Cos' e' diventata la musica e cosa e' veramente

Ma hai letto tutto il topic?
No sai, perchè il dubbio viene, sapendo che qui NON si sta parlando di metal.
I dubbi a riguardo erano già stati dissipati all'inizio dello stesso.
O Stevie Wonder è diventato un defender mentre ero girato?

 

Ti è andata bene che non era Freddie Mercury...

 

Mmm, non ho letto tutto, ma nel dibattito tra Rover e OldLion, io sto più con il primo. Scusa OldLion, ma dire che la musica negli anni 60/70 era 'alternativa' a qualcosa per spirito di ribellione sarebbe accettabile se i dischi di allora fossero usciti gratis. Vallo chiedere ai Deep Purple, che dopo due anni ai livelli imposti dai manager, nel backstage piangevano per lo stress, non si parlavano tra loro, o ai mille altri gruppi distrutti dalle droghe che assumevano anche per poter reggere ritmi da spremiagrumi. Nel bene o nel male, la nostra società propone un mercato per chi è 'commericale' e per chi è 'alternativo': cambia poco, i soldi che fanno girare entrambi sono uguali.

 

Hi hi, mi era sembrato che si parlasse principalmente di musica hard & heavy considerata come ribelle in contrapposizione ad una musica commerciale. A dire il vero non mi è molto chiara questa contrapposizione.
La questione è dunque che i mass media propongono musica di scarsa qualità?
Si, in genere credo di si: è vero che ci potrebbe essere più spazio per proposte diverse e più interessanti. In ogni caso un appassionato sa dove andare a cercare quello che vuole e, comunque, anche nel mare della musica hard & heavy - come in ogni ambito - ci sono band di qualità e band di scarsa qualità.

 

...la musica è emozione...

 

Nel caso non mi sarei girato

 

..come dice sempre la Ventura a X Factor

 

Rispondo a FDR:
io non ho mai detto che la musica degli anni 70 fosse non Commerciabile ma NON COMMERCIALE!!!
è ovvio che i Gentle Giant o i Genesis o i Cream vendessero dischi (in quegli anni c' era il Vinile) e che poi le Major fagogitino tutto è altrettanto vero, ma l' essenza (cioè la MUSICA) era alternativa, vogliamo dire più elevata culturalmente più ricercata , necessitava di un apertura mentale , una disponibilità a RISCHIARE l' orecchio MOOOOlto più forte di quanto venga oggi "rischiato" mediamente oggi da chi si avvicina al mondo della musica.
adesso io non mi voglio riferire a chi, e all' interno di questo forum ce ne saranno molti, la musica la sa ascoltare, ma a chi si imbatte ancora adolescente nella musica e se non è invitato dalle varie opportunità di ascolto...non può essere in grado di scegliere e....spesso cade nella trappola del più diretto, più facile....e il riso è cotto !!!

 

Questo post secondo me ha due problemi di fondo:
1) Si basa sull'ipotesi implicita che tutti abbiano una passione per la musica latente pronta a risvegliarsi.
Non è un'ipotesi implicita che mi piace tanto perchè, insomma, ognuno fa le sue scelte e se il tempo che altri dedicano alla musica vuole dedicarlo ad altre forme d'arte/intrattenimento, non ci vedo niente di biasimabile.
Per alcune persona la musica pop "facile", qualsiasi cosa si voglia intendere, è semplicemente la musica più adatta.

2) Non sono abbastanza documentato da poter sostenere questa tesi con dati a supporto, ma non so quanto sia adeguato paragonare il pubblico dei '70 con quello attuale, nel senso che penso che il primo fosse decisamente più ristretto.
Per fare un esempio, penserei alla diversa diffusione di supporti in grado di riprodurre musica..

 

Chitarrista Blues da paura Alex Britti non jazz , così come Michele Zarrillo chitarrista davvero talentuoso proveniente dagli ambienti progressivi italici anni 70, ha militato anche come cantante solista,per un breve periodo dei Rovescio della medaglia gruppo progressive italiano anni70 di un certo livello...

 

Ho corretto qualche post più sopra, infatti:grin:...

Di Zarrillo invece questa mi giunge del tutto nuova

 

.... un soldino di rame che possa pagare, due minuti ancora di ricordoooo...

 

Cazzo almeno lo avesse detto morgan