Attualità, politica e società

Elezioni 2014, un'Europa da rifare. Con la Lista Tsipras - Il Fatto Quotidiano

Che ne pensate di Tsipras?

 

Io mi sono buttata su Peppa Pig.
Decisamente desolante e pessima sotto tutti i punti di vista! La cosa è grave e come al solito si ignorano le conseguenze di questo andazzo generale. Purtroppo, siamo arrivati ad un punto bassissimo della qualità comunicativa e di idee e questo è conseguenza di un impoverimento culturale che in un'epoca come questa non si sarebbe dovuto verificare. Sarà difficile uscire da questa situazione (non mi riferisco solo alla crisi economica, ma anche alla crisi di valori, di ideali e di idee), ci vorrà moltissimo tempo, ma il processo deve per lo meno iniziare e in una situazione politica come quella attuale io non vedo lo spiraglio per nessun processo di risalita culturale. L'Italia è questa, è inutile che ci illudiamo che noi cittadini ci possiamo chiamare fuori da questa situazione come se la politica fosse solo qualcosa da osservare dall'esterno e nella quale non fossimo coinvolti tutti, con le nostre responsabilità.

Questo articolo uscito oggi sul Corriere mi sembra ponga la questione sul significato perso di queste elezioni in modo molto incisivo: Una campagna elettorale vergognosa
Ci rifletterei su perché come al solito la massa votante non ha una visione per nulla lungimirante e questo anche grazie a chi si sta presentando a queste elezioni.

Si, ce n'è uno in particolare che è da un po' che dichiara che "se vincono loro" farà cadere il governo e si andrà al voto.

 

Che criticare il neoliberismo ma non avere idee chiare sul fatto che è necessario restringere la mobilità della forza lavoro, bloccare l'immigrazione selvaggia e ripristinare il controllo delle frontiere è una pura chimera elettorale da professionisti del seggio.

Anzitutto è vero che l'uscita dall'euro di per sè soltanto non può essere la panacea di tutti i mali, ma è altrettanto vero che questa Europa che dobbiamo cambiare (io direi resettare e ricostruire) si basa su fortissimi squilibri commerciali, il famoso surplus tedesco da record e sul conseguente deficit dei paesi "spendaccioni" come Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. TARGET2 ha fallito, è stato come dare un'aspirina ad un malato terminale di peste.

Ad oggi non esiste un sistema di compensazione degli squilibri che sia abbastanza efficace e questo perché la Germania non vuole mettere mano al portafogli a vantaggio di altri tanto che si tratti della destra, del centro o della sinistra, ma nemmeno Alternative fur Deutschland è disponibile in realtà.
Questo problema dovrà essere risolto, meglio se in maniera oculata, magari attraverso la dissoluzione controllata della moneta unica e il ripristino dei controlli doganali. Questo perché la situazione è socialmente esplosiva.

Comunque a me questo sembra un buon contributo da sinistra: perlomeno anziché criticare il neoliberismo con la retorica lo si fa con i fatti senza adottarne i concetti principali in difesa del libero mercato e delle frontiere aperte.

La paura dell'inflazione poi è qualcosa di incomprensibile, perfino FED e BOI (non parliamo poi del Giappone) hanno stampato moneta programmando un tasso d'inflazione che s'è rivelato nettamente sovrastimato rispetto all'andamento dell'economia.
Oggi il problema è la deflazione, che è esattamente l'opposto. Quantomeno la BCE dovrebbe riscrivere il proprio statuto.

 

A proposito, rincaro con questo:
Capire la questione Euro | noiseFromAmeriKa

 

"Lo spread sale per colpa di Beppe, solo noi possiamo salvare il Paese" - Repubblica.it

Ste cose mi fanno quasi simpatizzare per il movimento.... che legittimazione hanno "i mercati" per dettare le scelte politiche?

 

perché semi-OT? Si, è proprio così, anzi pure meglio del famoso nord e dell'ovest. In più, alcuni di questi posti dell'ex-blocco han comunque conservato un po' di mentalità vecchio stampo. In una grande città est-era ( ) le poste centrali NON chiudono e manco le stazioni, ecc cosa tipicamente sovietica, nella Federazione, difficilmente - anzi impossibile! - non trovare un addetto fisicamente ad uno sportello di biglietteria specialmente ferroviaria anche in ore

Ma piuttosto, questo è il thread della politica estera no? E allora parliamo dei farlocconi elvetici che avidoni come sono, non gli è importato di far passare il salario minimo legale di 18€/ora. Certo che se questa proposta fosse andata avanti assieme alla "1:12" (bocciata mesi fa ) avrebbero potuto rinominarsi Confederazione d'Utopia.

"1:12" - rapporto stipendio 1 a 12, ovvero che la paga più bassa presente in un'attività non sarebbe potuta esser superata di 12 volte. Es. con operaio a 1000€/mese peggio pagato in ipotetica XYZ S.A., i dirigenti avrebbero dovuto limitarsi a soli 12000€/mese pena violazione di legge.

 

Al di là di speculazioni, non c'è nessun complottone.
E' tutto molto semplice:
tu investiresti i tuoi soldi su Grillo?

 

E' la vecchiaia: porta saggezza.

Mpffff....Ahahaha!

 

No, ma neanche sugli altri…. questo da persona interessata alla sua nazione, e non da speculatore.
Io non ho parlato di complotto, non capisco perché spesso chi critica questo "status quo" dove le scelte sono sempre più condizionate si becca l'aggettivo di complottista. Ieri ho sentito un professore ordinario di un certo "peso" parlare proprio dello svuotamento della democrazia a favore di processi decisionali tecnocratici, sarà complottista pure lui?
edit: non sto facendo cherry-picking di quello che ho sentito dire al prof. per dire che ho sicuramente ragione io, voglio solo fare notare come spesso si generalizzi troppo. Per me uno può pure apprezzare il modo in cui vanno avanti le cose ora, quello che mi dà fastidio è il prendere distanze dalle altre opinioni perché le si presume "complottiste"

 

Nessuno investirebbe i soldi su nessuno, ma qualcuno al governo deve pur andarci. Quindi riformulo la domanda? Di chi ti fideresti di più ad investire i tuoi soldi?
Non sono certo un esperto di economia e sicuramente c'è un problema di speculazione, come sicuramente in teoria i mercati non dovrebbero mettere bocca sul governo di una nazione, in teoria, ma in pratica l mercato è globalizzato e gli interessi tra nazioni sono correlati tra loro.
Senza contare che, al di là del mercato, gestire una nazione economicamente è un po' come gestire la propria casa in grande (certo, più complesso). Hai entrate ed uscite, per realizzare determinate cose ti servono soldi, se i soldi non sono abbastanza (a meno di non fallire, di non realizzare nulla o di non pagare nessuno) chiedi un prestito. Ed il prestito te lo danno tranquillamente, purché si fidano che tu sia in grado di restiuirlo (e/o, che è la stessa cosa, di comprare e sostenere il tuo credito). Oppure attrarre investimenti.
Quello che voglio dire è che non si è soli al mondo, se l'ingerenza spesso è troppa (e le speculazioni sono il male), è pur vero che non si può pretendere di essere completamente liberi senza rendere conto a qualcuno che è necessariamente influenzato da quello che facciamo noi (e così a catena).

Detto da un non esperto di economia, magari uno studioso della materia legge quanto ho scritto, vede che sono un mucchio di inesattezze e cagate e mi cazzia.

 

Ha spiegato bene Transgressor, lo spread alla fine misura la credibilità di un Paese: maggiore il rischio, maggiore il tasso richiesto, maggiore lo spread.

Non è che sia Grillo ad essere inaffidabile, lo sono anche gli altri, però Grillo lo è più di tutti perchè è apertamente euroscettico.

Oltretutto speculazione è una parola abusata, non è che lo spread si alza perchè qualcuno specula. Se ti rileggi uno dei link che ho postato nelle pagine precedenti, i maggiori investitori in titoli di Stato nazionali sono le famiglie italiane e gli intermediari finanziari italiani (in maggioranza banche, dove i cittadini hanno i propri risparmi, insomma sono i cittadini "intermediati"): definiresti i tuoi connazionali degli speculatori? Staebbero speculando contro loro stessi.

 

Figurati, se sale lo spread con un pagliaccio al potere è un gombloddo delle eurolobby. Più sento certi discorsi più sarei per l'abolizione del suffragio universale.

 

A proposito di pagliacci, Berlusconi non sosteneva che lo spread è inutile ed è un imbroglio?

 

Ma che cazzo ne sai tu di me? Che, tanto per fare un esempio, ho sempre detestato il movimento cinque stelle? E' così difficile capire che si tratta di un problema complesso e più generale? No, meglio sparare giudizi… un post come il tuo è esattamente l'esempio dell'atteggiamento insopportabile di cui parlavo nel mio post precedente, che magari non ti sei neanche preso la briga di leggere, perché tanto in base al tuo supremo giudizio sono un grillino complottista che crede alle scie chimiche e bisognerebbe togliermi il voto...

 

Non parlavo di te, mi riallacciavo semplicemente al discorso di JonSnow e ho fatto questa considerazione perché di complottari (grillini e non) ne spuntano a migliaia quando si parla di innalzamento dello spread. Come se dietro la credibilità di un Paese ci fossero chissà quali poteri oscuri.