Pain of Salvation

The Road Salt pt.1 è stato per me di gran lunga il miglior disco dei PoS.

Il nuovo trailer va bene giusto come antipasto, ma quel poco è un gran bell'antipasto!

A mio giudizio i PoS sono cento volte migliori quando suonano acustici e ci piazzano un tocco di blues.

 

Non fatemi leggere certe affermazioni quando sono ancora mezzo addormentato che rischia di prendermi na sincope, per favore

 

vabbè che i gusti sono gusti ma...

 

Ho passato dei momenti indimenticabili in compagnia degli album dei Pain...sono stati tra i miei 3-4 gruppi fondamentali...li ho adorati, ascoltati all'infinito...Daniel mi ha fatto sognare ed emozionare con le sue magnifiche interpretazioni!
Speravo che il primo RS fosse stata una (triste) parentesi nel cammino di un gruppo eccezionale e, soprattuto, di un leader fuori dal comune...ma a quanto pare bisogna rassegnarsi alla triste realtà e che probabilmente non riascolteremo mai più la MAGIA di un tempo
RIP PAIN...è stato veramente bello!!

 

Io spero che questa sia una (discutibile) opinione di una persona che conosce bene il genere in cui si stanno avventurando i PoS e che ritiene di apprezzare i contenuti che stanno producendo.

Come alternativa potrei anche immaginare che sia un'opinione di un potenziale appassionato di blues che però non ha ben presente cosa ha prodotto il genere.

Cheers,
Ettore

 

Pain of Salvation... il nuovo devo ancora sentirlo, però "The Perfect Element" è un piccolo capolavoro ^^

 

devi ancora sentirlo perché non è ancora uscito...

 

Discutibile, senz'altro! Come tutte le opinioni E fortemente legata al mio personalissimo gusto: Road Salt pt.1 mi ha emozionato e coinvolto molto...i precedenti PoS (con l'eccezione del live acustico) decisamente no. Troppo arzigogolati e (sempre a mio giudizio, non sto a ripeterlo) barocchi, anche per il genere progressive.

Strutture semplici ma efficacissime, che arrivano direttamente dove devono arrivare, senza eccedere nella sovrastruttura e nell'autocompiacimento...quello che ho sempre desiderato dai PoS, insomma...arrivare al nocciolo della loro arte e al fulcro del loro talento, senza tutto il circo intorno..che, no, non mi ha mai impressionato.

Per quanto riguarda la seconda parte del tuo commento...ammetto di conoscere pochissimo il blues (sicuramente ho suonato più blues e suono più blues di quanto non ne abbia ascoltato e di quanto non ne ascolti al di fuori della mia band, ovvero quasi zero), però conosco molto molto molto bene il progressive, dagli anni 70 ad oggi (quello invece lo ascolto ma non lo suono :P).

Secondo me il trailer promette molto bene. Naturalmente per quelli che sono i miei gusti, o meglio, le mie idee in materia musicale.

 

Io di autocompiacimento - musicalmente parlando - non è che ne abbia sentito mai molto nei Pain of Salvation. Forse giusto in Be, ma quel tipo di autocompiacimento esula comunque dalla questione musicale in senso stretto.

 

Sì, i gusti sono gusti...occhei, ma mi rendo conto che parlare di gusti ha poco senso e, soprattutto, chiude alla radice ogni possibilità di discussione.

Senza stare a fare pistolotti, a me i PoS sono sempre rimasti - musicalmente e lircalmente parlando - decisamente indigesti. E non perchè il mio palato sia alieno da musica elaborata o complicata (anzi, il progressive è probabilmente il mio genere preferito), ma perchè la sovrastruttura - passatemi il termine Hegelliano - mi pare più carica, anzi sovraccarica rispetto al nucleo, al fulcro della proposta artistica.

In The Road Salt pt.1 ho trovato, sostanzialmente per la prima volta, quella brace ardente che ho sempre intuito, sentito, covasse sotto chili di riff, cambi, distorsioni, urla, e me ne sono appassionato.

In questo senso The Road Salt pt.1 per me è la maturazione della band, la liberazione da alcuni orpelli e autocompiacimenti. Ed è anche un disco che amo, nonchè l'unico dei P.o.S. che, oltre a stimare sul piano tecnico, mi soddisfi sul piano estetico.

 

Roas Salt rispetto a the perfect element o Remedy Lane è una merda. Al dilà dei gusti...poi insomma , pure i necrofagi devono campare.

 

Moderiamo un po' il tono di queste uscite, graaaaaaaaaaaaaaazie

 

Incomprensibile una risposta del genere di fronte ad un'argomentazione valida (per quanto non la condivida) come quella di Savior.

 

Il mio tono era scherzoso, mancava la faccina sorridente sorry. Nel senso che comunque , dietro al discorso soggettivita, gusto ecc (che DEVE essere implicito, altrimenti si azzera ogni discussione), se ci si può appellare ad un minimo di oggettività (l'estetica musicale diciamo), tra road salt e i suoi illustri predecessori non c'è un mare ma un oceano.
Poi vabè ognuno è libero di apprezzare qualsiasi cosa (di il il coprofago prima citato)...
Diciamo che così è più argomentata?

 

Sul fatto che la semplice preferenza individuale ci porti poco lontano, sono d'accordo. Sul fatto che tu decida cosa è oggettivo un po' meno

Io direi - senza voler fare filosofia o scienza, ma solo per scherzare un po' - che di oggettivo a questo mondo c'è veramente poco... se l'occhio dell'osservatore influenza persino le particelle subatomiche,se perfino spazio e tempo sono relativi, figuriamoci i giudizi sui dischi dei Pain of Salvation.

Comunque credo sia evidente che chi ha amato i PoS più elaborati possa ritenere The Road Salt un passo indietro. E' stato sicuramente un punto di rottura e il nuovo disco, da quei pochi minuti di trailer, sembra continuare su questa scelta. Sicuramente è un disco più "facile", pulito, e immediato. Scritto, in un certo senso, con un altro linguaggio.