Fen

ti dirò, quando ascoltai la prima volta gli wolves in the throne room non provai nemmeno metà della metà di quello che ho provato dopo una certa esperienza che mi ha portato anche visivamente a contatto con la loro musica.

alle volte manca questo. D'altra parte io con i Fen potrei ritrovarmi tra un anno ad ascoltarli in determinate notevoli circostanze e scoprirne i limiti (oppure trovarli come gli wolves all'altezza di un certo vissuto).

A quel punto il ghiaccio si rompe e resta l'algore non la freddezza, se questo è il messaggio

 

Ascoltando anche l'ultimo (che reputo meglio del precedente) proprio non capisco cosa non torni, ed è strano. Atmosfera, idee, suoni... c'è un pò tutto, eppure niente da fare. Forse nell'Ep erano più "spontanei", più grezzi e meno elaborati, e incontravano meglio il mio favore. Boh, tra qualche mese lo rimetterò su questo Epoch... XD

 

a me accade lo stesso con i Behemot. Gran gruppo ma nulla, non mi entrano dentro. Non fartene una colpa

 

No tranquillo, so che sono in buona fede.

 

Mi succede lo stesso con i Behemoth
Invece dei Fen ho ascoltato il solo Maledictions e sono rimasto alquanto estasiato. Ci sono dei punti deboli in quel disco, ma, a quanto ho letto, nell'ultimo sono stati superati.

La compilation Der Wanderer deve essere una bomba

 

concordo con il tuo giudizio e aggiungo quindi, che il nuovo epoch mi piace tantissimo!
io in alcuni passaggi, ci ho trovato addirittura delle sonorità anni 70.
l'unica critica (parziale) che potrei fare a questo gruppo, è che la produzione poteva essere leggermente migliore e meno impastata.
però, quello che vogliono esprimere con la loro musica, viene fuori alla grande comunque.
fondamentalmente il loro forte è il fatto di saper ricreare queste particolari atmosfere dolcemente malinconiche, calde, notturne, sognanti.
come diceva emanuele, riescono quasi a consolarti in una situazione di grigiore totale.
ve ne consiglio l'ascolto viaggiando di notte in solitudine

 

allora non sono un matto che sentivo che la qualità di registrazione impastava non poco i suoni di chitarra. Sta sensazione l'ho avuta in particolar modo su "Carrier of Echoes" (dove le influenze di cui parlavi, quelle dei 70s si sentono maggiormente) su "A Warning Solace" e "Ashbringer" in cui, in certi punti le chitarre mi pare perdano un po' di potenza. Sensazione e ricerca proprio del pelo nell'uovo. Ad oggi rimane però un disco davvero bello.
Mi riservo ancora qualche ascolto per metabolizzarlo, ma lo sto sentendo molto ed è veramente eccezionale.

 

Anch'io lo sto ascoltando in questi giorni e confermo le vostre impressioni.. pur riscontrando lo stesso difetto, A Warning Solace al momento è una di quelle che mi piace maggiormente assieme alla title track e a Of Wilderness And Ruin..

 

Farò molta attenzione alle chitarre. Musica basata su riffing ricorsivo oltre ad essere ispirata a livello melodico dovrebbe avere chitarre corpose e "presenti", consistenti sulla scena del brano.
Nulla che un ascolto visivamente ed emozionalmente sostenuto da notturni ed ambienti che favoriscono l'interiorità non possa cancellare.

Per quel che ho ascoltato di Epoch sono stati proprio i riffing consistenti e gravanti in stile "drapery falls" che mi hanno catturato ed entusiasmato

 

Ecco la recensione del nuovo album dei Fen "Epoch", è stata fatta da Luca Pessina. Trovata su un'altro sito che non si può fare il nome :
Dopo l'afflato spirituale del full-length di debutto "The Malediction Fields", tornano i britannici Fen con una nuova opera epica, tetra ed enigmatica, che ancora una volta sembra essere stata direttamente ispirata dai paesaggi più foschi e desolati della compagna inglese. Otto composizioni fatte di lunghe ombre minacciose, oscure litanie e angoscianti sfoghi black metal... tutti elementi già presenti nel primo lavoro, ma qui ben più tristi e raggelanti. I Fen mantengono anche la stessa architettura, con corpose porzioni strumentali che introducono parentesi più sostenute e maligne, come a dividere ogni brano in capitoli, come fosse un libro da sfogliare, un percorso a tappe, un lento incedere nella solitudine e nella desolazione di certa umanità. Un incontro/scontro tra i suoni più caldi della tradizione post e prog rock e il black metal più puro e minimale, tra arpeggi e riff gelidi, tra tappeti di archi e urla lancinanti. Un album intenso, che rimanda spessissimo agli ucraini Drudkh, ma che non si lascia mancare qualche accenno agli Enslaved degli ultimi lavori o agli Altar Of Plagues più calmi. Un album che vanta alcune tracce realmente ottime, ma che, proprio come il debut, alla lunga paga un po' la sua prolisittà, concedendo a tratti dei passaggi sin troppo pletorici che ne smorzano l'efficacia complessiva. In ogni caso, una certa spinta emotiva rimane tutto sommato costante per tutto l'arco del lavoro, cosa che ci mette tranquillamente nelle condizioni di poter consigliare "Epoch" a tutti coloro che avevano gradito il debut e anche ai fan dei gruppi citati poche righe più su. Se siete in cerca di una colonna sonora per gli ultimi mesi di inverno, i Fen potrebbero seriamente fare al caso vostro.
Se volete un'assaggino del CD cliccate in questo link!:
YouTube - Fen - Ghosts of? the Flood
Canzone a dir poco stupenda! *__*

 

Recensione: Fen, Epoch - TrueMetal.it

Innanzitutto complimenti a Ema per la rece
Il fatto che ti sia sembrato migliore dell'ultimo Drudkh sotto tutti i punti di vista mi ha definitivamente conquistato. Procederò all'ascolto quanto prima.

 

Ahahah, grazie Pow . Diciamo che, musicalmente, l'ultimo Drudkh è quello che ho sentito più vicino, e dovendo dare un'idea, ai lettori che ancora non conoscono i Fen, ho pensato che quello potesse essere il paragone migliore.
Sull'esito finale però beh, c'è un oceano di differenza...qui siamo alla soglia del capolavoro. Il difetto più grande di quest'album è che finisce...lo ammetto, mi ha davvero rapito.

 

Segnati pure loro! Che gruppo, che atmosfere, che sound

Ah, complimenti ad Emanuele...mi hai fatto invogliare all'acquisto. Epoch messo nel carrello!

 

Beh capisco che è soltanto un paragone, però diciamo che è stata la ciliegina sulla torta che mi ha fatto definitivamente capitolare, ma sicuramente avevo già forti pregiudizi positivi :grin: Si percepisce che tu ne sia rapito ma credo che in questo caso il tuo rapimento sia ben motivato :P
Soglia del capolavoro? Non vedo l'ora di ascoltarlo

 

Quale versione? dove lo hai preso? consiglio caldamente aural webstore che raggruppa alcune etichette fra cui la code666 che si occupa dei Fen. Sono di Imola e fanno un servizio eccellente; gente che lavora con passione (per inciso, lo dico perchè curano anche edizioni particolari come quella in book di epoch e la distribuzione di magliette e simili, sempre di qualità).

Complimenti anche da parte mia ad Yoghi...ora gli mancano solo i Ludicra°-°