Islamofobia?

Attendo una risposta al quesito, perché non lo so neanche io.

 

Un giornalista e intellettuale egiziano naturalizzato italiano,autore di vari libri.
Ha scritto per Repubblica e il Corriere della Sera,di cui era vicedirettore.
Si è convertito dall'Islam al Cattolicesimo.
Conoscendo bene l'Islam per esperienza diretta, ne denuncia la natura "intrinsecamente violenta".
Ovviamente, per non smentirsi, i suoi ex correligionari vogliono farlo fuori.

 

diciamo pure che Madgi Allam è uno che per dar contro alla sua ex religione si è alleato coi peggio teocon italiani (Ferrara, Pera) ed americani (comprese le associazioni anti-abortiste che recapitano minacce su minacce ai medici che praticano l'aborto).


insomma, che è passato da un estremismo ad un altro.


giusto per completezza d'informazione, Druso.

 

grazie per la delucidazione

 

certo,essere contrari all'aborto è come uccidere gli apostati,uguale proprio!

 

mai sentito parlare di contiguità ideologica?

bene, Magdi Allam è contiguo ideologicamente con un certo tipo di associazionismo americano anti-abortista.

 

occhio che fai lo stesso ragionamento di chi associa gli omosessuali ai pedofili...dovresti sapere quanto simili ricerche di "contiguità" siano improprie.

 

ma tu l'hai letto il programma del suo pseudo-partito "Protagonisti per l'Europa cristiana"?

 

sì, e infatti non l'ho certo votato,anche perchè Allam è confluito nell'UDC.

 

Uhm... volendo essere precisi è anche un personaggio controverso che dal 1978 al 2002 si è definito musulmano non praticante, ha scritto sul Manifesto e su Repubblica, sosteneva la cultura islamica e la sua compatibilità con la cultura occidentale, la società multietnica e multiculturale. D'altronde ha studiato da ragazzo in egitto in scuole cattoliche, senza ne uccidere ne essere ucciso dai professori. Ha cambiato radicalmente posizione nel 2002 in seguito al "furore" causato torri gemelle; data in cui non viveva più in egitto da 22 anni (e che aveva lasciato del resto a 20 anni). Il suo cambio di posizione improvviso e radicale ha suscitato reazioni perplesse a destra come a sinistra. Ad ogni modo, essendosi convertito dopo vent'anni in italia, dopo aver raggiunto da altrettanto tempo l'età della ragione, ed avendo scritto sull'argomento per lungo periodo, pare evidente che o è un po' stupido, oppure semplicemente come tanti ha sviluppato certe posizioni dopo l'attentato dell'11/9 e non in base alla sua conoscenza dell'islam (anche perché tra l'altro, con una certa qual ipocrisia, tutt'ora parla talvolta di dialogo interreligioso e di islamici moderati.. non è esattamente sulle posizioni di Druso.. ) la quale se la logica ha ancor un valore avrebbe dovuto portarlo sullle attuali posizioni come minimo un decennio prima.
Va precisato che la sua recente conversione al cristianesimo è nota a tutti (è stato battezzato dal papa in persona) eppure non gira sotto scorta, l' UCOII l'ha definita una sua libera scelta.
Personaggio ormai per nulla prossimo alle comunità islamiche italiane, che lo guardano comprensibilmente con ostilità, continua da anni ad attribuire a queste comunità (nei confronti delle quali il suo colore della pelle non gli garantisce di certo un canale preferenziale di informazioni) nefandezze di ogni genere. Ha dichiaratamente accusato la moschea di viale jenner di finanziare il terrorismo ed il capo dell'UCOII di averlo segnalato ad Hamas per farne decretare la morte. Però in nessuno dei due casi nessun magistrato è arrivato a nessuna conclusione in merito.... questi sono solo due esempi di cui è rimasto qualche eco, ma la sua carriera è caratterizzata da centinaia di accuse senza seguito che ha distribuito quotidianamente sul corriere della sera e che chi come me ha avuto l' "onore" di leggere (si trattava di un articolo al giorno, immancamble, sicuro come il tramonto) fa spesso e volentieri molta fatica ad attribuirgli l'aggettovo "intellettuale". E' abbastanza opinione diffusa che i suoi libri ed i suoi articoli se non potessero giocare sullo scalpore dell'essere stati scritti da un arabo ex musulmano sarebbero più adatti ad una discussione su un forum che alla pubblicazione. Carino in proposito un articolo di Valerio Evangelisti sulla sua biografia di Saddam che lo definisce "il pinocchio d'egitto".
E' autore di diversi libri tra cui Viva Israele, che Gad Lerner (ebreo per chi non lo sapesse) ha sostanzialmente definito come un'idealizzazione inquietante; pur non potendo dire che ha preso posizione in merito (ma credo l'abbia fatto), ha di fatto sostenuto la guerra in Iraq criticando chiunque la dichiarazze illegittima e lasciando intendere che il popolo iracheno ne era contento. Si può definite con molta tranquillità un teocon di tipo "bushista", tassello chiave del radicalismo antislamico italiano insieme a Ferrara e alla deceduta Oriana Fallaci.

 

La moschea di viale jenner è tutt'ora sotto inchiesta, così come diversi suoi frequentatori, non è che siano allucinazioni di Allam.

Quanto alla sua posizione,direi che ho riferito bene:«Approdo di un lungo cammino Decisivo l’incontro con il Papa» Corriere della Sera
"La mia conversione al cattolicesimo è il punto d’approdo di una graduale e profonda meditazione interiore a cui non avrei potuto sottrarmi, visto che da cinque anni sono costretto a una vita blindata, con la vigilanza fissa a casa e la scorta dei carabinieri a ogni mio spostamento, a causa delle minacce e delle condanne a morte inflittemi dagli estremisti e dai terroristi islamici, sia quelli residenti in Italia sia quelli attivi all’estero. Ho dovuto interrogarmi sull’atteggiamento di coloro che hanno pubblicamente emesso delle fatwe, dei responsi giuridici islamici, denunciandomi, io che ero musulmano, come «nemico dell’islam», «ipocrita perché è un cristiano copto che finge di essere musulmano per danneggiare l’islam», «bugiardo e diffamatore dell’islam », legittimando in tal modo la mia condanna a morte. Mi sono chiesto come fosse possibile che chi, come me, si è battuto convintamente e strenuamente per un «islam moderato », assumendosi la responsabilità di esporsi in prima persona nella denuncia dell’estremismo e del terrorismo islamico, sia finito poi per essere condannato a morte nel nome dell’islam e sulla base di una legittimazione coranica. Ho così dovuto prendere atto che, al di là della contingenza che registra il sopravvento del fenomeno degli estremisti e del terrorismo islamico a livello mondiale, la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale. "

Bello poi il "si è definito musulmano non praticante", quasi a insinuare che non lo fosse realmente.

O il fatto di aver lasciato l'Egitto da decenni....eppure i tuoi conoscenti che da anni vivono in Italia a volte li citi come credibili testimoni di un certo modo di vivere.

 

opionione diffusa? e dove? Diffusi sono i suoi libri.

Del resto, è ovvio che la sua origine culturale e personale sia un valore aggiunto alle sue opinioni, perchè può smontare in partenza i luoghi comuni di chi pensa che si è antiislamici per razzismo o ignoranza. Cosa evidentemente non vera.

 

- La moschea di viale Jenner è sotto inchiesta dai primi anni 90, con dubbi risultati. A pregare e discutere li dentro può esser passato chiunque, anche terroristo volendo.. ma direi che nel complesso regge bene.

- dietro al "definendosi" hai voluto leggere il contrario di quello che ho detto

- Il ragionamento di Allam così come esposto nell'articolo non ha senso, prendo atto comunque che ora siete sulle stesse posizioni. E direi che va preso atto che ha visto morire decine di apostati rimanendo dell'idea che esiste un islam moderato, ed ora che rischia lui cambia idea. Ovviamente, il comportamento è più che comprensibile e giustificato, ed il problema è tragico. Ma quanto a contenuti la cosa non cambia.

- E' orribile che la minaccia di Hamas abbia creato condizioni tali per cui il ministero ha ritenuto necessaria una scorta di cui non sapevo. Non posso fare a meno di notare che da parte dell'OLP, e delle comunità islamiche italiane, non è partita nessuna fatwa.

- Si, gente che vive in paesi arabi da testimonianze importanti. Aggiungo che mi ha aggiunto su facebook una compagna delle elementari musulmana. Carina... nessun velo in nessuna foto. Il fatto che Allam non viva più in Egitto dal oltre 25 anni è un elemento che va messo insieme con il fatto che per 20'anni ha scritto in difesa dell'islam. Questi due elementi insieme dimostrano che - di fatto - è un italiano che ha cambiato idea dopo le torri gemelle, e che il suo giudizio teologico e sociologico sui paesi islamici non è più autorevole di quello di una marea di immigrati.

 

Bo, ammetto di no essermi informato, ma a me pare un po' un caso simile a quello di Salaman Rushdie. Rinnego le mie origini e lo faccio a voce alta, così la gente si interesserà a meed alla mia storia. Se avesse fatto tutto in sordina, quanti gli avrebbero dato importanza?
Mio zio e mia zia, insieme alle mie due cugine hanno vissuto per lavoro per anni in Qatar, quando tornavano tutti eravamo lì a sommergerli di domande. Ci hanno spiegato che lì non è "terribile", ma semplicemente "diverso". Basta capire il loro sistema di riferimento e vivere in un paese musulmano, anche per delle donne, è piacevole.

 

anche coi nazisti bastava adattarsi e non era poi male,no?..............

no comment