TM Poesia

no un cazzo poesia è poesia, la prosa è prosa, il poema in prosa è altro, il prosimetro altro ancora

 

primo: fai a meno di quel tono sgarbato e irritato, ti consiglio la valeriana o la melissa, per andare sul naturale. secondo: ciò che ho scritto non è da interpretarsi in senso prettamente tecnico, ma "un pelo" più profondo e personale...puoi benissimo non capirlo, ma evita comunque quei toni da "correttore insolente".

 

bè anch'io son d'accordo con percifall, poesia è poesia, prosa è prosa. Sono entrambe espressione artistica, ma credo sia fuori luogo dire che anche la prosa è poesia..

 

vedi...va benissimo che quello che ho scritto non sia capito (e sfido...l'ho scritto senza specificare cosa intendevo dire con quella frase, non potrebbe essere altrimenti e non pretendo, ma è troppo facile dare interpretazioni già fatte, ognuno si faccia la sua )...ma che si usino quei toni arroganti assolutamente no. cerco di essere equilibrato con tutti nell'esprimermi, e gradisco la stessa cosa nei miei confronti, altrimenti mi altero anch'io...e già nella vita reale ci si sottopone a forti prove di pazienza...sentire sti toni anche qui proprio...

tornando O.T., e sperando in un pò di calma...una poesia che non ha davvero bisogno di alcuna presentazione:

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua nafia
rimanga ne' cuori esuli a conforto
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia.Senza mutamento è l'aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciaquìo, calpestìo, dolci rumori.

Ah perchè non son io co' miei pastori?

 

Ne ho una in firma scritta qualche mese fa.

 

Biblio

tra infiniti scaffali
pagine, gialle per il tempo
inchiostro, simpatico tratto di vita
ordine, sacro è il silenzio

 

Bella, mi piace.

 

La Signorina Felicita

è lunghetta, se avete tempo e siete dell'umore leggetela
Fulgido esempio di crepuscolarismo, Guido Gozzano infrange la poetica magniloquente e superomistica di d'Annunzio giungendo a una poetica della malinconia e delle piccole cose comuni e quotidiane (una sconsolata accettazione di mediocrità borghese quasi!)

 

Ad Onan

Mano destra
che oggi ti sei desta
sei sempre la più lesta

Tu sola mi capisci
e sempre mi comprendi
e niente mai pretendi

Mia unica amica
sei meglio della fica
frase menzognera
ma spesso veritiera

 

molto realistico-giocosa... fammi indovinare... è di Alessandro Trumoni?? o di Giacomo Pippardi??

 

Dell'uno o dell'altro, è pur sempre poesia!

 

fichissima questa sezione ....Non so davvero perché prima non l'avevo mai vista!

Cominciamo subito con WILLIAM BLAKE:

IO VIDI

Io vidi una Cappella tutta d'oro
Dove nessuno ardiva entrare,
E molti fuori stavano piangendo,
Piangendo, lamentandosi, adorando

Vidi un Serpente ergersi
Tra i candidi pilastri della porta,
E forza, e forza, forza,
E strappa i cardini dorati.

Per tutto l'allettante lastrico
Sparso di perle e vividi rubini,
La lunghezza lucente strascica
Finché sopra l'altare bianco

Il suo veleno vomita
Sul Pane e il Vino.
Allora andai verso un porcile,
Mi giacqui tra i maiali.

 

schifo Blake, uno degli autori più sopravvalutati dell'intera letteratura

 

per chi non lo capisce, si
-.-

 

il vecchio visionario