Felice è sinonimo di superficiale??

Mah, allora più che visione distorta la definirei soggettività delle emozioni.... le emozioni sono soggettive, come l'essere infelici.... non è questione di oggettività, un sentimento per sua natura non lo può essere.

 

è sempre la solita storia: prima di emettere giudizi -se proprio nn se ne può fare a meno- bisognerebbe conoscere ciò di cui si sta parlando; etikettare come superficiale e vuota una persona se nn si conosce il caso specifico è quantomai azzardato oltrekè cafone. mettiamola così.
lo stesso dicasi quando si identifica come negativo cronico ki è depresso/infelice senza sapere le motivazioni di questo individuo.
per tornare al titolo del topic: la risposta è no, se uno è felice è felice.stop.la superficialità è un'altra cosa.

 

Anke secondo me bisognerebbe guardare il caso specifico.

cmq boh, son discorsi troppo difficili :P

 

Non ho letto le altre pagine della discussione ma quoto violet.
Potri dire che il senso della vita è solo la vita stessa è quindi è bellissimo il semplice vivere e l'aver fatto parte consapevolmente per un soffio di tempo dell'universo.
Ma nn voglio essere noioso.

 

Mi spiace smentirvi ma non sto sparlando o spettegolando su nessuna persona...se lo facessi sarei di sicuro molto più sottile (tanto che i miei caro diario non li capisce nessuno :P...come voelvasi dimostrare)
E mi spiace smentirti caro mio NBC, che non credi che possa cercare anche di fare riflessioni + o - profonde che vadano al di la del pettegolezzo.

Ora ho preso spunto da una conversazione avvenuta in chat porprio ieri pomeriggio. Ne riporto un pezzo omettendo i nomi.

(+v XXX )> ciao a tutti amici miei! la vita fa schifo!
( YYY)> si hai ragione xxx
( YYY)> ciao caro*
(@ Bloody^Ely )> che ottimismo
(+v ZZZ )> bhe in fondo ha ragione ..
(@ Bloody^Ely )> è schifo se volete che faccia schifo

Premetto che non voglio colpire nessuno di quelli che ha parlato ma ho riportato la conversazione perchè è sempre la solita storia...è un po' come la goccia che fa traboccare il vaso, visto che non è certo la prima volta che sento fare questi discorsi.

 

è giusto, sono soggettive.
ma è sempre una questione di attaccamento.
se si accettasse l'infelicità come tutte le emozioni, cioè nella sua natura transitoria, essa non sarebbe un prb poichè saremmo consci del suo passaggio. ma la mente spesso cerebralizza e la trattiene (le pare).
è una visione distorta.

 

Non è che stavi guardando "L'ultimo boy scout"?

 

ecco due chicche quasi Zen.
e io ghigno...

 

Ghigna, ghigna......

 

/me guarda il topic, prende la sua scatolina di sigari preferiti, la apre, accende un sigaro, e aggiunge la sua risposta.

Purtroppo si ritorna al discorso della chat/forum e dei rapporti umani (discorso per altro già affrontato da me, Elenuccia e Drachen a Firenze): è chiaro che il giudizio di una persona sarà quantomeno falsato, perchè non c'è una piena corrispondenza tra le parole e tutto l'insieme di informazioni inconsce che si ottengono in una conversazione faccia a faccia. Quindi per forza di cose si generalizza...e si scazza.
Infine, per una volta son daccordo (in parte ovviamente ) con Drachen:

Se sostituisci accettasse con superasse sei abbastanza vicino a come la vedo io...
Se non erro, per te son tutti problemi derivanti dall'Ego, no?

 

Quanto hai ragione Matteo...quanto hai ragione...

Presente!
Non tutti si nascondono dietro la mascherina pseudobuonista atta ad illudere le masse che siamo tutti uguali.
Io credo in me stesso, gli altri che si crogiolino pure nelle loro misere pochezze.

 

Ok però basta... :wink:

 

tu non puoi. :P

si, il piccolo sè... di cui l'attaccamento è una manifestazione.

 

sono d'accordo con Ely, a volte diamo per scontate un sacco di cose (salute, memoria, tranquillità economica....), tendiamo a chiuderci in una visione egocentrica del mondo....ho scoperto che anche un atto semplice come quello di ricodare il proprio nome, o che giorno della settimana è domani non è poi così scontato....forse chi ostenta perenne insoddisfazione e inelicità è più concentrato sulle cose che potrebbe avere e non su quelle che ha già.....se in alcuni casi la tristezza è più che legittima credo anche io che ci siano altri casi in cui è totalmente inadeguata......
chi è felice non è superficiale....ma riesce a concentrarsi su presente anzichè sulle possibili situazioni future....concentrarsi sul presente significa anche modificare quelle cose della tua vita che non funzionano.....reagire insomma.....riesce a apprezzare quello che ha e non a bramare ciò che non possiede.....
e chi non ha niente...può sempre lottare e muoversi in direzioni appropriate per ottenere qualcosa (e andarne fiero!!!!)
ovviamente ogni persona costituisce un caso unico.....quindi le mie sono solo riflessioni generiche, su una casistica ipotetica.......

 

We io ho RISO ad una battuta, sessista, palesemente scherzosa e che reputavo con il tentativo di sdrammatizzare dei cazzi vostri. Scusami tanto, non avevo nessun intento di derisione, anche perchè l'unico che non sa rispondere all'argomento di questo topic sono proprio io.
Mamma mia quanto veleno...