Politica italiana

Credo i nati nell'1984, perchè mio cognato è del 1985 e non ha dovuto farlo e mio cugino del 1986 idem.
E' stata una vera maledizione per noi "vecchi" la naja...a me ha fatto perdere la voglia di studiare e abbandonai giurisprudenza, per poi iscrivermi ad un altra facoltà (sbagliando).
Diciamo però che la naja è decisamente una cosa di altri tempi...si perdeva tempo, c'erano difficoltà ma un lavoro poi lo trovavi lo stesso.
Io non so come si potrà andare avanti così...molti laureati sono a spasso oppure fanno lavori assolutamente sottopagati.
La vera differenza tra il vivere oggi oppure una ventina di anni fa è molto chiara...basta vedere cosa hanno costruito i nostri genitori: immobili, posto fisso, pensione, ecc...la nostra generazione sembra fatta di incapaci per quanto non sono in grado di costruire nulla, ma la realtà è un'altra:
i miei genitori a 20 anni già avevano il posto fisso (sia mia madre che mio padre vinsero 4 o 5 concorsi PUBBLICI (quasi contemporaneamente tra l'altro) ciascuno e poi si scelsero il posto che preferivano. Mio padre un appartamento di 130 mq lo pagò 60 milioni delle vecchie lire negli anni80, oggi, gli stessi appartamenti, li stanno vendendo a 400.000 euro.
Ecco dove stà la vera differenza, si continuerà a parlare a vuoto in eterno se non torneranno condizioni simili a queste.

 

Metal Revenge, fidati i CoCoPro non c'erano, e Slater non sono invenzione di Biagi ma di Treu(dalla serie anche Prodi è uguale a Berlusconi) prima si chiamavano CoCoCo.

Il vostro internazionalismo è commovente, ma rendetevi conto che si tratta di una cosa Utopica.

Inoltre uno stato non liberale,riesce anche ad imporre un calmiere sui prezzi, quindi nessun problema per gli Italiani, visto che qualcuno non potrebbe speculare come fa ora.

SporcoRozzo&Primitivo hai ragione, ma sai cos'è cambiato rispetto agli anni '60? I giovani di ora sono molto più rammolliti, e rincoglioniti da inutili programmi televisivi.

 

più che altro, paghiamo decenni di welfare assolutamente sopra le nostre possibilità.
Un paio di generazioni hanno goduto e speso a scapito di quella attuale, con previdenza, sanità, legislazione del lavoro piene di concessioni, gratuità, benefici che sono stati, nella sostanza una cambiale sottoscritta a nome dei proprio figli e nipoti.
Ed ecco che il conto di pensioni facili e "giovani", farmaci e sanità disponibili sempre e per tutti, categorie di lavoratori iperprivilegiati con evidente sproporzione rispetto al loro rendimento e necessità (chi ha detto statali e burocrazia varia?) si presenta a noi. Tocca riaggiustare l'erario e lo facciamo noi con le nostre buste paga ridicole e i servizi inaccessibili e a peso d'oro.

I nostri cari nonni e padri hanno avuto tutto questo pagando meno del dovuto e ora, siccome " i diritti acquisiti non si toccano" anche se non li hai meritati, per riequilibrare il saldo noi paghiamo. Eccome se paghiamo.
Se ci aggiungiamo che abbiamo acquisito MILIONI di allogeni che usufruiscono dei nostri servizi spesso con agevolazioni che noi ci sognamo (in termini previdenziali e non), ecco che il conto da pagare aumenta.
E qualcuno si illude che pagheranno loro le nostre pensioni....tenuto conto che, fino a non troppo tempo fa la normativa previdenziale prevedeva, per l’extracomunitario che tornasse al paese di origine, la restituzione dei contributi versati aumentati dell’interesse del 5% annuo più il rimborso delle spese di viaggio, oltre che per il lavoratore, anche per i componenti della famiglia.
Inoltre, sono dati del 2008,in Italia lavorano poco meno di 1 milione 200 mila collaboratori domestici ma di tutte queste persone all’Inps ne risultano appena 560 mila, comprendendo pure chi versa i contributi per una sola ora di servizio a settimana.
E questi sono solo un paio d'esempi che sbugiardano il finto buonismo alla Fini.

Insomma, il succo è questo: tutto costa, nulla è gratis: se c'è chi ha speso e spende sopra le proprie possibilità e chi produce e paga è oltretutto numericamente inferiore, i conti non torneranno mai.

 

L'insulto di Berlusconi a Mercedes Bresso - Video - RepubblicaTv - la Repubblica.it

A me non fa pena lui ma quelli nel pubblico che esultano come se la loro squadra avesse fatto un gol

 

In Italia il Welfare è sempre stato una barzellata, non al livello di paesi civili quali la scandinavia, ed è vero molta gente paga più tasse di quanto dovrebbe(Il 90% della popolazione), ma qualcuno paga molto meno di quanto dovrebbe(i supericchi).

Sicuramente il più fannullone degli statali lavora più dell'imprenditore più indaffarato, visto che quest'ultimo è solo uno sfruttatore dei propri dipendenti.

 

alquanto opinabile, visto che il fancazzista ruba lo stipendio, mentre il datore di lavoro - se onesto,eh - te lo paga.
Poi vabbè, per te la proprietà è un furto,quindi è inutile che discutiamo su questo punto, sappiamo entrambi come la pensiamo.

 

Sottoscrivo tutto ciò che è scritto persino nella punteggiatura, purtroppo oggi moltissimi (se non quasi tutti) delle nostra generazione (quelli come me che sono nati negli anni'80, ma non solo, dato che ci sono anche le eccezioni) sembrano una grande massa di imbecilli incapaci, eppure noi stessi in primis sappiamo che non è affatto così...
Quelle poche occasioni che hanno consentito di avere un lavoro ci hanno si riempito di tante belle speranze che poi si sono scontrate con la dura realtà (parlo per me, ma credo ache anche tanti altri si siano ritrovati, chi più chi meno, nella medesima situazione): l'esiguità della paga mensile, una miseria, e/o contratti a tempo determinato dalla longevità altrettanto esigua...
A volte si lavora quasi gratis, eppure non si butta via nulla ed a quello per il momento ti devi aggrappare stretto, seppur con amarezza...
Si fa "girare il proprio nome in giro" (e con questo intendo i vari CV e simili, consegna a mano e così via), ma l'unica "soddisfazione" che si ottiene è quella di vedere la quantità di benzina della propria auto diminuire, ed intanto aspetti qualche buona nuova...
...e gli unici che vedi lavorare sodo sono o i grandi figli di mestieranti (e/o proprietari di industrie e grandi negozi), o quelli che non hanno neanche finito le elementari (senza alcuna offesa, sia chiaro, anzi non nascondo un pò di invidia )...ma mi domando: oggi l'istruzione in Italia a che c***o serve se i risultati sono questi?!
Mi scuso per lo sfogo, non so se è il luogo adatto...

 

Si sappiamo come la pensiamo, solo specifico, per me la proprietà non è un furto, lo sfruttamento del lavoro lo è.

 

Sulle pensioni facili e giovani siamo d'accordo. Sono invece sconcertato da certe affermazioni sulla sanità gratuita. Nel 2010 persino gli Stati Uniti sembrano aver riconosciuto il sacrosanto diritto di curare tutti gratuitamente e tu metti in discussione questo concetto.

Esatto, i conti non torneranno mai. Questa è una delle contraddizioni del capitalismo, o come l'ha definito Berlusconi un po' di tempo fa con un neologismo (come se non ci prendono già abbastanza per il culo) l'economia sociale di mercato.
E indovina un po' chi pagherà (e paga già) le conseguenze di tutto questo?

 

Wow, mi sa che questa è una delle poche volte in cui concordo con Druso Italico: qualcuno ricorda le baby pensioni? 15 anni, 6 mesi ed 1 giorno di contributi e potevi andare in pensione! Anziché innalzare l'età pensionabile, perché non richiamano al lavoro questi parassiti, che sono 20 anni buoni che oltre a percepire la pensione lavorano pure in nero rubando posti di lavoro? Idem dicasi per i lavoratori sottoposti al regime di cassa integrazione straordinaria: quelli dell'Alfa ci sono stati 6 anni e mezzo prima di essere licenziati. Dopo aver rubato lo stipendio per oltre 6 anni, adagiati sugli allori, hanno avuto pure il coraggio di lamentarsi.
Per Ace Of Spades: in Italia purtroppo si è teso troppo verso la scolarizzazione. Fin da piccoli ci hanno inculcato che chi "lavor in banca" è arrivato, mentre chi lavora sporcandosi le mani è un perdente. Peccato che di ingegneri ne servano 1000, mentre invece il Politecnico ne sforna ogni anno dieci volte tanto. Invece il panettiere a 1850€ al mese non lo vuole fare nessuno, perché si lavora di notte e non a figo. Quindi alè, tutti ad iscriversi a giurisprudenza, per arrivare a 35 anni ad essere dei fighissimi avvocatucoli in giacca cravatta e valigetta 24 ore da 700€ mensili! Tante volte gli extracee non rubano i posti di lavoro, semplicemente occupano nicchie che noi sapientoni italiani abbiamo iniziato a snobbare.

 

oh cristo ma è na cosa paradossale, non essere assunto per avere il curriculum troppo bello, roba da matti, mi verrebbe da ridere se non fosse una situazione triste

 

purtroppo è un classico, l'ho sentito spesso,anche in prima persona.

Una laurea con 110 e lode non garantisce più nulla, è inflazionata e, per alcuni corsi, equivale ad aver studiato tante chiacchiere e non saper risolvere un problema qualunque in un'azienda.

Tristezza.

 

Difatti da quando hanno istituito gli stage legalmente che le aziende si divertono aprendere neolaureati con riborso spese per farli lavorare seriamente senza contributi... belle ste leggi italiane sulla famosa tanto decantata flessibilità adattabilità ecc ecc.!!!