Dialetto a scuola?

Ne sei sicuro? Per esperienza personale posso affermare che nella maggior parte dei casi se non conosci le persone giuste puoi sapere l'inglese benissimo ma a pochissimi interessa qualcosa. C'è sempre il call center, ma se devo spendere soldi, tempo ed energie per finire così.....


P.S. Sono insegnante di inglese in un liceo.

 

Hai ragione, ma questo succedeva "una volta". Ti assicuro che adesso è cambiato tutto.

 

Da un punto di vista pratico potresti forse aver ragione anche se non credo che il dialetto e quindi lo studio della propria cultura sia una cosa inutile. A mio avviso serve ad affrontare i grandi processi politici ed economici europei (e non solo) in maniera critica.
Mi perdonerai però se ribadisco che questa tendenza sempre più accentuata a fare di ogni aspetto della vita dei cittadini qualcosa di "utile" (dove per utile viene inteso utile all'inserimento lavorativo, alla crescità economica dello stato etc.. cioè non utile alla formazione dell'individuo ma alla sua sopravvivenza in una società in cui esso è solo un meccanismo) mi spaventa non poco.. Questa idea di "utile" (non critico te ma la modernità che l'ha prodotta) è una diretta conseguenza (nefasta) di un'economicizzazione sempre più invasiva. Il cittadino, secondo questa concezione, dev'essere formato per inserirsi in un sistema predisposto da altri. A mio avviso la scuola dovrebbe fornire anche gli strumenti per poterlo criticare questo sistema.

 

Contrario. Di recente ho partecipato a un evento internazionale e mi sono accorto di quanto il popolo italiano sia carente in fatto di lingue, anche fra i giovani, che dovrebbero essere la categoria più "internazionale". Ormai il mondo è un luogo più aperto, gli scambi sono più frequenti e conoscere bene almeno una lingua (inglese su tutti) è necessario. Quindi l'idea di insegnare a scuola un dialetto mi pare davvero senza senso. Conoscere bene l'italiano e una seconda lingua è molto importante al giorno d'oggi; se qualcuno desidera conoscere anche il suo dialetto (visto che col tempo, almeno in alcune regioni, se ne perderà l'uso) che faccia qualche corso o si diletti a studiarlo per hobby. A un colloquio di lavoro nessuno ti chiederà se parli il romano, il calabrese o il piemontese.

Tk

 

Con la scuola italiana che sta venendo creata temo che sarà tanto se sapremo leggere .

 

fidati del fatto che non è colpa della scuola se non sanno leggere o scrivere, è colpa del fatto che non leggono più nulla di consistente

 

la mancata passione per lettura e cultura in genere non viene dal ragazzo in sè, il problema di fondo è nella scuola che non riesce a trasmettere l'utilità e la voglia di cultura... in sostanza se un ragazzo non sa leggere, il fallimento è di chi non lo ha insegnato adeguatamente

 

cosa intendi con consistente ?

 

Più che la perdita della "lettura consistente", secondo me è la perdita del piacere della lettura che influisce negativamente sull'uso che facciamo della lingua italiana. A scuola si legge, ma si legge perchè si deve, non perchè piace. Questo è fondamentale secondo il mio punto di vista. Infatti non capisco quei professori che rifilano da leggere libri su libri invece di dire agli alunni: "ragazzi, leggete 5 libri questa estate, ma leggete libri che piacciono a voi, che scegliete voi". Questo è un invito alla lettura.

Tk

 

ci sono professori che lo fanno ... ma poi gli dici i libri e te li considerano come carta igienica perché vogliono i libri di formazione ...

La lettura forzata di libri a mio avviso va a danneggiare... i promessi sposi a me fanno cagare e credo di non essere l'unico ...
Posso capire che bisogna far leggere i classici, ma se fanno cagare lo reputo deleterio ...

 

Fu così che Jimmy Johnson lesse:

- 3 Metri sopra il Cielo di Federico Moccia
- Le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi
- Io Uccido di Giorgio Faletti
- E' una Vita che ti aspetto di Fabio Volo
- Dico Tutto di Antonio Cassano

E fu così che si fece una cultura.

:P

 

con consistente intendo tolkien, asimov, grisham e cornwell tanto per restare sul leggero

 

Non ti preoccupare che ci sono anche studenti (e tanti) che non leggono nemmeno se possono scegliere loro cosa e chi leggere. Che siano Ammaniti, Salinger, Kureishi o La Storia dell'HM non gliene può fregare di meno, altro che Promessi Sposi....