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Anticristianesimo

Discussione in 'Nordheim' iniziata da MetalWarrior87, 23 Marzo 2004.

  1. PoWeЯ MeTaL

    PoWeЯ MeTaL
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    nick ingannevole

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    1 Marzo 2011

    Come l'avessi scritto io. ;)
     
  2. Thrashead

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    Ki Ki Ki Ma Ma Ma

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    1 Marzo 2011

    Certo che bisogna anche vedere come si vive la religione.
    A me personalmente il cristianesimo mi ha aiutato molto, quindi anche se non fosse niente di vero, posso dire che sono contento di essere cattolico e di aver vissuto, con i miei grandissimi limiti, da credente :), perché mi fa vivere bene.
    Insomma non la vivo perché ho paura di cosa ci sarà alla morte.

    Poi per quanto riguarda quale Dio ci sarà nell'al di là, con tutti i documenti (ora so che ci saranno innumerevoli post che mi vorranno contestare :D) che ci sono, credo nel fatto che sia esistito Gesù Cristo.
    Mi sono letto il Corano e ho studiato diritto musulmano, e ti posso assicurare che il Corano dice un sacco di cose in contraddizione con il Vangelo (mi riferisco agli insegnamenti di Gesù Cristo), oltre che con il Vecchio Testamento (mi riferisco agli avvenimenti riportati), le dice male (niente di paragonabile con la semplicità, la chiarezza e l'attualità del Nuovo Testamento) ed è pieno di incongruenze fra una sura ed un'altra. E poi conosco la storia di Maometto e non la stimo affatto...
     
  3. Hypno

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    1 Marzo 2011

    Certo, Gesù Cristo come persona fisica è quasi certo e di sicuro a suon tempo sarà stato un gran rivoluzionario ;)
     
  4. PoWeЯ MeTaL

    PoWeЯ MeTaL
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    nick ingannevole

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    1 Marzo 2011

    E' proprio questo il senso in cui dio è una creazione umana. Ti serve crederci.

    Qua bisognerebbe aprire l'argomento: incongruenze e contraddizioni delle sacre scritture con se stesse e possibilità di stima verso il dio del vecchio testamento. Ma non lo apriamo. :D
     
  5. Thrashead

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    Ki Ki Ki Ma Ma Ma

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    1 Marzo 2011

    Diciamo che rispetto a prima sto molto meglio e faccio meno str:shutup:zate :D. E poi vabbè mi è successo qualcosa di personale che non sto a raccontare qui...
    Parlando per me, devo dire che quando non te ne importa nulla della religione pensi comunque che non ne hai bisogno neanche se ti trovi nella melma fino al collo.

    Sarebbe pure abbastanza impegnativo... :D
     
    #20060
    Ultima modifica: 1 Marzo 2011
  6. ador dorath

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    1 Marzo 2011

    "E se domani..."
     
  7. Dreki

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    1 Marzo 2011

    beh, non proprio: questo non è "nascondersi dietro la fede".
    Questo è AVERE fede.
    La fede è ESATTAMENTE questo.
    E' la.... definizione che c'è sul vocabolario. :)

    Io mica per niente ho scritto, sottolineato e grassetto: per un credente.

    Io non posso in ALCUN modo, né ora né mai, dimostrarti in modo inequivocabile l'esistenza di Dio: questo deve essere chiaro, in ogni momento.
    Detto in altre parlo: SI, se si discute solo su basi razionali NON POSSO DIMOSTRARE DI AVER RAGIONE. Mai avuto problemi ad ammetterlo, men che meno qua sopra, in quasi 700 pagine :happy:
    Ti rendi benissimo conto che, se io potessi fare una cosa così, avrei risolto il più grande problema della storia della civiltà umana, no? ;)
    E' ovvio che non posso, non potrò MAI, oltrepassare questo punto.

    Una delle premesse (fondamentali) delle discussioni qua, è che nessuno debba pretendere di convincere gli altri. Quindi, io non ho la minima intenzione di portarti a "darmi ragione": DAMMI TORTO, è giusto che tu (da ateo) lo faccia, è ovvio, non cerco in alcun modo (sarebbe ASSURDO) di portare un ateo a condividere ciò che non può essere assolutamente condiviso (io direi "compreso") da chi la fede non ce l'ha.
    Chiarito questo, andiamo avanti :)

    Un cattolico che non ti risponde quello... NON è un cattolico :D
    Poi ci può essere il cattolico che ti dice: "è così e basta, non parliamone che tanto non capisci!" (e a me questo tipo di cattolico sta fortemente sulle palle), oppure un cattolico quale io cerco di essere, che ti dice: "non ci accorderemo mai, ma discutiamone lo stesso che magari aiuta a capirci"

    La fede non può essere paragonata alla conoscenza appresa. E' piuttosto una consapevolezza. Non ho scelto io di averla (direi piuttosto il contrario), né si può insegnare. Qualcuno direbbe "purtroppo", io dico che va bene così. Non si può inculcare, nonostante ci abbiano provato: il risultato è una mera convinzione più o meno radicata,. a volte simulata.
    Non è un privilegio, non è un pregio, una cosa che rende il credente "più" e il non credente "meno", insomma. Personalmente, ritengo la fede limpida una gran botta di culo.

    Tornando alla prima domanda:
    Ah beh... potrei risponderti che la parola "certezza" con la scienza non ha un accidente a che vedere :D

    Lo scienziato "conosce" ciò che ha indagato, o meglio ciò di cui ha indagato una parte e da cui ne ha desunto un modello. Nuove scoperte alterano il modello, le sue conoscenze che fino a ieri erano "certe" diventano carta straccia e nuove "certezze" prendono il posto. le certezze della scienza sono a quanto pare TUTTE di portata limitata. Più o meno estesa, ma limitata. Se non in senso temporale, in senso di sistema di riferimento: cambi sistema, cambiano le regole.

    La fede invece è una consapevolezza che va al di là di ogni dimostrazione, paradigma, eccetera.
     
  8. PoWeЯ MeTaL

    PoWeЯ MeTaL
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    nick ingannevole

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    1 Marzo 2011

    :rotfl::rotfl::rotfl:

    Su questo la mia coscienza critica deve darti ragione purtroppo, anche se lo spirito con cui facciamo ricerca è proprio quello di trovare le regole [le leggi] che non cambiano con il sistema di riferimento [relatività]. Inoltre è verissimo che siamo pronti sempre a mettere in discussione tutto quello che abbiamo costruito [ad esempio se non si dovesse trovare il bosone di Higgs] e non mi pare una cosa negativa, anzi, ma sono certo che neanche tu la leggi in questa accezione. ;)
     
    #20063
    Ultima modifica: 1 Marzo 2011
  9. Rasputin

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    2 Marzo 2011

    Poniamo che la fede sia quindi un mezzo per avere la certezza dell'esistenza di dio e di un dio ben specifico (nel tuo caso quello cattolico).
    Ma capita mai, se non a te ad altri fedeli, di non concordare con dio? Di trovare alcuni suoi insegnamenti o atteggiamenti (leggendo la Bibbia) sbagliati secondo la propria morale?
    E se sì, la fede è un qualcosa che "obbliga" a fare e a pensare certe cose oppure esistono esempi di persone che nonostante la fede abbiano deciso di seguire comunque la propria moralità, le proprie regole?
    Non so se mi sto spiegando bene.
    Non essendo molto afferrata sull'argomento, ho l'impressione che la fede, oltre che essere una certezza dell'esistenza di uno o più dei, sia soprattutto un improvviso cambio di rotta del proprio comportamento e del proprio modo di pensare.
    Nel caso di alcuni estremismi, persone acculturate e "normali" si tramutano addirittura in assassini a sangue freddo in nome della fede.
    La mia curiosità è quindi se esistano personaggi che nonostante la certezza dell'esistenza di dio non si siano fatti "intimorire" e non si siano "ribellati" in qualche modo, se non abbiano semplicemente deciso di ignorare la divinità.
     
  10. Zanna

    Zanna
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    2 Marzo 2011

    No. Sei proprio fuori strada, ma "di brutto", come direbbe il mitico Mario Mattioli.
    NON è che ai credenti serve credere.
    O, almeno, questo NON è vero per me.
    Ci si crede e basta. Come magari tu credi agli alieni, o credi in una fede politica, o credi nell'amore, o nella libertà, o in qualsiasi altro valore o ideale.

    Ti assicuro che - a volte - mi farebbe comodo pensare che lassù non ci sia nessuno: non è sempre facile essere credenti...anzi, eppure io sono fermamente convinto che "lassù" c'è qualcuno che mi guarda, che mi osserva, che mi giudica ...che mi piaccia o no. Ci credo e basta!!! OK?

    Per citare una canzone dei Megadeth: "MAYBE I DON'T LIKE IT, BUT I HAVE NO CHOICE, I KNOW THAT SOMEWHERE ...SOMEONE HEARS MY VOICE!"

    E' una cosa innata: ci nasci con la fede, oppure no, oppure la acquisisci come ha fatto il buon Dreki, ma non si tratta di una decisione: non puoi dire: "HO DECISO di credere / non credere più!"
    Sarebbe un contro-senso.

    Si crede oppure no. STOP.
    Si ha la fede, oppure no. STOP.
     
    #20065
    Ultima modifica: 2 Marzo 2011
  11. ador dorath

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    2 Marzo 2011

    se si nasce con le Fede allora questa Fede è localizzata geograficamente?

    se nasci in italia Fede Cattolica, se nasci in Iran Fede Musulmana?

    capisco lo sforzo del paragone, ma credo proprio che siano esempi sbagliatissimi. la Fede è molto di più, "condiziona" molto di più, abbraccia tutto lo spettro umano.

    quindi la Fede ti condiziona nel vero senso del termine? non ti rende libero? in che senso ti farebbe comodo che non ci fosse nessuno? avresti meno vincoli, legami, pensieri su cosa o non cosa fare? il giudizio divino diventa un peso, un obbligo, un tendere?

    Dio quindi per te è un genitore o un maestro che dà i voti a fine dell'anno?
     
  12. PoWeЯ MeTaL

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    2 Marzo 2011

    Oppure come direbbe il mitico Huber :sadic:
    Comunque era un discorso limitato alla persona a cui era diretta la mia frase. Non ho generalizzato a tutti i credenti. Ti prego di rileggere quello che ha scritto Thrashead e che ha generato la mia risposta.

    Per te può valere benissimo quello che dici. Chi lo mette in dubbio. Magari direi, con Ador, che forse sono paragoni un po' azzardati.

    Questo sinceramente non lo capisco per impossibilità tecnica. Io personalmente ritengo che sia molto più difficile da digerire il fatto che siamo soli e rigirerei la frittata e direi senza enfatizzazioni:

    Ti assicuro che - a volte - mi farebbe comodo pensare che lassù ci sia qualcuno: non è sempre facile essere atei...anzi, eppure io sono fermamente convinto che "lassù" non ci sia nessuno che mi guarda, che mi osserva, che mi giudica ...che mi piaccia o no. Non ci credo e basta!!! Ok?

    Non stavo assolutamente parlando di una fede a comando. E' solo che le parole di Thrashead mi fanno pensare alla realizzazione pratica del concetto teorico "dio come creazione umana". Ti riprego di rileggere quello che ha scritto lui.
     
  13. Dreki

    Dreki
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    2 Marzo 2011

    milioni di volte :D
    anche se io non avrei mai detto "atteggiamenti", perché non riesco a capire che si intenda... cioè, non è che se viene lo tsunami, è perché Dio ce l'ha mandato :)

    per esempio, mi chiedo quale accidenti di disegno abbia lo Spirito Santo per aver indotto i cardinali a votare questo papa, con tutte le implicazioni politiche che precedono e seguono


    Uhm, non confondiamo il dogma coi precetti, le pratiche.
    Un conto è dire che Dio esiste: e su questo un credente non può pensarla diversamente - non è che non può "dirla": SE E' CREDENTE, è credente. Se dice: "dio esiste ma forse no", non è credente; se dice: "Dio esiste ma non è vero che Cristo era suo figlio", non è cattolico.

    TUTTO UN ALTRO CONTO è incazzarsi col papa o con la cupola, o con tutta la gerarchia, provare forte fastidio per certi esponenti, ritenere mostruosamente anacronistiche certe risposte a mo' di giustificazioni di posizione (OCCHIO: non ho detto "certe posizioni", ho detto "certe risposte a mo' di giustificazioni di posizione", è diverso)... e perfino arrivare ad avere posizioni diverse, anche molto diverse, su temi di attualità, scienza etc.

    In parte sì, e in parte no.
    Io 6 anni fa avevo i capelli lunghi, il martello di Thor al collo, veneravo i ManowaR e l'Epic Metal, suonavo la batteria in una band, andavo ai concerti, adoravo bere birra e farla in casa, giocavo di ruolo, lavoravo in un giornale e la domenica mattina se non avevo da lavorare dormivo.
    Oggi io ho i capelli lunghi, il martello di Thor al collo, venero i ManowaR e l'Epic Metal, suono la batteria in una band, vado ai concerti, adoro bere birra e farla in casa, gioco di ruolo, lavoro in un giornale e la domenica mattina se non ho da lavorare vado a messa.

    Non è SOLO questo, ovvio :) :) :)
    io ti ho parlato di ciò che emerge a livelo comportamentale. Il discorso spirituale, ovviamente è molto diverso.


    IN quel caso, non so se li considererei credenti. Se credi in un dio, credi nella sua parola e la rispetti. Se no, è (rispettabilissimo) teismo... ma non è credo.
     
  14. Dreki

    Dreki
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    2 Marzo 2011

    Ma no, non la fede; semmai, la pratica. La fede è sempre quella. Puoi seguire la parola in modo corretto, o in modo scorretto. Per chi segue un credo, mi sembra scontato, il modo corretto è quello del suo credo.

    ALE', la domanda ritorna:
    "e allora come fai a essere sicuro che il tuo è quello giusto?"
    Vedi risposte precedenti. Comincia per F - e una volta tanto non è "quell'altra cosa" :D

    "Eh già facile risolvere con la fede... e allora ogni credente di ogni credo non può dire lo stesso?"
    Sì.
    E probabilmente ha un senso anche questo - quale che sia, io non lo so. Altrimenti Quello lassù domani ci convertirebbe tutti col telecomando.

    "E perché non lo fa e così ci risparmia i contrasti tra le religioni?"
    Boh.
    Chiedetelo a lui.


    andiamo avanti con le FAQ? :D
     
  15. ador dorath

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    2 Marzo 2011

    Terremoto in Nuova Zelanda, estremisti cristiani danno la colpa ai laici e agli omosessuali - UAAR Ultimissime

    per fortuna che alcuni estremisti almeno vedono un Dio interventista. altrimenti sarebbe troppo buono e noioso :)


    tanto si arriva sempre al solito discorso: ognuno puo' fare ciò che vuole, l'importante è non condizionare negativamente gli altri. condizionamenti negativi che nella maggior parte dei Paesi esistono purtroppo.

    mettiamola così: la civiltà umana deve ancora camminare molto per accettare che la persona accanto a noi ha una visione religiosa diversa dalla nostra.
    cosi' non scomodiamo piu' Dio.
     

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