il "fenomeno" dei "bamboccioni"

preannuncio che questa nn è una critica verso nessuno cmq...
oggi si sente parlare molto di questo "fenomeno", ovvero nella sempre più prolungata permanenza dei giovani nelle case dei genitori o di parenti vari.
i soliti ministri e le idee comuni sono del parere che la colpa è nostra, di noi giovani. ma è vero? la colpa è solo nostra ?
non è che forse la situazione economica già da prima nn bella e ora aggravata impediscono di diventare indipendenti ? non è che i prezzi di case e appartamenti sono alti ? non è che ci sn pochi posti di lavoro e quindi indisponibilità economica ?
lo stato, che si lamenta tanto, può fare qualcosa ? e se fa già qualcosa, può fare di più ?? io sinceramente nn saprei...

 

Penso che la maggior parte dei ragazzi,almeno non i segaioli senza voglia di lavorare,vorrebbero andarsene di casa e farsi una vita propia,ma di occasioni e lavori decenti,anche se hai studiato ad Harward,ce ne sono pochi e spesso quasi "schiavistici",poi cè anche da dire che non è da tutti andare a vivere per conto propio,ci vuole una certa sicurezza,che come ho già detto,qui in Italia scarseggia.

 

questo è vero, ma è anche vero che, come dicevi tu, anche se hai un titolo decente , cmq nn hai la garanzia di un lavoro, e quindi nn hai la prospettiva di una vita indipendente. poi è logico, i fannulloni ci sn sempre, e nn sl in italia.

 

E' difficile come argomento... purtroppo deriva sia dalla "società" che abbiamo, in cui non si trova lavoro per qualsiasi esigenza, sia da cosa ci circonda, sia da tante situazioni, non ultima quella economica della famiglia...

I giovani (come pure le persone adulte più grandi) non riescono a trovare lavoro chi lo cerca da anni, senza magari piegarsi alla cosa dell'ultima spiaggia (la raccomandazione...), non riescono a trovare lavoro giovani laureati che vanno a lavorare ovunque pur di vivere e non pesare sulle spalle dei genitori.

Tante volte proprio perchè la situazione economica famigliare è più che buona allora il figlio si sente "più in diritto" di poter adagiarsi sugli allori... tante cose... e di certo, con il forte precariato....

Ps: se tu avessi scritto in Italiano, non avrei impiegato mezzora per decifrare quei nn, sn, sl, cmq... etc....

 

Io ho lavorato circa 2 anni come operaio (full-time), vivendo presso i miei, prendendo circa 1000 € al mese (straordinari inclusi), e posso affermare che in una situazione del genere (che può essere quella di chiunque, cambiando magari il tipo di lavoro e/o lo stipendio), si presentano 3 opzioni (imho)... supponendo che l'obiettivo sia l'indipendenza e l'avere una propria dimora (una CASA eh, non un buco di 20 mq in un rudere).

1 - Vivere in casa dei genitori fino a risparmiare abbastanza da andarsene (leggasi: 10 anni, supponendo un lavoro sicuro, uno stipendio medio e parsimonia).

2 - Farsi dare un prestito/finanziamento dai genitori (sempre che ve ne sia la possiblità).

3 - Aprire un mutuo secolare.

Con la 1 e la 2 si risulterà """bamboccioni""", mentre la 3 (imho) è una gran bella inculata.

Ditemi voi.

 

Cavolo, il dilemma che ho io attualmente ...

 

Beh ma anche senza andare a comprare....
conta 1000 € di stipendio al mese e poi ecco le spese:

Affitto (per una casa non buco di 20 mq in un rudere): minimo 500 €
Eventuale rata auto: 200 € (senza contare bollo e assicurazione)
Bollette (luce, acqua, gas, riscaldamento, rifiuti, spese condominiali): 150-200 €

con cosa campi per quel mese? Di aria? 100 €, sempre che siano 100 se non meno, non ti bastano neanche per comprarti la carta igienica!

Allora cari politici non venitemi a dire che sono un bamboccione, perché nelle mie condizioni voi che guadagnate 15000 euro al mese non ci sarete mai e avete solo da tapparvi la vostra cacchio di bocca!

Scusate, ma è stato più forte di me lo sfogo... Io sono mesi che ci penso ad andarmene di casa, ma viste le premesse di sopra sono costretto a rimanere dai miei genitori e ci rimarrò finché potrò. Il problema è che finché non si decidono ad aumentare gli stipendi, abbassare i prezzi ecc ecc la gente continuerà a farsi due conti in tasca e a scegliere l'opzione meno dolorosa, mi sembra la cosa più sensata e ragionevole.

 

Ti quoto,oppure,parlando di case propie,uno deve avere la fortuna di abitare in paese,come me,di avere un lavoro in quel paese,e allora uno può pensare di trovare una casa propia,perchè fuori dalle città,un appartamento,un condominio o anche una casa propia costa spesso la metà della metà.Questo facilità non poco le cose.

 

devo dire che qui nessuno ha torto. ma ritengo che i veri fannulloni ci siano, ma nn siano molti. adagiarsi ad una vita che ti libera da ogni incarico e preoccupazione sembra essere bello per qualcuno. è verissimo anche che lo stato non fa molto, ma nn si tratta solo di aumentare stipendi e abbassare prezzi: l'economio è difficile, complicata e prende in considerazione troppe varianti, è troppo facile dire di abbassare i prezzi e alzare i salari, e con questo nn voglio difendere i politici. ma tornando alla vita confortevole, secondo voi è la "la vita ideale" o è una vita che viene vissuta per se stessa ??

 

Dipende dai gusti,ci sono ragazzi che dormirebbero sotto i ponti pur di andarsene di casa e ricconi che non lascierebbero mai i loro genitori per pararsi il culo.

 

ti dirò che mi accontenterei che non abbassassero i salari...mi hanno assunto per 4 anni dove lavoravo prima tramite l'agenzia, ho fatto conto che questa "stabilità" mi costa suppergiù(più su che giù)100 euro al mese, e sullo stipendio di un partime vuol dire il 20% in meno, dal 5 livello mi han fatto il contratto di 6, che non prevedede nemmeno un'assicurazione per la cassa come avevo prima con l'agenzia, anzi il lavoro di cassiera non lo prevederebbe proprio(la mia collega studia giurisprudenza e s'è letta bene il contratto)...
Ti dico che già basterebbe non si potessero fare ste robe...prima in due mesi mi pagavo le tasse universitarie, ora me ne vogliono quasi 3.
Tenendo conto che la possibilità di farmi un appartamento per conto mio a casa dei miei ce l'ho,e son tra quelli fortunati,quanto cazzo dovrò lavorare per mettermi via i soldi anche solo per metterci una caldaia e due piastrelle?Io ho anche provato a cercare un lavoro full time e lasciar perdere la specialistica, ma mi proponevano solo stage a 2/300 euro al mese per non meno di 6 mesi,lontano da casa(per dire ci rimettevo) senza comunque la certezza di essere assunti poi...tutto sommato un part time da commessa e il tentativo di continuare a studiare restando dai miei sembra tutto sommato ancora la soluzione migliore, anzi l'unica...

 

concordo, certo nel tuo caso nn ci sarebbero molote altre soluzioni e purtroppo conciliare studi e lavoro non è per niente facile.
infatti con questo argomento mi riferivo soprattutto a quelle persone che hanno un lavoro fisso e decente e che nonostante tutto se ne stanno a casa...i politici danno la colpa a noi , noi in senso lato, ma forse la colpa è più loro che nostra, come hai fatto notare tu nel tuo esempio prima.

 

Beh, i politici... Ch'io sappia sta cosa scaturì da una singola sparata di Schioppa.

Certo, provenendo dal figlio dell'amministratore delegato delle Assicurazioni Generali, che è andato prima alla Bocconi e poi a farsi il master a Boston.... E' un'affermazione che giustamente lascia perplessi.

 

concordo

 

Saranno i miei soliti "luoghi comuni" e "banalità", ma li scrivo lo stesso:
più case popolari = riduzione del costo delle case private
ritorno all'equo canone = basta gente che senza fare nulla vive percependo affitti stratosferici
basta incentivi alle aziende che praticano precariato = se un lavoratore è in gamba, anche se ha solo 17 anni, ha diritto ad un contratto a tempo indeterminato
basta credere che il lavoro di concetto sia superiore a quello manuale = cosa ce ne facciamo di 2.000.000 di laureati se poi non ci sono i panettieri ed i muratori?
Basta correre dietro a mete irraggiungibili, almeno direttamente.
I prezzi salgono perché la gente è disposta a spendere per comprare.