Dream Theater: Train Of Thought

ma quali plagi,ok ci sono delle citazioni ma parlare di questo mi sembra eccessivamente riduttivo dato il valore dei pezzi in questione e delle tante idee che ci sono dentro :wink:

 

Se dovessi ascoltare musica tecnica ascolterei i Mekong Delta o i Watchtower, non certo 'sto TOT.

 

Quello che ho scritto in firma è il ritornello di As I am, e chiarisce tutto quello che pensano...

 

Allora gli darò 20 euro prendendoli "per quello che sono"....eh si....

 

A parte Alex e qualcun'altro, qui di critici a cui il cd non piace ne vedo pochi.
+ che altro vedo gente che sa usare il mouse per fare la faccine... :wink:

 

Io sono confuso, devo ancora chiarirmi le idee..
Capolavoro del thrash o prova opaca dei DT?
Fra qualche ascolto tornerò a dire la mia..

 

o forse gente che sa suonare uno strumento, e che non si spaventa di fronte ad una band dal gran nome evitanto di criticarla.
Questo Train of Thought, rispetto ad altri CAPOLAVORI sfornati dai Dream Theater, è un Treno di Monnezza, mi sembra di sentire i Nevermore con la tastiera.

I tempi dispari sono messi li tanto per.
Gli assoli di chitarra sono pura senseless shredfest, e la cosa mi spaventa perchè di Malmsteen ce n'è già uno solo, e basta e avanza.
La tastiera, a dir poco goduriosa su Metropolis PT2 e su 6DOIT, su sto cd è scarna, e poco usata.
I riff di chitarra, sono ben lontani dalla complessità solita dei DT, e soprattutto, mostrano che LaBrie non ce la fa più a salire, perchè viene usata parecchio la settecorde.

Di "buono" sto cd ha il fatto che è molto pesante e cmq rispetto a tanta merda che esce è decisamente solido. Il fatto è che da coloro che hanno scritto Images and Words e il suo seguito, è onesto aspettarsi di più, anche a livello di musicianship.
Poi, se vogliamo fare un'ulteriore analisi, possiamo constatare che i DT non hanno fatto MAI un cd uguale all'altro e anche stavolta sono rimasti coerenti in questo, fregandosene di tutto e tutti.
E' un bel disco, ma nulla ha a che vedere con la parola capolavoro.

 

Critiche costruttive per favore, evitiamo lo spam.

 

Mah, sono discretamente d'accordo! Il fatto è che questo nuovo CD mi ha notevolmente e piacevolmente sorpreso, un ennesimo cambio di scena nel loro stile, ora molto pesanti e oscuri, ma senza inoltrarsi troppo nè nell'uno nè nell'altro genere. Sono solo al secondo ascolto, ma mi piace da morire!
Ero rimasto leggermente scottato dal precedente six degrees, che reputo un grande album ma che poco transita nel mio lettore... Che dire, un Petrucci immenso, Portnoy ai soliti (stratosferici) livelli, Myung che finalmente si sente distintamente, poco Rudess, peccato!

Leggo nel tuo intervento "nulla ha a che vedere con la parola capolavoro"...

Vediamo! Aspettiamo un po' di tempo! Quante volte si è detto di dischi poi divenuti classici? Ricordo che quando uscì Seventh Son un mio amico più grande se ne uscì con un "che delusione l'ultimo album dei Maiden"...
Quello che cerco di dire è che spesso le prime impressioni si rivelano affrettate! A me succede tante volte.

Poi vedo (non nel tuo post) che ci si lamenta del poco tecnicismo, ma qualche anno fa ci si lamentava esattamente del contrario!!! Poco cuore e tanta tecnica!!! Non si è mai contenti. :wink:

Bella la citazione di Glass Prison in This dying soul!

 

Volevo andare a prenderlo sabato prossimo ma adesso vedo. Ha poche tracce l'album, ma quanto dura? Le hanno fatte tutte lunghe?

 

Dopo un primo ascolto il mio parere è positivo, e probabilmente è dovuto dal fatto che i loro lavori non mi sono mai piaciuti più di tanto quindi aprezzo il loro cambio di stile!

Penso che il succo sia questo, a chi non piacevano ora li ascoltano un pò di più, li altri invece storceranno il naso!

 

cmq tsju.-....

se mi dici NEVERMORE CON LA TASTIERA

allora è veramente un capolavoro!!!


dovresti piuttosto dire KORN CON LA TASTIERA

 

Come succede da quando fu pubblicato When Dream and Day Unite, ogni nuovo album dei DT rappresenta una nuova evoluzione del loro sound e quindi un nuovo cambio di stile. E' chiaro che questo non puo'andare bene a tutti, ma meravigliarsi ogni volta mi sembra esagerato. Non so se sara'considerato un capolavoro ( ai posteri l'ardua sentenza), certo e'che, come tutti i dischi dei DT, e' ricco di contentuti e deve quindi essere ascoltato parecchie volte prima di poter essere veramente capito. Non affrettate il giudizio.