Dark Tranquillity

Di che insulti stai parlando? Mi sembra di avere a che fare con dei bambocci che puntano il dito all'altro e nascondono il sasso dietro la schiena.

 

senti dritto che non sei altro, se non sai neanche cosa hai scritto nel tuo messaggio è meglio che torni alle elementari, solitamente è in quegli anni che i bambini imparano ad ascoltarsi mentre leggono

 

Mamma mia che accusa! Mi dichiaro vilipeso!

 

"beee".

Ora posso partecipare anch'io. Mi sono omologato.

Il discorso è questo: Stanne ci nasconde la sua voglia di suicidio, il suo male per la vita ed una recente impennata verso il nulla.
Lui ce lo nasconde ma la sua musica lo rivela in pieno, basta scoprire l'esegeta che è in ognuno di noi per capirlo.
Interessante.
Ma di quale nulla andiamo parlando?
E ancora parliamo del vuoto o del nulla?
Cosa significa esattamente dire che a vedere nero o bianco si finisce nel nulla?
Si denuncia la piatta superficialità dei contenuti di un disco con un'altrattanto piatta e superficiale motivazione.
Il nero è l'ombra e l'ombra non è una semplice tela piatta e omogenea nella sua superficie priva di contenuti. Il nero nasconde i contorni dell'anima tanto quanto quelli della terra, tanto quanto quelli del cosmo.
Senza tirare in ballo il black metal, sono stati composti album miliari in questo mood, interrogando questa dimensione. Scopo di tanta musica come anche di tanta letteratura o arte visiva è proprio quello di squarciare il velo di questa apparente superficialità.

Il nero porta al nulla?
e allora di nuovo cos'è il nulla?


Il punto è semmai, come si interroga questa apparente piatta superficie, con quali risultati introspettivi, con quale profondità che scopi a che livello...

L'ultimo dei DT può deludere nella misura in cui lo si confronta alla loro discografia. Me ne accorgo anch'io che l'ho trovato un disco buono e ascoltabile ma non per questo privo di segnali evidenti di "appannamento".
Nel songwriting c'è un calo della scrittura in molti luoghi comuni del genere, luoghi comuni che un gruppo di simile portata ha esso stesso permesso che sorgessero.
Qualitativamente il songwriting di the gallery e quello di quest'ultimo disco sono imparagonabili.
Ed è vero che pur restando fedeli alla composizione di un buon disco che come da copione definiremo "migliore di tanti altri fondi di bicchiere in circolazione", pur avendo musica suonata divinamente ed un impatto sonoro indubbio, il disco non va oltre.
We are the void è godibile e può certo entusiasmare ma non è la massima espressione di questo gruppo.

Il problema?

Non è la Rabbia di Stanne. Perchè la sua rabbia, espressa da un cantato che un decennio fa era molto più aspro e graffiante, pungente, affilato ed oggi è più dolcemente "impastato" nel growl che propone, è sempre stata all'origine della sua musica.

-Furia e discernimento-
anche quando non si chiamava il Void in causa, anche quando la cover era rossa e l'opera d'arte campeggiava al terminus di una galleria dai marmi rossastri come l'orizzonte di un interrogativo eternamente perseguito, c'era una forma ancestrale di rabbia a guidare il discorso musicale del gruppo, una rabbia conosciuta ma non analiticamente esaminata, sezionata.
-Face the truth-.
Il death da cosa parte? parte da un cinguettio di uccelli o da suono del silenzio impartito dalla triste tromba della caserma?
Il death è rabbia, nel più elevato e meditato dei casi, è una rabbia che non ha investito ma rivestito come Vis, forza incredibile la volontà il desiderio di sondare l'animo umano, ed è il caso dei Dark tranquillity.

Restano gli in flames?
A sense of purpose mi è piaciuto ma a voler qualificare i gruppi in base all'aspetto, come ormai va di moda in tutti i gruppi sociali e non per la musica, se i Dt sono emo gli in flames deth non lo sono più, che sembrano allora? amichetti del crossover? simpatizzanti vetusti della slipknotchite?

Se è vera l'equazione nero=nulla allora non stiamo a parlare di chi è ancora death, facciamo fuori il 90% del metal e via.

Tabula rasa.

 

Piano raga andiamoci piano alla fine è solo una cazzo di band che fa musica, è inutile volerci costruire sopra chissà quale discorso o farci della filosofia altrimenti si perde il contatto con la realtà.

 

Io le "solo cazzo di band che fa musica" nemmeno le scarico sull'hard disk.
Damgedone, non per flammare ma queste tue due righe mi mettono tristezza (precisiamolo, non TU, non il tuo linguaggio, non la tua dignità e quanto potrebbe venire offeso):

possibile che dalla musica ci si aspetti così poco?

Insomma spiegatemi, ogni gruppo piglia si forma e suona solo per "fare musica" per fare musica tanto per farla..senza avere in testa idee, messaggi, mondi, immagini, voglia di portare avanti fra le note, con le note nelle note un discorso personale?
ed i contenuti cosa sono?
soprattutto, a che servono?
e con contenuti non intendo SOLAMENTE gli alti e complessi valori filosofici o i messaggi esistenziali, intendo tutto ciò che di autentico e con un minimo di personalità un gruppo ha da dire.

Insomma Damagedone,allora anche sui Pink Floyd ci si fa filosofia privi di contatto con la realtà e ci si costruiscono sopra significati.

Cacchio su I'm the Warlus dei Beatles c'han rifondato la teoria della metempsicosi e su The Gallery non si può scoprire, senza poi nemmeno tanto impegno un discorso sulla Creatività e sull'Arte?

Ma che l'ascoltiamo a fare la musica?

Io non dico che devi considerarmi e che quel che scrivo è oro e sentenza ma liquidare una riflessione con un piano non vaneggiate come se un ragionamento fosse l'equivalente di un flato sparato in un nanosecondo beh...:p se permetti mi deprime quantomeno.

Detto questo: peace.
Avanti e argomenta

 

Tranquillo Fenix, qua nessuno si offende!
E comunque non volevo paragonare la tua riflessione a un "flato sparato", la tua opinione la rispetto comunque. Io parlo per me: i Dark T sono una band che adoro, come dimostra il mio nickname, però ormai è da tempo che considero la musica più che altro come intrattenimento e ho smesso di credere che ci possa essere qualcosa di più profondo dietro. La musica in sè può emozionarmi, ma delle riflessioni e idee che ci stanno dietro mi importa poco.

 

Io invece la penso sostanzialmente come Fleba: non considero la musica che ascolto una semplice forma di intrattenimento, ma mi interessa ed è anzi spesso fondamentale il messaggio che ci sta dentro e il pensiero che ci sta dietro.

E' proprio uno dei motivi che mi fanno amare i DT, al di là dell'aspetto puramente musicale: un'interpretazione e una visione della vita fortemente malinconica, spesso negativa in maniera quasi "malata"; senza tralasciare la furia distruttiva e iconoclasta che è una forte componente di tutto il death metal.

In questo senso penso anche io che l'ultimo disco in particolare dimostri che questa band ha esaurito quasi tutto quello che aveva da dire in proposito. Si è arrivati ad una ripetitività esasperata del sound, sintomo che ormai le idee scarseggiano non poco.

 

A me invece l' ultimo disco è piaciuto molto e credo che anche le tematiche possano essere interessanti, specie in canzoni come "The Grandest Accusation" o "I Am The Void", anche se non so fino a che punto vadano prese sul serio.

 

Totalmente d'accordo con Fleba: la Musica (non la musica) è Arte e come tale veicola un'infinità di informazioni che passano sì per i padiglioni auricolari ma che lì non si fermano. Il Metal in particolare (almeno quello fatto bene) rientra in quella specie di espressioni di intrattenimento fino a un certo punto. Non c'è niente di male nel considerarlo tale, ma diciamo così, si perde un po' un mondo.

 

Mi sono spiegato male, anche a me importa di quali sono le tematiche affrontate da una band nella propria musica però cerco di non prendere ste cose troppo sul serio perchè nessuno ci garantisce che la band creda davvero a ciò che scrive o che dia ai temi affrontati così tanta importanza come noi saremmo portati a credere.

 

Non è un discorso sbagliato, ma alla fine ognuno da anche un'interpretazione personale alle tematiche trattate...
Io per esempio mi rispecchio in molte canzoni dei DT e anche nel loro modo di intendere il death metal.
Per dire, se i Dark Tranquillity scrivessero testi demenziali, pur con lo stesso sound, credo che darei loro un peso specifico diverso, anche se musicalmente continuerebbero a piacermi.
Che poi la band ci creda veramente o meno è un altro discorso, la musica assume un certo significato a seconda di chi la ascolta (come tu stesso fai, se ci pensi)... c'è chi la prende sul serio e chi meno.

L'importante alla fine è sempre la stessa cosa: non eccedere in questo "prendere sul serio". Imho

 

Ti rispondo direttamente qui perchè poco sopra ci siamo tutti e due spiegati al meglio e senza fraintenderci, evento la cui rarità risuona come fosse unica moneta in un forziere fin troppo immerso e mai darlo per scontato, come vita insegna

Continuo a cercare dei contenuti nella musica pur senza identificarmi fino al perdere la mia identità ed al contempo nutro anche la tua stessa diffidenza ma ti dico, proprio per questa diffidenza cerco e pretendo in determinati casi l'autenticità dando importanza al messaggio.
Con la stessa coscienza seguo poi gruppi dai quali non mi aspetto tanto in questi termini, per dirti, a mezzo di due esempi macroscopici, non seguo gli amon amarth così come seguo i moonsorrow.
E ti confesso che recentemente, proprio davanti alla sovrabbondanza di musica, mi ritrovo ancora di più a cercare dietro la musica non quello che proietto io soltanto (cosciente di farlo quando si verifica) ma anche qualcosa che effettivamente ci sia in chi suona.
Prendi gli Agalloch, che se non conosci ti consiglio profondamente. Gli agalloch sono tutto fuorchè per intrattenere (e non perchè musica di e per snob quanto per effettivi profondi contenuti)e con certezza in loro e dentro di loro trovi l'autenticità di uno spirito e di un messaggio unici qualcosa che sì, come si diceva sopra a mezzo del verbo di powermetal, nei DT si va perdendo o appiattendo con la spia della ripetitività che va in rosso acceso.

Penso che considerare la nostra musica solo nel suo aspetto di intrattenimento (e mentre lo dico ribadisco il rispetto di questo atteggiamento in chi lo fa proprio coscientemente, sia chiaro) porti a perderne una certa parte che forse non in numero ma in qualità non manca di dare anche in termini di immagini e contenuti.

Tutto qui

 

Sottoscrivo in pieno, che la band creda o meno in ciò che scrive i testi devono comunque essere sempre adatti al mood delle song se no la cosa non funziona.

 

Comunque riascoltando We Are The Void ci sono, tra le tante canzoni opache, almeno due perle: The Grandest Accusation e Iridium.