Chitarra: didattica

no, gli bastano due note ad accordo in una progressione I-IV-V in tonalità maggiore per polverizzarci

 

Io lo tengo leggermente piegato a sinistra da duro

Scherzi a parte io uso un dunlop piccolissimo lo faccio sporgere poco e molto inclinato con la punta verso il ponte. questo mi da maggiore sensibilità delle corde e facilità negl'armonici. Quando lo tengo dritto mi viene molto difficile pennare! faccio proprio fatica a "staccare" il plettro dalle corde e perdo precisione e moooooooolta velocità
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Io lo tengo sempre piegato verso il manico, raramente parallelo. E' come il discorso mano aperta mano chiusa. Io uso la mano aperta altri usano il pugno chiuso (che a me fa un po' di impressione )

 

ehehe tipico direi!

io invece solitamente se qualche metodo e/o studio merita lo acquisto .. anche se effettivamente a volte han dei prezzi decisamente troppo alti, soprattutto considerando che nella quasi totalità dei casi si acquista a "scatola chiusa" e senza aver possibilità di giudicare se ne vale la pena o meno.

 

c'è però da dire una cosa che va un po' contro quello detto prima
Suddetti sono arrivati alla loro impostazione dopo riflessioni e ricerche passando prima per tutte le impostazioni celebri.
Lo stesso Friedman spiegò in una demo a cui ho assistito, che la sua particolare impostazione della mano DX era necessaria per ottenere il suono che voleva, siccome odiava gli stoppati 8anche di poco) sulle corde basse durante i fraseggi.

Insomma prima è meglio provare e riprovare poi con calma si trova la propria impostazione in base al proprio suono, c'è chi ci arriva perchè "gli viene così" ma non è sempre la stessa cosa (a volte si se si è fortunati).

Per il resto io lo tengo come mi sento al momento (di solito però o dai 30° ai 45° nei passaggi più heavy o nei passaggi più lenti e melodici parallelo) e spesso vario in base ai passaggi proprio per cambiare suoni.

 

Ma infatti hanno suoni unici e riconoscibili fra mille anche per questo :P Una buon impostazione è un qualcosa che va bene per la maggior parte della gente, ma non per tutti. C'è gente fortissima che plettra di avanbraccio anzichè di polso: quando io suonavo così poco mancava che mi distruggevo la spalla, ma ad altra gente con un fisico diverso questo tipo di impostazione va più che bene

 

Guaradate,a me quelli che fanno 6000 note al secondo mi stanno sul cavolo (tipo Batio,lo odio).
Comunque,qui sono l'unico che suona in fingerpickin'?Non fatemi sentire solo!

 

sempre meglio saperlo fare e poter scegliere se farlo o no che non poterlo fare e basta ._.

Non è che se vai veloce diventi automaticamente incapace di scrivere pezzi decenti eh.....(non che io sia uno shredder..ma la tenica mi affascina comunque).

 

E perchè mai?
Allora seguendo il tuo ragionamento maestri come Liszt o Chopin sarebbero deprecabili solo x la quantità di note (veramente tante...) suonate?
No dai eh...

 

Io non riesco a sopportare questi ragionamenti. Certo, neanche a me piacciono i chitarristi moderni che fanno un pezzo ultraveloce (e, per di più, tutto in alternato-frullino ) dall'inizio alla fine (come per l'appunto Micheal Angelo)... però non vuol dire nulla, la velocità, la tecnica e tutto sono importanti, anzi fondamentali!
E non parlo del solito rock chitarristico, bensi di tutti i generi.
La tecnica non è "6347563 note al secondo", quella è la tecnica solistica. La tecnica, in generale, è quante più cose sai fare in tutti i modi possibili.
Se voglio fare una scala di C maj, la faccio in diversi modi con diverse posizioni, quindi un utilizzo della tecnica diverso per ognuna (oltre che del timbro delle corde scelte per una nota, ma è un'altra storia). La tecnica è fare una ritmica funk con il giusto groove e il giusto movimento. La tecnica è avere maestria nel suonare un pezzo fingerstyle, anzichè farlo a mo di pc. E tanto altro.

Ps: anche io studio un po' di fingerpicking, o meglio lettura polifonica nel mio caso :P

 

Io invece ultimamente ho un pò messo da parte il fingerpickin' per dedicarmi al tapping ad 8 dita su partiture di tipo pianistico. Le possibilità di utilizzare voce al basso e melodia diventano notevolmente più ampie con questa tecnica.

Ho ripreso in mano un vecchio preludio in Cmaj in Bach e lo sto suonando con questa tecnica...ne esce in modo egregio direi eheh!

 

E immagino quelle peripezie sono fantastiche sia a vedersi che a farsi (farsi... ehm... quelli che lo sanno fare ), e il suono che ne esce è spettacolare....

 

ecco, a tal proposito vi posto un video di un ragazzo a mio avviso molto bravo che ho avuto anche il piacere di sentire via myspace: YouTube - fields of gold

l'esecuzione, rende abbastanza l'idea di cosa si possa fare con questa tecnica!

 

Scusatemi,mi sono espresso in maniero parecchio superficiale.
Io non sopporto l'estremo virtuosismo,non l'assimilazione di più tecniche!
Trovo che un virtuosismo di Batio (faccio un esempio) o di Malmsteen -anche se qualcosina mi piace- non siano altro che l'estrinsecazione del loro eccessivo narcisismo.
La musica per me è molto più di assoli iper veloci.
A questo punto aspetto solo i pomodori

 

E' la loro musica, il loro "verbo" .. può piacere o meno, su questo non ci son dubbi, ma tu credi forse che il fraseggio di un bluesman sia più credibile solo perchè tipicamente contiene meno note?!

"Eccessivo narcisismo"?! ti ripeto, seguendo il tuo discorso e la tua logica, allora un Michel Petrucciani (prima ti ho fatto l'esempio legato alla classica ora mi sposto verso il grande jazz eheh ) è un vanesio incredibile eheh!

Chiaramente sei fuori strada, la musica non si misura in termini di quantità di note ma di emozioni trasmesse .. e se ad uno arriva il messaggio di una "No Boundaries" piuttosto che di una "Black Star" (giusto x citare due pezzi dei due shredders chiamati in causa) e lo gradisce bhè .. vuol dire che questa funziona!