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Dialetto a scuola?

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Hornsintheair, 24 Agosto 2009.

  1. dead92

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    Der Waldgänger

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    4 Gennaio 2011

    ok, facciamolo pure a scuola! ma in sardegna eh! non esiste che io perda ore di scuola per imparare il sardo...questo sia ben chiaro :D
     
  2. Faber de Andrè

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    4 Gennaio 2011

    e chi ti sta dicendo di impararlo tu ahahahhahah
     
  3. Percifall von Urlinger

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    4 Gennaio 2011

  4. Faber de Andrè

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    4 Gennaio 2011

    la lingua veneta

    È tutelata come lingua dalla Regione Veneto (che pure ne riconosce il carattere composito) ma non dallo Stato italiano, che non la annovera tra le minoranze linguistiche, pur essendo compresa fra le lingue minoritarie dall'UNESCO.

    invece

    la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il francoprovenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo.

    Si applicano invece al sardo (come al catalano di Alghero) l'art. 6 della Costituzione (La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche) e la Legge n. 482 del 15 dicembre 1999 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" che prevede misure di tutela e valorizzazione (uso della lingua minoritaria nelle scuole materne, primarie e secondarie accanto alla lingua italiana, uso da parte degli organi di Comuni, Comunità Montane, Province e Regione, pubblicazione di atti nella lingua minoritaria fermo restando l'esclusivo valore legale della versione italiana, uso orale e scritto nelle pubbliche amministrazioni escluse forze armate e di polizia, adozione di toponimi aggiuntivi nella lingua minoritaria, ripristino su richiesta di nomi e cognomi nella forma originaria, convenzioni per il servizio pubblico radiotelevisivo) in ambiti definiti dai Consigli Provinciali su richiesta del 15% dei cittadini dei comuni interessati.
    Dal 1997 la lingua sarda è lingua ufficiale della Sardegna, in regime di coufficialità con la lingua ufficiale dello Stato italiano.


    e cmq quella traduzione in sardo che c'è sul sito è tutta sbagliata dato che si usa il campidanese, mentre la lingua sarda ufficiale è il logudorese
     
  5. Percifall von Urlinger

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    4 Gennaio 2011

    beh mi pare che essere riconosciuti dall'unesco sia già abbastanza, essere riconosciuti dallo stato italiano comporterebbe il darci poi lo statuto speciale... e da questo ovviamente se ne guardano bene
     
  6. Faber de Andrè

    Faber de Andrè
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    4 Gennaio 2011

    si ma se guardiamo come l'UNESCO divide le minoranze linguistiche italiane che riconosce, sardo compreso vediamo che


    • occitanoromanzo
      • occitano
      • catalano
    • galloromanzo
      • francese
      • francoprovenzale
      • galloitalico
      • veneto
    • retoromanzo
    • sardo (comprendente gallurese e sassarese)
    • italoromanzo
      • corso
      • italiano (insieme dei gruppi toscano e mediano)
      • meridionale
      • meridionale estremo
    • istrioto
    • dalmata
    il veneto è un sottodialetto del galloromanzo mentre il sardo è sopra di un livello, vuol dire che non è un dialetto...

    se invece vediamo altri studi tipo quello dell'ISO


    • italo-occidentale
      • occidentale
        • galloromanzo
          • galloitalico (comprendente il veneto)
          • galloretico
            • oil
              • francese
              • francoprovenzale
            • retoromanzo
        • iberoromanzo
          • occitano
          • catalano
      • italodalmata
        • dalmata
        • istrioto
        • italiano (toscano, abruzzese, molisano, pugliese, umbro, laziale, marchigiano)
        • napoletano (calabrese settentrionale e campano)
        • siciliano (corrispondente al gruppo meridionale estremo)
    • romanzo meridionale
      • sardo
      • corso
    il veneto è al 4° livello dell'italo-occidentale mentre il sardo al 2° del romanzo meridionale.

    se invece guardiamo gli studi di 2 linguisti: Maurizio Dardano e Tullio De Marco

    italoromanzo
    • retoromanzo
    • dalmata
    • sardo (per molti linguisti comprensivo del sassarese)
    • italiano
      • settentrionale
        • galloitalico
        • veneto
        • istrioto
      • toscano (comprendente il corso)
      • centromeridionale
        • mediano
        • meridionale
        • meridionale estremo
    il sardo è alla pari con l'italiano mentre il veneto è ancora una volta 2 livelli sotto ed è compreso nel macrogruppo settentrionale


    da qui il fatto che IL SARDO sia una lingua, mentre il veneto un dialetto.


    e questi sono studi che vanno al di la di un mero riconoscimento regionale che per come la vedo io, essendo stato proposto dalla lega, ha solo una ragione campanilistica
     
  7. Percifall von Urlinger

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    4 Gennaio 2011

    si ma li segnano pure l'italiano come dialetto di secondo livello
     
  8. Faber de Andrè

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    4 Gennaio 2011

    non lo segnano come dialetto, bensì come macrogruppo, ricordati che l'italiano non ha una derivazione diretta dal latino ma passa attraverso il fiorentino
     
  9. Percifall von Urlinger

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    4 Gennaio 2011

    ah ok, comunque quello che volevo dire io non è tanto per fare a gara, quanto per dire che anche il veneto è una lingua...

    italoromanzo
    corso
    italiano (insieme dei gruppi toscano e mediano)
    meridionale
    meridionale estremo


    vale come
    galloromanzo
    francese
    francoprovenzale
    galloitalico
    veneto
     
  10. maxthecat

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    4 Gennaio 2011

    Ah vabè io so' romano.... "lingua parlata" in molti film comici e.... me ne vanto....:rotfl::rotfl::rotfl:
    Cmq.... ottimi discorsi per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia.... infatti c'è lo spot in TV coi dialetti....8-] comunque noi Romani, Veneti, Friulani, Trentini non dovremmo festeggiare questo "evento".... dato che siamo entrati dopo!!:P
     
  11. Iasonis

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    4 Gennaio 2011

    Ma nessuno ti avrebbe obbligato a imparare il sardo .
    Non l'hai capito?Sarebbe giusto fare , a ogni luogo il suo dialetto corrispondente!Ti ho già fatto gli esempi se non sbaglio, poi sarebbe meglio se comunque ognuno avesse libertà di scelta e quindi aderire o no allo studio del dialetto.
     
  12. dead92

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    4 Gennaio 2011

    ma si che l'ho capito, era na battuta!
    vabbè, resto dell'idea che sia una gran cavolata.
     
  13. LELE 17

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    4 Gennaio 2011

    Bisogna considerare questi dialetti anche in funzione della loro utilità.
    che utilità ho a parlare il dialetto friulano (nel mio caso)?? in che ambito o contesto posso usarlo? lo uso in abruzzo, sicilia ecc? NO. Lo uso in francia, germania, russia ecc?? NO.
    A questo punto è irrilevante che il sardo sia alla pari dell'italiano secondo l'UNESCO o secondo gli studi di nonmiricordochi: se vado in cina del sardo o di qualsiasi altro dialetto alla pari dell'italiano non me ne faccio una cippa e quindi non c'è motivo di promuoverne l'insegnamento a livello scolastico, se non nella stessa regione Sardegna.
    Qui il friulano è insegnato in certe scuole in modo facoltativo, c'è chi si avvale, chi invece no...niente di più giusto. Stà anche all'insegnante stesso promuovere la conoscenza dell'aspetto storico e culturale del dialetto: il mio prof. di italiano nelle lezioni dedica sempre un paio di minuti a considerare l'aspetto locale (ciò che succedeva qui) nelle varie epoche e fasi culturali che vengono affrontate. Abbiamo anche trattato delle opere in friulano di Ermes di Colloredo, uno tra i più importanti scrittori che in età barocca si ribellarono alla decisione dell'Accademia della Crusca di nominare il fiorentino come lingua nazionale. Poi abbiamo recitato "La locandiera" di Goldoni (è chiaro che abbiamo operato anche in abito extra scolastico, ma l'abbiamo voluto noi) con un dialetto diverso per ogni personaggio, ahime...qualcuno ha dovuto impararsi un pò di veneziano, qualcuno modenese...insomma...quello che voglio dire è che non è necessario per forza fare le cose in grande, ogni prof potrebbe decidere di coinvolgere la cultura e la tradizione locale nelle lezioni e vi assicuro che non c'è stato un anno in cui siamo rimasti indietro con il programma...mai.
    è chiaro che i dialetti fanno parte della nostra cultura, e la cultura non andrebbe mai classificata o divisa in utile/inutile, bella/brutta...ma è essenziale che ogni aspetto di questa trovi una giusta collocazione e un giusto contesto.
     
  14. Iasonis

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    4 Gennaio 2011

    Lele ,siamo tutti bravi a fare esempi grossolani ad esempio quello tuo della Cina.
    In ogni caso si parlava di imparare il dialetto dal punto di vista culturale , per conoscere le tradizioni della propria gente e del posto , nessuno ha mai parlato di utilità del dialetto fuori dai territori.
     
  15. LELE 17

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    4 Gennaio 2011

    io non ho parlato di utilità in sè...ma di utilità del suo insegnamento didattico (tutti sono bravi a fare letture.....grossolane).
    inoltre non tutto il mio post parla di "utilità". Se si vuole imparare le tradizioni o il dialetto puoi benissimo impararlo in famiglia o andare dalla vecchietta a chiederle quali tradizioni ci fossero o ci sono. Specie di questi tempi dove la scuola italiana va e andrà a rotoli, di perdersi dietro ad un dialetto non mi pare proprio il caso. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole e come ho già detto se vogliono farlo in abito extra scolastico ben venga, hanno la mia ammirazione e il mio rispetto. Frequento il linguistico, mi piacciono le lingue e penso di sapere meglio di altri quanto siano importanti e complesse, e portatrici di preziosa cultura. Ma come ho detto prima anche questa deve trovare una collocazione ed un contesto adeguato.
     

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