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Televisione

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da MetalPeppe, 11 Novembre 2008.

  1. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    "chiara" magari no... ma un'indicazione la possiamo trarre

    l'home-theater non è "televisione". Già il cambio di parola fa capire che si sposta l'attenzione non più solo sulla vista. Ed è molto, questo. La TV era in mono -per dire.

    Non credo che l'home theater sia fatto per il Grande Fratello... ma nemmeno per Dr House, o per il TG2 o per il gioco dei pacchi, o per Voyager, o per Report, o per Un posto al sole. Non so nemmeno se esista Un posto al sole in 16:9... o col Dolby Sorround


    Quello che sto cercando di ripetere è che se cambia il mezzo fisico, CAMBIA IL MESSAGGIO CHE TRASMETTE.
    La TV non è una "radio con le immafgini"
    è lo H.T. non è "una TV più grande".
     
  2. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Su questo siamo ovviamente d'accordo. Che in Italia ci sia un contesto molto diverso che in altri paesi è palese.
    Io parlo di tv in generale e di potenzialità che la stessa possa avere o meno. A prescindere dal paese che la fa.

    Ma infatti, non a caso, ti ho citato programmi di entertainment come Top Gear e il Dr. Who. ;)
    Gli stessi documentari non è detto che facciano per forza solo cultura. Se fatti con una certa regia/sceneggiatura con la voce di Patrick Stewart, sembrerà di vedere un film più che un barboso documentario.

    Io sono fermamente convinta che la tv non vada vista come un mezzo istruttivo e che il suo principale scopo sia l'intrattenimento. Ma se fatta con intelligenza, può evitare di rincretinire ulteriormente la gente e magari dargli anche qualcosa su cui riflettere.
    Una puntata ben fatta di un telefilm ben fatto, può dare molti spunti di riflessione in più di qualsiasi tribuna politica.
     
  3. Xan

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    23 Gennaio 2009

    Parto col ire che OGNI medium, ogni mezzo di comunicazione, influisce profondamente sulla società in cui entra. Ma:
    1) a lungo termine
    2) non sempre nello stesso modo
    in società diverse, la TV ha avuto effetti diversi e in periodi diversi
    (questo, per spiegare come teorie apocalittiche sulla distruzione dei nostri cervelli a causa della TV secondo me non fanno che aria, visto che stiamo parlando di mutamenti sociali enormi che non possono certo essere spiegati attraverso schemi così banali - men che meno, la De Filippi)

    Parti con il dire che ogni mezzo di comunicazione influisce profondamente sulla società, e mi trovo d’accordo…Ma:
    1) a lungo termine <- ok
    2) non sempre nello stesso modo <- d’accordo, ma influisce. In modi diversi ma influisce.
    Riguardo le teorie apocalittiche di distruzione dei cervelli non ci credo, e non l’ho mai sostenuto. Ho detto semmai che a mio avviso la televisione potrebbe migliorare nella programmazione, al di la del fatto che influisca o meno sulla società.


    Un medium però ha delle caratteristiche ben precise. Che dipendono:
    1) dalla sua tecnologia
    2) dal MODO in cui questa si usa
    3) dal LUOGO in cui questa si usa

    La TV è un veicolo. In quanto medium, non è un "testo" che comunica delle cose... stupide o intelligenti che siano. E' un veicolo attraverso cui alcuni testi ci vengono portati addosso.
    Ogni veicolo, ogni medium, ovviamente ha dei contenuti più adatti alla sua forma.
    Tu incideresti una poesia d'amore (testo) sui binari di una ferrovia? O la scriveresti nel fango? Eppure, sempre di scrittura si tratta... certo: ma un conto è la carta, un conto è, che so, la pietra. Ok?


    Come non comunica delle cose? Perché la comunicazione arriva solo mediante testi? E’ un mezzo di comunicazione perché comunica, cose sia stupide che intelligenti.
    Non inciderei una poesia sui binari di una ferrovia, ne sul fango. Capisco gli esempi, ma non poco ci azzeccano con la televisione. La tv può rappresentare ciò che vuole senza porsi limiti di nessun genere.

    quando guardi la TV non sei, che so... a scuola a fare lezione, o al cinema con uno schermo (e il resto del mondo si fotte). Sei in poltrona. a un metro dalla tua TV c'è tua madre/mogli che passa il panno, sotto c'è il cane, dietro c'è tuo fratelo/sorella/figlio che cammina e parla al cellulare.


    Un mio docente ce la spiegò così: "se quel film lo vedi al cinema piangi, alla TV al massimo ti commuovi". E' un'esagerazione, ovviamente... ma è per far capire che LO STESSO CONTENUTO NON HA LO STESSO EFFETTO SE PORTATO SU MEDIA DIVERSI.

    Si ma questo non cambia le cose. Il fatto che io sia in casa anziché essere a scuola mentre guardo la tv non cambia il mio grado di concentrazione e attenzione che ho nei riguardi di ciò che guardo solo perché sono in un luogo domestico. Ne cambia il livello di importanza che quella determinata trasmissione può avere per me, anche se sto dando da mangiare al mio cane contemporaneamente.





    E via dicendo.
    La TV non è un medium troppo adatto a portare certi contenuti. Chi la guarda... la guarda attraverso un occhio "televisivo" che non riuscirebbe ad accettare certi concetti.
    Hai mai fissato una fotografia per 10 secondi? Immagino di sì.
    Ma riusciresti a fissare un'immagine TV immoble per 10 secondi? No. Anzi: probabilmente, dopo 4-5 secondi ti staresti già preoccupando se il tuo TV si è di colpo rotto, ti chiedersti: che cazzo ci fa un'immagine ferma 10 secondi alla TV?

    Ogni TESTO inserito all'interno del FLUSSO televisivo deve tener conto del modo in cui questo medium viene recepito. Non perché questo lo si guarda poco, o con disattenzione. Anzi: la TV acchiappa la nostra attenzione.
    Ma... non può essere usata per certi contenuti.
    Non è adatta.

    Non parlo necessariamente di chissà quali contenuti. Capisco il tuo discorso, ma penso che per ogni persona le cose assumono una priorità differente. Molte persone possono dare più importanza a determinati programmi superiore a quella importanza oggettiva di cui parli tu. C’è chi invece, come me, guardando pochissima tv preferirebbe una varietà maggiore, una ricerca di originalità, pur rimanendo dentro quei canoni da te descritti.



     
  4. Netstorm

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    23 Gennaio 2009

    Sono d'accordo, ma ho paura che ciò non sia attuabile perchè alla fine le emittenti televisive sono delle aziende e in quanto tali devono guadagnare.
    Se devono scegliere tra un programma di sicuro successo (viste le esperienze precedenti) come il Grande Fratello e un programma un pò più elevato culturalmente ma rischioso è quasi ovvio che opteranno per il primo.
    E' anche vero che non si può fare di un fascio: dipende anche dal target dell'emittente. La7, per esempio, mi sembra che proponga un palinsesto più serio e funziona bene
     
  5. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Insomma... nel momento in cui la seguiamo al 100% sì, ma se come fanno molti la si lascia accesa tutto il giorno "perché fa compagnia" (come dice mia madre), difficilmente non la si intenderà anche come sottofondo.
    In questo momento sono al computer nello studio mentre in sala mi arriva la voce di Sky Tg 24.

    Su questo ti sbagli. Nel momento in cui si ha a disposizione la tecnologia, ci si abitua subito bene!
    Io i telefilm voglio vederli e sentirli al massimo delle potenzialità (vuoi mettere guardare Battlestar Galactica come dio comanda? :)).

    Ti faccio un esempio cretino. Sono rimasta un mese senza parabola (colpa della neve) e quindi, dopo circa 5 anni di satellite, ho dovuto guardare la tv trasmessa dalla classica antenna.
    Per me era totalmente inguardabile. Ho quasi pianto di felicità quando è arrivato l'antennista.
    Per me guardare la partita di Coppa su Rai1, tra righe e interferenze varie, è stata una pena.

    Su questo siamo d'accordissimo. E' quello che sto tentando di dire anch'io.
     
  6. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    lo faccio perché noto che in questi topic si finisce SEMPRE, SEMPRE SEMPRE per guirare sulle solite eterne chiacchiere su grandi fratelli e defilippi, tetteteculievelineecassani... senza mai cercare di discutere di cosa sia davvero successo in 40 anni di TV.
    e così facendo... non si parla mai di TV, ma sempre e solo di... altro.


    non c'è nessuna causa né effetto.
    La TV è una finestra che mostra uno spaccato della nostra società
    le nostre abitudini sono mutate da quando esiste la TV: ma non "a causa di questa".... e neppure la TV è mutata "a causa nostra".
    Entrambe.

    L'errore è quello di stabilire che una sia la causa (siamo stupidi) e l'altra l'effetto (la TV manda in onda cazzate), o il contrario. L'errore è il cosidetto "determinismo", ovvero: una delle due cose è attiva e l'latra è passiva


    ;););)
    attenzione però: io questo lo porto anche sul LUNGO PERIODO. Chissà che impatto hanno avuto, per 10 anni, i telefilm americani degli anni '80.Di queste cose a me piacerebbe parlare.



    Ehm... tu sai come funziona l'Auditel?
    se sì... beh, è una sorta di "menzogna convenzionale" :D :D
    Quindi... no, non influisce su queste cose.
    Serve ad altro. Dopo lo posto.
    ;)
     
  7. Xan

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    23 Gennaio 2009

    Sono d'accordo ed questo ciò che penso. Non si tratta di istruire, acculturare, o nell'eccesso contrario rendere totalmente deficenti dipendendo solo da essa. Si tratta di renderla più costruttiva e interessante.
     
  8. Netstorm

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    23 Gennaio 2009

    Sono d'accordo su fatto che il binomio "gente stupida"-"tv scadente" sia un errore ed è anche vero che, come in tutte le cose, non si può categorizzare tutto, ma ci sono sempre delle vie di mezzo.
    Però dal momento che dici che la TV è uno spaccato della società stai, secondo me, affermando che esiste una causa ed effetto. Società e TV si compenetrano influenzandosi a vicenda.

    E' per quello che io parlo di circolo vizioso e necessariamente bisogna considerare il lungo periodo come dici anche tu.
    Questa è una cosa che va avanti da quando la tv esiste ed è inarrestabile.

    Non avendo fatto studi in merito non so come funziona l'Auditel, ben vengano altre spiegazioni :)
     
  9. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    anche io la pensavo come te... infatti è una delle cose che più di tutte non riuscivo a farmi quadrare, perché l'esempio della TV "che fa compagnia" è proprio quello classico.

    Poi ho capito che il punto è questo: in quel momento, noi di fatto trasformiamo la TV in una piccola radio. Resta per noi (un "noi" generico) solo la parte audio, voce.

    L'orecchio umano non è selettivo. Tu non puoi scegliere di ignorare un suono e ascoltare solo quello che vuoi. Se stai ascoltando Dreki che ti parla e vicino a te dysphoria fa i versi della bimba dell'Esorcista, tu non puoi "non sentirla".
    L'occhio invece sì: io posso non solo volgere lo sguardo, ma anche mettere a fuoco con facilità

    Quabndo GUARDO LA TELEVISIONE... e quindi sto guardando la TV... questa non è uno sfondo.

    Infatti tu hai detto: "In questo momento sono al computer nello studio mentre in sala mi arriva la voce di Sky Tg 24"
    Non stai guardando la TV.
    ;)



    Su questo hai ragione. Certi telefilm di oggi (OCCHIO che torniamo sul dirscorso dei contenuti!!!) sono in pratica mini-film da 1 ora. Anche come tecniche di realizzazione. Il che, per tutta la pappardella scritta tra pag. 3 e pag, 4, li rende un'altra cosa dal concetto di televisione "standard".

    Ti faccio una domanda che detta così potrà sembrare strana... quando ti guardi Battlestar dove lo appoggi il telecomando?
     
  10. Guest_001

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    23 Gennaio 2009


    mi citi talmente tanto spesso che comincio a temere ti stia innamorando di me :rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
     
  11. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    L'auditel non misura il gradimento, ma l'ascolto.

    L'apparecchio viene consegnato a un "campione" di famiglie, un campione scelto secondo criteri precisi e quindi non a caso, che dovrebbe rappresentare tutto il campionario di famiglie italiane.


    Il sistema Auditel si basa su:

    -un apparecchio che rileva se il monotir TV è acceso e il canale
    -un telecomandino con cui lo spettatore DICE quanti membri della famiglia stanno guardando la TV

    già da questo ti rendi conto che... non c'è alcun controllo. :shock:
    Per assurdo... la TV potrebbe essere sintonizzata su Rai 1, l'apparecchio potrebbe aver impostato (es) "5 membri su 5"... e tutta la famiglia in realtà è a letto, o a cena fuori. :shock::shock:

    TI GIURO CHE E' COSI', eh!
    NON ME LO INVENTO


    E non misyra neppure l'indicie di gradimento: io posso guardare per 3 ore un programma che mi fa gagare.


    Ma allora.... a che cosa serve?????

    Non "chiderti a che cosa". Chiediti: a chi?
    Sponsor.

    Vendere pubblicità su un giornale è cosa semplice: tu dici: "il mio gironale vende X, quello vende Y che è meno di X... fai pubblicità sul mio". Dati certi.
    Ma la TV?
    Negli anni '80, quando la pubblicità in TV cominciava a diventare questione grossa perché le TV private erano ormai cosa fatta (L'Auditel è di metà anni '80). Quello che mancava era un criterio con cui stabilire se un programma era seguito o meno.

    Non è nato per il gradimento! Non glie ne frega nulla a chi fa TV dekl gradimento! BASTA CHE LO GUARDINO.
    Così arrivò l'auditel
    Una bufala "convenzionale", perché sia gli sponsor che le TV sanno che è impossibile sapere se è attendibile o meno... ma tanto a chi fa TV basta acchiappare i soldi, e chi fa pubblicità non ha altro metodo che quello.

    ;)
     
  12. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    e te mi contraddici talmente tante volte... che potrei pensare lo stesso :D:D:D:D
    (se non fosse che non credo di rientrare nei tuoi gusti)

    non esageriamo! :)
    che poi se legge mia morosa son guai!
    ma sai benissimo che ti stimo, come utente.
    spero solo che tu non ti offenda, per le "frecciate"... se fai caso a come parlo di Rover, dovresti notare che c'è una bella differenza (lo scrivo non per "ruffianaggine", ma per evitare incomprensioni)
    ;)
     
  13. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Diciamo che ti sei autorisposto con l'esempio di La7.
    Il punto è che l'Italia non è un buon esempio in generale, perché al di là del credo politico di ognuno, è innegabile che esista da un lato un conflitto d'interessi e dall'altro un tv pubblica che, come ha spiegato Dreki, è nelle mani del governo di turno.
    Quando la politica, oltre alle aziende, decide la linea da seguire, è ovvio che spingerà per accattivarsi il target a lei congeniale.
    Non a caso, secondo me, un target terribilmente maltrattato in Italia è quello dei teenagers.
    La tv italiana, in questo momento, mira ad accattivarsi le persone dai 40 in su, meglio se cattoliche. E' palese dal tipo di ospiti, di ragionamenti, di musica proposti.
    Ed è, guarda caso, lo specchio dell'Italia in quanto popolazione.

    In altri paesi dove questi limiti politici sono presenti in maniera minore, si hanno programmi diversi dai nostri perché mirano con più libertà a più target diversi (compresi i giovani!).
    Mirano sempre a far soldi, ci mancherebbe! Però diversificano, perchè non devono per forza accattivarsi dei voti ma dei consumatori a tutto tondo.
    Si hanno allora anche produzioni per noi impensabili come South Park, i Griffin, piuttosto che programmi di satira feroce, produzioni di serie tv che esulano dai soliti polizieschi/soap opera/medici, programmi musicali moderni, ecc. ecc.
    Per fare un esempio banale, un programma di satira come quello di David Letterman ha ogni volta degli ospiti musicali. Fosse in Italia il massimo dell'anticonformismo sarebbe quella fighetta di Morgan, là c'ho visto letteralmente di tutto, dai Motley Crue passando per i Lordi. Il tutto con il massimo rispetto per l'artista (se andassero i Lordi da Costanzo mi immagino le battutine).

    E' un discorso lunghissimo. :)
     
  14. Guest_001

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    23 Gennaio 2009

    maddai, da cosa lo evinci? :hihi:



    macchè, anzi... adoro risponderti prendendoti a randellate sui denti ;)

    fine dell'OT
     
  15. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Ok, ho capito l'obiezione.

    Certo, però il punto è che vedo già quel tipo di televisione come il mio standard. :)
    E quindi tendo a pensare che presto quello standard prenderà il posto dell'altro e se non sarà il mio sarà un altro. La tv sta cambiando moltissimo e in fretta, dopo diversi di anni di immobilismo in effetti.

    Magari avessi UN telecomando. :D
    La posizione tipo è telecomando dell'ampli sul bracciolo destro e quello dell'Xbox taroccata da mediacenter sulla pancia di mio marito. :hihi:
     

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