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TM Cinema (Part II)

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da Kaihansen85, 21 Settembre 2011.

  1. buddha

    buddha
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    Nirvana better than Hell!
    BANNATO

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    10 Giugno 2013

    visto iron man 3, trama tutto sommato godibile ma a me danno sempre fastidio alcune trovate al limite del ridicolo e il personaggio del genietto di campagna, stavolta addirittura un bambino, peccato c'era lo spirito giusto per questo film per evitare tali stupidaggini...
     
  2. corpsegrinder jon

    corpsegrinder jon
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    11 Giugno 2013

    Visto Tirannosauro (2011) - IMDb
    Film in un certo senso estremo,crudo..insomma la parola dramma sta alla perfezione..comunque bello,da vedere..
     
  3. TrueNorwegianBlackMetal

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    11 Giugno 2013

    La poetica tarriana è, a mio avviso, molto complessa. Parte da Tarkovskij e attraverso Bresson propone uno stile unico, fortemente critico verso la tradizione cinematografica contemporanea e inevitabilmente ricco di rimandi filosofici (vedi la balena nella "Armonie.." oppure gli zingari nel "Cavallo di Torino" o ancora i ragni e il presunto messaggio messianico di Irimias in "Satàntango").
    I punti da toccare sarebbero molti, ti lascio solo qualche riflessione:

    1) Il linguaggio cinematografico adottato rappresenta sicuramente una critica profonda verso il modo di fare Cinema oggi. Verso un montaggio frenetico, verso la logica mercatista che ha ridotto l'Arte (e con essa il cinema) ad essere "pop", verso l'idea di un Cinema che deve essere facilmente fruibile ed assimilabile.
    Tarr, invece, propone una esperienza filmica che dilata spazio e tempo fagocitando lo spettatore nelle pieghe stesse del film, il quale, tra l'altro, è diventato una porzione di vita del fruitore stesso e non un semplice passatempo.
    Un'idea simile la trovi in Haneke, Carax, Sokurov e Malick.

    2) La riflessione sull'Uomo post-moderno. L'umanità tarriana è desolante, annichilita a tal punto da avere perso ogni briciolo di quella superba e follemente profetizzata volontà di potenza nicciana, è ridotta ad un guscio vuoto in cui l'Esistenza ha perso di significato.
    Ubriachi in maleodoranti bettole, preghiere pronunciate a metà (non so se hai notato in Satantango quando recitano il padre nostro...), uomini senza vita che vagano in una altrettanto desolata pustza ungherese in cui ogni cosa (a partire dall'ideologia comunista fino alla morte) ha perso di significato.
    Belà Tarr propone sul grande schermo ciò che Sileno disse a Mida: "[...] perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente" e lo fa mostrando come l'essere umano non sia altro che "una stirpe miserabile ed affimera", governata dai piaceri più loschi, sporchi, futili.
    Il mondo/l'uomo tarriano ha rinunciato al fuoco prometeico ed ha scoperchiato insolentemente il vaso custodito da Epimeteo: ecco che tutti i mali in esso contenuti si sono riversati sull'uomo stesso (malattia, fatica, pazzia, vecchiaia) denudandolo completamente e rigettandolo nel fango dal quale è stato plasmato. A differenza del mito greco però, Tarr rifiuta anche la speranza (unico palliativo rimasto all'umanità), emblematicamente debellata e letteralmente spenta nella scena finale del Cavallo di Torino.

    Queste sono solo brevi riflessioni scritte velocemente e di getto. Spero comunque ti siano state utili.
     
    A OdeToTheWitches, §Draconist§ e mircoas piace questo elemento.
  4. Federico95

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    11 Giugno 2013

    Visto Solo Dio Perdona. Molto molto bello, in certi frangenti forse è un pizzico troppo ermetico e surrealista, e probabilmente il personaggio di Gosling poteva essere analizzato un po' meglio, ma me lo sono davvero goduto dall'inizio alla fine. Per quanto riguarda le influenze, oltre a quella lynchiana (palesissima), mi verrebbe da dire che le scene più surreali mi hanno ricordato non vagamente l'ottimo Hana-Bi di Kitano :sisi:
     
  5. elpata86

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    The Thing From Another World

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    11 Giugno 2013

  6. mircoas

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    11 Giugno 2013

    De Niro purtroppo con tutte ste porcate sta rovinando la sua fama di attorone...
     
  7. Peste Noire

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    Trve Kvlt Member

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    11 Giugno 2013

    E' un peccato che dietro questa porcata di The Family ci sia il regista di Leon e Il Quinto Elemento. :nono:
     
  8. gianlucadr

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    11 Giugno 2013

    E non mi dici nulla? :(
    Io ho visto Come un tuono (2012) - IMDb nella prima parte con Gosling si fa il verso al suo personaggio di Drive, la seconda parte è praticamente inutile, la terza promette bene poi scade nel "retorico"... in poche parole, una mezza schifezza. Si salve solo la recitazione dei protagonisti.
     
  9. Disciple_Of_The_Watch_

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    11 Giugno 2013

    A elpata86 e Thrashead piace questo messaggio.
  10. OdeToTheWitches

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    11 Giugno 2013

    Grazie della risposta, TrueNorwegianBlackMetal. Sono d'accordo con quello che scrivi, anche se sono troppo ignorante per cogliere alcune delle citazioni che fai, però prima non mi sono spiegato.

    In due parole: questi temi, come tutti gli altri, sono contenuti nell'"atmosfera" del film oppure c'è qualcosa di più da capire? Le azioni delle persone e i fatti che accadono, dai più comuni a quelli più eccezionali, sono da prendere così? Senza ragionarci molto su? Oppure tutto va "interpretato"?

    Per esempio: su Werckmeister sono saltate fuori le congetture più improponibili: metafora dell'URSS, la balena è dio, la balena è l'uomo, ecc. Mentre altri pensano che sia un film bello semplicemente per la sua atmosfera, le sue inquadrature, ecc., cioè che sia un film da "sentire" più che da capire (e questa è anche la versione ufficiale di Tarr, ma c'è chi mette in dubbio che lui la pensi davvero così).
    Oppiure in Satantango: ci sono alcune scene che visivamente sono potentissime ma non riesco a collegare alla trama in nessun modo (per es. quando Irimias si inginocchia improvvisamente nel bosco di fronte all'edificio diroccato; oppure le campane che suonano senza chiesa; il matto che scampana; le scene del dottore).
    Quello che mi chiedo è: queste scene vanno prese solo per il loro contenuto estetico e atmosferico o c'è anche dell'altro? Ha senso prendere in considerazione l'esistenza di una trama in Satantango?

    Probabilmente non lo sapremo mai. Werckmeister trovo che sia già più facile da prendere in questo senso e sono a mio agio con l'idea che ho di quel film. Ma con Satantango, per quanto quelle 7 ore e mezza me le sia godute, pur non capendo fino in fondo cosa succedesse... mi sembra che manchi qualcosa.
     
  11. requiemscript

    requiemscript
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    11 Giugno 2013

  12. Pepsis

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    Alcolista

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    11 Giugno 2013

  13. TrueNorwegianBlackMetal

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    12 Giugno 2013

    Quando si analizza un'opera d'Arte bisogna svincolarsi della logica interpretativa "comune". In altri termini: Greimas ritiene e vede un testo letterario (la teoria vale anche per il Cinema o qualsiasi espressione artistica) come costituito da una parte concreta (artefatto) e da una parte virtuale connotata da diverse e molteplici isotopie (=percorsi di significato).
    Ecco dunque che solo una piccola parte del messaggio è rigida e univoca (potrebbe essere la divisione in scene che Tarr propone in Satantango, oppure i vari piani sequenza ecc) mentre gran parte di esso è costituito da numerose articolazioni virtuali che evidenziano la potenzialità fluida dell'opera d'arte.
    In breve: ogni qualvolta tentiamo di comprendere il messaggio di un film, di un testo letterario, di una poesia, dobbiamo abbandonare l'idea che esista una idea univoca neutra di base che possiamo cogliere o meno (Barthes parla di "illusione denotativa") bensì il materiale filmico è fluido, senza confini ed in esso si intrecciano diversi livelli connotativi, in esso "parlano" numerosi codici.
    Detto questo personalmente vivo i film di Tarr come vere e proprie esperienze che vanno godute in quanto tali: il magnetismo dei paesaggi, la nefandezza dei personaggi, il gorgo ipnotico della ripetitività, le danze mefistofeliche, gli infiniti piani sequenza. -questa è la parte "rigida" di un'opera d'Arte-
    Secondariamente si aprono numerosissimi livelli interpretativi che possono variare da persona a persona, da sensibilità a sensibilità. L'importante è rimanere comunque legati all'opera e non inventarsi strampalate cazzate ^^
    Se proprio dovessi esprimermi al riguardo penso che i film di Tarr siano profondamente intrisi di simboli, rimandi e citazioni filosofiche; la presenza o meno di un trama non credo sia un fattore significativo: ciò che importa non è la cornice bensì il contenuto (anche se in Tarr, a volte, le due cose si uniscono in una inestricabile osmosi).
     
  14. oriental metal

    oriental metal
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    12 Giugno 2013

    visto upside down,film con un background veramente ben fatto,ma visto che si tratta di amore allora la sceneggiattura va un pò rottame...

    trovo molto bella anche questo ending song.date un ascolto.

    Aggie ???&???????? - YouTube
     
  15. alessio73

    alessio73
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    BANNATO

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    12 Giugno 2013

    qualcuno sa, prima che mi arrabbi:rage:, quando esce nei cinema italiani "Lovelace" in nuovo film di Amanda :love:
    cioè, in america è stato presentato a gennaio e quando cavolo arriva qui..............:rage:
     

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