Politica italiana

Il problema è il "come"...

...a te è consentito tutto, non temere, ma a me è consentito avere un'opinione ben precisa sulle teorie secondo le quali le politiche economiche degli attuali governi occidentali sono "briciole"?

Guarda... probabilmente si tende a sopravvalutare i propri ragionamenti. Probabilmente anche io lo faccio.. sicuramente poi ho una scrittura pomposa e disordinata che può creare difficoltà. E aggiungo: forse la percezione che si ha dei discorsi degli altri ha un che di soggettivo, quindi eviterò di pormi dall'alto in basso.
Ma te lo devo proprio dire: se c'è qualcuno da cui mai mi sarei aspettato QUESTA accusa sei proprio tu, senza offesa eh. :P

Perdona se son stato arzigogolato anche qui ma è anche questione di delicatezza..

L'Italia è influenzata da talmente tanti fattori, da strutture talmente ridicole, e da interventi talmente poco incisivi, che non è possibile fare una valutazione di questo genere, e lo sai. Al limite si puòconstatare se un governo ha contenuto o meno i danni. L'unica cosa che posso dire è che l'ingresso nell'euro con il primo governo Prodi è il motivo per cui riusciamo ancora a rimborsare gli interessi sul debito e non siamo tracollati (o ad un passo dal tracollo). Almeno quello.
Però se senti il bisogno di spiegazioni, si potrebbe parlare di programmi, idee... quello che negli altri paesi a grandi linee si attua insomma.

Contratto di lavoro unico. Poposta Ichino, PD

Oggi:

Matrimonio anni 40: assunzione per impiego pubblico standard. Spesso anche il dipendente che commette illeciti sul luogo di lavoro non può essere rimosso. Non si pone il problema di sussidi di disoccupazone. Stipendi tradizionalmente bassi ma che oggi iniziano a diventare livelli ambiti dai nuovi lavoratori...
Legame sacro: assunzione a tempo indeterminato nella grande azienda (se in aree solide). Simile al matrimonio odierno, un pelo più forte. Aneddotica (non presa dal giornale): ad alcolista che di fatto non lavorava più e faceva solo danni sono stati dati 100 000 euro per andarsene perché era più facile che rescindere il contratto.
Se qualcosa non va c'è la cassa integrazione.

Legame sacro con presa per il culo: assunzione in piccola azienda (la maggior parte...) o aree esternalizzabili di grande azienda. Qui inizia il girone degli sfigati.... le piccole aziende possono fallire e nessuno ne rende conto. Le grandi aziende talvolta esternalizzano, chiudono e riaprono con meno personale. Insomma, se va male,addio.
E per la disoccupazione? Nulla. Esistono dei sussidi ridicoli. Per questioni momentanee, l'azienda con meno di 15 dipendenti non più usufruire della cassa integrazione. E mentre per le grandi aziende (specie se parastatali) nel caso fanno un decennio di cassa integrazione, per le piccole presto o tardi arriva il KO.

Le vittime sacrificali: per lo più il giovane. Varie tipologie di lavoro a tempo determinato, anche nella pubblica amministrazione. Nessun diritto. Nessun supporto in caso di disoccupazione. Se le cose van male ha solo da sperare di poter tornare all'ovile.

Quindi ricapitolando... all'apice della piramide il lavoratori più tutelati
- della storia
- del mondo
..in un paese che non sembra abbastanza in salute da poterselo permettere...
Alla base, portano tutta sulle loro spalle l'esigenza di flessibilità che la competizione internazionale sembra richiedere i "nuovi lavoratori".
Se non si conviene sull'esigenza di flessibilità il discorso non tiene. Voglio sperare che almeno l'idea di competizione internazionale sia chiara a tutti...

Se si conviene sull'esigenza, un contratto UNICO di lavoro (periodo di prova max due anni, poi assunzione a tempo indeterminato ma con possibilità di licenziamento per esigenza grave, e oneri sempre maggiori a carico dell'azienda che licenzia nei confronti di lavoratori piùanziani per disincentivare.. propostaIchino, PD), associato ad un sistema di sussidi per la disoccupazione che dovrebbero essere
- per tutti
- dignitosamente alti (investimento di rilevanza primaria per il governo)
renderebbe questo sistema più giusto, e questo sistematico sfruttamento dei nuovi lavoratori prenderebbe tutt'altra piega.

Altro esempo?
Liberalizzazioni (vedasi Bersani)... per lo stesso identico motivo. Evitare che in mezzo a lavoratori con l'acqua alla gola ci siano caste protette che grazie a leggi di categoria guadagnano una marea di soldi. Perché? Non per il gusto di togliergli i soldi, ma perché il loro guadagno va a pesare sulle tasche del cittadino.

Altro esempio?
Incentivo energie alternative (vedasi già rutelli, scorsa legislatura). A conversione ottenuta, passati i grandi investimenti,
- ambiente migliore
- energia a costo più basso
- maggiore indipendenza dall'oscillare dei prezzi di metano e petrolio, e maggiore indipendenza politica, per esempio, dalla Russia.

Esempio banale?
Lotta all'evasione fiscale(il fu Prodi..) Lo sappiamo tutti: se si paga tutti, si paga meno. E vista l'evasione in italia, significativamente meno.

Se tutte queste politiche fossero attuate come si deve, quanto entrerebbe in tasca al cittadino? Quanto migliorerebbe la vita dei nuovi lavoratori, e dei consumatori tutti?
Può essere che... tanto?

Sono briciole? Personalmente non credo. Puntare ad avvicinarci pian piano ai modelli di paesi quali la Germania o addirittura la Svezia è una cosa da poco? Ricordo che non è mai esistito nella storia un periodo in cui l'Europa è stata più ricca di così... ad esclusione di un brevissimo lasso a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 90 in cui avevamo iniziato a sviluppare questo tipo di economia, e c'era il vantaggio che la avevamo SOLO NOI.

Questa è una sintesi del tuo pensiero che poco ha a che fare con il mio ragionamento.

 

Ocse: produttività troppo bassa, l'economia italiana perde posizioni - Il Sole 24 ORE

I nodi iniziano a venire al pettine. Nessuno ci regalerà nulla se perdiamo terreno. O si diventa un paese serio al più presto, oppure potremmo ricordarci che la fame non è quella cosa che si ha quando ci si mette a dieta, quando ci si fa casino con la spesa, o quando si è impegnati tra le 12 e le 14.

 

AN l'hanno distrutta Fini e c. Anzi AN nasce già distrutta. Fini se ma ha distrutto l'MSI. L'ha trasformata nella DC, in un partito rassicurante per il benpensante medio mediante la soppressione di qualunque corrente nostalgica e anti atlantista.

Poi cosa intendete per destra? destra non vuol dire solo, come da visione caricaturale, patria, iddio e famigghia. Ci sono stati movimenti di destra intelletualmente vivaci, non esiste un monopolio di sinistra sulla cultura. Se poi la summa della destra per alcuni è Borghezio che porta a spasso il maiale contro la moschea... bhè mi cadono le braccia
Oltretutto il termine destra oggi non vuol dire niente (ammesso che anche in passato abbia voluto dire qualcosa, viste le differenze enormi tra i vari movimenti che ci sono sempre state), ci si infila dentro di tutto e di più dalla Thatcher a Forza Nuova, passando per Sarkozy e Bush. Un coacervo di ideologie e politiche distanti tra di loro più di quanto siano distanti PD e PDL. Inutile richiamare la distinzione tra destra moderata liberale e destra radicale sociale, si rasenta veramente l'ossimoro.

Insomma come faccio a mettere nella stessa categoria (per fermarci all'Italia) Fini, Berlusconi, Capezzone, Fiore, Tilgher, Rauti, Casini, forse ora anche Mastella, la Carlucci, la Carfagna, Bossi and friends e qualunque nome che dovrebbe appartenere alla fantomatica destra odierna?

PS ovviamente si potrebbero fare le stesse osservazioni per la categoria "sinistra"

 

Beh loro ci son riusciti benissimo.. anche l'alleanza con Rauti è saltata per un pelo

Comunque, il discorso di DeadSkinMask lo condivido appieno. E' giusta la tua precisazione su AN, ed è giusta anche la tua considerazione su quanto il mondo della destra - in teoria - sia variegato. Ma se la buttiamo poi sulla questione "parlamentare" cambia tutto.
E' vero... il mondo della destra è vario e non gli si può attribuire un basso profilo, anzi, di molte declinazioni ho un sommo rispetto. Il punto è che è talmente variegato che molta gente di destra, di destra da decenni, di destra convinta, di destra da quando era scomodo essere di destra, ora o non vota o si tura il naso e vota a sinistra (per lo + PD, IDV, o RnP alle penultime). E non sto parlando di Travaglio, Montanelli ed altri pesonaggi di moda... sto parlando dei miei genitori, di un mio professore, di molti conoscenti.
Certo... lo stesso vale in senso contrario... ma è completamente diverso. E pieno di ex comunisti che ora votano FI.. che gente è? A vent'anni canne occupazioni millantando rivoluzione del proletariato e a 40 le ronde l'evasione fiscale e le veline?

Io parlo di gente consapevole, coerente, informata. Gente che è ancora di destra... semmai è qualche pezzo di sinistra che le si è più o meno avvicinata e la destra parlamentare che è completamente impazzita.

Gente che proprio essendo di destra non riesce a sopportare che Berlusconi abbia trasformato (con tutte le complicità di questo mondo... dal surreale opportunismo di AN ai "rivoluzionari" da poltrona della lega.. passando per latitanti democristiani) quell'area in quello che è oggi.

Chi invece appoggia il calderone Berlusconi e sottoposti, Fini e i colonnelli mansueti, la compagnia circense du Umberto Bossi.. insomma, quelli che comunemente e per lo più si considerano di destra e sono considerati tali, beh, come dire... solleva in DeadSkinMask ..e me, dei quesiti...

 

Che ne pensate di costui?

Io nn mi capacito di come si possa passare cosi facilmente da uno schieramento all'altro e diventare subito leccapiedi. Nn capisco con che faccia ci si possa presentare all'opinione pubblica.
Avete notato che sul caso Englaro nn ha rilasciato nemmeno una dichiarazione? Lui che con i radicali si è sempre battuto x l'eutanasia...

 

Non me lo dire...personaggio di uno squallore unico.

 

La crisi d'identità ha coinvolto anche i radicali. Da Capezzone alla Bonino che, ministro del commercio del governo Prodi, non ha esitato a mettere da parte le battaglie per i diritti umani per prostrarsi davanti alla dittatura cinese. Nessuno è esente al fascino del potere Capezzone in teoria avrebbe potuto trovare in Forza Italia una seconda casa, considerando le correnti radical liberiste che si trovano al suo interno. In pratica è diventato portavoce delle decisioni della maggioranza del partito (influenzata dal peso delle correnti cattoliche) ma non delle singole correnti "radicaleggiant", finendo così per fare affermazioni che qualche anno prima non avrebbe rilasciato nemmeno sotto tortura... mi viene ancora da ridere pensando come stia appoggiando il disegno per abbassare il tasso etilico consentito a 0,2 (??), proposta considerata stupida persino da membri della Lega

 

Uhm... io credo ci sia differenza tra Capezzone, erede degno (anzi.. nemmeno quello) di Rutelli,giovane abile e ultrapromettente finito sedotto dalla fame di potere, e la Bonino, che semplicemente, per la prima volta ha scoperto cosa significhi stare al governo (anzi, NEL governo) e non all'opposizione.

Non credo che in definitiva i Radicali abbiano un problema di crisi di identità, anche se nel passato recente li trovo completamente impazziti.

 

Capezzone? Quello che a 35 anni è già passato per i Radicali, la Rosa nel Pugno, i Volenterosi, AN, Forza Italia ed il PDL?


E' riuscito a cambiare più partiti lui in 5 anni che Rutelli in 25, il che è tutto dire

 

Ci sono soldi per le banche, per la FIAT, per aumentare gli stipendi parlamentari e pure per la Libia

E per i disoccupati? No

 

se non erro in una conferenza stampa il Berlu ha dichiarato di voler investire non so quanto in Palestina o giu di li...manco a farlo apposta oggi leggevo che i parlamentari si sono diminuiti del 20% il costo del pranzo...non so perché ma mi viene in mente la corte di Versailles che banchetta mentre il popolo patisce la fame...se fosse per me sta gente la appenderei agli alberi

 

E il video «scagiona» Silvio Nessuna gaffe con Sarkozy - Corriere della Sera

Scrivete altre 2 pagine di post sarcastici,ora. Su di voi,però,eh.

 

Uhm... No




Zorro
l'Unità, 1 marzo 2009

Dunque, per quanto verosimile, la presunta gaffe di Berlusconi con Sarkozy “io ti ho dato la tua donna” non è vera. La prova televisiva ha dimostrato che Al Tappone s’è sporto verso il presidente francese per comunicargli: “Io comunque ho studiato alla Sorbona”. Sono trent’anni che, di tanto in tanto, lo ripete. Era uno dei suoi cavalli di battaglia alle convention dei piazzisti di Publitalia: “Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale francese. Fino a mezzanotte c’era un certo tipo di pubblico che chiedeva canzoni francesi. Poi, più tardi, arrivavano i marinai americani e io ero costretto a cantare canzoni napoletane tipo ‘Na voce, ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna… Tempi duri. I marinai spesso mi mostravano i pugni sotto il naso perché non gradivano che lasciassi il contrabbasso e, rendendo furibondo Confalonieri, mi mettessi a ballare con le ragazze bionde” (8 luglio 1989). Tempi eroici, indimenticabili. Peccato che, come ha appurato Giuseppe Fiori scrivendo la biografia del piccolo cazzaro brianzolo (“Il venditore”, ed Garzanti), Berlusconi non abbia mai studiato un solo giorno alla Sorbona: semmai alla Statale di Milano, facoltà - pare incredibile, ma è così - di Legge. Questo di mentire sempre e comunque e di taroccare tutto quanto lo riguardi, dalla pelata alla statura, dalle rughe alla carnagione, dai processi all’autobiografia, è il suo lato più fanciullesco e in fondo più simpatico. L’altro giorno si pensava che avesse raccontato una balla, ma non era vero: ne aveva raccontata un’altra.

Marco Travaglio
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