Moonsorrow

Yep

Prova a contattare qualche moderatore (Shide, per esempio) oppure qualcuno della redazione, ti sapranno dire di più

 

sarà fatto !

 

Mi pare ci sia il form apposito per fare le recensioni, comunque si ti conviene prima contattare il redattore Viking/Black o un moderatore che ti spiega come fare.

 

manda un pm a engash

 

Ricordo di averti già letto in passato ed anche per me scrivi bene, forse queste sono un po' corte ma comunque concordo su 1184 specialmente nella parte finale

Vista l'importanza che ha per me Voimasta Ja Kunniasta l'altra volta volevo propormi io perchè su quel disco avrei alcune cose specifiche da dire, ma siccome non ho tempo e modo di mettermi a lavorare per bene concordo sulla tua assunzione.

 

ok, di Engash ho trovato la mail...lo contatto da lì

 

Ho mandato una letterina

 

Speriamo ti diano retta

 

eh già

 

Del tipo?

 

La cosa maggiore che mi premeva è sul fatto che i primi dischi dei Moonsorrow sono considerati più semplici rispetto ai successivi. Questa è quello che ho sempre letto in giro, siccome hanno una base più folk sono più semplici, mentre quelli dopo essendo più intimisti ed introspettivi sono considerati superiori. Secondo me invece non è che con l'abbandono di quelle sonorità gli altri siano superiori! Ok, Suden Uni è il primo full ed è effettivamente più grezzo, ma già tra alcune sue tracce si distingue una certa tendenza ad elaborare il lavoro dandogli un unico senso compiuto. Cosa che ovviamente si sublima in Viides Luku - Hävitetty, ma quello è proprio su un altro pianeta! Tornando a Voimasta ja kunniasta è proprio in questo secondo lavoro che i Moonsorrow completano l'evoluzione, non ci sono più i tratti rozzi del precedente mentre quelli folk sono ben amalgamati tra le partiture, che se ci fate caso sono molto elaborate! I crescendo ed i calando ed i momenti del forte e quelli del piano con cui variano le melodie hanno una base che sento molto studiata, sono delle partiture orchestrali. Nel momento in cui i pezzi stanno procedendo non c'è solo un aumento ed un calando come in quelli più semplici, qua no, c'è una continua ciclicità che porta le melodie a crescere con degli innesti di riff che saranno proprie di quelle a venire. Spesso intervallate da momenti di enfasi corale che arrivano dopo dei calando, ma che sono stati precedentemente preparati durante i crescendo precedenti. Tutto questo è a mio avviso molto complesso e nei successivi Kivenkantaja e Verisäkeet viene a mancare per una maggiore maestosità degli ambienti naturalistici, lavori senz'altro ottimi ma con le canzoni che secondo me sono più semplici nella loro costruzione tecnica. Poi non in tutto Voimasta ja kunniasta è presente questa costruzione, già l'intro è fenomenale e poi viene appunto ripreso più avanti, ma Sankarihauta è quella più semplice e diretta, Kylän Päässä invece è tra le mie preferite ed è già più elaborata col top che si raggiunge con Hiidenpelto - Häpeän Hiljaiset Vedet ed Aurinko Ja Kuu, mentre dopo con Sankaritarina c'è un calo con una progressione scalare troppo lenta che interrompe il ritmo, ma poi durante la canzone recupera. Infine la stessa melodia dell'intro firma questo album ciclico, ciclico perchè come i sonetti ciclici di Foscolo si chiamavano così per via dell'assonanza tra i primi e gli ultimi versi. In Sankaritarina solo l'assolo verso la fine, l'unico nel disco, secondo me non ci sta tantissimo per quanto bello. Potrei dire che è l'unica cosa fuori contesto ma viene ampiamente ricompensata con l'Enfasi di Kylän Päässä, le variazio di Hiidenpelto - Häpeän Hiljaiset Vedet col suo momento di maggiore epicità pirotecnica e quelle di Aurinko Ja Kuu. Poi come dicevo precedentemente il massimo dell'elaborazione che si uniforma a tutto il lavoro secondo me avviene nelle due suite del capolavoro Viides Luku - Hävitetty in cui i Moonsorrow raggiungono il massimo della complessità compositiva.

Ecco BlackthundeR, ti ho buttato giù quello che mi premeva dire già da qualche anno ma non l'avevo mai fatto. Scrivi la tua recensione, poi prendi la mia disamina, gliela cacci dentro mettendola un po' a posto e la firmiamo a doppio nome.

 

io sto ponendo l'accento sul fatto che in V.J.K. sono già presenti tutte le caratteristiche del sound Moonsorrow. Sono anche d'accordo su questo che hai scritto. La mia recensione differisce solo nell'analisi delle canzoni, che è un po' meno tecnica. Non so se ci sono gli estremi per la doppia firma

 

spero rispondino presto in redazione...

 

Comunque, sarà una scelta editoriale, sarà che recensori appassionati del genere scarseggiano, sarà il caffè (cit.) ma è da tempo che sul portale (che oramai leggo raramente) noto una carenza di recensioni pagan/folk/viking/...imho, ci vorrebbe in pianta stabile un Fenrir 2.0