What's on AIR? (pt.2)

Ti giustifico per il fatto che sono tutti e 4 eccezionali

Uhm, bah...

 

Io vorrei sapere come si fa a considerare un disco dei Metallica qualunque superiore a qualcosa

Anticipazione (Spoiler)

A parte il primo

 

Voivod

Angel Rat

1991

Genere?: psych,cyber, prog rock/metal



Angel rat: il disco più easy dei Voivod del primo periodo, quello meno duro, ma anche quello più diretto e meno impegnativo per le orecchie..consigliato a chi si vuole avvicinare senza star li a pensare troppo a questa ostica ma adorabile band. Qui le tipiche caratteristiche dei Voivod ci sono tutte (melodie sghembe, passaggi spaziali e allucinati, riff contorti di Piggy, voce monocorde punkettosa aliena di Snake, ecc..) ma in questo album a differenza dei predecessori quegli elementi tipici del loro particolarissimo sound non vanno a scapito dell'immediatezza dei pezzi che risultano così facilmente assimilabili e pure orecchiabili anche dai più diffidenti.
Un album gustoso e supergodibile!
Consigliatissimo!

 

Io tivogliobbene , ma ogni tanto esageri di brutto.

 

Sonic Youth
Daydream Nation
1988


La dichiarazione d'intenti definitiva dei Sonic Youth: un doppio album che è un'enciclopedia di un intero modo di suonare. Le innovazioni introdotte dai Sonic Youth in ambito strumentale (come chitarre "da tavolo" e scordature) vengono qua perfezionate e dimostrano tutte le loro capacità di espressione sonora... Il disco è avvolto in un tetro velo di malinconia e riesce a fondere in maniera originale punk, new wave e anche qualcosina di metal.
Qua sono contenute alcune delle più belle canzoni dei Sonic Youth, come Teenage Riot, Candle, la suite Trilogy (che mazzata il finale!!!!!!!!!!!!!!), 'Cross The Breeze, e altre chicche sottovalutate come Rain King, forse la canzone più inquieta e tesa mai scritta dai SY, o Silver Rocket che mi ricorda addirittura i Voivod di Killing Technology a tratti!!!!
Forse non è il mio preferito loro (non ho mai capito se preferisco questo o "Sister"), ma questo disco è uno di quei dischi "definitivi", nel senso che definisce le coordinate artistiche di un gruppo al vertice della forma.

 

Capolavoro! Anche se preferisco il successivo The Outer Limits, la cui recensione è in arrivo qui su TrueMetal

 

Jane's Addiction

Nothing's Shocking

1988



I creatori dell' "Alternative Nation" non sono mai stati tra i miei gruppi preferiti, però li ho sempre ascoltati volentieri, complice anche un'indiscutibile originalità della loro proposta.

Il disco in questione ha un suono ancora molto legato all' heavy metal, sebbene contenga una buona dose di funk e qualche spruzzata di psichedelia anni 60. Il cantante Perry Farrell è sicuramente molto dotato, sia di potenza vocale che di espressività, però secondo me ha delle smanie da protagonista non indifferenti (e non è difficile immaginarlo visto il tipetto che era), e tende a riempire le canzoni con i suoi "Yeah!" e "Uh!" anche quando forse farebbe meglio a lasciar "parlare" la sezione strumentale.

Le canzoni sono tutte di buono/ottimo livello, con una che spicca decisamente sopra le altre (Ted, just admit it...) per songwriting. Le altre spaziano dalle bordate funk-metal (Had a Dad, Mountain Song, Standing in the Shower Thinking), a oniriche rivisitazioni degli anni 60 (Summertime Rolls), a ballate acustiche (Jane Says).

Una cosa che mi è sempre piaciuta di questo disco è il lavoro al basso di Eric Avery: groovy, pulito, essenziale, mi è sempre piaciuto un sacco, nonostante lui dica che il suo ispiratore sia Peter Hook dei Joy Division, che non rientra decisamente tra i miei preferiti...

Un difetto del disco secondo me è la poca incisività delle parti soliste... Quelle poche che ci sono lasciano un po' a bocca asciutta, nonostante siano eseguite impeccabilmente.

In generale, un disco quantomeno pionieristico, che apre le porte a una serie di sperimentazioni successive che inaugureranno la creatività degli anni 90 in campo alternative, nel bene e nel male. In effetti ad ascoltare band come gli Audioslave (tanto per citarne una) certe sonorità erano già state anticipate in questo disco.

 

Beh che dire, giù il cappello

 

Invece di apprezzare una recensione così fatta da un megadethiano ti metti pure a cercare il pelo nell'uovo

 

Sister a mani bassissime! La sola Schizophrenia per me vale tutto il disco, anche se Daydream Nation resta sempre un capolavoro :P


Venetian Snares + Speedranch
Making Orange Things
2001
Genere: Breakcore/Speedcore/Noise/Stupro dei neuroni

Making Orange Things può essere definito come "il risultato dell'unione tra due degli artisti più folli della scena Breakcore", forse il disco più violento e "addicting" allo stesso tempo che abbia ascoltato in vita mia, insieme alle opere di Merzbow. Grazie a questo disco ho capito perchè quest'ultimo e VSnares hanno suonato live recentemente in Canada :P
Anche se merita davvero tutto il disco, come highlight prendo:
- Venetian Snares - We Hate Russell
- Venetian Snares + Speedranch - Unborn baby
-Venetian Snares & Speedranch - Meta Abuse (con un sample molto conosciuto a metà canzone che mi fa sganasciare dalle risate ogni volta )
- Venetian Snares+Speedranch - Viva Las Vegas
E sopratutto questa genialità pura: Venetian Snares & Speedranch - halfway up the stairway of mucus

La riconoscete? Ebbene si...Stairway to Heaven in chiave noise! GENI!

Consigliato a tutti i folli e a chi vuole davvero scoprire il lato più estremo della musica.

 

cazzo mi hai anticipato

 

Iggy and the Stooges
Raw Power
1973


Questo è forse il disco più incompromissorio che io abbia mai ascoltato. E' un vero e proprio calcio nelle palle dell'ascoltatore. Iggy, riuniti gli Stooges, sforna il disco forse più importante in assoluto per lo sviluppo del punk rock. Un disco sanguigno, violento, composto da canzoni perlopiù semplici, carichissime, suonate ad un volume allucinante. Come se non bastasse, il mix finale risulta essere tra i più grezzi, rumorosi e stridenti in circolazione.
Le canzoni sono bombe di adrenalina pura. Tutt'oggi, quando parte Search and Destroy mi risulta impossibile restare fermo. Sulle stesse coordinate si muovono la violenta Raw Power e la distruzione totale di Death Trip, per arrivare al parossismo sonoro di Your Pretty Face Is Going To Hell. Il bluesaccio pompato di I Need Somebody è una delle chicche nascoste dell'album, con una magnifica prestazione di James Williamson alla chitarra. Shake Appeal è invece una stralunata rilettura del rockabilly anni 50, un Little Richard imbottito di eroina e Jack Daniel's.

Penso che nulla possa sintetizzare quest'album meglio delle parole di Iggy Pop stesso:

"I know this album's doomed, I know the relationship with the management company is doomed, I know I'm doomed for putting out music like this, I know nobody's gonna promote it, I know it's not gonna be on the radio, there's a lot of people who aren't gonna like it. But on the other hand, I'm totally convinced this is the best music so that's what I'm gonna do."

E non si può dire che non avesse ragione.

Le chart lo snobbarono, ma la storia lo ha consacrato.

PS: io preferisco ancora Fun House però

 

Beatles
Rubber Soul
1965


Forse sto bestemmiando, ma questo mi sembra uno dei dischi più sopravvalutati della storia. Non fraintendetemi, secondo me è un ottimo disco, ma quando lo vedo citato tra i migliori dischi di sempre mi viene quasi da sorridere.

Vero, ci sono canzoni decisamente memorabili come Drive My Car (ottimo lavoro di basso di McCartney), Norwegian Wood, In My Life, la romantica Michelle, l'esperimento semi-soul The Word e l'enigmatica Nowhere Man. Anche la tanto bistrattata Wait, scarto del precedente Help, a me piace parecchio. Però canzoni come I'm Looking Through You, Think For Yourself (interessante però il basso "fuzzato" che suona quasi come un vecchio trombone polveroso!), If I Needed Someone secondo me sono "solo" canzoni buone, piacevoli da ascoltare ma nulla di stratosferico. Poco riuscite poi mi sembrano You Won't See Me, What goes On e Run For Your Life.

Questo disco, spesso citato come il disco della svolta, contiene per i miei gusti ancora un po' troppi elementi del periodo "beat" che a me non è mai andato a genio. Si sente che i Beatles stavano cambiando (e in meglio, musicalmente), però secondo me per cambiare registro bisognerà aspettare Revolver e Sgt Pepper's. Questo disco è il primo esperimento verso sonorità nuove, sicuramente un ottimo disco, ma non mi sento di catalogarlo come "capolavoro"....