Tm best Movie 2.0

Disclaimer: queste sono tutte MIE opinioni, e pertanto sono soggette ai miei gusti e ai miei giudizi. Tenete a freno le tastiere se vi tocco uno dei film su cui vi maltrattate il gingillino da mattina a sera, sono solo MIE opinioni, e io non sono nè esperto di cinema nè esperto di questo tipo di film, ma solo una normale persona a cui piace vedere qualche film ogni tanto.

Ecco, meglio pararsi il culetto

L'inquilino del terzo piano 6 pt.
Wow, questo è un "thriller" (se così si può definire) d'alta scuola. La storia può essere letta in molti modi, ma è sempre angosciante, tetra, claustrofobica nella sua quotidianità. La prima parte è da storia del cinema, il protagonista è presentato efficacemente e non c'è un momento di stanca, l'attenzione è sempre tenuta alta. Si è incuriositi dal sapere chi è il protagonista (si sa pochissimo del suo passato). La seconda parte è un crescendo schizofrenico di paranoie e allucinazioni del protagonista, che a dire il vero però non ho mai capito quando sono iniziate. Poco male, non è quello l'importante. E' una pellicola piena di contenuti, da vedere e rivedere per capire ogni risvolto, ogni azione, ogni scena, ogni incubo, nella sua interezza. Trattato sulla psiche umana.
Il Settimo Sigillo 5 pt.
Quanta inquietudine mi ha trasmesso questo film. Per come è girato, per gli attori scelti, per le scene crude, le parole scolpite e significative. L'atmosfera è intensissima, ti senti parte di quell'oscuro mondo colpito da peste e morte, da carestia e superstizione. Cupo come pochi, angosciante, pieno di allegorie e visioni metaforiche, anche il bianco/nero aiuta a trasportare lo spettatore nelle sue più recondite paure. I dialoghi sarebbero da incorniciare, se non tutti la maggior parte. Pecca un pò nella trama, ma non dimentichiamo che è un film di una certa età.
Stalker 4 pt.
Madonnina mia bella, che mattonata. Di per sè il film non è neanche brutto, anzi. Però non è possibile mancare completamente di ritmo. No, soffermarsi trenta minuti su una singola immagine non rende il film più profondo, lo rende più pesante, indigesto, una peperonata a mezzanotte. Ed è un peccato perchè poteva veramente essere un film mostruoso, positivamente parlando, invece tende ad annoiare, ad avvolgersi su sè stesso come la spirale che conduce alla Stanza, diventa monotono e lo spettatore "medio" non vede l'ora che finisca. Comprimerlo in un'oretta e mezza (cosa fattibilissima) lo avrebbe reso più fruibile ma soprattutto più godibile. Ma si sa, chi gira questi film li deve far belli pesanti perchè se piace a più di 10 persone diventano mainstream e decade il loro "cinema d'autore".. bah.
Brazil 3 pt.
Appena finito il film mi sono chiesto: che cosa ho appena visto? Ennesima storia di utopia/distopia o qualcosa di più? Io mi fermo a metà. Città cupe e industrializzate, burocrazia portata all'inverosimile, piccole menti che ancora tentano di combattere il Sistema, impossibilità di sognare.. per me sono cose già viste, e già lette. Si aggiunge poco: humor inglese qua e là, situazioni grottesche e impossibili (nei sogni ma anche nella realtà), personaggi carini ma monotoni. La storia d'amore si poteva risparmiare, non ha aggiunto niente, anzi ha annoiato e reso confusa tutta la seconda parte. L'estremo attualismo di questa pellicola mi sconcerta non poco, e rende amaro il suo sapore.
Film Blu 2 pt.
Un lento supplizio, quello di Julie. Come il mio. Quei pochi dialoghi presenti sono legnosi, atipici, alcuni senza senso. Come alcune scene hanno un non so che di surreale: se vengo a chiederti, a te estraneo, di prestarmi il tuo gatto come rispondi? "Occhio che morde" o "Ma sei matto?". Dai. Unico personaggio: Julie. Gli altri sono, chi più chi meno, comprimari. E mi può anche stare bene, se ci fosse un nesso sotto. Ma, per esempio, il ragazzo che trova la collanina sul luogo dell'incidente: serve solo a rimarcare, per l'ennesima volta, che Julie si vuole liberare del passato, dei ricordi? Me l'hai già fatto capire ventordici volte che ci vuole dare un taglio, personaggio inutile. Tra i tanti. Il ritmo poi dov'è? Possibile che bisogna soffermarsi per minuti su un primo piano, o su una singola espressione, per avere un film "interiore" e/o di spessore? Diventi invece serioso all'inverosimile, oltre che noioso. Ti vai a prendere troppo sul serio, e inciampi sul tuo stesso ermetismo. Passiamo ai lati positivi. L'attrice, Juliette Binochet, bellissima e bravissima, intensa, trasmette moltissimo anche dicendo poco. La scelta cromatica: dal titolo me lo aspettavo, certo però che quei filtri, quei colori, quei riflessi di luce, mi son piaciuti molto nel modo in cui sono stati realizzati.
Profondo Rosso 1 pt.
Dario Argento è uno dei registi più sopravvalutati del cinema. Se questo è uno dei lavori migliori del cinema horror/thriller italiano siamo proprio messi male. La poca tensione che percepivo guardando questo film veniva sempre stemperata ancor di più da delle musiche che stonavano (ed è dir poco) con la scena. Veramente fastidiose. Alcune scene poi non hanno alcun filo logico: se scopri che hanno murato una finestra ti improvvisi scalatore e vai proprio a rompere il muro della finestra o magari cerchi la porta che, anche se murata anche quella, era di più facile manovra? Almeno non rischi l'osso del collo. A proposito del collo, come può una catenina tagliare di netto il collo (con ossa relative)? Una katana! Sembra quasi che venga preso per il culo lo spettatore, tanto si beve tutto. La recitazione non fa gridare al miracolo, ma almeno non fa neanche bestemmiare come le odierne fiction nostrane, la fotografia mi è piaciucchiata, la trama è buona, l'intreccio idem, la colonna sonora come già detto no. Bocciato.

 

Mi sa che hai scaricato un altro film...

 

Finalmente posso votare. Girone difficilissimo con almeno tre parimerito a parer mio, quindi voterò senza esplicitare le motivazioni. Già è stata un'impresa decidere cosa mettere al primo posto, voglio evitare di pentirmene ulteriormente mentre scrivo.
Il metro di giudizio è naturalmente [(obiettività+soggettività)x3,14]:2


6 punti: Il settimo sigillo
5 punti: L'inquilino del terzo piano
4 punti: Stalker
3 punti: Profondo rosso
2 punti: Film Blu
1 punto: Brazil

 

Ok, voto anche io.

L'inquilino del terzo piano: 6 punti

Ipnotico, magnetico, allucinante. E poi: Polanski.

Il Settimo Sigillo: 5 punti

Inquietante e altamente allegorico. Tutto ciò che è un po' cupo e mette in moto il cervello va a braccetto con la sottoscritta.

Stalker: 4 punti.

Lento, a tratti opprimente, ma ricchissimo di spunti. Per me il suo "ritmo non ritmo" non è per niente un difetto.

Film Blu: 3 punti

A parte il fatto che la Binoche è immensa; questo è un film che ho sentito "molto mio".

Brazil: 2 punti

Film sempre molto attuale. Il tema del Sistema meschino e opprimente, se svolto bene come in questo caso, non stanca mai anche se abbastanza comune.

Profondo Rosso: 1 punto

Ho sempre preferito altri film di Dario Argento. Avrebbe un buon potenziale ma secondo me è "morto" in partenza. In gara con altri film gli avrei senz'altro dato di più ma questo girone è bastardo.

 

Sono nella merda

Voto anch'io, mi viene molto difficile fare una classifica, un girone di soli capolavori...

Vabbè, votiamo:

Il Settimo Sigillo 6 punti

Stalker 5 punti

Brazil 4 punti

L'inquilino del terzo piano 3 punti

Film Blu 2 punti

Profondo Rosso 1 punto

Certo che dare un punto a profondo rosso

 

Ok che hai cercato di pararti il culo da eventuali critiche ma la tua premessa iniziale non mi limita assolutamente: se ritengo che tu abbia affermato qualcosa che non condivido, te lo dico.
A parte la considerazione soggettive sulla pesantezza ecc non digerisco la critica che hai mosso ai film d'autore. Personalmente ritengo che tu non abbia capito una mazza di questo filone: i registi in questione non producono film underground oppure per una ristretta setta di adepti in modo tale da risultare kvlt o stronzate simili.
Tantè che molte produzioni d'autore sono vere e proprie pietre miliari del cinema e spesso sono elogiate pure dalla grande critica, vincendo numerosi premi ai vari festival (es: Stalker è stato presentato a Cannes, così come "Il Cavallo di Torino" a Berlino).
Quindi evita di sparare le solite sentenze dettate dall'ignoranza e da una lampante superficialità di giudizio
Puoi benissimo affermare che il film sia pesante, banale, stupido et similia ma limitati a questo anche perchè con frasi del tipo"chi gira questi film li deve far belli pesanti perchè se piace a più di 10 persone diventano mainstream e decade il loro "cinema d'autore" ci fai pure una pessima figura.

P.s anche sulla questione del "soffermarsi 3 minuti su una scena" si potrebbe discutere ampiamente

 

Ero indeciso se votare o meno,visto che mi mancano Film blu e Stalker e,oltretutto,Profondo rosso l'ho visto l'ultima volta tipo 20 anni fa.
Oltretutto non e' facile dare un giudizio su film che magari hanno 60 anni.

L'inquilino del terzo piano 6 pt.:molto bello,il sottile confine tra incubo e realta'.

Profondo rosso 5 pt:magari se me lo rivedessi ora cambierei giudizio,ma all'epoca ebbe il suo effetto e io mi attengo a quei ricordi

Brazil 4 pt:credo che sia il classico film in cui la trama e' solo uno spunto ma non il cuore.L'omaggio a 1984 e al potere dello stato sui singoli e' fin troppo evidente per essere il centro dell'attenzione.L'obiettivo e' il far viaggiare lo spettatore fuori dagli schemi,invitarlo a seguire il regista nei suoi sogni e nei suoi incubi.Missione compiuta,direi.

Il settimo sigillo 3 pt:qui ritorno sulla mia premessa.E' difficile dare un giudizio sulle tematiche affrontate da un film 60 anni addietro.Nulla da dire sulla qualita'"visiva",sulla fotografia,sull'intrigante confronto del crociato con la morte,sui primi piani inquietanti di quest'ultima.E' il tema principale dei dubbi sull'esistenza di Dio e,quindi,del significato stesso dell'esistenza umana che trovo anacronistici.E questo non per colpa del film,ovviamente.

Stalker 2 pt:immagino passera' il turno,vedro' di recuperarlo successivamente

Film blu 1 pt:immagino non passera' il turno,ma se capitera' l'occasione provero' anche questo

 

A questo punto voto pure io:

Stalker 6 punti
Film Blu 5 punti
Il Settimo Sigillo 4 punti
Brazil 3 punti
Profondo Rosso 2 punti
L'inquilino del terzo piano 1 punto

 

ma mi è piaciuto un sacco

Stalker 6 punti: opera d'arte ricca di significati e interpretazioni; una profonda riflessione sull'animo umano.

Il settimo sigillo 5 punti: l'Uomo si confronta con vita, morte, Dio; di Bergman li amo tutti.

Film Blu 4 punti: Keslowski è sinonimo di poesia; film bellissimo.

Brazil 3 punti: Gilliam è un genio, ma un film distopico dovrebbe trasmettermi angoscia, e non ne ho provata.

L'inquilino del terzo piano 2 punti: non faccio in tempo a vederlo.

Profondo rosso 1 punto: ricordo solo il brindisi e il famoso corridoio

 

Perchè trovi queste tematiche, che sono più o meno la base di qualsiasi ricerca filosofica, anacronistiche?

 

ahahaha in effetti

 

La sua premessa era stata molto chiara,l'ignoranza sta dalla parte di chi non l'ha saputa leggere bene.Sembra di stare all'asilo

 

Forse la risposta sta proprio in quel"sono alla base".Una base che non nasce al giorno d'oggi.Personalmente,e sottolineo personalmente,credo che se uno oggi facesse un film incentrato sull'esistenza o meno di Dio sarebbe considerato anacronistico.Posso sbagliarmi ma la vedo cosi'

 

Sul gatto in Film Blu:

Anticipazione (Spoiler)

L'uomo del gatto è lo stesso che la vede seduta sulle scale mentre (lui) si infila in casa della vicina bionda. Plausibile che sia disposto a prestarle il gatto senza farle domande, visto che lei l'ha visto cornificare la moglie.

Io l'ho letta così quella scena. Poi boh, se anche fosse totalmente nonsense non lo vedrei come un difetto.

Passando a Stalker. Se questa citazione che ho trovato sulla pagine inglese di Wiki è vera, Tarkovskij per me ha vinto. L'Übersnob teorizzato da innumerevoli filosofi.

Stima.

 

Non credo sia questione di sbagliarsi o meno. Tu la vedi così. Io personalmente credo che su certe questioni l'essere umano abbia provato a rispondere in mille mila modi diversi. Ma continua a porsi le stesse domande. Ogni tanto torna in auge qualche risposta, ogni tanto qualche altra. Ogni tanto qualcuna viene rielaborata, ogni tanto qualcuno approccia la questione da un angolo che non era mai stato calcolato (anche se rimane difficile a dirsi, non si può conoscere tutto quello che è stato scritto nel corso dei secoli, o tantomeno sapere quello che milioni di miliardi di persone hanno pensato nel corso dei millenni). So per certo che alcune domande accomunano me, nella mia insignificanza, a Bergman, ad Hammurabi, ad un qualsiasi pastore errante dell'Asia. E credo che questo sia il superamento di qualsiasi concezione filosofica o mistica o religiosa o quel che volete basata sul tempo e sul concetto di evoluzione. Si evolvono alcune cose, ma sempre e solo in parte. Non esiste un'evoluzione data per sempre e universale. Per tanto non esiste anacronismo a mio modo di vedere le cose. Non nel modo/senso in cui hai usato tu il termine qui.