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TM Economia e Finanza

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da trippuddu, 24 Giugno 2008.

  1. dreamwarrior

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    25 Luglio 2012


    Cosa significa purgare? Licenziare poveri lavoratori e ridurli alla miseria oppure tagliare i tanti e tanti sprechi, i maxi stipendi e le maxi pensioni, le auto blu e i benefit che godono pochi fortunati eletti?
    Immaginando l'Italia come una grande fabbrica, secondo voi la purga avrebbe effetto sugli operai oppure sui grassi e ricchi dirigenti?
    Se i tagli non sono strutturali (il termine purga suona troppo fascio), hanno un effetto fiammifero, si consumano subito.
    In pratica se anche nell'immediato recuperi TOT, devi tenere in conto che quasi tutto questo TOT dovrà essere impiegato nel sostegno ai redditi dei tagliati se nonsi offre una possibilità vera di reinserimento.
    Ora, secondo voi, se un giovane di 25 anni non trova lavoro, come può un 50enne "trombato" trovarlo? Buona parte sarà l'ennesimo peso che si dovrà tenere sul groppone, con una spirale di povertà senza precedenti.
    Tagliare è facile, tagliare il giusto e con intelligenza evidentemente non conviene.
     
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  2. mauro73

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    25 Luglio 2012

    Drammatico come già molti quarantenni si sentano esclusi dal mercato del lavoro attuale, tutte le osservazioni fatte finora ci fanno capire che non vi sono molte speranze...
    Poi, riguardo ai tagli, sono del parere che gli sprechi vadano quanto più possibile limitati, dalla casta a certe vergogne che ci fanno dire "Italia repubblica delle banane", se per tagli intendiamo licenziamenti di lavoratori in esubero...evidentemente siamo a un punto d' impasse per cui non saprei trovare soluzione, di certo povertà e disoccupazione si accompagnano e solo potranno aumentare, da qui al collasso.
     
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  3. dreamwarrior

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    25 Luglio 2012

    Tagliare i veri sprechi, i lussi, i benefit immotivati.
    Colpire con patrimoniale i redditi più alti.
    Tanto a prendersela con i più deboli è facile, ma il boomerang tornerà indietro sotto altra forma.
     
  4. jobless

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    25 Luglio 2012

    Euro o non euro a parte,per il momento,
    ma voi pensate veramente che ai criminali che ci hanno governato negli ultimi 25 anni,sopratutto quelli attuali che sono il peggio che ci poteva piovere addosso,(Prodi l'ho sempre ritenuto incapace di intendere e volere...),interessi qualcosa dei destini degli italiani "normali"???Quando sara' il momento si leveranno dalle palle dicendo che il fallimento e' colpa di chi li ha preceduti....,e' cosi' da sempre e sempre lo sara' a meno che....

    Tutte le misure di austerity che dovrebbero limitare la spesa pubblica che avete giustamente descritto sono le stesse che sento da sempre,mai niente e' stato fatto e mai niente si fara' a meno che....

    La regione Sicilia ,(di cui il suo "presidente" analfabeta guadagna veramente uno sproposito,per quello che fa...cioe' niente),sono 2 decenni che spende in spese di cancelleria piu' di tutta l'Italia messa insieme...., va bene,gli accordi mafia-stato degli anni 90 hanno portato una cessazione delle ostilita',ma se pensate che i mafiosi adesso stiano 10 ore al giorno su un tornio a 1000 euro al mese....,se ne staranno in qualche agenzia comunale a non fare una sega tutto il giorno,o meglio ancora a zonzo sicuri comunque di ricevere un bell'assegno ogni mese..,tutto questo non cambiera'mai...,a meno che....

    A meno che queste bestie che ci governano e i loro derivati,(consiglieri,assessori,puttane riciclate in politica,cda di banche,assicurazioni,multinazionali ecc ecc) non comincino ad avere paura,ma paura fisica,di quelle che sai che neanche una maxi-scorta ti garantisce tranquillita'(non sto parlando di terrorismo ma di rivolta sociale....),e sapendo che se fallisci il mandato non te ne vai a goderti il vitalizio di merda ma ne dovrai rendere conto alla nazione dietro qualche sbarra;forse cosi' e solo cosi' qualcosa in meglio cambiera'.

    Sara' molto difficile che succeda comunque,in Italia ci sono piu' dipendenti e parassiti pubblici,(saranno il 20-30% dell'intera forza "lavoro" nazionale???). che zanzare nei lidi ferraresi,questi non li smuovi neanche con le cannonate.....
     
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  5. JonSnow

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    25 Luglio 2012

    A mio parere il vero problema dell'Italia, e del resto d'Europa salvo Germania e in parte Francia, è l'avere un sistema produttivo oramai obsoleto, che non si è rinnovato nel tempo e intanto si è pensato ad arricchirsi solo finanziariamente e non a migliorarsi sul piano dell'economia reale.
    Non siamo più competitivi, ma semplici schiavi della finanza, è ora di farsene una ragione. Monti e i suoi compari, e i loro equivalenti greci e spagnoli, possono pure continuare a puntellare la situazione con interventi ridicoli ma la realtà ci sta dicendo che stanno lentamente fallendo.
    A me viene da ridere quando sento parlare di riforme del mercato del lavoro, di fondo salva-stati e via discorrendo, quando è evidente che non potremo mai competere su quel piano con paesi come la Cina o il Brasile che, detto schiettamente, dei diritti dei lavoratori se ne fottono altamente. Dobbiamo fare riforme strutturali nel senso più stretto del termine, rinnovarci produttivamente, non possiamo pensare di sopravvivere nell'attuale sistema economico solo con giochetti finanziari. Oppure si ripensa da cima a fondo l'economia europea e mondiale.
     
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  6. Pasquaz

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    25 Luglio 2012

    la svalutazione quasi immediata della new lira è quasi certa, così come la prevista perdita del 30%-40% del potere di acquisto degli italiani.
    L'italia sulla svalutazione ci ha campato per decenni MA...

    ...questo succedeva perché:
    a) l'export delle cose prodotte qui era molto competitivo (moneta svalutata->bassi costi per chi comprava dall'estero)
    b) per gli investitori l'italia era un mercato interessante (sempre per i bassi costi)

    ...adesso, nel 2012
    a) da 20anni, con il mito della delocalizzazione, in italia non si produce/fabbrica/crea (quasi) un caxx
    b) par attirare investitori esteri, quanto tempo ci vorrà prima di essere competitivi nei confronti della cina e il sud est asiatico sul campo dei bassi costi di produzione? (domanda retorica, per chi non l'avesse capito)

    Per quel che mi riguarda tutta la vita €, viste le prospettive.

    Peccato che siamo guidati da incapaci/idioti/criminali.
    Incapaci: tutto quello che NON dovevano fare lo stanno facendo (ammazzare tutta la struttura produttiva per raccattare qualche soldo)
    Idioti: forse tra un po' inizieranno a capire che stanno solo peggiorando le cose
    Criminali: perché si. Non si era mai visto un tale furto ai danni delle classi medio basse dal dopoguerra.


    Allegria...
     
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  7. mauro73

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    25 Luglio 2012

    La delocalizzazione sarà un effetto boomerang molto grave. L' industriale trasferisce tutto all' estero per un costo di manodopera molto più basso e quindi conveniente, ma se quelli che erano i tuoi operai sono senza lavoro, quindi non hanno soldi, con cosa pensi che possano poi comprare il tuo prodotto?
    Si guarda male gli immigrati, ritenendoli quelli che ti rubano il lavoro, peccato sia proprio il lavoro ad emigrare...
    Anche gli industriali dovranno fare i conti con questa realtà, potevano avere l' illusione di salvarsi, ma con un po' di lungimiranza si accorgeranno del danno di questa strategia, paga nell' immediata ma fallisce a breve...
    Quindi si dice che in Italia il costo del lavoro è troppo penalizzante, ma se i salari sono tra i più bassi dell' Europa occidentale, ci sarà qualcosa che sfugge...
    Riguardo all' assunzione di operai immigrati, tanto facilmente ricattabili e subito rimpiazzabili, mi chiedo come facciano loro a campare quando comunque in Italia ci vivono e il potere d' acquisto se basso per i lavoratori italiani in regola, ancor più inferiore lo sarà per loro...
    Allora si potrebbe rispondere che l'immigrato non gode delle "comodità" dell' italiano e fa più rinunce, questo credo sia sotto gli occhi di tutti, ma altrettanto giusto che il lavoratore italiano voglia far valere i diritti per cui in passato tanti si sono battuti versando sangue...
    In conclusione, e credo si stia già avverando, anche l'operaio italiano sarà sempre più ricattabile o penalizzato, si pensi a quei vergognosi contratti di lavoro che sempre più frequentemente vengono applicati, e in un clima di tale precarietà come pensano gli uomini al potere che l'economia si riprenda?
    Chi se la sente di fare progetti a lunga scadenza, dal comprar casa o intraprendere una magari necessaria ristrutturazione della casa stessa o della propria ditta.
    La verità è che la qualità della vita sarà sempre più misera e ancora non so se questo sia il tipo di malcontento che possa innescare una vera rivolta in Italia, non intendo forti manifestazioni, ma proprio un ribaltamento della classe politica e la giusta pena per tante responsabilità e negligenze...
     
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  8. SporcoRozzo&Primitivo

    SporcoRozzo&Primitivo
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    Vegano non praticante

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    26 Luglio 2012

    50 anni or sono c'erano le gambizzazioni.
    Comunque se da un lato si deve parlare di diritti dei lavoratori, dall'altro bisognerebbe anche dare un'occhiata ai doveri dei lavoratori, così come a quelli degli studenti.
    Falsi invalidi, falsi infortuni, gente che, come per magia, si ammala quando è in vacanza e torna due mesi dopo... Anche questi sono costi che vanno tagliati.

    Durante il corso di formazione che abbiamo dovuto fare prima della messa in strada, diverse donne, per la felicità di essere state assunte con contratto a tempo indeterminato, sono rimaste incinte.
    Il che vuol dire niente strada, ma un posto in ufficio. Neanche: quasi tutte "gravidanze a rischio" (ragazze di 23 - 25 anni) e quindi direttamente a casa!
    E noi a farci il culo anche per loro.
    Finita la gravidanza inizia l'allattamento, cioè rientrano ma non possono andare in strada.
    Alcune di esse durante il periodo di allattamento sono rimaste incinte del secondo figlio ed un paio durante l'allattamento del secondo sono rimaste incinte del terzo.
    E noi a farci il culo anche per loro.
    Alla fine di tutta questa maternità devono rifarsi corso di formazione ed affiancamento.
    Poi c'è la "malattia bambino", che casualmente il bambino si ammala sotto le feste o nei fine settimana.
    Quando anche l'ultimo figlio ha raggiunto i tre anni finalmente queste "colleghe" approdano alla strada, solo che ormai non sono più neoassunte, ma hanno maturato, pur non lavorando un giorno, quattro o cinque anni di anzianità.
    Nel frattempo sono stati assunte altre persone e quindi, visto che "l'anzianità fa grado" e si assegnano i servizi in ordine di numero di matricola, cioè di data di assunzione, le mammette si fanno i servizi da anziane, mentre i servizi di merda spettano ai neo assunti.

    Dai, oggi mi sento incazzato e prolisso, ve ne butto lì ancora tre, poi giuro che la smetto.

    I diritti delle sedicenti ragazze madri, cioè servizi agevolati fino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio.
    Altro che "ragazze madri", semplicemente si tratta di coppie non sposate che hanno uno o più figli, quindi queste donne non hanno alcun disagio.
    E noi a farci il culo anche per loro.

    I cassaintegrati, ed ormai sono davvero tanti, che sono anni che se ne stanno in panciolle a ricevere soldi per non fare un cazzo, che tanto è lo Stato che paga e non il datore di lavoro, oppure lavorano in nero. Poi dopo la cassa integrazione c'è la cassa integrazione straordinaria e poi la mobilità. Morire che nel frattempo uno cerchi un nuovo posto di lavoro. Poi dopo sei anni di vacanza (lavoratori Alfa Romeo) finalmente i rubinetti si chiudono ed allora si svegliano a protestare. E chi cazzo li assume più? Si sono disabituati a lavorare, sono invecchiati, il mondo del lavoro è andato avanti e loro non si sono mai aggiornati.

    I parcheggiati all'università, gente che saltella da una facoltà all'altra ed a trentacinque anni ancora non è approdato al mondo produttivo. Da imprenditore: se nel lavoro ci metti la stessa foga che ci hai messo nello studio, di certo non ti assumo! Se per completare un ciclo di studi triennale ci hai messo diciassette anni, faccio in tempo a fallire prima che tu ti dia una mossa!

    Dicono che il lavoro non c'è, però poi vedo in giro Abdul sul Cayenne che mi dice che l'impresa di pulizie va alla stragrande o Chung Xiao che assume altre sei persone perché deve ingrandire il ristorante, che è sempre pieno.

    Smettiamola di denigrare il lavoro manuale, è quello che ci ha sempre permesso di sopravvivere e migliorare. Rendiamoci conto che non si può vivere firmando due carte al giorno o rispondendo a qualche telefonata e poi lamentarci se noi non riusciamo ad andarcene fuori di casa dei nostri genitori mentre invece Mohammed, di nove anni più giovane di noi, si è già comprato un appartamento, si è sposato e sua moglie aspetta il secondo figlio!
     
    #128
    Ultima modifica: 26 Luglio 2012
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  9. dicklaurant

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    24 Dicembre 2013

    rispolvero questo topic perché mi farebbe piacere un dibattito tra chi è favore/contro l'Euro/ritorno alla lira e cose così

    io sinceramente ne capisco poco anche se la mia opinione è che uscire immediatamente dall'eurozona e stampare lira è una pazzia

    ho cercato di seguire le tesi dei vari Borghi/Bagnai, ma non riesco a convincermi della loro bontà
     
  10. Disciple_Of_The_Watch_

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    2 Gennaio 2014

    Qualcosa mi dice -da assoluto profano- che uscire dall'euro equivarrebbe alla morte istantanea di questo paese....

    Ross dovrebbe aver scritto dei post in materia se non sbaglio ma valli a ripescare :hihi:


    ps. questo è fresco fresco, certo il campione è di poco più di 2000 persone però..:Sondaggio SCENARIPOLITICI (20 dicembre 2013): Sarebbe favorevole alla reintroduzione di una VALUTA NAZIONALE? SI 49% ? NO 44%. Un Partito Anti-Euro, potrebbe valere il 24% | Scenaripolitici.comScenaripolitici.com
     
    #130
    Ultima modifica: 2 Gennaio 2014
  11. Ross the Boss

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    3 Gennaio 2014

    Mi sembra di averlo fatto anche qui in effetti. Poi ci sarebbe tutta l'analisi da fare su come la sovranità monetaria sia disastrosa nelle repubbliche delle banane con varie dimostrazioni di quanto sia difficile mantenere un equilibrio macroeconomico virtuoso in questi casi (riassumendo possiamo dire che battere moneta è meno uno sbattone), a riprova di questo le valute che non subiscono un'inflazione superiore al 3% annuo si contano sulle dita delle mani e la lira ovviamente non vi rientrava prima che il tasso di cambio fosse bloccato.
    Naturalmente ci sono anche i pro di una maggiore flessibilità monetaria ma alla lunga è quasi sempre uno svantaggio nel complesso, basta confrontare le inflazioni dei vari Paesi nel mondo e rapportarle al loro livello di benessere per rendersene conto.
     
  12. jesse_pinkman

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    3 Gennaio 2014

    Sicuramente potrebbe servire a rendere più "democratica" la politica economica/monetaria degli Stati, visto che ad oggi è decisa da organismi politicamente irresponsabili e "lontani" dal cittadino. Però certo, se usata nel modo sbagliato potrebbe rivelarsi disastrosa, e non c'è dubbio che il passaggio sarebbe durissimo.
    Questo articolo (evidentemente a sinistra c'è qualcuno che ancora capisce che "sinistra" e "pro-euro" sono due cose abbastanza incompatibili) lo trovo molto interessante comunque: La trappola dell?euro - micromega-online - micromega.

    edit: più in generale, diffiderei di chi considera la sovranità monetaria la panacea di tutti i mali. Ad esempio gli USA ce l'hanno, e la speculazione finanziara/bancaria ha sempre fatto un po' il cazzo che pareva...
     
    #132
    Ultima modifica: 3 Gennaio 2014
  13. SporcoRozzo&Primitivo

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    Vegano non praticante

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    4 Gennaio 2014

    Alla fine noi italiani siamo sempre dei mammoni. In questo caso attaccati alla tetta di mamma (matrigna) europa.
    Sempre e solo a considerare gli svantaggi delle cose (non me ne vado di casa perché sennò mi tocca imparare ad arrangiarmi), sempre a pensare di non essere abbastanza maturi da farcela.
    Invece sarebbe a mio avviso ora di mettere lo zaino in spalla e dire ciao ciao ad una famiglia in cui ci trattengono lo stipendio con la scusa di "questa casa non è un albergo".
    Certo, all'inizio non è mai facile organizzarsi, ma poi si scopre che i vantaggi della vita lontano dalla casa paterna sono di gran lunga maggiori degli svantaggi.
    Basta punizioni per ogni cosa che facciamo, è ora di imparare ad autogestirci i nostri errori, che alle volte non sono tali, sono solo cose fatte diversamente da come vuole che le faccia mamma, ma non per questo sbagliate.
    Basta buttar via il nostro latte, i nostri pomodori, le nostre arance, solo perché mamma europa ci obbliga ad usare quelli delle nostre sorellastre spagna, francia, germania ed olanda
    tra l'altro, perché il puttano google chrome non indica come errore spagna o francia scritti in minuscolo, mentre sottolinea in rosso olanda e germania?
    Siamo cenerentola, obbligati ad essere trattati come servi, obbligati a pagare prestiti a tasso di usura che pur con sacrifici sempre maggiori non riusciamo nemmeno a coprirne gli interessi. È ora di dire a mamma e sorellastre VENITE A SUCCHIARCI IL CAZZO, LURIDE PUTTANE!
    Volete i soldi che dite che vi dobbiamo? Venite a prenderveli, ma dovrete farlo con i carri armati.
    A mio avviso l'autarchia non è poi questa cosa brutta brutta brutta come ci vogliono far credere.
    Importare costerà di più? Tenetevele ed infilatevele nel culo le vostre bmw e le vostre merdeces.
    Per i ricchi ci sono Lamborghini, Ferrari e Maserati, per i poveri Fiat, Lancia ed Alfa Romeo.
    Consumiamo talmente tanta tecnologia che samsung e nokia verranno ad aprire le fabbriche in Italia, pur di non perdere il mercato.
    Chi cazzo se ne frega delle vostre birre tedesche e belghe? Abbiamo dei birrifici artigianali che pisciano in testa anche ai frati trappisti, solo che a causa di quella malattia chiamata esterofilia cronica non siamo mai stati in grado di valorizzarli. Ma ce li abbiamo, ed in regime di autarchia farebbero affari d'oro.
    Vodka, tequila, gin, whisky, champagne... ubriacatevici voi, noi abbiamo grappe, vini ed amari per tutti i gusti.
    Ananas, banane, datteri e tutta la robaccia esotica che ci hanno propinato in tutti questi anni come indispensabile, possiamo farne tranquillamente a meno.
    Basta riscoprire le Nostre tradizioni regionali. Tradizioni di artigianato, di moda, di cucina, di ingredienti, di piccola imprenditoria, di bottega di vicinato.
    Abbiamo sempre vissuto benissimo senza le minchiate di leroy marlin, auchan, carrefour, lidl e quant'altro; possiamo e dobbiamo ricominciare a farlo.
    Ci hanno sterilizzato ed omologato, tutti ad inebetirsi davanti a real time, tutti a seguire la serie che ha sconvolto l'america.
    È ora di finirla. Ci hanno fatto abbassare le braghe, è ora di dimostrare che sotto quelle braghe c'abbiamo un grosso cazzo duro come la roccia.
    ... e SE questo è fascismo, allora VIVA IL FASCISMO!
     
  14. requiemscript

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    4 Gennaio 2014

    peccato che l' autarchia totale in italia sia impossibile...
     
  15. SporcoRozzo&Primitivo

    SporcoRozzo&Primitivo
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    Vegano non praticante

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    4 Gennaio 2014

    No, non totale, certo. Ma sarebbe ora di ricominciare a riscoprire le potenzialità della nostra Terra e del nostro Popolo, di ricominciare a credere in noi stessi.
    Ci hanno convinto che prodotto italiano = merda mentre prodotto tetesco = figata e che noi non riusciremo mai a produrre qualcosa di buono.
    Noi abbiamo il sole, noi abbiamo il mare, le montagne, i fiumi... con le nuove tecnologie anche l'approvvigionamento energetico dall'estero potrebbe essere notevolmente ridotto.
    Con l'ottimizzazione del riciclo si ridurrebbe il bisogno di materie prime come i metalli.
    Ci hanno obbligato con delle inique leggi sulla produzione ad abbandonare le nostre eccellenze alimentari (pascoli e malghe abbandonate per poi farci importare i formaggi industriali al gusto di merda), a lasciar morire di vecchiaia i pesci dei nostri mari e fiumi a favore del consumo di insipidi pesci del baltico o dei fiordi o dell'Atlantico o dei gamberetti indiani.
    Siamo ormai senza speranze per il futuro, cosa ci costa provare? Si comincerà ad abbandonare la città, culla del terziario improduttivo, in favore di un ritorno alle campagne, dove ciascuno tornerà ad avere il suo piccolo orticello e magari un paio di animali da cortile? Sinceramente non ci vedo nulla di male nel ritorno alla Terra, visto che mi pare che tutta questa modernità e tecnologia ci hanno portati solamente ad essere dei singoli piccoli egoisti che si preoccupano per la sorte di Schumacher ma non sanno chi sia o come stia il proprio vicino di casa, che guardano con invidia ai soldi che guadagnano i politici ma poi sono disposti a spaccarsi la schiena 14 ore al giorno per 850€ al mese.
    L'Italia non deve essere solo la nazionale di calcio.
     

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