Anticristianesimo

Le polemiche che ultimamente si tira a dietro Halloween, specie quelle pseudoreligiose, sono di una sterilità disarmante.
Che sia una "festa" nuova per noi italiani è vero, anche se l'abbiamo sempre vista festeggiare nei telefilm e nei film americani. Non è piovuta dal nulla; quando abbastanza commercianti italiani hanno capito che poteva avere le stesse potenzialità di vendita di San Valentino, Carnevale, ecc., ci si sono buttati a pesce.
In America è soprattutto una festa per i bambini che si travestono come durante il "nostro" carnevale e bussano ai vicini per ricevere caramelle.
Niente di molto più stravagante che farli fotografare in braccio a un ciccione vestito di rosso e inventato dalla Coca Cola negli anni 30.
Non capisco davvero dove sia l'attentato alle "nostre" tradizioni o uscite del genere.
E' un carnevale in più, a tema horror, che fa la felicità di commercianti e ristoratori. Punto.
I fiori sulla tomba della nonna li si va a mettere il giorno dopo, facendo la sfilata al cimitero come durante la messa domenicale delle 11.
Magari se i fiori si portassero durante l'anno, invece che ricordarsene il primo di novembre per farsi notare o non fare brutta figura, sarebbe meno "grave" che vestire il bimbo da fantasmino.
Se non altro Halloween dovrebbe essere vista come la festa del buon vicinato, con la scusa delle caramelle è la volta che vedi in faccia anche qualche vicino di casa...

E cmq la polemica sul tema horror, fatta da una religione che riempie i luoghi di culti di statue di morti ammazzati, gente piena di tagli, frecce conficcate ovunque, teschi e ossa varie, fa veramente ridere!
Sembra di sentire Freddy Krueger che discute con Jack O'Lantern su chi fa più paura...
Almeno Halloween ha anche lo scopo di esorcizzare la morte in un modo simpatico. Noi invece siamo sempre i soliti lugubri che il primo di novembre giriamo per cimiteri con mazzi di fiori da 40 euro, manco andassimo a un appuntamento galante con una tomba di marmo.

 

La commemorazione dei defunti è il 2 Novembre, il 1 è la festività di tutti i santi

 

Naaaah: non è per il ciccione vestito di rosso... è la folletta taglia 4 di reggiseno messa lì vicino!!!

Appunto: io la penso esattamente così.
Ad halloween conta divertirsi.... per esempio, a me gira un po' il non poterlo fare quest'anno a Lucca, giocando di ruolo dal vivo!
E' molto più onesta dirla così, che andarsi a ricercare inesistente radici celtiche millenarie, tanto per avere una scusa inventandosi una tradizione, perché tanto halloween NON E' quella tradizione. I celti non si vestivano da vampiro.

altra cosa vera.

Qua vorrei fare un distinguo.
Esorcizzare la morte è cosa sicuramente simpatica...lo facciamo in tanti modi, c'è chi mette su un cd e chi si veste da mummia.
Perché deve per forza essere vista in contrapposizione alla giornata del ricordo luttuoso, rispettoso? Non possono essere due facce della stessa medaglia? Anche i giorni prima di pasqua e Pasqua lo sono, in un certo senso. Pasqua per il credente è festa grassa e grossa (in teoria più che il Natale...), proprio in contrapposizione ai giorni precedenti.
Quindi... banalmente, basterebbe usare il cervello e capire che non c'è nessuna contraddizione se, pur nel rispetto dei morti, la sera prima esorcizzi.
Ma... la mia domanda resta, però: davvero tutti questi ragazzi che si vestono da vampiro lo fanno per esorcizzare la morte?
Wow.
E io che pensavo che volessero solo prendersi una ciucca con la strega!


Solo una nota finale:

Lugubre? E perché?
Ascolta, parlo sul serio: io non so quanti cari hai tu al cimitero, ma ti assicuro che io son felice che esista un giorno DI FERIE per potermi permettere di "fare il giro", visto che ho magari amici sepolti in cimiteri lontanissimi l'uno dall'altro, e tutti lontanissimi da quelli dove ho i parenti.
E non ho nessuna tristezza: vado volentieri a dire una preghiera (questo ovviamente vale per me) sulla tomba di una persona a cui ho voluto bene.

Tu dici: ma non puoi farlo tutto il resto dell'anno? SI, E LO FACCIO! E allora? Approfitto di un giorno di ferie per ricordarli tutti insieme. Da due anni e mezzo vado al cimitero più spesso che posso durante l'anno, per andare alla tomba di mia madre... ma ricordare chi avevi vicino e non c'è più non è per forza lugubre. A me dà serenità, se proprio devo dire la verità...

 

Tra l'altro... questo post fa notare come la tradizione si sia ormai adeguata al giorno di ferie.

 

Chiedo venia. Tanto meglio, c'è un giorno in più per ripigliarsi dalla serata di Halloween.

 

Ma infatti, secondo me, non va vista come una tradizione ma come una festa. Almeno per quanto riguarda noi e almeno per ora.
Poi si sa che le feste vengono sempre "stravolte" a favore di commercianti e ristoratori. Che siano feste religiose (vedi uova di Pasqua, pranzi e cene varie), che siano ricorrenze laiche come la festa della donna (vedi mimose e strip maschili...).
Questo non toglie che ognuno possa vivere queste ricorrenze anche in modo diverso, pur adeguandosi o meno all'atmosfera che creano.

Infatti. E' proprio quello che non capisco nella polemica che tira fuori la chiesa.
Non è una "tradizione" che si sovrappone a un'altra, al massimo è solo una "tradizione" in più.
Quando sono feste tanto innocue, conviene inglobarle più che combatterle. Come furbescamente hanno già fatto tante volte le religioni.

Beh ma perché noi la vediamo con gli occhi della nostra età.
In realtà è più una festa per bambini che per adulti!
E' che mascherarsi piace sempre a tutti e ogni occasione è buona. Parlane con qualsiasi cosplayer.

Non dico che sia sbagliato o lugubre dedicare un giorno all'anno al ricordo di chi non c'è più.
E' che come per tutte le ricorrenze dipende da come le si vive.
Io non dubito che tu vada a fare un giro per ricordare amici e parenti, capita anche a me anche se non ho il culto della tomba.
E' altrettanto vero però che girando per cimiteri l'1 e il 2 di novembre vedi cose che col ricordo hanno poco o niente a che fare.
Tombe che sembrano carri allegorici di Viareggio per quanti vasi e mazzi di fiori hanno sopra...
Tombe che durante l'anno hanno tre fiori di plastica striminziti si trasformano nel palco di Sanremo anche se dentro ci sono due morti nel 1930.

Se la critica a Halloween è anche quella della festa consumistica... vediamo di farci anche un bel mea culpa.

Detto questo, per me è lugubre un po' tutto il modo di celebrare la morte in modo cattolico.
Preferisco di gran lunga come fanno gli anglosassoni che precedono la funzione con ritrovi casalinghi dove la gente porta da mangiare e da bere per ricordare il defunto e dove durante la cerimonia è normale che siano amici e parenti a parlare del defunto e non solo un prete che magari non sa neppure chi è nella bara.
Così come non c'è quel culto del cimitero e della tomba come lo viviamo noi.
Le tombe sono spesso solo una croce tra tante, non è strano avere in casa le ceneri di qualcuno, ecc.
Da noi, magari sbaglio, ma noto più morbosità, più paura.
I funerali e ciò che li precede sono momenti di disperazione totale, non si cerca in nessun modo di alleviare il dolore, lo si culla fino alla fine. Che poi è strano, visto il credo cattolico dell'aldilà.
Ho ricordi, specie da bambina, di funerali tremendi. Con grida strazianti in chiesa (come succede spesso nel sud Italia), odori e immagini inquietanti.

Probabilmente sono io che sono rimasta traumatizzata da piccola, ma in generale non mi piace come i cattolici affrontano la morte e non mi piacciono i nostri cimiteri.
Per questo voglio essere cremata e non voglio nessuna cerimonia. I miei amici e parenti mi ricordino e mi festeggino con una birra al pub. Mi basta e avanza.

 

fra l'altro, non è vero neanche che sia nuova, visto che in certe zone d'Italia (campagne friulane, cinque Terre, campagne emiliane, zone del Polesine da cui vengono i miei nonni) la festività della "zucca", con diversi nomi, c'era già 60 o 80 anni fa...


solo che ai cattolici, come sempre, piace (non) vedere ciò che fa più comodo

 

Paese che vai, funerale che trovi.
Non so se l'usanza statunitense del funerale con party, tanto per dire, mi farebbe piacere. Ma proprio in nome di quello che hai scritto tu stessa (dipende da come le si vive), non vedo in nessun funerale "IL GIUSTO" funerale, o in nessuna cerimonia funebre LA GIUSTA cerimonia funebre.

SOPRATTUTTO per un banale, banalissimo motivo: la cerimonia funebre non la fa il morto, la fa chi resta vivo. Cioè, io potrei anche chiedere di essere cremato come i vichinghi, volendo ("Dammi un funeral vichingo", cit )! Voglio che si monti una bella nave in riva al mare, mi ci tumulate dentro, comprate 2-3 cavalli da macellare all'uopo, ci buttate dentro spada e scudo, e alè, fiamme!
Ma... ma il lutto -socialmente parlando- non serve al morto per viaggiare bene nell'aldilà, che sia la Valhalla o che ne so. Serve a chi è rimasto qua a "elaborare" il fatto. E allora... scusa, ma che ognuno lo celebri un po' come gli pare. Una volta che la mia salma è stata benedetta, a me importa relativamente NULLA se chi mi circonda piange in silenzio o stappa una birra, riempie un corno e alza un brindisi a mio nome.

Piangere sarà anche molto meno eroico che alzare un boccale: ma chi ha detto che è meno utile?

10000% D'ACCORDO.

Ma appunto, son questioni culturali. Se avere in casa le ceneri di un parente è "normale", anche la sensazione luttuosa si affievolisce.
Qua invece viviamo con concezioni diverse: quando ho dovuto far cremare mia madre (scelta sua), l'impresario funebre mi ha raccontato di una signora che aveva avuto l'autorizzazione per conservare le ceneri del marito in casa (oggi si può anche in Italia, purché l'urna resti sigillata) e che dopo meno di un mese è andata in crisi di nervi, che non sopportava più di vedere quella scatola o di entrare nella stanza dove l'aveva riposta. Non credo sia una cosa che dipenda dalla fede: aveva scelto di farlo, era convinta di "reggere", e poi è finita a sbarellare.

 

tu celebravi questa, vero?

si si si proprio vero, è esattamente quello che ho detto io

 

Certo, ma infatti è proprio pensando ai vivi che preferirei un modo di elaborare il lutto meno "tragico". Sono io da viva che preferirei andare a funerali con "party" piuttosto che con grida, rosari notturni e cortei funebri.
Quando morirò amen, faranno un po' quello che vorranno, a prescindere da ciò che io preferirei. Anche perché chissà chi e come avrà a che fare con le mie spoglie.
Ho conosciuto anche gente le cui ultime richieste sono state bellamente disattese dai parenti.

Comunque a ogni situazione la sua storia. Ovviamente non c'è un modo univoco di elaborare una perdita. Dipende da chi e come muore, da chi resta, ecc. ecc.
Il mio è più un discorso generico, sull'atmosfera in generale.
Diciamo che per la mia sensibilità, tutto ciò che precedente e segue un funerale qui da noi è molto lugubre. Mi lascia quasi un brutto ricordo del morto perché se ripenso a lui tendo a ripensare anche alla cerimonia funebre.

Ne parlerò al mio psicologo.

 

E' ovvio, ed era questo che in parte volevo dire.
Magari perché erano impossibili da mettere in pratica... ma non solo: semplicemente, perché magari quella soluzione era una bellissima solo nella mente del defunto.

Partiamo dal primo caso, ovvero che sia impossibile.
A volte chi muore non conosce le leggi in materia... ed è normale, mica siamo tutti laureati in giurisprudenza. Ti lascia una volontà magari bellissima, romantica... ma impraticabile. E allora, che puoi fare? Nulla: ti "avvicini" alle richieste, interpretando quale potesse essere la vera volontà di una persona.
(parlo per esperienza diretta: è esattamente quel che è successo a me)

Ma è molto più... umanamente comprensibile il secondo.
Una persona a volte sogna chissà che cosa. ma una tomba serve più a un morto, o a chi resta? E' davvero un "luogo di riposo della salma", o è molto più umanamente un posto dove chi è ancora vivo può (e vuole) recarsi per lasciare un fiore, una preghiera eccetera?
Proprio per questo io non voglio lasciare nessuna "volontà" che riguardi funzioni, sepolture etc. Io non me ne farei nulla di una tomba al mare piuttosto che in montagna... ma magari per i miei figli, potrebbe fare la differenza. Dovrei costringerli, nelle mie volontà, a seppellirmi a 300 km da casa loro perché a me garba la ghiaia di un cimitero piuttosto che di un altro?
No, sarebbe assurdo, sarebbe un egoismo allucinante.

 

Noi italiani, da Nord a Sud, con i Celti non c'entriamo niente(ora hai voglia i padani a dire che loro sono celtici..non c'entrano niente!)!
quindi ok halloween ci può stare ma come occasione di vedersi un horror in tv o fare baldoria e basta non ci può stare come tradizione!

Si in alcune cittadine c'è usanza da più di 80 anni anche di questa festa il 31 ottobre ma guardatevi bene che la feste"nostre"sono per scacciare gli spettri o le streghe!

 

Da questo punto di vista concordo. Anch'io, alla fine, non lascerò testamenti o cose simili, però in via informale ho sempre detto che preferirei essere cremata, anche perché è una scelta ormai comune a molte persone.
Diciamo però che trovo comunque giusto che uno, nei limiti del ragionevole e del fattibile, possa decidere dei propri resti.

 

ma xke c'è gente che crede veramente alle storie su halloween?

 

allora io sono ideologicamente vicino anzi vicinissimo alla UAAR
ma parlare di anticristianesimo voglio dire perchè?cosa ne traete vi sentite anticristiani ditemi un po' veramente vedere che persone si definiscono anticristiane è come se io mi definissi antibuddista, perchè come? vi giuro capirei a livello logico più un topic antisionista che reputo comunque una cazzata