ragazzo, dice di lavorare per un importante portale metal russo ed è assolutamente elettrizzato per il concerto di domani. Ci porta un regalo: una splendida caricatura della band realizzata da un fan e affidatagli per essere consegnata in questa occasione. Il regalo è davvero gradito tanto che tra i ragazzi nasce una simpatica diatriba su chi se lo potrà tenere. La cena prosegue tra un bicchiere di vodka e l'altro.
    Maxim ci racconta che la voglia di organizzare un concerto degli Skull a Mosca gli è venuta quest'estate, quando si trovava in ferie sul Garda. Aveva sentito del Music for Emergency di Cenate (BG) e quindi aveva raggiunto il festival nella giornata di sabato. Catturato dalla prestazione live del Teschio ed a conoscenza della buona fama che i nostri godono in terra russa non ha perso tempo e ha cominciato a lavorare per questa data. Piacevolmente lusingati dalle parole di Maxim alziamo un'altra vodka:

    Alla salute! Anzi no: na sdarovie!

    Piazza Rossa

    Il risveglio è ad ore confortevoli. Pensavamo di doverci svegliare molto presto per visitare il centro ma ancora una volta i nostri ospiti ci hanno preceduto organizzandoci la giornata. Abbiamo appuntamento con Alexi alle 11, c'è quindi il tempo per un abbondante colazione prima del rendez-vous nell'elegante hall. Usciamo in strada con qualche minuto di ritardo, ad accoglierci una splendida giornata di sole e scarsi decimi di grado sopra lo zero! Ci muoviamo a piedi perchè la metropolitana è dall'altra parte della strada. Ed è subito una grande sorpresa: la stazione della metro è un vero e proprio museo di arte sovietica. Un susseguirsi di volte incastonate da preziosi mosaici e bellissimi lampadari in vetro lavorato. Non fosse per i treni avrei avuto l'impressione di essere in un importante museo o in qualche palazzo del potere!
    Prendiamo un treno e dopo un paio di stazioni scendiamo. Risaliti in superficie si apre davanti a noi un enorme piazza delimitata da edifici di colore rosso. Chiedo al nostro accompagnatore se siamo in piazza rossa, Alexi mi sorride e mi dice: "Non ancora, questo è solo passaggio per entrare". Non appena mettiamo piede in piazza rossa mi rendo conto di quanto sciocca fosse stata la mia domanda. Solo visitando la "Piazza Rossa" si può capire cosa significa essere al centro di una nazione grande come un continente. Ci si sente spaesati, sospesi tra Europa ed Asia. L'austera parete rossa del Cremlino, con la sua imponente torre si scontrano con i variopinti colori dell'incredibile basilica di S. Basilio. Facciamo un paio di foto di gruppo e un ragazzo di una scolaresca in visita ci nota: (impresa non difficile visto che tutti indossiamo bomber neri griffati "White Skull" e colbacchi in stile "Totò, Peppino e la malafemmina") "I know you, I like your music". Così si fanno un po' di foto anche con i ragazzi in gita!

    Il centro

    Abbandoniamo la red square e ci portiamo in una zona più commerciale del centro. Lì incontriamo Maxim. Il suo vestito elegante si scosta molto dalla pacchianità dei nostri colbacchi ma è lui a scusarsi per l'abbigliamento distinto:" ho degli incontri di lavoro, purtroppo non posso restare con voi ma ci vediamo più tardi.. e prometto che stasera mi vestirò come si conviene". Prima di lasciarci ci porta davanti ad una trattoria:" non è la cena di ieri ma si mangia comunque benone"...
    Pranziamo al self-service. Ognuno sceglie tra ricche insalate, primi piatti di pasta o riso e secondi di carne. Birra per tutti ma stavolta niente vodka, ormai è tempo di pensare al concerto.

    Il locale

    IL Teatr è un locale vicino al centro. Si presenta con una facciata nera picchiata direttamente sul marciapiede. Non ci sono parcheggi o ingressi secondari. Scarichiamo gli strumenti ed entriamo. Ad accoglierci è Andrey, fratello di Maxim. Ci vengono mostrati i camerini e l'accesso al palco. La struttura ricorda un piccolo teatro, con tanto di distinzione tra platea e galleria rialzata. Mi chiedo quanto costi un biglietto e quindi mi informo. Mi dicono che per il
    concerto di stasera un ingresso semplice costa 1600 rubli (circa 30 euro) mentre i posti "V.I.P" in galleria con tanto di tavolo riservato arrivano a costare fino a 120 euro!!
    Le operazioni di soundcheck procedono spedite ed i ragazzi sono concentrati come nelle occasioni migliori. C'è elettricità nell'aria e la voglia di tutti è quella di offrire uno show che ripaghi la grande stima dimostrata fin'ora daparte degli organizzatori. Giunge l'ora di aprire al pubblico. Il palco viene chiuso da un sipario e noi rimaniamo nella zona camerino (dove ci fanno trovare birra fresca e tramezzini). Passano i minuti e sono curioso di vedere com'è il movimento di gente.
    Raggiungere la hall del locale dal palco non è più possibile: oltre allo spesso sipario viene rimossa la scaletta che permetteva l'accesso diretto. Al suo posto un transenna di quelle tipo antisommossa. Faccio un giro tra porte, portine, scale e ripostigli. Ritrovo l'ingresso e subito dopo la biglietteria aperta. Risalgo il corridoio che da l'accesso alla zona sotto il palco ma prima di accedervi devo mostrare il pass al servizio d'ordine ( che oltre a chiedere i tickets non lesinano di perquisire tasche e borse degli avventori). Il colpo d'occhio è assolutamente buono. In mezz'ora si è già fatta parecchia gente... do un occhio anche alla galleria ed anche lì i primi tavoli sono già occupati. Tra il pubblico scorgo un sorridente Maxim (finalmente vestito a dovere con una longsleeve di Under This Flag) ed il reporter conosciuto la sera prima al ristorante. Riparto per tornare nel backstage. Voglio fare rapporto di quanto visto al Capitano ma quando lo raggiungo in camerino c'è già entusiasmo, dall'altra parte del sipario si è da poco organizzata una prima fila e sono già partiti dei cori:"White Skull, White Skull..."

    Il concerto

    Parte l'intro (è quello della tournèe di The Ring) e c'è subito una prima ovazione. La seconda arriva con l'apertura dei tendaggi bordeaux. Il palco è una trincea capeggiata dal vessillo militare del teschio. Ben visibili sono anche lo scudo di Federica ed il classico logo bianco col moniker “White Skull”. I tamburi di guerra accompagnano l'ingresso dei ragazzi ed il pubblico reagisce alzando le corna al cielo. Si parte: ”Tales from the north” ed è subito entusiasmo nelle prime file! Entra Federica e attacca cattiva come solo lei sa essere ma i presenti non sono da meno ed il feeling è da subito quello delle serate goduriose. Al primo ritornello se ne ha la prova: tutti (ma proprio tutti) i presenti cantano ogni sillaba che la singer vicentina intona. L'assolo di Danilo fa esplodere il primo headbanging nelle prime file. Non siamo che al primo brano ma la sensazione è netta: questo concerto sarà un successo! Finisce Tales e gli Skull decidono di non aspettare agli applausi : si salta tutti insieme sulle note della celebre “Cleopatra”. Anche in questo caso i ritornelli sono un coro all'unisono. É davvero una grande festa. Il terzo brano è “War After War”, tratto dall'ultimo “Under this flag”. Mi chiedo se questo pezzo verrà apprezzato come i primi due classiconi della discografia W.S ma non c'è niente da fare... questi Russi sono legionari con le contropalle e dimostrano di conoscere alla perfezione anche l'ultima fatica del Teschio!
    Gli Skull allora attaccano a testa bassa:High Treason, Hunted Down,The Dark Ages e The killing Queen sono canzoni che non fanno prigionieri ed il Teatr è una bolgia!
    Con Red Devil si torna a respirare. Il cambio di scenografia con il video ufficiale proiettato in sincrono alle spalle della batteria Di Alex Mantiero crea un effetto davvero efficace. Ormai la band è di casa e Tony decide di sfidare Federica dividendo il pubblico in due parti e chiedendo di urlare “Red Devil” solo per lui. Federica ovviamente non ci sta e quindi incita la sua parte a fare di meglio. Il risultato è scontato: a vincere sono gli Skull ed il finale cantato
    all'unisono è da pelle d'oca!
    Si prosegue senza il minimo calo di entusiasmo. In un comunicato video Tony e Federica avevano promesso uno show che ripercorresse l'intera discografia targata White Skull e così è. After The Battle chiude in bellezza quello che fin'ora è stato un concerto perfetto.
    Ma il pubblico Russo è troppo competente ed esigente per non sapere che manca ancora qualcosa all'appello. Torna fortissimo il coro:”White Skull, White Skull...” con quella cadenza tipica dell'accento sovietico.
    I bis si aprono con “what up” unica cover “ufficiale” inserita nell'album “Embittered”. A seguire quello che personalmente considero il vero e solo inno Italiano: l'immortale “The Roman empire”. Il Teatr è un in trionfo dell'heavy metal made in Italy. Sono tutti in piedi, anche quelli in galleria. L'ultimo brano è annunciato da alcuni ragazzi in prima fila, Federica lo dedica a tutti i presenti, perchè come sottolinea al microfono: Asgard protegge i
    guerrieri!

    Il meet & greet

    Finisce il concerto, nel backstage sono grandi sorrisi e la soddisfazione è palpabile. Tony annuncia che dopo una serata così può anche ritirarsi ma Maxim (davvero entusiasta) gli dice che non se ne parla proprio! Giusto il tempo di bere qualcosa ed arriva Andrey a prelevare la band. C'è un meet and greet che li aspetta nella zona merch. Lo straordinario affetto dei presenti è confermato anche in questa occasione. Una ventina di minuti dove i ragazzi non
    hanno mai smesso di firmare autografi e fare foto con chiunque chiedesse... ed erano davvero tanti visto che ad un certo punto la band è stata letteralmente portata via dallo stesso Andrey: Now stop! It's enough.
    Il tempo di una birra nel backstage e si comincia a sistemare. Nel frattempo Maxim ci invita a passare nel suo ufficio dove l'idea è di ordinare pizza e finire le numerose lattine di birra rimaste in frigo. Usciamo dal teatr verso mezzanotte e mezza ( che sembra presto per le abitudini italiane ma il concerto era cominciato 4 ore prima) All'uscita (10 gradi sotto zero) troviamo un gruppo di ragazzi che noncuranti del freddo ci ha aspettato per avere ancora qualche
    autografo e un paio di foto.

    Il ritorno

    Il volo che ci riporta in Italia parte intorno alle 10:30. Abbiamo dormito poco o nulla visto che il pizza-party improvvisato negli headquarters dei nostri ospiti si è piacevolmente protratto tra fiumi di birra, vodka e altre bevande locali non meglio identificate ma comunque ottime. Ad accompagnarci all'aeroporto l'onnipresente Alexi. Gli chiedo che ne pensa del concerto, alza il pollice e risponde: “ma-gni-fi-co”. In terra russa il nostro Capitano, Sir Tony Mad,è probabilmente più famoso di Celentano. Anche sul treno che porta fuori Mosca viene riconosciuto da un distinto passeggero ed è “costretto” a posare per l'ennesima foto.
    Al gate d'imbarco salutiamo Alexi... lui ci abbraccia ad uno ad uno e ci saluta in modo più appropriato:”Arrivederci...amici”.

    Ed è proprio questo il termine più corretto per riassumere questa trasferta nella Federazione Russa: “amicizia”.

    Arrivederci AMICI... anzi no: Dasvidania!
     
  10. thorondor

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    16 Novembre 2014

    bellissimo report, sono contento per i teschi, 20 anni e passa di dedizione alla causa del vero metallo!dovremmo tutti riconsiderare i rapporti con i russi, potrebbero essere la vera salvezza da quest'europa germanofila che mira a distruggere la nostra industria manifatturiera....ma questa è un'altra storia. up the skulls!
     
  11. Vis et Honor

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    20 Novembre 2014

    Impensabile una cosa del genere da noi:già:

    Solo per aver fatto Tales from the north e Public glory, secret agony meriterebbero anche di più.
     
  12. marcometalheart86

    marcometalheart86
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    3 Dicembre 2014

    sabato a romagnano con i grave digger
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  13. marcometalheart86

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    3 Dicembre 2014

    presente alla data di romagnano, meno male che è di sabato, avrei preferito che suonaserro loro prima degli headliner e che avessero più tempo e visto che suonano con i grave digger stavo pensando che sarebbe epico se farebberò tales from the north (che fanno solitamente) con Chris Boltendahl come su disco, anche in here we are comnpare come ospite ma coisì mi sembrerebbe di chiedere troppo
     
  14. marcometalheart86

    marcometalheart86
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    7 Dicembre 2014

    grandi white skull ieri a romagnano ci hanno dato dentro alla grande :headbang: dopo 15 anni un altra volta in apertura a grave digger(io all'epoca manco sapevo che cos'era l'heavy metal) mi sarebbe piaciuto che durante tales from the north Chris Boltendahl avrebbe cantato con loro sarebbe stato fottutamente epico, peccato cmq il capitano Tony ha detto che sono stati i grave digger a richiedere espressamente loro nella data italiana nel poco tempo che hanno avuto a disposizione hanno suonato alla grande Danilo è sempre fenomenale, grandi white skull
     
    #164
    Ultima modifica: 7 Dicembre 2014
  15. FTW

    FTW
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    7 Dicembre 2014

    15 anni? come passa il tempo...presente a quella data, un delirio! Ancora più mitico perchè suonarono al Rainbow che oggi non esiste più, è stato demolito alcuni anni fa...
     

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