Killing Touch

Oleg Smirnoff: 3-9
Torricini:4
Puleri: chitarra e tastiere nella 7

 

Ho ascoltato piuttosto bene l'album, e le considerazioni sono le seguenti.
Innanzitutto, Michele ha una voce straodinaria, che "azzecca" i miei gusti personali al 100%: è "riconoscibile" in mezzo a migliaia di cantanti, e questa è la caratteristica che preferisco.
Tecnicamente, l'album è poi suonato e prodotto in maniera eccellente, sì da essere del tutto allineato allo standard delle produzioni professionali internazionali.

Questi indubbi pregi, "cozzano", purtroppo, secondo me, con un songwriting a volte troppo complicato e apparentemente confuso, come se mancasse una linea conduttrice chiara e semplice.
Non mancano canzoni che, oltre ad essere pregevoli per le melodie, riscontrano anche i miei gusti personali.
Per farla breve, se Michele avesse composto in maniera più lineare e "semplice" (per fare un esempio, alla "maniera AOR"), con canzoni "dirette" e "catchy" (nell'accezione più nobile del termine), avrebbe, credo, messo veramente la sua incredibile voce al servizio della melodia.

Quindi, la sensazione che non si sia "trovato il bandolo della matassa" ce l'ho anch'io ma, per la presenza comunque di momenti artistici di alto livello e per la bontà del prodotto nella sua globalità, per mia onestà intellettuale attesterei il lavoro stesso su un livello più che sufficiente; livello quindi un po' più alto (ma non troppo) di quello che si percepirebbe leggendo la "nostra" (di TM) recensione.
Sempre nel pieno rispetto del lavoro di Mauro e della linea editoriale di TrueMetal: facciamo parte tutti della stessa squadra, ciascuno rispetta i suoi ruoli e le direttive del Ponte di Comando, ma ciscuno, tuttavia, è libero di esprimere le proprie opinioni in maniera del tutto autonoma ed indipendente.

Eppoi lo sapete: sono un fiero sostenitore del Metal italiano, e quindi, nonostante tutto, W Michele Luppi, W i Killing Touch, W i Vision Divine, W Olaf Thorsen!!!

 

Credo che la mancanza di una linea conduttrice chiara e semplice sia una caratteristica assolutamente voluta, una volontà di affermare che con One Of A Kind i KT non avrebbero suonato il solito metal melodico all'italiana.

Non pensi che in tal modo sarebbe stato tacciato di proporre musica stucchevole davvero troppo vicina ai VD o ai suoli lavori solisti?

 

Secondo me no: credo che i musicisti dei Killing, compreso ovviamente Michele, siano in grado di comporre e suonare AOR di spessore assoluto.

Tuttavia han voluto "fare" One Of A Kind, ed è giusto accettare ciò, come è giusto che si accettino critiche anche negative.

Ripeto, dopo vari ascolti non riesco a trovare il "bandolo della matassa", la "linea conduttrice": per me, parere personale, il materiale è troppo eterogeneo.
Con che, per un altro, questo può essere un pregio; ma personalmente è uno dei parametri principali che analizzo quando scrivo una recensione.

Detto ciò, One Of A Kind non è affatto una schifezza, anzi, per me è più che sufficiente, e forse anche più che discreto.
Ma non buono/ottimo, per i motivi suesposti.

 

Ok, può essere. Non dimentichiamo che comunque si tratta di un primo lavoro e non di un gruppo di ragazzini che ci mette foga e sentimento, ma di musicisti navigati che in un certo senso si mettono in discussione (spec.Luppi) e che devono trovare la rotta...questo può spiegare la mancanza di amalgama a livello di songwriting.

 

Capisco la tua sensazione.

Però, se da una parte sono d'accordo sul fatto che sia un lavoro complesso, non immediato ed eterogeneo, dall'altra ho qualche dubbio sul fatto che sia poi così "costruito a tavolino". Secondo me i musicisti in questo caso hanno "naturalmente" puntato a scrivere/dare il meglio e ne è sostanzialmente venuta fuori la summa del Luppi-style. Se da una parte ciò è stato positivo (specialmente per la voce), dall'altra si può percepire la sensazione del "troppo".

Comunque va bene, credo che le posizioni di tutti siano chiare. E' comunque una cosa positiva che si ascolti e si parli di metal italiano, un po' come diceva Dani prima.

Per conto mio, rimetto su (mentalmente) la tripletta iniziale The Touch-Black Ice-Wheel Of Fortune (io qui il filo conduttore ce lo sento) e sono contento così!

Vediamo ora live cosa succede.

 

Quella parte è quella che mi ha esaltato di più, ma mi piacciono anche la title-track, Falling Away e Walls Of Sympathy. Meno Still Walking e Thy Will Be Done. Le altre medie.

Comunque anche per me come numerica siamo lì. Non mi ricordo cosa ho scritto sotto la rece o in altri post, comunque siamo tra il 70 e l'80.