Symphony X

gli altri dischi anche sono prog anche nel senso letterario: hanno avuto un evoluzione da neoclassico power prog a un power prog più heavy come su the odissey e PL. il loro sound è quello,non penso cambierannodi molto nei prossimi dischi, certo sperimenterrano di nuovo: come lentamente adesso si stanno avvicinando a sonorità sempre più heavy forse proveranno qualcos'altro, ma sempre in chiave SX, il loro solito modo di comporre è il loro sound che li distingue da milioni di altri gruppi.

 

Assolutamente d'accordo su Allen, uno dei miei cantanti preferiti insieme a Daniel dei PoS, un altro dei miei beniamini

 

Bhè che nn abbiano "storpiato" il proprio sound è cosa nota...se prendiamo l'eterno confronto coi DT si deve ammettere che almeno fino a ToT si sono sempre diversificati...e gli album erano completamente diversi (nel bene e nel male) i SX invece mantengono una matrice comune...c'è da dire che i due ottimi PL e TO secondo me sono piuttosto diversi !!

 

hanno creato un loro sound e l'hanno nel tempo rimodellato fino a quello che è ora. diciamo che the damnation game e the divine wings sono i più neoclassici insieme a twilight in olympus, però si sente come in questi tre ci siano diversi modi di pensare, ad esempio the damnation è spudoratamente neoclassico con qualche sprazzo di prog, the divine wings secondo me è un perfetto connubbio di prog e neoclassico e twilight già incomincia a far sentire un sound più heavy, poi piano piano si son spostati su riff graffianti fino ad arrivare a PL che si potrebbe pensare una lieve divergenza commerciale sicuramente più d'impatto rispetto agli altri e più assimilabile. tutto ciò nei canoni Symphony x, ma l'evoluzione c'è.

 

Di sicuro hanno influenzato moltissimo con il loro stile, ma io evoluzione vera e propria nei loro dischi non ne trovo. Vedo solo delle differenze che però non consentono veramente ai dischi di brillare di luce propria, potrei prendere le loro canzoni, mischiarle tra gli album, e ne verrebbe fuori un disco standard dei SX, con delle differenze riguardanti una maggiore/minore aggressività, o più o meno sinfonici. Come creatività ci siamo poco, e in Paradise lost ci sono alcuni ritornelli o passaggi che sono troppo simili ad altre canzoni (l'intro di "Damnation" è identico a quello di "Sea of Lies", con il giro di basso iniziale e l'accompagnamento in sottofondo, e alcuni ritornelli sanno di già sentito; mancanza d creatività e/o inventiva?!?) già proposte....nessuna vera evoluzione, per un gruppo che viene catalogato nel progressive.
Nell'ultimo disco l'aggravante di aver affogato quasi tutta la melodia in riffoni potenti, senza particolari aperture melodiche (solo paradise lost fa respirare) senza veri picchi di creatività particolare....e per me un passo indietro.
Non sorprende questo Paradise Lost, perché fa rivivere le emozioni di sempre, con l'aggravante di rivestire il ruolo di settima opera di una band matura (o maturata).

 

il loro è uno stile, a volte non c'è bisogno di spaziare tra milioni di generi per cambiare, basta guardare gruppi come i motorhead i saxon,hanno mantenuto un certo sound eppure hanno creato uno stile che ha influenzato mezzo metal. la melodia di sea of lies è molto diversa da domination, anche se l'atmosfera è simile non fa le stesse note. Le uniche di tutti i dischi dei symphony x che sono molto simili tra loro sono the accolade I e II e paradise lost (cosa cmq voluta).

 

Non mi riferisco a cambiare qualcosa necessariamente, o spaziare chissà dove, ma i loro dischi, e soprattutto paradise lost, ripercorrono ormai strade non troppo differenti dallo stesso the divine wings, e a livello puramente soggettivo, tendono a stufarmi dopo pochi ascolti. Per me minestra riscaldata e "potenziata", nient'altro.

 

Più che con Paradise Lost, assocerei l'inizio di Accolade I con quello di Communion and the oracle, sono molto simili...

 

Ah...e aggiungo che già il lato "incazzato" della loro personalità l'avevano proposto con the odyssey, che alternava momenti più duri con più melodici, quindi Paradise lost per me, nonostante è innegabile che sia un buon album, è una dimostrazione della chiara mancanza di ispirazione e di creatività, e la title track è l'unica cosa che veramente emerge...
L'aggravante che il disco è uscito dopo 5 anni, dove avevano veramente tutto il tempo di costruire meglio qualcosa che non si basasse solo su atmosfere già proposte (e incattivite) e l'aggressività della voce di Allen .....che cmq in alcune parti di The divine wings, e anche di the odyssey, già lo era, non è poi così una novità.
Sono curioso di vedere cosa accadrà con il prossimo disco, ma già in molti siti in giro si gridava al capolavoro ancora prima che Paradise lost uscisse, e questo la dice lunga sulla mancanza di obiettività.

 

1) Secondo me The Odyssey ha tutta un'altra impronta rispetto Paradise Lost...è molto più granitico, duro, in alcuni casi al limite col Thrash...PL invece è più cupo, più oscuro, ma che punta su chorus più immediati e accattivanti...

2) Paradise Lost (title track) è stupenda, ma non è certo la più "innovativa"....pensa ad una Serpent's Kiss, così articolata, così varia....le strofe sicuramente riecheggiano l'atmosfera "cupa" dell'album..e poi una Set The World On Fire sprizza energia da tutti i pori...una Domination con quel riff incalzante à la Romeo...l'epica Walls Of Babylon o una così varia Revelation !!


Insomma per me un GRAN album...se il prossimo sarà (se sarà, e quando sarà 2015???) su questi livelli non potrei che gioirne !!:P

 

Si, è più immediato, ma questa è l'unica differenza sostanziale che trovo.

Paradise lost non è innovativa, ma è splendida. Serpent's kiss presenta differenze con ciò che hanno fatto fin'ora, è vero, tuttavia non mi piace.
Set the world on fire sprizza energia, come tutto il disco del resto, non sto "criticando" questo. Quest'ultima dopo 7 ascolti mi aveva già stufato. Revelation insieme a Paradise lost permettono a questo disco di farmelo relavitamente piacere.

Sono del parere opposto

 

Provo a dire la mia:

Secondo me Paradise Lost ha un merito e due difetti:

-Il merito è che ha contribuito ad allargare il bacino d'utenza dei SX, e di questo sono contento perchè se lo meritano. L'album è uscito col botto e ha conquistato molti nuovi fan.
-1° difetto: sebbene irondevil83 inneggi a queste diverse sfumature in Paradise Lost, la critica che faccio io (e forse dello stesso parere mi sembra Xan) è che un album deve essere abbastanza variegato al suo interno, alternare momenti più rilassanti a momenti più duri, insomma avere dei picchi di tensione e dei picchi di "relax". In Paradise Lost (fatta eccezione per la cesura esercitata dalla title track, non a caso posta circa a metà album) si ha l'impressione di una cattiveria e di un "monolitismo" sonoro dall'inizio alla fine, cosa che magari può piacere a metallari classici, quelli da riffone infernale, ma di certo non va a genio a chi è più progressive, ma in generale a chi vuole una certa misura e coerenza nelle cose.
- Il secondo difetto è conseguenza diretta del primo: sebbene l'album sia di forte impatto, non è di certo longevo. In nome delle diverse sfumature dei pezzi di Paradise Lost inneggiata da irondevil83, mi riascolto anche adesso qualche pezzo di quest'album, ma non riuscirò mai ad ascoltare l'album intero con goduria.

 

Si. Ha modernizzato un pò tutto.

Concordo. questo monolismo sonoro rende il disco abbastanza pesante. Ma non parlo di pesantezza in termini di potenza, ma proprio come PIOMBO che non va facilmente giù se ascoltato dall'inizio alla fine. Motivo per cui:
A) tende a stancare presto per l'immediatezza mascherata dalla solita supertecnica che allunga il sugo, ma questo è risaputo
B) al di la del fatto che stanchi o meno, soffre di questa mancanza di ariosità affogata nei riffoni duri, dando una sensazione di pesantezza diffusa.

Eh...appunto
Mentre in the odyssey c'era la cattiveria, tutto veniva mescolato tra canzoni più immediate e meno, e quindi l'album ne guadagnava in longevità. In questo senso V è quello che infatti preferisco...
Detto questo con Paradise lost sono andati sul sicuro diciamo, facendo qualcosa che di sicuro sarebbe piaciuto e avrebbe allargato la cerchia dei fan, andando meno sul classico e più sul moderno, e incattivendo tutto. Tuttavia li preferivo prima, e spero che con il prossimo disco ritornino a dare ariosità e melodia ai pezzi, perchè così non va!

 

Giusto, anche io li preferivo prima. Ripeto che non intendo criticare i pezzi di per sè di Paradise Lost, anzi ritengo che presi uno per uno siano molto ben fatti e costruiti, ma messi tutti assieme in un album causa quel "monolitismo" sonoro nonchè emotivo che sega le gambe alla longevità dell'album stesso.

Bisogna vedere che spunto stilistico vogliano dare alla loro prossima fatica, se cioè continuare a soddisfare i nuovi fan conquistati con Paradise Lost, oppure non tradire i sostenitori di vecchia data.

 

Dopo due dischi cupi ed energici...(troppo) mi aspetterei qualcosa più tendente alla melodia...spero