Manifestazioni: giuste o sbagliate?

Mah...boh...io non vi capisco.
Pensate davvero di aiutare la gente così?
Manifestando e rendendo porcili le città altrui?
Poi questa è bella....
Giornata mondiale contro il lavoro minorile....cosa si fa?
si va nelle fabbriche a prendere i bambini e portarli via da quell'inferno dove lavorano? Arrestando chi li sfrutta? Assolutamente no.
Si fanno cortei. Molto utili. Complimenti.

 

Questi eventi sono anche un modo per incontrare gente che la pensa allo stesso modo, parlando, discutendo di attualità e di tutto quello che politicamente, economicamente, socialmente non va.
La manifestazione non è solo protesta, è soprattutto un evento per interagire con tantissime persone nuove.

 

Ah certo.
Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile a me deve interessare incontrare gente nuova per PARLARE?!?!?!?
Ma vado al bar faccio prima e non disturbo la quiete pubblica.
se si fa la giornata mondiale contro qualocsa bisogna andare a combattere contro quel qualcosa. Non fare la manifestazione inutile in cui la gente conosce altra gente e fa amicizia....

 

Ah beh certo, come se parlare dei problemi gravi della società fosse una cosa da "bar". Sai i convegni di gente che discute di problemi nelle aule magna oppure nei teatri? Le manifestazioni sono la stessa cosa, solo che lo si fa per strada, alla luce del giorno, facendo vedere alla gente cosa vuol dire un determinato problema. Troppo comodo infischiarsene.

 

proprio te che lavori in uno studio legale dovresti sapere che certe soluzioni,seppur efficaci spesso non sono consentite dalla legge.
Quello che intendeva Raffo è che l'obiettivo principale di certe manifestazioni è sensibilizzare persone che fino a quel momento erano totalmente all'oscuro di determinati problemi,perchè evidentemente non gli riguardano da vicino (in teoria).

 

Milleniumsun vorrei ricordarti a cosa hanno portato le manifestazioni femministe degli anni 60-70 in Italia: (cito da wikipedia)

- introduzione del divorzio nel 1970
- modifica del diritto di famiglia nel 1975
- istituzione dei consultori
- legge sulle pari opportunità
- liberalizzazione dei contraccettivi
- approvazione della legge che regola l'aborto nel 1978

nn dire che è poco

 

Non si tratta di infischiarsene.
si tratta di farlo come si deve.
Una votla che ti sei messo in una sala conferenze e hai fatto il tuo monologo sui problemi che affliggono la società, li hai risolti?
No.

Infatti io parlo di oggi.
Non degli anni 60-70.

 

Tu sei partita dal presupposto che le manifestazioni non servano a risolvere i problemi, e men che meno sono importanti ai fini di sensibilizzare chi non è coinvolto direttamente. Dream ha portato come esempio dei traguardi i quali, senza manifestazioni, non sarebbero stati raggiunti.

 

Cioè.. tu proponi
- come sensato che, per esempio, io prenda un aereo per la cina e tiri fuori i bambini dalle fabbriche (per metterli dove?) e arrestare (come?) chi li sfrutta
- come insensato dare pubblicità al problema con il duplice ma strettamente connesso scopo di sensibilizzare le persone sul tema e far sapere a chi ha i poteri per risolvere determinati problemi (con modalità intelligenti e per mano di soggetti competenti adibiti a questo compito) che sarà giudicato da queste persone nel suo operato anche sul tema in questione.
...se manifesto contro una guerra cosa dovrei fare? Smettere di sparare? Ma ho mai sparato? Prendere un aereo per la zona in questione e rubare i fucili ai soldati italiani?

Che tu non condivida va bene. Però dovresti sforzarti di capire.

 

Ma il punto resta lo stesso, bisogna 'lottare' per i propri diritti, purtroppo... magari ottieni dei risultati, il più delle volte no... ma almeno ci hai provato

 

Le manifestazioni non servono per risolvere i problemi in 2 giorni, bensì servono a:
1) sensibilizzare la gente
2) portare a galla un problema che non è sempre sotto l'occhio di tutti, specie in Italia dove non c'è informazione su nulla
3)... e cosa più importante: discutere di tante cose con i manifestanti, parlare, confrontare le proprie idee per lavorare tutti al meglio, cercando di portare più gente, e più gente c'è, più il paese cambia, e più il paese cambia, e più si risolvono i problemi.

Secondo te perchè quei traguardi raggiunti (anche grazie a grandissime manifestazioni) hanno, appunto, raggiunto quei traguardi? Per i tre punti che ho scritto su.
E non è questione di anni '60. E' questione che tanta gente non è più interessata, e se c'è gente disinteressata a questi grandissimi eventi, le cose non vanno avanti in un tempo più ridotto rispetto a quando la gente è interessata. In questo siamo diversi da chi lottava negl'anni '60. Li erano uniti e compatti tutti per ottenere quello che volevano, invece ora non lo siamo più, e ci stiamo facendo mettere i piedi sopra, stiamo scavando il fondo che sembrava il punto più basso.

 

La risonanaza di un evento è legata alla copertura mediatica che riceverà (e a come la riceverà).

Ad esempio, non ho mai capito se, parlando di numeri, bisogna credere ai dati "ufficiali" o agli organizzatori.

 

Per quanto riguarda il primo punto:
Si fareiesattamente così.
Ovviamente non io o te, o altre 100 persone in maniera diretta.
Ma chi di dovere, cioè le forze dell'ordine o l'esercito.
Li mandano a fare la guerra inutile in Iraq e non li mandano a salvare il FUTURO in Cina? Questa è pazzia.
Metterli dove? anche in istituti e, piano piano, darli in adozione. Sempre meglio che chiavizzati.
Una volta che hai mandato chi di dovere a fare razzia della gente che sfrutta i bambini trovi pure il modo di arrestarlo.

Sul secondo punto chi ha il potere non si sforza di risolvere i problemi della società. Basta guardare Berlusconi, il capo del nostro Governo, che in questo periodo trova più importante difendersi dalle voci sullo scandolo di Noemi Letizia che pensare a governare con criterio il popolo.

ah giusto, quindi sensibilizziamo la gente ma chi se ne frega se il problema non lo risolvo.
E' come se io ti dicessi "Sai Raffo se fumi ti viene il Cancro"
Tu mi dici "si lo so" e poi continui a fumare.
Ti ho sensibilizzato sul problema ma non l'ho risolto.

 

Questa è l'idea di democrazia esportata americana (con le bombe però), e ti sei contraddetta pure, visto che hai citato la guerra in Iraq dove c'era una dittatura, quindi sfruttamento e tutto lo schifo che porta una dittatura.
Quindi, per come hai ragionato, per te la guerra in Iraq è giusta, ma paradossalmente dopo dici "inutile".

E poi, non c'è neanche più la libertà di scendere in piazza a manifestare qualcosa in modo allegro e pacifico? Questo non era permesso ai tempi di Mussolini. E le manifestazioni, come ovvio, devono essere sempre prima autorizzate dal comune, che mette a disposizione le forze dell'ordine, in caso di necessità alcune. La città si prepara, sono gli automobilisti e chi lavora spostandosi con i mezzi che devono prepararsi a cambiare.
Oggi c'era la manifestazione nel centro di Roma, e la scuola mia (e lo sai) è praticamente a 100 metri (neanche) da casa tua: io ho preso il tram mezz'ora prima rispetto a quando lo prendo di solito: lezione era alle 11:20, ho preso il tram alle 10:30, per fare 5 km in tram, solo perchè, se fosse capitato il corteo e tutto, avrei avuto un vantaggio di un'altra mezz'ora, senza arrivare tardi a lezione. Ed io abito più lontano, e mi preparo a questi eventi. Devi farlo anche tu, capendo le esigenze dei cittadini di cui è SACROSANTO IL DIRITTO DI MANIFESTARE.

Sara, non hai letto il terzo punto, che è quello che non ti avrebbe fatto mai rispondere così.
Rieccolo:

E poi non mettere in mezzo i problemi personali che hanno fumatori, alcolisti, etc. Quelli sono problemi della società che toccano l'individuo, e fin quando l'individuo che fuma non fa male a nessuno allora è una cosa privata. Lo so che il tuo era un esempio, ma è fuoriluogo (ricordi? sono pignolo )

 

Forse dell'ordine ed esercito sono comandati da ministero della difesa e ministero dell'interno, quindi, nello specifico, Maroni e La Russa; i quali tra l'altro non possono decidere determinate cose autonomamente ma solo attraverso provvedimenti del CDM (il governo, guidato da Berlusconi) e approvati dal parlamento. Altro soggetto che potrebbe intervenire, con modalità magari più appropriate, è l'ONU xò anche li, l'ONU non è che la somma degli stati che lo compongono. Poi possono intervenire le ONG (cose come Save The Children), ma anche qui... agiscono in base ai soldi che ricevono, in larga parte da stati nazionali ed istituzioni internazionali.

Tutti gli stati, in una misura maggiore o minore, si interessano dell'opinione del loro popolo. Poi ci sono le democrazie piene, dove se un'opinione è evidentemente maggioritaria e sentita tendenzialmente prevale, e le democrazia "guidate"/farlocche in cui - come ricordi - i governi hanno i mezzi per sbattersene lo stesso. Ma se tutto il paese è in piazza, come dimostra la storia, anchele dittature militari capita che cedano.

Il problema italiano è che la gente non sa e in piazza ci sono sempre gruppetti. Se così non fosse, quantomeno tra quattro anni avremmo un governo migliore.