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SAGATRAKAVASHEN "Sexual lust" (demo 1989 - ristampa su 7" 2013)

Discussione in 'Black Metal - Avantgarde' iniziata da Halfdan the Black, 5 Ottobre 2013.

  1. Halfdan the Black

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    5 Ottobre 2013

    metto una recensione tratta dalla fanzine "Nessuno Schema" che introduce per bene la band tiranese!

    SAGATRAKAVASHEN “Sexual lust” (7”2013, Umbrella Records)
    Pluricitati lungo tutta la fanza,ritroviamo i Sagatrakavashen anche in sede di recensione, nonostante la bandnon esista più dal lontano 1991. Questo 7” infatti altro non è che la trasposizione suvinile, ben ventiquattro anni dopo, del secondo demo di questo progetto blackmetal altovaltellinese. Contestualizziamo i fatti: siamo nel 1989 nellaprovincia italiana di confine, il black metal norvegese ancora non esiste (cisono sì i Mayhem che stanno passando dal deathrash dell’Ep ad un nuovo tipo diblack e muovono i primissimi passi gli Stigma Diabolicum, che diventeranno poii Thorns. I Mortem, da cui nasceranno gli Arcturus, suonano death metal, idemdicasi per i DarkThrone, già autori di alcuni demo inequivocabilmente death) ein Grecia i Rotting Christ fanno ancora grindcore (in terra ellenica ci sono isoli Varathron che stanno per uscire col loro primissimo demo di primordialeblack metal). Per il resto sono attive, sparse qua e là per il globoterracqueo, alcune formazioni dedite a questo nuovo black, quello della secondaondata che da lì a poco travolgerà il mondo del metallo: in Italia glialessandrini Mortuary Drape, i liguri Black Prophecies e i reatini Angel Deathdel primo demo, in Svizzera i Samael, in Svezia i Treblinka (che a brevemuteranno il nome in Tiamat), i Morbid e i Grotesque, in Giappone i Sabbat,nell’allora Cecoslovacchia la triade Master’s Hammer, Root e Törr, nellavicina Ungheria i Tormentor di Attila Csihar e in Polonia gli Imperator. Altrebands seminali del genere come i canadesi Blasphemy, i singaporiani Abhorer, igiapponesi Sigh, gli statunitensi Profanatica e i finnici Beherit farannouscire i propri demo d’esordio in contemporanea o dopo questa cassetta deiSaga. Tutto questo pippone è per dare alla registrazione in questione l’esattaposizione temporale: un anno in cui il black metal come lo si intende oggi eraancora al di là da venire, le bands della prima ondata (Bathory,Hellhammer/Celtic Frost, Sodom, Destruction, Venom stessi, ecc.) erano passatea forme più “educate” di metal estremo (resistevano, ma ancora per poco, ibrasiliani Sarcofago) e il ‘metallo nero’ era considerato morto, sepolto,vetusto e sorpassato dai media ufficiali e dal grande popolo metal, i quali nonavevano però considerato che cose come occulto e oscurità hanno da sempre unfortissimo potere attrattivo e quel genere da loro dato per scomparso stavainvece rigenerandosi a livello molto underground, fra demo a volte ancheinascoltabili e fanzines stampate in pochissime copie. E siamo a Tiranoall’inizio del 1988 quando un certo Ugo Scarsi fonda la propria one man band acui dà il nome di Sagatrakavashen. Un nome al limite del pronunciabile e dalsignificato oscuro (copiando direttamente da un libro trattasi, secondo il mitoindù, del nome del dio nato dal sangue sgorgato da una testa di Brahma e dotatodi ben cinquecento teste che governano mille braccia: un’ allegoria che siriferisce alle forze devastatrici della natura, quali i maremoti, i terremoti ei diluvi). In quello stesso ’88 esce il primo demo, “Forza arcana”, grezzissimoesempio di black metal primordiale in cui trova spazio anche una cover di “BelaLugosi’s dead”, un classico del dark a firma Bauhaus (cover che a suo modoanticipa di anni il connubio fra black metal e dark). Dopodiché in formazioneentra un batterista che prende il nomignolo di Satanic Drums e che si affiancaa Pentacolar, il nome scelto dall’Ugo, e viene registrato un secondo demo atitolo “Sexual lust” (di chiara reminiscenza Sarcofago anche se credoinconsapevolmente). Il demo esce in due versioni a distanza di qualche mese: laprima con soli quattro pezzi più intro e la seconda con in aggiunta unostrumentale arpeggiato e un pezzo bonus. Su questo 7” è stata ripresa la primadelle due. E veniamo finalmente al disco! In copertina foto d’epoca del duo:borchie, catene, cuoio, capelli lunghi, face-painting totale (!), candeleaccese e il tocco di valtellinesità dato da una scatola dei biscotti Galbuserasfasciata che si vede vicino al piede destro di Pentacolar, piede ovviamenteche calza una zeppa alla Kiss! Sul retro due foto singole dei componenti,Pentacolar in mutande di cuoio stile Sabbat giapponesi, più venomiano Satanic Drums a torso nudo eborchie. Foglio interno patinato con da un lato il disegno di una simpaticadiavolessa ultrasexyzoccolona e dall’altro i testi, onnipresente ilpipistrello-vampiro stilizzato e un po’ celticfrostianovolendo. Simpatica la nota in cui si dice che chi riesce a pronunciare ilnome della band correttamente al primo colpo ha di sicuro l’anima destinataalle fiamme dell’inferno! La grafica sembra quella di un demo di fine anniottanta…eh beh, perché è quella di undemo di fine anni ottanta! ;-) Infatti le grafiche sono quelle originali conl’aggiunta di qualcosa comunque disegnato all’epoca (il demo doveva già essereristampato su vinile nel 1990, ma non se ne fece nulla) e la stessaregistrazione non è stata minimamente toccata rispetto a quella della cassettaoriginale. I pezzi sono stati registrati nella ‘crypt of Sagatrakavashen’, cioèla cantina dell’Ugo, che data la collocazione sotterranea non usurpa certo ilnome di cripta. Si parte con “Incubi”, intro d’atmosfera che come quelli deiBathory ti mette nel mood giusto perascoltare quello che segue. “Necromanzia” anticipa di qualche anno quello chefaranno i DarkThrone su dischi come ‘Under a funeral moon’ e ‘Transilvanianhunger’! Erano secoli che non riascoltavo questo demo dei Saga e non ricordavoquanto fossero stati avanti in questa riproposizione on speed degli Hellhammer mixata con qualcosa dei Bathory di ‘Thereturn…’; gran pezzo con voce black e assolo di chitarra fra Tom Warrior,Quorthon ed Euronymous. “Sexual lust” parte con un riff più heavy metal chericorda certi Venom, per poi assestarsi su un mid-time che sconfina interritori di hardcore oscuro (non dimentichiamoci che i Sagatrakavashen siautodefinivano Black-Core) un po’ stile ultimi Wretched. “Reincarnazione”, dopoun intro horror, sembra gli Hellhammer versione hardcore italiano! Voce diPentacolar, stridula e maligna, fra black metal ed hardcore appunto, stacchipiù lenti un po’ alla Venom, velocità abbastanza sostenuta. “Lussuriosa” infineè un po’ un pezzo a parte: riff indiscutibilmente alla Kiss all’inizio (maanche Euronymous era un grande fan del bacionewyorkese: tutto quadra), poi il brano si velocizza con dei giri fra i solitiHellhammer e certo punk (verso la fine c’è una parte decisamente sexpistolsiana!) e un coro hardcorequasi oi! (ma anche il Quorthon pre-Bathory suonava in una oi!-punk band: tuttoquadra ancora). I testi sono in italiano, eppure non sono imbarazzanti comequelli che saltano fuori quando si traducono liriche dei primissimi Sarcofago,Hellhammer o Sodom. Quelle dei primi tre pezzi sono storie orrorifiche ed evocativedi stampo demoniaco, quella di “Lussuriosa” sembra invece scritta da un GeneSimmons nato e cresciuto in Alta Valle ;-) (e non a caso era la cover cheavevamo scelto noi Deflorator per omaggiare i Saga, essendo in linea con lenostre tematiche a sfondo sessuale; per la cronaca il brano lo rifacevamo piùveloce e più black metal/crust core)! Insomma, nell’89 la nostra zona (più omeno, Tirano dista una settantina di chilometri da Colico) aveva prodotto unvalido esempio di black metal (o proto-black metal, in riferimento alla secondaondata, se preferite), in un certo senso addirittura anticipatore di sonoritàche verranno dopo (vedasi il primo pezzo). Il confronto con realtà similiattive in valle attualmente e che ho avuto modo di sentire è impietoso:progetti mediocri ed ultra-derivativi e pure deleteri per il panorama blackmetal… Dopo questo demo i Sagatrakavashen, tornati nel frattempo una one manband, faranno (farà) uscire un ultimo demo, “Borealis” nel ’91, prima discrivere la parola fine. Pentacolar si rifarà vivo con l’heavy metal band Aspese poi coi glamsters Sluter, attivi tuttora (vedi recensione dopo questa). ISaga sono sempre stati un gruppo misterioso, anche perché sono girate davveropoche copie dei demos, e questo negli anni ha aumentato il fascino che questaband tiranese esercita sui fans del black metal più underground del periodofine 80’s/primi 90’s (ne parlavano anche sull’autorevole forum della NuclearWar Now! Records, etichetta californiana che presta particolare attenzione alblack/death d’epoca e alle sonorità che si rifanno a quel periodo): spero chequesto 7”serva sia a soddisfare la curiosità degli appassionati, sia a riconoscere allaband i meriti per il lavoro svolto in quei tempi lontani. Contatti obbligatoricon:
    UGOSCARSI – VIA ROMA 14 – 23037 TIRANO (SO) - [email protected]
     
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  2. Halfdan the Black

    Halfdan the Black
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    5 Ottobre 2013

    purtroppo l'acquisizione dalla carta stampata ha portato ad alcune parole legate fra loro che nell'originale non appaiono così...vabbè, si dovrebbe capire il tutto però dai ;-)
     
    #2

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