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Cultura, Nazionalismo, Patriottismo, Tradizionalismo ecc.

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da delphi, 16 Giugno 2011.

  1. Vagone d'Ossa

    Vagone d'Ossa
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    28 Giugno 2011

    1 - Tu hai detto di darti una definizione di patriottismo. Io te l'ho data.
    2 - La voce enciclopedica che "indica tutto e niente" probabilmente è molto più equilibrata del chiedere pareri in giro su un forum che tratta principalmente di musica metal, con persone della più varia estrazione (e con idee molto diverse tra loro). La definizione, in questo caso, non sarebbe oggettiva ed univoca, ma sarebbe un parere.
     
  2. Evillupo

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    28 Giugno 2011

    ok dottore, dimmi cosa intendi tu con patriottismo e se hai spirito patriottico così magari comincio a capire di che diavolo state parlando su sto topic
     
  3. JonSnow

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    28 Giugno 2011

    Si però ha ragione a dire che si tratterebbe di una semplice opinione personale.
    Sul concetto di patriottismo esiste un ampissima letteratura, quindi definirlo in poche righe in un post su un forum è necessariamente riduttivo e parziale.

    Voglio dire, ponendo la domanda tu stesso hai fatto degli esempi che sono anche quelli patriottismo, però è ovvio che non è solo quello.
    Per farti un esempio, per il sottoscritto un modo di essere patriottico oggigiorno è quello di cui si parlava ad inizio thread, ovvero il preferire di restare qui in Italia e cercare di cambiare le cose e renderlo un posto migliore, anzichè fuggire all'estero e lasciare qui le cose come stanno. Per me, il patriottismo si esprime anche in questo, ma non è solo questo.
    Riuscire a definirlo in maniera univoca e compiuta è impresa difficile.
     
  4. Druso Italico

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    28 Giugno 2011


    no no, sono due cose diverse: la nazione è la storia, la lingua, il sangue, le tradizioni. Lo Stato è una forma istituzionale. La nazione italiana esisteva anche quando l'Italia era divisa in più stati, o era un regno, o ora è una repubblica. Le nazioni restano, gli stati sono forme che mutano con la storia.
    Ha senso l'attaccamento alla Nazione, non ad una forma istituzionale che è inevitabilmente contingente. Non per niente, tanto per dirne una, l'altare della Patria è sempre quello, nonostante la forma di Stato sia cambiata. Perchè la Patria, la Nazione, sempre quella è.
    Ovviamente questo non implica la disincentivazione del senso civico, ci mancherebbe.
     
  5. edgar

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    28 Giugno 2011

    Sono d'accordo che la nazione non si può e non si debba identificare con lo stato. Ma tu non credi che anche le nazioni siano contingenti e mutevoli?
     
  6. Druso Italico

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    28 Giugno 2011

    Ovviamente, nel giro di millenni le nazioni mutano. Alcune muoiono e altre nascono. E' inevitabile. Ma rimangono una delle pochissime cose concrete con cui gli uomini per secoli possano identificarsi e dare un senso alla loro vita, una delle poche cose che possono generare culture e valori millenari. Sono vere, si fondano su cose concrete: terra, lingua, sangue, storia: luoghi che condividi, parole che comprendi, facce che ti somigliano e fatti che si ricordano assieme.
    Non sono un'astrazione generica, come "l'Umanità", "Lo Stato" e via dicendo: sono quella specifica linea da cui veniamo noi, solo noi, e verso cui è proiettato il nostro, solo il nostro, futuro.
     
  7. Evillupo

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    28 Giugno 2011

    scusa Jon ma avevo fatto un post lunghissimo ed elaborato per risponderti ed esporre esaurientemente il mio pensiero. Poi il computer si è bloccato e il mio post è andato perduto quindi ora sono troppo frustrato per risponderti, spero capirai :(
     
  8. parcodellecave

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    28 Giugno 2011

    Guarda la penso come te più o meno, in fatti marx ha "inventato" il comunismo, e prendendo la parola il senso è chiaro, comune. l'obiettivo era di condividere tutto tra persone di razze, cultura e usanze differente. Che poi qualcuno l'ha fatta diventare una "religione" questa è un altra storia.
    Io mi sento cittadino del mondo, appena posso viaggio e quando arrivo sui posti la cosa che mi affascina di più sono le periferie, mi piace sapere come se la cavano li da loro.
     
  9. parcodellecave

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    29 Giugno 2011

    Il patriottismo è una "religione" inventata sempre dai politicanti, dobbiamo essere devoti alla patria, dobbiamo inginocchiarci per la patria, dobbiamo metterci a 90 per la patria....Ma che andassero a quel posto....per fare l'unità d'Italia hanno dovuto far fuori dei soldati borbonici nei lager dei nord e io devo festeggiare l'unità d'italia?
     
  10. JonSnow

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    29 Giugno 2011

    Mi spiace, comprendo il disappunto!
    Quando ti tornerà la voglia rispondimi pure :P
     
  11. Evillupo

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    29 Giugno 2011

    allora, apparte il fatto che wikipedia me la so cercare anche da solo e nella mia lingua natale, la VOSTRA definizione è un parere, mi pare ovvio, non stiamo a fare i pignoli su ogni singola parola, questo per chiarire il qui pro quo di prima.

    Il fatto è che io trovo che tutti stiamo facendo una raccolta di pensierini sul patriottismo che rivelano come noi non abbiamo affatto lo stesso concetto di esso. Ho capito che il patriottismo ha molte sfaccettature ma per discutere produttivamente dobbiamo scendere all'atto pratico e definire dei confini un po' più netti alla materia che vogliamo discutere. Ho apprezzato il fatto che tu, facendomi un esempio, hai esposto cosa per te è il patriottismo nel concreto.

    Tuttavia io credo questo, poi ditemi se non siete d'accordo: il patriottismo riguarda il nostro rapporto con la patria e lo influenza in una maniera molte volte indipendente dalla patria stessa, per il solo fatto che una nazione sia la nostra patria dobbiamo comportarci in un certo modo, beh se è così io rigetto il patriottismo, io non mi devo sentire obbligato ad amare e difendere una patria che secondo il mio giudizio potrebbe essere la culla di ingiustizie e aberrazioni. Io in quanto individuo pensante devo difendere e amare quello che il mi impone il mio giudizio e la coscienza, non la mia nascita. Se mio padre fosse un individuo spregevole non mi metterei certo a difenderlo ma, col cuore pieno di angoscia, sarei il primo a condannarlo. Tra l'altro la mia patria non mi fa nemmeno tanto schifo eh, è solo che non mi sento di mettere al primo posto l'Italia solamente perchè è il luogo dove sono nato.
    Poi non condivido nemmeno tutto quest'odio per l'internazionalismo. Capisco che in alcune realtà culturali avvenga una sorta di invasione colonizzatrice da parte della nazione dominante, tuttavia secondo me si può continuare a conservare le proprie tradizioni locali senza la necessità di un muro che divida i vari popoli.
    Nonostante tutte le buone intenzioni che può avere il patriottismo mi sembra che abbia più volte portato i popoli ad esaltare la propria nazione spingendola allo scontro con le altre, con esiti distruttivi anzichè costruttivi. Ben venga il cosmopolitismo se ci permette di lasciarci alle spalle qualsiasi odio culturale e di realizzare una benedetta "social catena"(Leopardi docet) che valichi i confini nazionali.
     
    A edgar e delphi piace questo messaggio.
  12. delphi

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    Delphino Curioso

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    29 Giugno 2011

    Eh appunto, parlavo di senso civico ;) nel senso: l'ideale di uno Stato è l'attaccamento da parte del popolo tanto grande quanto lo è quello alla Nazione.
    E' un'utopia però...

    In fondo, nella pratica, cosa stiamo servendo noi?
    Lo Stato, non la Nazione... ma l'ideale non sarebbe riconoscere lo Stato come forma istituzionale che rispecchia la nostra Nazione?
    Utopia, lo so :D
     
    #252
    Ultima modifica: 29 Giugno 2011
  13. JonSnow

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    29 Giugno 2011

    Si beh chiaro, però se c'è attaccamento alla Nazione quello allo Stato (posto che questo sia al servizio della stessa) ne è una conseguenza naturale, mentre non necessariamente avviene l'inverso.

    @Evillupo: non credere che il mio concetto di patriottismo sia così diverso da quello che hai detto. Ti rispondo per esteso con calma più avanti, che ora vado al lavoro ;)
     
  14. parcodellecave

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    29 Giugno 2011

    Tu avevi chiesto la definizione di patriottismo è noi te l'abbiamo data, che poi tu non accetti questa "religione" è affar tuo, giustamente sei un libero pensatore e azionista( come tutti noi) e puoi far cio che vuoi...cmq il tuo pensiero e il mio sopprattutto se altri ci devono mettere la pelle
     
  15. Shiningkeyboard

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    29 Giugno 2011

    oh mamma mia cos'hai tirato fuori.. non provo neanche a leggere l'ultima pagina, quando si parte così diventa un po' come il telefono senza fili, si finisce a parlare di tutt'altro (e ci mancherebbe, sono argomenti piuttosto vasti e decisamente controversi!). preferisco rispondere alle domande iniziali, poi prometto di leggere il resto..

    il concetto di patriottismo esiste ancora, così come tutti i concetti esistono ancora.. muta la maniera in cui si concretizzano: credo, sulla scorta di una ben nota letteratura, che la questione sia oggi da porsi su un piano prettamente interiore. Non esiste più un concetto di identità nazionale, a livello del singolo.. o meglio: non esiste per la maggior parte dei "tipi umani", prova ne è il fiorire di scuole di pensiero che nel migliore dei casi sono ALTAMENTE sincretiche, ma quasi sempre sono semplicemente degli aborti. per cui si, esiste, ma ad un livello personale, ed è quindi da difendere interiormente, con forte autocoscienza.

    La cultura.. eh.. non so, so neanche leggere io. comunque, torna utile (come in molti altri casi), la metafora dell' albero per rispondere al secondo quesito che la riguarda: radici profonde (più profonde, meglio è), ma in continuo divenire e con una tensione costante verso l' "altro".

    si insomma.. se non si fosse capito non ho mai superato la fase di "in piedi tra le rovine" ;)
     

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