Anticristianesimo

Io quando penso a Gesù mi viene in mente Ian Gillian

 

Se partiamo dal presupposto (teorico) che il rispetto sia la totale, assoluta assenza di espressioni che in qualche modo offendano il prossimo... sì.
A quel punto, per trasformarlo in pratica, stiamo tutti zitti per il resto della nostra vita


Il problema è che su questo argomento esiste un'ipocrisia che fa schifo. Il 99% di coloro che bestemmiano (volontariamente), davanti a un'ipotetica discussione, rispondono dicendo che non è che lo fanno per offendere i cristiani, ma lo fanno così, che (appunto) per loro ha lo stesso significato di qualunque altra imprecazione.
Però... GUARDA CASO, proprio quella gli esce.
Caso?

Balle.
La verità è che la carica "di sfogo" che ha una bestemmia è più alta, e quindi l'imprecazione ha più efficacia per l'urlatore... probabilmente proprio perché la sua testa si fa una pippa epica sapendo che ha violato un tabù più grande.
E' un po' come dire che tutte le caramelle sono buone, ma quelle rubate lo sono di più.
Quindi... poche storie, c'è una precisa intenzione nella bestemmia.

E se l'effetto, diciamo così, terapeutico di un atto è maggior proprio per la consapevolezza che questo viola in modo maggiore la sensibilità altrui... allora la reazione ci sta tutta.


Eppoi... ne avessi mai trovato UNO che mi ha detto: "ma vaffan... BESTEMMIARE MI PIACE!" !!!
No.
La verità è che i bestemmiatori sono in stragrande maggioranza: potrebbero fregarsene, e invece non appena qualche poveretto affetto da "cristianesimo acuto" (malattia sempre più rara, ma pestifera) gli fa notare la loro genialata... giù a piagnucolare, rivendicando la libertà di pensiero.



Non so se l'aneddoto sia vero.... ma mi hanno raccontato che a un Gods of Metal di qualche anno fa il buon vecchio (e superfluo) frate Cesare udì un ragazzo bestemmiare dalla prima fila davanti al palco: gli si parò di fronte, gli girò la faccia con una sberla modello Conan il Cimmero, e gli urlò: "pensa alla tua anima, stronzo!".

 

Bella domanda.
La "corrente di pensiero" ufficiale è ovviamente quella dei Vangeli.

Però ho compreso il tuo discorso - che è, tra l'altro (non so se il dubbio ti è venuto da lì), lo spunto ripreso da Scorsese nel suo film L'ultima tentazione di Cristo. Ovvero, quello che Giuda sia stato, diciamola così, la marionetta necessaria affinché il tradimento venisse perpetrato. E che quindi, di fatto, sia LUI il vero ingranaggio che ha fatto scattare il meccanismo (poi, vabbè, il film prosegue in altro modo).
Io non ho mai letto il vangelo (apocrifo) di Giuda, ma il concetto di quello che vi è scritto è proprio quello: ovvero, che Giuda racconta di essere stato indirizzato DA CRISTO a fare quel che ha fatto. Un piano in tutto e per tutto.


Trame a parte... il discorso si fa enorme, se Giuda viene visto in forma (diciamo così) profetica. Se Giuda non è stato indotto, allora era destinato? e da cosa, se non c'è un Fato, ma un libero arbitrio? inoltre, Gesù ha sempre saputo: e torniamo al punto iniziale del libero arbitrio: come è possibile, se era davvero libero?

Il punto non si risolve, perché per noi non è possibile un'onniscenza in senso "futuro" se non immaginandoci un futuro già scritto: e questo è un "nocciolo" che nessuno potrà mai sbloccare, o almeno non facendo andare d'accordo credenti e non credenti.
Ergo: non se ne esce.

Trovo Giuda una figura affascinante dei Vangeli, quanto Pilato.
Non esiste nessuna "riabilitazione ufficiale", almeno per quel che ne so io: nulla però vieta, appunto, di pensare che sia una figura che merita qualche riflessione in più di una semplice condanna.
Spero di aver risposto

 

Noi lo sappiamo bene

 

scusate l'ot ma...

Ma che razza di deficiente, ci mancava solo il moralizzatore da pogo

 

Direi che a questo punto ci sta bene un:"Porco Tensing!!!"

 

Lestat tu non apprezzi il growl quindi non fai testo

 

scusa Dreki ma il fatto che la costruzione del pensiero cattolico dia vita a sistemi in cui "non se ne esce" è per noi non credenti la prova che quel pensiero è sbagliato

 

Ma va?
Lo so benissimo, Evilupo
Del resto, come continuo a scrivere, non è che mi dimentico cosa vuol dire non avere fede, essendo stato ateo fino a qualche anno fa. So benissimo con che occhi "vedete" un credente.
Del resto, se io avessi trovato il modo di "dimostrarti" la veridicità dell'esistenza di Dio e della natura divina di suo figlio... avremmo risolto un piccolo problema di caratura mondiale.


D'altra parte -e scusami tu, a tua volta, se ribalto il punto- l'ostinazione dell'ateo a non voler ammettere l'esistenza di Dio, quando la tua stessa vita ne è una manifestazione, è per noi credenti la prova che non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere

 

Ma scusa, Dreki...ma a me sembra che quando ragioni così...chiudi un po' gli occhi e fingi di non sapere...
Stando a questo tuo ragionamento anche la bestemmia sarebbe lecita e non offenderebbe Dio.
Quindi mettiamoci pure a bestemmiare....perchè, secondo questo tuo ragionamento, Dio ha tempo da perdere per sentire cosa dice ogni, misero, uomo???....No (secondo te)!!!....quindi bestemmiamo pure, Dio mica ci ascolta.

Secondo me, tra il bestemmiare e il dilettarsi ad ascoltare Welcome to Hell o Black Metal dei Venom, per fare un esempio, il passo non è molto lungo: in quegli album ci sono sì o no dei testi fortemente blasfemi?


E se uno si diletta ad ascoltarli, non significa che in fondo gli vanno bene e li accetta?
Io la vedo così, mi spiace....

 

Veramente, io ho detto esattamente il contrario...

Di nuovo: io ho detto l'opposto.
La bestemmi offende, eccome.
La differenza è tra voler offendere Dio, e ascoltare una canzone che ti piace. O leggere un libro per conoscere certe cose. O guardare un documentario, o un film.
Dio ti ha voluto ignorante? Beh: me, no.

E invece per me è un passo enorme: enorme quanto l'intenzione a commettere peccato. Come fai, da cattolico, a non essere conscio della differenza? Allora tanto vale che torniamo a condannare all'inferno i matti

E allora vuol dire che ascoltando i ManowaR tu condividi principi di maschilismo, diritto all'omicidio, supremazia fisica, violenza e stupro. Quei testi non dicono forse quello?
Io sono in grado di leggere il testo di una canzone e pensare "che cazzate", riconoscendo all'artista che ha scritto un pezzo stratosferico con un testo adatto allo stile musicale.

 

Calmino, eh!?
Se adoperi questo tono, vuol dire che tanto sicuro delle tue idee, non sei in realtà.

 

Voglio spendere qualche parola in più, per ribadire la mia più TOTALE incredulità (e anche il mio più profondo dispiacere) davanti a chi, oggi, rifiuta preconcettualmente l'approccio alla "musica del demonio", piuttosto che ai "libri del demonio" e a vaccate simili.... per paura di offendere Dio.
Come se -ripeto- Dio fosse un pirla che non sa distinguere le intenzioni del nostro cuore.


In primo luogo, voglio far notare a Zanna che, se per lui la musica del demonio sono i Venom, presumo sappia che per il suo vescovo (chiunque esso sia) probabilmente lo sono anche gli Iron Maiden e i Metallica.

Ora... il fatto che il secondo abbia torto marcio (perché di Heavy Metal non capisce probabilmente una sega), a me fa riflettere.
E mi fa pensare che forse il problema non sta nella "musica del demonio" (sic, lo dicevano pure del blues), ma nel fatto che oggi ANCHE I CRISTIANI hanno una terribile necessità di cercare segni tangibili della presenza di quell'imbecille (satanasso) in cose concrete, come il testo di una canzone... o quantomeno, di vedere in quel testo un qualcosa da allontanare.


Conosco personalmente un giovane sacerdote (se vuoi ti mando in pm nome e cognome) che ha un sano passato da rocker amante dei suoni duri per davvero con parecchi "sforamenti" nell'HM che tempo fa mi chiese di passargli un po' di roba di metallo estremo, perché aveva intenzione di capire e magari sfatare alcuni falsi miti, tipo quello del reale intento blasfemo di ragazzi a cui piace solo fare un bel tritacarne sonoro.


Tutti questi discorsi mi ricordano la "crociata contro Dan Brown": e lo scrivo chiedendo scusa ai Mostri Sacri del Metallo estremo, se li paragono a una ciofeca come i libri del suddetto... ehm, scrittore, o peggio che mai al film, ottimo però contro l'insonnia.
Una cosa assurda.
Ci litigai perfino, su questa cosa, all'epoca - perché il cinema della mia città (di proprietà della Diocesi), pur trasmettendo il film, li eliminò dalle locandine e dalla programmazione pubblicata su giornali e riviste.

Una sola domanda: PERCHE????

Ma porca di quella vacca... ma di cosa abbiamo paura?
Di Dan Brown??
Dei Venom???
Ma stiamo scherzando????


Ho letto Dan Brown, purtroppo per me (maledetta curiosità): oltre a una paccottiglia di vaccate alla Zeitgest, ho trovato una ciofeca di romanzo scritto con uno stile (ma questi son gusti) molto cinematografico che a me non piace. Sono salvo?

E devo invece sentirmi in colpa se ADORO Nietzsche, che esultava all'idea che l'uomo abbandonasse l'idea di Dio? Sic.
E se apro un quotidiano e leggo un articolo di Odifreddi? Devo voltar pagina, segnarmi, disdire l'abbonamento e farne uno all'Avvenire?


Come posso accettare, anche solo lontanamente, l'idea che il Dio che ci ha creati e che ha mandato suo figlio a morire per permetterci di salvarci... voglia che il sottoscritto sia un becero ignorante che rinuncia alle riflessioni VERE sulla propria fede?
Devo forse rinunciare al coraggio di difenderla?
Chiudendomi in una stanzetta da cui tengo fuori le cose brutte e cattive, perché (PIETA'!!) ho paura che mi infettino?
E allora che accidenti ci sto a fare, qua e ora?
Zanna: tu sei sicuro che Dio non si offenda, nel sapere che hai parlato con dei blasfemi anticristiani come quelli che scrivono qua?


NO. No, grazie.
Voglio vivere la mia fede all'insegna dell'amore verso Dio, non all'insegna dell'ignoranza e del rifiuto.

Non ho mai pensato che uno "più legge i vangeli, e più è fico".
Non vedo proprio che senso abbia pensare il contrario.
Io la penso così: e NON mi spiace.

 

Per fortuna, aggiungo. (vedi sopra)
Non invidio affatto chi dice di non avere dubbi: perché o è una balla, o sta prendendo una cantonata colossale. Dio c'è: ma da qui a dire che io ho capito tutto di lui... ce ne corre.

Se uso quel tono (scusa) è perché mi sembra davvero incredibile che il mio post sia stato preso come una "difesa della bestemmia".

 

Più che altro, direi che abbiamo avuto una involontaria risposta, in termini molto pratici e concreti, alla domanda "cosa significa essere un fanatico" che era stata posta qualche pagina fa.