Quando ero piccolo pensavo che..

C'è da dire però che il consumo di stupefacenti negli anni '90 era decisamente minore rispetto ad oggi... sarà un caso?

Da piccolo credevo che i negozi di giocattoli fossero aperti 24H su 24.
Da piccolo credevo che i metallari fossero brutti ed ignoranti.
Da piccolo credevo di essere veramente brutto... e probabilmente non mi sbagliavo

 

Pure io.
Inoltre, se vedevo un muretto non troppo alto ci salivo sopra e camminavo mettendo un piede davanti all'altro seguendo la stessa linea.

 

e che i gnomi fossero i loro figli? carina questa... a parte che in Finlandia nn esiste la Befana... però Babbo Natale è sposto si, a Korvatunturi abita anche la sua signora

 

Cavolo, vedo che il fatto di mettere i piedi all'interno delle mattonelle non era solo un disturbo mio

 

Ecco, me n'è venuta in mente un'altra Io pensavo che le automobili si guidassero col volante e la leva del cambio. Pensavo che quest'ultima funzionasse come i remi di una barca, per partire bisognava tirarla indietro per avere una spinta in avanti vedendo che chi guidava non faceva altro che riportarla in avanti e poi tirarla indietro pensavo che per mandare avanti la macchina su una strada pianeggiante o in salita si dovesse proprio remare con quella leva, mentre in discesa l'auto sarebbe andata da sola. Sono rimasta convinta di questa cosa per diversi anni...

 

Io invece, quando ero piccola (boh, forse 4 anni) e avrei voluto bere caffè (quello luuuuungooooo), la mia mamma mi diceva: "Tarja, se bevi caffè da piccola i tuoi capelli diventano neri" ...però nn davo ascolto alle parole di mia mamma (brava me eheh) e lo bevevo di nascota, ed ecco il risultato... capelli biondissimi :-D

 

Anche io... Lo faccio ancora quando sono assorto nei miei pensieri...

 

Anche iooooo, vedo che è una paura che accomuna molti bambini. Io ne ero terrorizzata a causa di un film che vidi per sbaglio. e ricordo che avevo proprio il batticuore e la sudarella le prime volte e ho dovuto chiamare mamma. Poi più avanti, presa da un impeto di coraggio ho dormito tutta scoperta...Però la fase dormire ancora con la coperta fin sopra la testa l'ho superata, o meglio d'estate è talmente caldo che non me ne frega una cippa lippa...Poi i vampiri (quelli seri) sono diventati per me motivo di grande fascino, forse proprio perchèe secondo me, dovevo affrontare una grandissima paura infantile.

questa mi ha fatto troppo ridere...che bastardo!

Su questa ho un anedotto. Io anche facevo il cielo a riga. Ma un giorno guardando il cielo e riflettendoci, arrivai alla conclusione che effettivamente e per dato certo il cielo non era una riga, ma copriva tutto ciò che c'era dietro a quello che vedevo. Al che, coprii tutto il foglio di azzurro...e la maestra che disse? Che era meglio che facevo la riga.
Infatti ora faccio l'illustratrice.

anche io...cambiavo immediatamente canale per paura di spaventarmi!

ahaha ne ho una simile!


Ora passo a me:

Quando ero piccola pensavo che l'atto sessuale fosse solo uno "strusciamento" delle due parti genitali, non avevo la benchè minima idea di cosa fossero erezione e penetrazione. E la cosa curiosa è che l'ho scoperto grazie ad uno di quei libri educativi sul sesso (e non con film o foto porno), completo di disegnini "stilizzati" esplicativi (della serie "hai capito? Ti faccio un disegno?").

Quando ero piccola pensavo che se un drogato ti toccava eri drogato/malato anche tu. E pensavo che i drogati fossero solo quelli che si bucavano (andava di moda l'eroina negli anni '80) e che avessero automaticamente l'AIDS (noi generazione anni '80 ci hanno fatto una capa tanta con l'HIV, e per fortuna direi...).

Sulle paure del buio, quando ero piccola credevo che se fossi rimasta troppo a lungo in un posto buio qualcosa mi avrebbe toccato o acchiappato in qualche modo. Per questo ogni volta che spegnevo la luce correvo come una disperata verso una stanza luminosa e con gente. Devo dire che questa cosa mi è rimasta un po'.
Idem se quando dovevo dormire e la luce in stanza era già spenta, dovevo correre e saltare sopra letto più veloce che potevo, perchè da sotto venivano fuori le mani mostruose.

Quando ero piccola credevo che la pioggia fosse la pipì dei cari estinti (pensa te che schifo!). Inoltre credevo che fosse automatico che ogni volta che pioveva in città, in montagna nevicasse.

Hum ora non me ne vengono più in mente.

 

da piccolo, per diverso tempo, ero solito accendere e spegnere ritmicamente la lucetta del comodino prima di addormentarmi...spegnevo..dopo 10 secondi accendevo..mi guardavo intorno e controllavo che fosse tutto in ordine, che nessun essere mostruoso si stesse nascondendo in camera..una specie di 1,2,3 stella diciamo e continuavo cosi per 5 minuti buoni

 

Per me non era tanto il camminare dentro le mattonelle, quanto evitare di calpestare righe e crepe che si presentano lungo il marciapiede o nei portici (e vivendo a Bologna vi assicuro che c'è da sbizzarrirsi )...Pensavo che calpestandole la strada si sarebbe aperta e io sarei precipitato nel centro della terra

 

Questo topic é il paradiso di ogni psicanalista
Comunque da piccolo anche io avevo paura dei mostri nel buio solo che tipo mi rannicchiavo a letto stringendo gli occhi e pensando che se io non li vedevo loro non mi avrebbero fatto male...tipo lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia...

 

Io escogitavo piani per scappare...
Ricordo che avevo paura della pecora nera, e quando sentivo dei rumori a letto trattenevo il respiro e rimanevo immobile!!
Cmq avevo la mia fata a proteggermi!!....

 

Tenetevi forti perchè questa è bella

Quando avevo 3 anni, mia nonna per farmi stare zitta mi disse che ogni persona ha dentro di sè una specie di bombola d'ossigeno, e che più si parla e più l'ossigeno diminuisce finchè non si muore

Non mi è servito a zittirmi, ma per un pò ho avuto una paura folle di consumare troppo ossigeno e morire entro i 6 anni

 

Quando ero piccolo ero talmente stronzo che erano il mostro nell'armadio e quello sotto il letto ad avere paura di me...

 

io che sono molto normale dormivo spesso sotto il letto e mi chiedevo com'è che non c'era nessun mostro