Droghe: svago innocente o crimine da punire?

Messico. Guerra alla droga: oltre 3mila morti nel 2009

Diciassette morti al giorno, in media. La guerra scatenata dai grandi cartelli della droga ha fatto registrare un allarmante record in Messico. Dall'inizio dell'anno, i morti per le violenze provocate dal narcotraffico sono già tremila. E' la stima pubblicata dal quotidiano Universal. Il giornale ha iniziato nel 2005 a calcolare le esecuzioni causate dal conflitto interno fra le organizzazioni dei narcos e contro le istituzioni. Rispetto al 2008 c'è stato un vertiginoso aumento di vittime, pari all'80%. Lo scorso anno, in questo periodo, i morti erano 1.701: oggi sono quasi il doppio.
Il feroce trend del 2009 è stato chiaro, con tutta la sua violenza, fin dall'inizio dell'anno: in 51 giornate gli scontri hanno fatto i primi mille morti. La media è di 17 omicidi al giorno.
La violenza è diffusa in buona parte del territorio messicano, anche se ci sono stati (Hidalgo, Tlaxcala, Yucatan) che non sono scenario delle esecuzioni dei narcos. Il caso più grave, al contrario, è quello dello stato di Chihuahua, che concentra circa il 40% delle vittime.
Il governo di Felipe Calderón affronta con il pugno di ferro la piaga del narcotraffico, ma la risposta dei cartelli è violentissima. L'incremento delle violenze preoccupa anche i vicini Stati Uniti. In un rapporto citato dall'Universal, la Dia (l'intelligence del Pentagono) riconosce che anche gli agenti antidroga statunitensi in Messico corrono pericoli.
Il problema è complesso e va risolto anche con l'aiuto degli Usa: su questo l'amministrazione di Barack Obama sembra d'accordo con Calderón. Secondo un'inchiesta basata sui dati dell'Aft (l'agenzia americana per l'alcol, il tabacco, le armi e gli esplosivi), negli ultimi tre anni oltre il 90% delle armi sequestrate in Messico era arrivato dagli Stati Uniti.
Il traffico illecito di armi dalla frontiera nord al Messico non è stato bloccato efficientemente. Secondo gli Usa, la cooperazione e il coordinamento delle agenzie statunitensi con quelle messicane per fermare il contrabbando di armi sono passi in avanti compiuti solo di recente.
Il ministro statunitense della Giustizia, Eric Holder, ha assicurato che gli Usa combatteranno il narcotraffico, così come fecero "con la mafia italiana".

 

Italia. Milano. Under 16 beve alcool? Multa di 450 euro ai genitori

ma non scrive più nessuno qui???

 

visto che prendiamo l'estero come esempio in tutto,dovremmo essere contenti di queste nuove norme,visto che ci avvicinano sempre più ai paesi che riteniamo superiori. per la cronaca in svezia nei locali notturni nn entri e nn bevi se nn sei maggiorenne e se nn hai il documento.

 

...In teoria sigarette e alcol non si potrebbero vendere a minorenni da sempre...

ma pare che ormai far rispettare le leggi equivalga a diventare in automatico una dittatura fascista!

vabbè...
siamo solo noi che ci poniamo certi problemi,all'estero evidentemente sono più pragmatici e si fanno meno seghe mentali, in modo più o meno "malizioso".... in tre parole:Sono più onesti!

 

il problema è la multa ai genitori.

oltre al fatto che basta fare qualche km e questo divieto non esiste, quindi tutti andranno là con evidente aumento dei problemi per gli spostamenti e pericolo di incidenti.

 

Perchè? quando una persona è minorenne non deve sempre far riferimento forse a qualcuno??

A scuola mica ti chiedono di far firmare un genitore i tuoi voti?
NOn vedo proprio cosa ci sia di strano!

questo sarà tutto da vedere!
RIcordo che quando ci fu il decreto antifumo c'erano non pochi individui che prevedevano scenari tipo ristoranti, discoteche e locali completamente vuoti!

cosa che invece...

 

il divieto di fumo nei locali riguarda tutta la nazione, non un solo posto, basta spostarsi per poter bere tutto quello che si vuole.

per quanto riguarda la multa, mi sembra a dir poco esagerata, come se fosse colpa dei genitori se i figli quando escono si vogliono bere qualcosa.

ma con la moratti non c'è mai fine al peggio. visto il fallimento colossale dei test gratuiti per vedere l'assunzione di droghe dei ragazzini, ora se ne esce con questa.

insomma tra genitori e ragazzini milanesi vuol creare proprio un bel casino familiare.

 

e quindi...
La morale quale è?
Giusto o sbagliato?

Colpa o meno... i genitori sono responsabili della condotta dei loro figli minorenni e sono gli unici ad avere l'autorità per educarli.

9 su 10 un minorenne non lavora quindi difficilmente una multa se la paga lui... quindi, la paga papà.
cosa cambia? nulla!

ah beh... non credo si aspettasse neanhce lei grandi rivoluzioni da quello...

La legge si preoccupa di tutelare la legalità non certo l'armonia nei rapporti familiari.

 

credo sia giusto che i ragazzini non bevano alcolici, ma ovviamente ci sono modi e modi per ottenere i risultati.

come ci sono diversi tipi di alcolici, se un ragazzino il sabato sera si beve una birra non vedo dove possa essere il problema, se si beve della grappa o del whiskey è diverso.

è contemplato questo nel divieto?


e poi come hai giustamente fatto notare tu, è già illegale per i minori di 16 anni bere alcolici, quindi a cosa serve questo provvedimento, se la legge esiste già?

 

Sinceramente nel caso specifico non vedo altri provvedimenti se non quelli di non vendere e punire i trasgressori.

L'ubriachezza molesta la si raggiunge anche e abbondantemente con la semplice birra!
Soprautto se si è giovincelli.

manca l'applicazione!come sempre!

 

Nuova Zelanda. Studio: il fumo di cannabis non pregiudica le funzioni respiratorie, le migliora

Attenzione: lo studio descritto in questo articolo potrebbe costituire istigazione al consumo secondo una interpretazione italo-iraniana della guerra alla droga basata sul reato d'opinione. Gli autori dello studio, forse anche noi che l'abbiamo pubblicato, e persino chi lo trasmette a colleghi e amici potrebbero essere denunciati dal Dipartimento politiche antidroga guidato dal sottosegretario Carlo Giovanardi.

L'effetto dell'assunzione di cannabis sulla funzionalita' dei polmoni e' molto diverso da quello del tabacco. Questo il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica European Respiratory Journal.
I ricercatori dell'Universita' di Otago in Nuova Zelanda hanno paragonato gli effetti della cannabis e del tabacco fumato su oltre mille adulti.
Gli studiosi sono giunti alla conclusione che "l'uso continuato di marijuana e' associato con una maggiore capacita' vitale forzata (il volume di aria che puo' essere espulso forzatamente dopo l'ispirazione), una maggiore capacita' polmonare totale, una maggiore capacita' funzionale residua (il volume di aria presente nei polmoni alla fine di una espirazione passiva), e un maggiore volume residuale. La cannabis e' anche associata con una maggiore resistenza delle vie respiratorie. Questi risultati simili a quelli riscontrati nei non fumatori".
Gli autori della ricerca poi scrivono: "Al contrario, il consumo di tabacco e' associato con una diminuzione nel volume di espirazione forzata in 1 secondo, un minore tasso di espirazione forzata, un piu' basso fattore di trasferimento e un maggiore volume statico polmonare, ma non con una maggiore resistenza delle vie respiratorie".
Concludono gli studiosi: "La cannabis sembra avere effetti diversi dal tabacco sulla funzione polmonare".
Un recente studio dell'Universita' della California a Los Angeles pubblicato sull'American Journal of Respiratory & Critical Care Medicine aveva gia' rivelato che l'uso abituale di marijuana non e' associato ad un declino della funzione polmonare rispetto ai non fumatori.
Nel 2007 anche uno studio della Yale University aveva rivelato che fumare cannabis, anche a lungo termine, non era associato con un deterioramento della funzione polmonare.




e un video molto interessante se qualcuno lo volesse vedere

YouTube - StoriaDellaMarijuana a
YouTube - StoriaDellaMarijuana b

 

Legalize it!

Bury me in smoke...

 

Auguri!

 

Da buon radicale sono favorevole alla liberalizzazione di tutte le droghe, specie di quelle leggere. Tuttavia la questione più importante è, secondo me, non tanto il proibire o vietare questa o quella sostanza, ma l'informazione di cui in Italia non c'è traccia nè nelle scuole nè tantomeno in altri edifici pubblici. Se un'individuo viene informato sulla differenza che c'è tra farsi una canna, farsi una pera, tirare coca, ecc e le conseguenze che queste azioni comportano a breve e/o lungo termine deve essere libero, se maggiorenne, di fare quel che gli pare. Il proibire queste sostanze serve solo ad alimentare l'uso di ragazzi/e di tali droghe, spinti dalla trasgressione.
Bisogna, prima di tutto, INFORMARE bene...