Megadeth

Abbiamo un punto di vista differente, per me aprirsi al mercato commerciale (che vuol dire tutto e nulla) non significa per forza svendersi non essere leali. Ritorniamo al discorso Super Collider, per me è un album leale e coraggioso perchè in un momento in cui erano riusciti a riconquistarsi una parte di fans persa dopo mille errori, si dicono "va bene, abbiamo accontentato i fans, ora pensiam oa quello che vogliamo noi".
E attenti non sto parlando di qualità del materiale, se no non ne usciamo vivi.
Cioè per te ammorbidirsi significa ripudiare i fans e non essere leali, per me non neccessariamente.

 

Non capisco cosa vuoi dire...

 

Si il punto è proprio questo! Questioni di punti di vista ed opinioni personali!

 

Non condivido questo ragionamento Killer.... Un'artista dovrebbe seguire le proprie ispirazioni e se ne sente l'impulso allargare i propri orizzonti musicali.
Cosà c'è di più triste, pacchiano e falso di un gruppo che concepisce un album per accontentare i fan?

Ci sono gruppi che hanno fatto dischi molto diversi tra loro (es Pain Of Salvation), altri che non hanno mutato la propria matrice (es Iron Maiden). Però l'importante è che non si sentano prigionieri di quello che i fan si aspettano da loro...

 

Perfettamente d'accordo. Non avrei saputo dirlo meglio.

Anticipazione (Spoiler)

Complimenti che sei riuscito a leggere il Silmarillion

 

Si ragazzi sul fatto che un'artista scelga la propria via ci sta e do ragione a tutti pero' dimenticate che infine chi c'è sempre e comunque ai concerti di questi signori? Siamo sempre noi,il pubblico metal,lo zoccolo duro che non ti molla neanche se fai la cazzata. Countdown e Youthanasia son stati album superbi ma allora perchè tornare al Thrash? Perchè sai che comunque quella parte di pubblico non ti mollerà mai...Ed hai gia provato la via dei $$$ ma poi torni a mangiare nel Thrash e poi ti chiudi di nuovo la porta dietro le spalle e riprovi a venderti...Boh che vi devo dire! A me non convince del tutto...
Poi non è che ti devi sentire obbligato a suonare Thrash perchè sei i Megadeth ci mancherebbe ma io sono sempre stato convinto che quando esci troppo dalla proposta,quando sei fuori troppo dallo schema che uno si aspetta da te dovresti al limite uscire con un altro nome,capite cosa intendo?

 

Sì, è chiaro quello che intendi.

Sicuramente un occhio al guadagno ce lo mette, su quello non c'è dubbio.
E' anche vero che uno come Dave non è più il ragazzino di 30 anni fa, oltre ad essere invecchiato moralmente è anche invecchiato fisicamente (anche un po' maluccio direi...) e quindi anche questo può essere un motivo per cui non torna più a fare il thrash che faceva anni fa.
Come avevo scritto tempo addietro non mi ricordo più a chi, ce lo vedi con la voce che ha adesso a cantare ancora Killing Is My Business? Io no, e nemmeno lo voglio.
Forse subentra anche l'umiltà di rendersi conto di avere dei limiti e la consapevolezza di non poter più garantire la stessa performance di quando aveva 20 anni.
Questo è l'uomo che è diventato e sa benissimo che chi l'ha amato e lo ama tutt'ora, andrà sempre a vederlo...

Per quanto riguarda il discorso del "smetti di pubblicare dischi o pubblicali con un altro nome"...uhm...mi duole moltissimo ammetterlo, ma è un pensiero che effettivamente sta iniziando a prendere forma nella mia mente...se va avanti di questo passo...

 

Lealtà, fede... ma di cosa stiamo parlando? E' musica, Dio bonino.

 

Su questo ti do ragione, quei dischi sono amenità di cui personalmente ne avrei fatto a meno...

 

(apro la parentesi riflessiva)
Per me la musica non è una semplice fede. E' il sottofondo della propria vita.
(chiudo la parentesi riflessiva)

 

Anche per me. Non riesco a vivere senza la musica da quando sono bambino.
Personalmente se non passo giornata senza ascoltare qualcosa che mi piaccia non sono contento...

 

Sinceramente non condivo il discorso di fare un disco per accontentare i fans.
Un gruppo come i Megadeth, quindi lo zio Dave, pubblica quello che in quel momento si sente di pubblicare, senza nessuna forzatura. Preferisco di gran lunga un artista che pubblica quello che sente, rispetto a quello che si obbliga a pubblicare quello che vogliono i fans. Senza poi dimenticare, che se ti forzi a fare qualcosa che in quel momento non è più nelle tue corde, potresti anche peggiorare la situazione.

L'artista è libero di pubblicare quello che vuole, come noi abbiamo il diritto di apprezzare o meno quello che ci viene proposto.

 

Però capisco il discorso di Killer. Quando il tuo nome diventa grande grazie ai fan, quando ti hanno comprato i dischi, sono andati ai tuoi concerti e hanno comprato le tue magliette per il tipo di musica che suoni, cambiar genere è un po' come voltare le spalle a chi ti ha seguito fino ad allora e ti ha dato da mangiare.
Se i Megadeth avessero fatto un paio di dischi mediocri che si sarebbero persi nel marasma dei gruppi thrash degli anni '80, si sarebbero sciolti perché non avrebbero avuto un seguito.
Ed infatti è grazie a quel seguito, che sono i fan, che sono andati lontani.
Il problema non è che Dave Mustaine fa i dischi che vuole lui, ma il fatto che usi un moniker, che per i fan che vanno ai concerti e che comprano i suoi dischi, ha un significato preciso: uno dei migliori gruppi thrash anni '80. Perché la loro fama l'hanno costruita con quel suono e in quegli anni, non certo oggi.
Perché si critica Risk in fondo? Perché ha usato quel moniker. Se avesse, con gli stessi membri del gruppo, fondato un progetto parallelo ai Megadeth e poi avesse pubblica Risk, pochi avrebbero avuto qualcosa da ridire, perché i Megadeth sono come un marchio di fabbrica.
È come se la Apple iniziasse ad utilizzare il sistema operativo Windows, tanto per fare un esempio...

E Stephen King, forse non cambia genere letterario usando uno pseudonimo? Perché il suo nome è diventato garanzia di romanzo horror. Comprare un libro con su scritto Stephen King e poi finire per leggere un saggio sulle termiti, per quanto approfondito e ben scritto, non può che deludere i suoi groupie.

Capisco anche il punto di vista che ho appoggiato pure io: è un artista, ha diritto di cambiare e così via.
Ma vedete anche un altro aspetto: il gruppo è vivo grazie sua all'artista che grazie ai fan. L'uno non può escludere l'altro e viceversa.
Un gruppo senza fan, finisce a suonare nelle cantine finché non si scioglie.
In un mondo dove fare musica è anche un lavoro, deludere i fan è anche deludere la principale fonte di reddito. E non capire che il proprio moniker è diventato un marchio di fabbrica che ha un determinato standard agli occhi dei consumatori, non può che farli allontanare...