Dream Theater

hahahha grandissimi!!!ci si vede a milano!!!

 

Qualcuno è stato ad una delle 3 date? =)

Io non potevo esimermi dal partecipare a quella milanese...dopo il Progressive Nation avevo detto che difficilmente sarei tornato a vederli a distanza di pochi anni, invece eccomi ancora lì, da consumato fanboy quale sono :grin:
L'alternanza delle 2 setlist è stata favorevole alla serata di Milano: penso che le 4 canzoni che cambiano tra una setlist e l'altra siano tutte sbilanciate a favore di quella a cui ho assistito: The Root Of All Evil continua ad essere uno dei miei pezzi preferiti, così come The Silent Man rappresenta forse il miglior intermezzo acustico che ci possa essere in un concerto dei Dream Theater; Beneath The Surface è indubbiamente la miglior ballad degli ultimi dischi ed un finale di concerto con Pull Me Under è incomparabilmente migliore di uno che chiude con As I Am.

A parte però la fortuna di aver beccato la setlist migliore, il concerto in sé è stato come al solito di alto livello, ma anche meno emozionante rispetto ad altre volte. Sarà che dopo 8 volte, subentra un po' di assuefazione, o forse è proprio il ripetere da parte della band le stesse canzoni per tutta la durata del tour, fatto sta che i 5 mi son sembrati andare un po' troppo col pilota automatico e meno carichi del solito (e che non si tiri fuori il solito luogo comune che son sempre stati freddi). Ciò non ha impedito loro di sfoggiare un ottimo stato di forma, anche nei pezzi dove credevo non potessero rendere al massimo, come 6:00, una delle chicche della setlist, eseguita senza sbavature e cantata più che bene da un LaBrie convincente per tutta la serata.
Insomma, i punti interrogativi del concerto sono solo a livello emotivo e del tutto soggettivi. L'eccezione arriva però da The Spirit Carries On, ascoltata innumerevoli volte dal vivo, ma che ieri sera si è ripresentata con una carica emotiva forte come forse mai prima d'ora: la canzone è stata dedicata ad un fan dei Dream Theater che ha perso la vita durante il famoso naufragio della Costa e, forse anche questa è un'impressione personale, l'interpretazione struggente del pezzo in questione mi è sembrata davvero autentica e sentita.
Il momento migliore del concerto è stato proprio questo, a mio parere, seguito a ruota dalla riproposizione del miglior brano dell'ultimo album: quella Breaking All Illusions che ha conquistato i cuori e le orecchie di tutti e che dal vivo si presenta senza perdere un'oncia della magnificenza della versione da studio.

A livello acustico ho notato un leggero calo rispetto agli ultimi concerti ai quali avevo assistito: in particolare i bassi volumi della tastiera di Rudess hanno un po' penalizzato la riuscita di alcune sezioni strumentali, mentre la chitarra di Petrucci era forse troppo in evidenza. In ogni caso anche da questo punto di vista, il livello è ancora molto alto, soprattutto rispetto a tante altre band.

Capitolo Mangini: il nuovo arrivato è spaventosamente capace e fin qui ho scoperto l'acqua calda, però il suo drum solo l'ho apprezzato davvero tanto: un mix di veolcità folli e tempi impossibili, eppure un solo godibile al 100% anche da chi, come me, è completamente ignorante in materia. E lo dice uno che odia qualsiasi siparietto di assoli durante i concerti. E' mancato il carisma e la presenza scenica che facevano di Portnoy il leader della band, ma era una cosa da mettere in conto fin da subito, posto che Mangini comunque tutto era tranne che un pezzo di legno.

Una menzione speciale ai Periphery, gruppo che non conoscevo affatto e che mi ha fatto una gran bella impressione, sebbene i loro brani mi son sembrati davvero troppo contorti e di difficile assimiliazione al primo ascolto. Comunque tecnicamente mi sembravano davvero superbi e per certi versi mi hanno ricordato i Between The Buried And Me in una versione meno estrema, ma addirittura anche più intricata. Li dovrò ascoltare con più attenzione.

Infine davvero un ottimo concerto, inferiore rispetto ad altri dei Dream, ma comunque superiore alla media generale delle metal-band. La setlist è stata bilanciata e distribuita su gran parte della discografia, privilegiando il nuovo e meritevole full-lenght, però si è sentita un po' la mancanza di qualche suite storica (quelle che c'erano erano appunto tratte dal nuovo lavoro), ma se ne riparlerà quando Mangini sarà meglio integrato nella band, che potrà ricominciare a variare nuovamente (si spera) in modo considerevole le setlist tra una serata e l'altra.

 

Anch'io a Milano....
per me e' stato il numero 13 (o 14??? ...perso il conto). Personalmente penso che peggio di cosi', li ho visti solo nel 2002 (tour di 6Degrees).
La setlist non mi e' piaciuta, ma a pesare credo sia il fatto che ADTOE non riesco a digerirlo, nemmeno Live.Inoltre sto iniziando ad essere intollerante a Rudess...non lo sopporto piu'.
Note positive:
- il nuovo Mike picchia come un fabbro, forse pure troppo, anche quando non sarebbe necessario. Il drum solo e' stato fantastico.
- un concerto dei DT senza Pull me under o Metropolis non e' un concerto dei DT.....quindi se ho capito bene ho beccato la setlist giusta :-)


nota tecnica: questa nuova disposizione del Forum che devi scegliere tra parterre e scalinate gia' all'ingresso mi ha fregato. Non so se per via della posizione o cos'altro...ma io ho avuto una pessima impressione dell'acustica....sono l'unico?

Fra

 

Grande concerto quello di Milano, ottima prestazione da parte di tutti i musicisti, ottima prestazione vocale di LaBrie, mai come ora deciso e potente più in sede live che in studio! Ottimo anche Mike Mangini che ha deliziato tutti con uno splendido solo di batteria dando incredibile dimostrazione della sua tecnica e non facendo rimpiangere Portnoy!

Poi da grande amante di Rudess quale sono ho apprezzato moltissimo il suo inclinare la tastiera, era davvero piacevole vederlo suonare in quel modo!

Pubblico molto preso su The Spirit Carries On e altrettanto scontatamente vivace su Pull Me Under, il momento migliore della serata!

L'unica cosa da correggere secondo me era il suono troppo alto della chitarra che copriva spesso il lavoro tastieristico di Rudess.

 

E perciò sarebbe cosa buona e giusta aumentare ancora di più il volume...

 

Mah.................................... io ero a Pordenone,assolutamente fantastici,come non li vedevo da anni e anni,LaBrie grandissimo,ha impressionato.Idem Petrucci,Rudess fantasmagorico. Come ha impressionato Mangini,cui il pubblico delle tribune dove ero io alla fine gli ha tributato una standing ovation,con lui commosso e incredulo di tutto ciò. Mangini è superiore a Portnoy sta una spanna sopra,c'è poco da fare. Setlist bellissima,con 6:00 e le splendide Surrounded e Wait for Sleep,per non parlare di War Inside my Head. Ho visto vari video di Milano,oserei dire che The Spirit Carries On l'han fatta meglio a Pordenone,erano gasatissimi,coesi,pure Myung sorrideva. Sono rinati.,e questo l'ho sentito dire da almeno 30 persone lunedì sera............Fantastici,uno dei loro più bei concerti.

 

Rudess è eccezionale,e lo dice una che l'ha visto in concerto (da solo ) 3 volte e visto fare cose assurde. Suona qualsiasi cosa,qualsiasi tipo di musica,ogni volta che l'ho visto al suo concerto c'era il sold out ed ogni volta,standing ovation..che poi a te non piaccia,è altra storia,i gusti son gusti. Ma sulla sua capacità e tecnica non si discute.

 

Io pure ero presente alla data milanese e per quanto mi riguarda è stato un ottimo concerto sotto diversi punti di vista.
E' vero che questa è stata solo la seconda volta che vedo i Dream Theater live, ma mi sono divertito/emozionato molto! Per quanto mi riguarda il momento migliore del concerto è stata Surrounded, canzone splendida che mi ha addirittura fatto commuovere, facendomi versare pure qualche lacrimuccia!
La setlist è stata buona anche se hanno forse sacrificato alcuni dei pezzi più potenti per delle ballad o semi (The silent man, Beneath the surface, The spirit Carries On, Surrounded) e mi è anche dispiaciuta la totale mancanza di qualche brano da Black Clouds (qualcosa tipo A nightmare to remember o Count of Tuscany!). Per il resto ottima l'esecuzione di A Fortune In Lies e Breaking All Illusions che hanno per bene scaldato gli animi, il mio compreso
Per quanto riguarda la prestazione dei singoli membri non ho nulla da dire se non che ho visto un Rudess un po' spento e che avrei preferito sentire un po' di più il basso, coperto quasi completamente da tutti gli altri strumenti, specialmente la chitarra che aveva volumi stratosferici!
Ma questi, per quanto mi riguarda, son solo piccoli difetti dato che come ho già detto prima mi sono emozionato moltissimo.
Sarà che sono un grande fan di questa band ma sono una tra le uniche band che a un concerto mi fa venire i brividi lungo la schiena tanto è forte l'amore per la loro musica e per le atmosfere splendide che riescono a trasmettere.

Ottima anche la prestazione dei Periphery che, pur conoscendoli poco, hanno suonato ottimamente mettendo in risalto l'originalità della loro proposta e scaldando per bene l'atmosfera! Un plauso particolare va al cantante che ha sfoderato un esibizione a dir poco stupefacente, alternandosi tra parti in pulito e altre in growl, per nulla banali o scontate!

 

Anche io a Milano ho visto una band in ottima forma, anche James La Brie, alla faccia di chi lo vorrebbe cacciare in giubilàto, ha tenuto benissimo il palco, senza cali, mi ha impressionato soprattutto come ha cantato surrounded e 6:00.
Mike Mangini è semplicemente pazzesco, tra l'altro durante l'assolo credo che abbia tentato di ripetere il proprio record mondiale di colpi di tamburo per minuto, perchè si è esibito in un rullo folle.
Non mi è piaciuta l'acustica, condivido sul fatto che lo strumento di Petrucci sovrastava in modo fastidioso il suono complessivo della band.... però che chitarrista, anche il solo, davvero emozionante...

Devo dire che han presentato una setlist davvero convincente, Breaking all illusions e Pull me under credo siano state la degna chiusura di un concerto superlativo, suonato dalla miglior Metal Band dell'intero globo, mio modestissimo parere ovviamente....

 

presente anche io a milano, grandissimo concerto, gruppo in grandissima forma, con un mangini semplicemente mostruoso ed un la brie che tanti criticano ma che in sta data ha cantato alla grande grande, ottima anche la scenografia e la scaletta, tutto insomma.Se avete visto uno che assomigliava a portnoy versione bella ovvio:grin: ero io.Per quanto riguarda i periphery,grande padronanza degli strumenti ma niente più, la proposta la trovo veramente imbarazzante e di gruppi così ne farei volentieri a meno.

 

In effetti è l'unica cosa su cui non si può discutere. Sul resto ci sarebbero da scrivere interi saggi

 

Indubbiamente sta ceppa, con tutto il rispetto

 

Mah...da Six Degrees (escluso) in poi vedo solo Wither che le si avvicina.
Non mi dire Vacant, che t'ammazzo :P

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ragazzi le set list di concerti italiani?

 

Quella del 21 ad Assago dovrebbe essere questa:

Dream Is Collapsing
(Hans Zimmer song)
Bridges in the Sky
6:00
Build Me Up, Break Me Down
Surrounded
The Root of All Evil
Drum Solo
A Fortune in Lies
(w/ movie samples)
Outcry
Acoustic
The Silent Man
Beneath the Surface
On the Backs of Angels
War Inside My Head
The Test that Stumped Them All
Keyboard & Guitar Solo
The Spirit Carries On
(Dedicated to Giuseppe Girolamo)
Breaking All Illusions
Encore:
Pull Me Under