Perchè ascoltate metal?

io ne ho 27 e sono 13 che ascolto metal e non mi stufa mai, ascolto anche altri generi : bello pat metheny figo scott henderson, ma di fronte a qualsiasi brano di Covenant dei Morbid Angel non resisto ad emozionarmi (esaltarmi)come uno stronzo

 

il viaggio, l'infinito, il sentimento profondo, il canone, l'amore per la storia, il sublime, il grottesco, l'ironico, la follia, l'assoluto, il sogno...se non è Romanticismo questo, non so proprio cosa sia.

 

Questo è molto interessante, perchè è una figura eroica e tragica allo stesso tempo. Un "outsider", incompreso dai più, che porta avanti la sua battaglia solitaria in nome dei propri principi, incurante del destino che incombe e del peso apparentemente schiacciante della sfida che si è assunto. Una figura davvero affascinante.

Grandezza e rovina, "trionfo e tragedia", forse anche la maggior parte delle persone la cui predisposizione porta al metal sono affascinate da questo tipo di contrasti a forti tinte. Temi "forti" affrontati con una prospettiva appunto molto "romantica".

In effetti ho notato che la maggior parte degli interventi su questo topic aveva in comune un approccio molto sentito e passionale. Anche tra utenti i cui gusti musicali sono molto diversi, il che rende ancora più difficile trovare il bandolo della matassa...

Cosa porta persone che ascoltano, a seconda dei casi, power, heavy classico, black metal, thrash, a rispondere in modo così simile alla domanda fatta in apertura?

Boh...non chiedetelo a me, chi mi conosce sa che sono fondamentalmente un buzzurro.

 

Ti meriti un bel quotone Mi trovo d'accordo al 101%

 

Attribuire a un genere di musica concetti come "superiorità" o menate simili è semplicemente... inutile, fuorviante e pure infantile. Logico dunque che, se uno ascolta Metal credendo di avere nelle orecchie la musica superiore, crescendo si rende conto che sia solo una masturbazione.

Tuttavia... pensare che si riduca a un po' di note, se parliamo di metal... sai benissimo anche tu che non è così

 

Ne L'Estetica del metallaro trovai questa citazione: "L'heavy metal è quel tizio vestito di nero che compare nei film western", attribuita a Dave Mustaine.

Sull metallaro-outsider potrei scrivere milioni di righe... anzi, le ho scritte, chissà quante vole
Ma hai messo in risalto una cosa MOLTO importante: "si è assunto" questa sfida. E' vero.

 

Se non infantili a 15 anni si è adolescenti e penso non ci sia nulla di male nel credere nella "superiorità" di un genere musicale per poi essere smentiti qualche anno dopo.
Il metal non è solo note ma è anche e, soprattutto, note.
Il problema è che alcune dinamiche che potevano attecchire quando si era ragazzi lasciano purtroppo il tempo che trovano.
I testi orrorifici, le carnevalate di alcuni gruppi, senza neanche volere toccare le tematiche sataniche/cristiane, quell'aria da duri e puri che i musicisti si davano sulle copertine, beh, riviste oggi sono delle incredibili cavolate...

 

Come cosa?

 

Esattamente.

 

giusto, e in larga parte non posso che concordare, però vorrei ripetere una cosa che già è stata scritta, ma perdonatemi non ho voglia di rintracciarne la paternità: non si è scelto di essere ciò che si è perchè si ascolta HM, ma piuttosto questa ne è conseguenza (la maggior parte delle volte naturale); forse è anche per questo che la "famigerata" "fratellanza" tra metallari ha sempre un certo fascino tra gli esponenti più giovani... il fatto di essere accomunati non dagli stessi gusti musicali, ma da una in un certo qual modo comune scelta di codificare, vivere, giudicare certi tipi di vissuti.

 

Beh... che dire?
sono FELICE, di cuore, di conoscere decine di persone che i 33 anni li hanno passati (anche magario da un pezzo) e tutte le cose che tu hai scritto non le penserebbero MAI.

Hanno 40, 45 anni, e sono ancora lì: sul palco, a spaccarsi le braccia e i polmoni di heavy metal, a urlare la loro musica a ragazzini che potrebbero essere loro figli, ad assumere ancora l'atteggiamento di "duri & puri": PERCHE' SANNO ANCORA DIVERTIRSI.

Se poi qualcuno, cadendo vittima della provocazione, si è convinto che quegli individui si stessero davvero credendo sei supermachi... beh, è segno che recitavano bene


33 anni??? cielo... e pensare che giusto sabato ero a vedere gli Etrusgrave di Fulberto Serena, altro che 33 anni!!! ed era lì con i suoi ragazzi a spaccare il culo come 20 anni fa, meglio che 20 anni fa, e dopo di lui i Bud Tribe... altro che 33 anni.
Ma per piacere.
E non si dica che gente così lo fa per soldi... perché è una cazzata, visto che si tratta di metallari che non hanno venduto una mazza nella loro "carriera".


No dreamwarrior, non sono d'accordo.
E non lo sei nemmeno tu, forse, se a 33 anni ti iscrivi su un forum che si chiama Truemetal e il primo nick che ti prendi significa "GUERRIERO DEI SOGNI"
A 33 anni la fiamma è viva e brucia eccome, se la vuoi tenere, e a 33 anni c'è ancora tutta la voglia di fare il cattivo, di ringhiare dal palco e di spalancare inferni e cielo, con borchie, teschi e tutto.

 

questop è vero... ma io ho sempre provato a contestualizzare storicamente, per spiegarmi quel fenomeno della "fratellanza".

erano gli anni '70-'80.
le congreghe erano TUTTO - TUTTO, tutto. L'identità di gruppo, dalle bande scolastiche in avanti, era fondamentale.
non c'erano mica solo "i metallari"... c'erano tutta una serie di congreghe fatte di giubbotti, spille, modi di portare le scarpe o i capelli, fatte di musica, estetica, vestiti e immaginario.

Il metallo si è semplicemente adattato e ha formato la sua congrega, punto. Quella era solo la forma: una forma estetica per dare un'uniforme a un gruppo di persone che avevano trovato nel disturbo sonoro del Metal un mondo da popolare coi propri incubi.

Passati gli '80, le congreghe sono sparite.
Le idee che ci stanno dietro, no.

 

Ma è così tanto bello fare i cattivi, è così tanto true utilizzare borchie teschi e tutto? Lo so, è un simbolismo ed un modo di essere, ma sinceramente io non mi metto teschi e schifezze varie, semplicemente perchè non vedo perchè dovrei mettermi un teschio in una cinta o cose così.

 

prima o poi lo troverò sto libro, e me lo leggerò mannaggia!

 

Il concetto è semplicemente quello di non vergognarsi delle proprie passioni e di non vergognarsi di esprimerle nel modo che sentiamo più giusto e appropriato in quel momento.

E ricordiamoci sempre che tanti eccessi o atteggiamenti nel metal vanno presi con la dovuta ironia, anche da parte di chi su un palco li ostenta, consapevole di stare (giustamente e bene) recitando un personaggio. Non sempre, ovvio, ci sono anche gli esaltati veraci. Ma fa tutto parte del gioco.

Io personalmente non sento il bisogno di dimostrare la mia metallaggine con particolari espedienti estetici tipo chiodo, borchie, magliette a tema o quant'altro. Ma, se un giorno mi gira, vado anche al lavoro con la maglietta dei Behemoth (magari sotto la giacca, che razza di cafone). Senza pormi il benchè minimo problema, perchè mi gira così.