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Politica italiana

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Daniele "dani66" D'Adamo, 3 Novembre 2008.

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  1. Metal Revenge

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    1 Gennaio 2010

    Eh io direi che siamo proprio agli inizi
    E' appena nata la federazione (che è un insieme di partiti e non un partito unico)
    Poi l'unione della sinistra è un'altra cosa rispetto a quello che sta avvenendo con FdS cioè l'unione dei comunisti, che comunque ritengo una cosa positiva

    E il "brodino caldo"?

    Purtroppo è una cosa che succede troppo spesso, che frammenta il voto di sinistra in troppo partiti senza quorum e che aiuta il PDL ad avere la maggioranza
    Pensa se FdS (anche se non si chiamava così ancora) avesse corso insieme a sinistra e libertà alle ultime europee...
     
  2. S_E_D

    S_E_D
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    1 Gennaio 2010


    Certo che siamo agli inizi...ma dopo 2 decenni di scissioni mi pare un'ottima cosa. Soprattutto perchè non si tratta nè di una nuovo arcobaleno (la sinistra arcobaleno) e non è neppure l'unità dei comunisti (che io tra l'altro auspico, all'interno della FdS). Dico che non è l'unità dei comunisti per una serie di ragioni:

    - C'è Salvi, ex DS. Dopo anni all'opposizione interna nei DS invece che andare in Sinistra e Libertà è andato nella FdS (dopo essere passato per sinistra democratica) perchè, a suo giudizio, lì c'era un reale tentativo di aggregazione a sinistra, al contrario di SeL (e alla fine ha avuto ragione, dato che SeL si è autodistrutta con l'uscita dei verdi e dei socialisti)

    - Al congresso fondativo del 5 dicembre era presente Lothar Bisky, esponente di spicco della Linke, partito di sinistra tedesco. Era presente anche il segretario di Akel, partito comunista cipriota. Perchè dico questo? Per far capire l'indirizzo che si è voluto dare alla FdS ovvero unità di tutta la sinistra anticapitalista.

    - Basta leggersi il manifesto della FdS per far capire che questa non è l'unità dei comunisti, ma di tutta la sinistra anticapitalista. Certo, i socialisti craxiani ex-sinistra e libertà se permetti non li vogliamo 8al contrario di vendola).

    Per quanto riguarda le europee io ti dico...pensa se Vendola non avesse fatto la scissione qualche mese prima...poi è stata Sinistra e Libertà a porre la condizionale anticomunista per le proprie alleanze.
     
  3. Attila

    Attila
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    Dio

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    1 Gennaio 2010

    Sulla FdS posso dire che purtroppo non è l'unità dei comunisti cercata dal PdCI ma è un primo passo che comunque porta a fare iniziative comuni tra PdCI e RC (con il risultato che almeno nel mio territorio, si muovono già come un un partito unico). In realtà è già qualcosa di più ampio e per farne parte non è necessario essere comunisti come si è detto la mattina prima del NOb-day. Personalmente la penso come Diliberto, e credo che l'unione doveva essere già fatta ma spero che la FdS sia un primo passo verso l'unità.

    Su Tonino. Questa sera leggerò il sito linkato da Metal Revenge ma per ora rimane sempre la domanda: Perchè in Italia si accanisce tanto contro Berlusconi (non contro il PdL) ed in Europa vota insieme al suo partito? Poi ammetto di averlo sentito affermare di voler "spersonalizzare" il partito e quindi su questo alzo le mani, ma secondo me non è la questione più importante :)

    Comunque di nuovo auguri^^
     
  4. Metal Revenge

    Metal Revenge
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    1 Gennaio 2010

    Qualche volta, come per il federalismo fiscale, l'IdV ha votato con la maggioranza anche in Italia.
    Non c'è un pregiudizio, si analizzano le leggi proposte caso per caso e se sono buone si votano anche se proposte dalla maggioranza

    Il problema è che praticamente ogni legge di questa maggioranza è ad personam

    In Europa non credo ci sia tutto questo feeling che sostieni...anzi in Europa c'è Sonia Alfano che se avesse B. fra le mani non sò che gli farebbe :sadic:

    :beer:


    Dopodichè
    L'altro giorno sul Fatto Quotidiano (che Dio lo benedica) è uscito un interessante articolo di Flores D'Arcais (lo stesso che fece le 10 domande a Di Pietro su argomenti simili a quelli di S_E_D a cui tonino ha risposto) sulla via che Di Pietro potrebbe e dovrebbe intraprendere per cambiare il paese

    In sostanza sostiene che Tonino dovrebbe attuare lo scioglimento del suo partito dentro un crogiuolo da lui stesso proposto e che veda co-protagonisti i movimenti della società civile, le lotte sindacali che si moltiplicano, le nuove generazioni “viola”, la cultura “azionista” e la scienza “illuminista”

    Caro Di Pietro l?Idv non basta - micromega-online - micromega

    Io sono sostanzialmente d'accordo, voi che ne pensate?
     
  5. HeadlessChild

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    1 Gennaio 2010

    Che Flores D'Arcais lo considero un efficace attivista ma come intellettuale lo stimo relativamente poco, che tutto questo parlare di aprirsi alla società civile è populista, e via dicendo.
    Cosa dovrebbe fare l'IDV in merito? Sciogliersi per dar vita ad una federazione con soggetti che tanto già lo appoggiano? Questo per qualche strana magia porterebbe i voti di un italiano su quattro (il 25%)?
     
  6. HeadlessChild

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    1 Gennaio 2010

    La retorica della democrazia se si deve fare dev'essere fatta bene. I premi di maggiornaza sono antidemocratici perché (contro ogni evidenza tra l'altro) sei convinto che portino al bipartitismo, gli sbattamenti invece, che escludono partiti magari votati da milioni di persone, vanno bene?

    L'italia è stata governata per quarant'anni da democristiani e socialisti "all'italiana". Sotto questi governi abbiamo sviluppato l'amministrazione pubblica più ridicola d'europa, un debito pubblico del 110 %, corruzione a livelli africani, e negli anni 70 ci siamo goduti anche le stragi di stato. E il tutto in un contesto mondiale di crescita economica per l'occidente.

    Le cose sono migliorate? Bene o male no. Ma non si dia la colpa alla fine del proporzionale dei problemi dell'italia. Semmai si può riflettere sul fatto che entrambe le leggi elettorali della seconda repubblica sono ridicole. La prima perché creava il bipolarismo "piùcheperfetto", la seconda perché è rigida e non esistono le preferenze.

    E comunque per capire che manna dal cielo sarebbe il proporzionale con sbarramento basterebbe guardare ai risultati delle europee (proporzionale con sbarramento): berlusconi e lega non avrebbero potuto governare. PD e IDV nemmeno. Si sarebbe aperta al gara a chi corrompe meglio Casini, e quello sarebbe stato il governo. In germania con il proporzionale hanno appena dovuto governare insieme popolari e socialisti.. per fortuna che è un popolo tendenzialmente poco corrotto, altrimenti guai a loro.
     
  7. Metal Revenge

    Metal Revenge
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    1 Gennaio 2010

    Mah ti dirò
    In un'Italia dove lo strapotere mediatico di B. è in grado di rovesciare qualsiasi buona azione fatta dai partiti a sinistra, un'ottima arma sarebbe quella di proporre candidature forti

    Non dimentichiamoci che l'8% delle europee è frutto anche dei voti calamitati da De Magistris (secondo in Italia per numero di preferenze a B.)

    Ora io non dico di fare il calciomercato imbarcando le personalità più disparate per pura propaganda (vedi costituente del PD) ma di unire gli ambienti che dicono le stesse cose

    Il "popolo viola" non dice sostanzialmente le stesse cose?
    No Berlusconi, legalità e democrazia
    Bene, che si cominci a collaborare a un progetto POLITICO (certo, il popolo viola mica potrà pensare di manifestare per sempre)
    Se si realizzasse una convergenza, la candidatura di un leader viola porterebbe parecchi voti di tutto quel popolo viola che è scettico (nonostante si abbia le stesse idee)
     
  8. HeadlessChild

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    1 Gennaio 2010

    L'hanno già fatto

    Il popolo viola non esiste. Un gruppo di ragazzi per nulla carismatici ma bravi con la rete, hanno avuto una buona idea ed hanno organizzato (con l'appoggio di diversi soggetti preesistenti) una grande manifestazione. Chapeau, gli auguro fortuna e successo. Ma il "popolo", a cui fanno riferimento è bene o male lo stesso dell'onda, dei girotondi, dei V day, ecc... e ora una parte di questo rimane in contatto (anche) con loro xche non aspetta altro (da anni) che qualcuno capace di creare eventi di protesta, mentre la restante parte ha fatto la sua manifestazione annuale e si sente la coscienza a posto.
    Fa bene di pietro a rimenere sempre vicino a questi sommovimenti per sottrarre questa gente dall'inutile astensionismo grillino, dall'inconcretezza dei partiti comunisti, e per riempire il vuoto lasciato dalla latitanza PD. Può anche candidare qualcuno di questi al limite (come rifondazione che ha candidato caruso spacciandolo per "il capo dei no global", quando era solo uno dei capoccia dei centri sociali napoletani che aveva creato un sito per una manifestazione), ma morta li.
     
  9. dicklaurant

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    1 Gennaio 2010

  10. Metal Revenge

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    1 Gennaio 2010

    Non posso darti torto
    Come usciresti tu da questo stallo (PD in caduta, IdV stabile, Pdl e Lega al governo)?
     
  11. HeadlessChild

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    1 Gennaio 2010

    Con una crescita dell'IDV basata su attività, contenuti e credibilità delle candidature, con la speranza che il PD non si/ci faccia troppo male, che i nuovi verdi e SEL siano discretamente filogovernativi, e, soprattutto, con l'attivismo in prima persona di una moltitudine di soggetti.

    In realtà però, ora delle prossime politiche credo che siano realisticamente più significativi i movimenti al di fuori della sinistra. Magari qualche tentato regicidio nel PDL o qualche grande centro veramente grande potrebbero aprre scenari significativamente diversi. Nessuno propriamente entusiasmante a dirla tutta, ma peggio di così...

    C'è poi la piccola possibilità che il digitale terrestre (accompagnato dalla sempre maggiore diffusione di internet), pur lottizzato, sia meno culturalmente soffocante dell'attuale TV italiana.
     
  12. Metal Revenge

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    1 Gennaio 2010

    Se non si ritira B. spazi di elettorato indeciso significativo non ce ne sono (ecco il perchè di "stallo")
    Il giorno che si ritirerà il 35% degli italiani non saprà più per chi votare

    Per le prossime regionali mi aspetto una conferma del voto delle europee.
    Niente di più, niente di meno (ecco il perchè di "stallo")

    Magari fra 30 anni
     
  13. S_E_D

    S_E_D
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    1 Gennaio 2010

    Se la retorica democrativa devo portarla fino in fondo io non sono nemmeno per la democrazia parlamentare, ma siccome ci dobbiamo confrontare con la situazione concreta attuale, bisogna stare a ciò che oggi passa in convento.

    Non ho detto che il proporzionale è la manna da cielo, ma ho detto che dal punto di vista della rappresentatività in questo momento è il migliore sistema. Lo sbarramento al 5% è stato proposto perchè con quella clausola ci può essere un accordo con l'UDC e con il PD (D'Alema è sempre stato favorevole ad un accordo per una legge elettorale alla tedesca).

    Per te è più importante il principio della governabilità, per me quello della rappresentanza. Ti ricordo anche che nel 1962 il centrosinistra fece delle riforme importanti, il debito pubblico iniziò a crescere dal 1980 in poi, con Craxi quindi il problema mi sembra più legato alla gestione Craxi che al proporzonale in sè.
    Se poi vogliamo trovare nel sistema proporzionale la causa di tutti i mali della prima repubblica (addirittura le stragi) facciamo pure, andiamo avanti con i referendum Segni e con i "bipartiti unici".
    Se il nostro sistema elettorale da premi di maggioranza alle coalizioni è ovvio che si spinga verso un sistema bipolare così come è ovvio che emergano i personalismi...e per fortuna che non sono passati i refrendum a giugno ( o meglio 2 su 3, quelli che davano il premio di maggioranza, alla camera e senato, al partito che avesse preso più voti) sennò eravamo freschi...
     
    #9748
    Ultima modifica: 1 Gennaio 2010
  14. S_E_D

    S_E_D
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    1 Gennaio 2010


    Per me è una cosa che non porterebbe da nessuna parte.

    Il famoso popolo viola non esiste nè in numeri, nè in cultura e nemmeno in organizzazione (fare un passavoce si internet non si può definire "organizzazione"). E' un insieme di persone che spaziano dall'operaio al padrone "illuminato" passando per il lavoratore autonomo che non sono accomunati da un interesse materiale, ma da un interesse ideologico. Questo interesse ideologico però non è neppure così forte da poter creare un "blocco sociale" che possa egemonizzare il resto della popolazione. Il tutto è fondato su uno spontaneismo e volontarismo che sfocia, a seconda dei casi, in un estremismo infantile o in una semplice adesione "per simpatia" quindi il tutto si riduce a semplice idealismo, senza una reale coscienza autonoma. E' un movimento di opinione, che ben presto avrà il suo reflusso.

    Nella società civile è vero che ci sono molte associazioni, comitati con persone veramente preparate e che portano avanti numerose battaglie sul territorio. Ho avuto modo (e piacere) di fare battaglie con queste persone (che nella maggior parte delle volte sono "compagni delusi") e sicuramente sono un punto su cui fare leva per cambiare le cose e sensibilizzare a livello locale la popolazione.
    Il problema però, anche qui, è l'adesione volontaristica e spesso non organizzata il "male" di questi comitati. Se si vuole perseguire la via del territorio come punto di partenza per ritornare ad essere egemonici, bisogna avere un'importante struttura organizzativa che in questo momento solamente i partiti hanno.
    Quindi di per sè l'idea che questi si debbano sciogliere nell'IDV, quindi in un partito, è giusta, ma purtroppo è proprio l'IDV che non ha nessun peso sul territorio e dove ce l'ha, mi spiace dirlo, è in mano ad affaristi di democristiana memoria.

    Tutti questi "movimenti" una volta uniti nella nuova IDV che collante avranno? Sul piano materiale si tratterebbe di un interclassismo di democristiana memoria e sul piano ideologico di un piatto antiberlusconismo.
     
    #9749
    Ultima modifica: 1 Gennaio 2010
  15. HeadlessChild

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    1 Gennaio 2010

    Il debito pubblico all'inizio degli anni 80 era già al 60%. Certo, Craxi ci ha regalato un'impennata spettacolare.. ma non l'ha "inventato" lui.
    Non voglio certo dare la colpe di tutti i mali della prima repubblica al proporzionale. Allo stesso modo non si può dare la colpa al bipolarismo del berlusconismo.
    A me sembra che in Italia le idee di governabilità e rappresentanza abbiano relativamente poca importanza. Il fatto che un popolo senza coscienza civica, disinformato e manipolato abbia piena rappresentanza non è necessariamente un bene. Nello specifico, la piena rappresentanza in italia significherebbe l'impossibilità assoluta di un governo di sinistra senza l'UDC.
    Allo stesso modo, non è che io frema per avere più "governabilità", visto quello che berlusconi fa con la governabilità.
    In realtà il punto è che l'Italia è momentaneamente causa persa; certo il bipolarismo, se almeno ci fossero le preferenze, garantirebbe un po' meglio sotto il profilo della non subalternità dell'opposizione "moderata" (ovvero quella determinante) e soprattutto, nella prospettiva, in futuro, per una botta di culo o altro, di un cambiamento.
    L'unica possibilità per una vera svolta in italia è una coalizione di massimo 4/5 partiti solidi che, in nome di una quantità di voti dignitosa, abbia diritto di governare con mani libere. Certo... oggi che si gioca in difesa il proporzionale sembra una buona ipotesi, e nemmeno l'UDC sembra più un partito tanto pessimo. Ma quelle non sono svolte.
     
    #9750
    Ultima modifica: 1 Gennaio 2010
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