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Televisione

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da MetalPeppe, 11 Novembre 2008.

  1. Dreki

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    22 Gennaio 2009

    AAARGH! :D:D:D

    si Xan... ma io ti ho chiesto: sei certo che la TV sia fatta per quello?
    tu mi hai chiesto come mai pensavo il contrario... e te l'ho spiegato.


    Ora ti richiedo: e dunque.... che ci vuoi mettere di poco stupido, in un medium come quello???
     
    #91
  2. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    come spiegato in tutti post qua sopra.... non sono d'accordo. :)

    la TV porta certamente sullo schermo uno spaccato della nostra società... ma pensare che di conseguenza amplifichi questo messaggio, per come la vedo io.... è sbagliato.

    Paradossalmente, una TV tutta grandefratello potrebbe trasformarci ra qualche anno in una massa di conservatori. Sarà un caso che certe tendenze stanno tornando?
    In un'epoca in cui la TV ci fa vedere 20enni che mostrano il sedere in prima serata.... abbiamo invece una tendenza al conservatorismo. In una TV che fa vedere un'italia multietnica... abbiamo sempre più xenofobia. In una TV che ci propina politica su politica... ce ne siamo allontanati.

    Adesso va di moda la TV guardona e casinista. Spaccato di una società. E tu pensi che sia per questo che le ragazze vogliono fare le veline?
    Io la vedo quasi al contrario.


    Guarda, ti faccio un esempio non mio. All'inizio degli anni '60 la TV faceva vedere famiglie maschio-centriche. Che era la realtà di quegli anni. E dieci anni dopo o giù di lì esplose il movimento femminista.
    Non credo lo avessero previsto.

    O mostrava bambini diligenti e ragazzini inamidati che obbedivano ai genitori nella famiglia modello. Dieci anni dopo, le generazioni giovanili stravolsero il mondo.
    Non credo avessero previsto nemmeno quello.

    Non so cosa capiterà fra qualche anno. Ma certo non saremo pieni di veline e Cassano perché oggi li vediamo in TV.
     
    #92
  3. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Umpf... umpf...

    Ho seguito le tue analisi e sono abbastanza d'accordo su tutto, anche se so che la tv può essere anche più interessante di com'è ora da noi.
    La tv è stupida quando lo è la società. Proprio perché non è la tv a formare la gente ma viceversa.

    Non per fare i soliti esterofili, ma la tv italiana non è automaticamente paragonabile a quella inglese, ad esempio, dove l'equivalente della Rai fa a sua volta reality, programmi banali, ecc., ma investe anche in programmi di ben altra fattura tipo, che so, il Dr. Who, i suoi famosi documentari (parlo della BBC, ovviamente) e programmi seguitissimi un po' in tutto il globo come Top Gear.
    A noi manca la varietà e la qualità.
    Doti che in altri anni e in altri contesti abbiamo avuto (sembrano passati secoli da quando la Rai co-produceva progetti coraggiosi come Spazio 1999 :)).

    La televisione può essere meglio di quella attuale, pur con tutte le sue limitazioni di medium. Credo che sia questa la critica di Xan.
    Se altri lo fanno perché noi no?
    Perché è colpa nostra, direi. :)
     
    #93
  4. Xan

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    23 Gennaio 2009

    E io ti ho risposto, ma xchè deve essere fatta per forza x qualcosa? La televisione è un mezzo di comunicazione, un mondo, e come tale sarebbe gradevole se ciò che viene rappresentato e comunicato sia meno banale o violento o fastidioso o ripetitivo ecc ecc

    Che ci voglio mettere? più documentari, TG meno incentrati sul gossip, meno programmi idioti, maggiore variabilità degli stessi cartoni animati su italia uno (dragon ball ha rotto i coglioni) e così via.
    La televisione a mio avviso potrebbe migliorare, rinnovarsi, così come la musica trasmessa dalle radio ad esempio
     
    #94
  5. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    ma... hai letto i miei post?
     
    #95
  6. Xan

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    23 Gennaio 2009

    E ora ti chiede, ma sei sicuro che la televisione sia fatta per ciò che dici tu??? :sadic:
     
    #96
  7. Xan

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    23 Gennaio 2009

    Si! ho letto! ho capito. Ma ti sto dicendo come VORREI che fosse la televisione. Se non sei d'accordo ok! se vuoi necessariamente che il punto di vista sia errato perchè hai fatto quell'analisi (che non è detto che sia la verità assoluta perchè a mio avviso la tv ha una consistenza maggiore nelle vite di molte persone), bene ok anche quello.
    TU mi chiedi:
    Sei sicuro che la tv sia fatta x ciò che dici tu?
    Io ti rispondo, non lo so per cosa è fatta, se veramente è fatta per qualcosa, potrebbe migliorare come molte altre cose.
     
    #97
  8. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    no no, Xan, non ci siamo capiti.
    Io non ti ho esposto la mia opinione.
    Io ti ho esposto il modo in cui la TV è stata studiata, e analizzata da almeno un decennio. E non da me: da studiosi dei media che, non a caso, hanno segnato il passo in certe teorie.

    McLuhan e Meyerowitz sono capisaldi in questo settore. Se me li vuoi smontare... non basta dire "secondo me è così".
    Io non ti ho detto: "secondo me è così". Io ti ho spiegato PER QUALI RAGIONI E' COSI'

    Se adesso vuoi espormi le tue ragioni, fallo. Ma motivale.


    Io ti ripeto per la sesta o settima volta: NO, Xan, NO.
     
    #98
  9. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    prima di parlarne, ti faccio subito una domanda: tu sai qual'è l'assesso societario della TV pubblica anglosassone?

    se vuoi paragonare la RAI alla BBC bisogna farlo DAVVERO... a tutto tondo, e non soltanto dalla parte che vuoi tu. E' come paragonare il sistema scolastico italiano a quello giapponese e dàare la colpa agli insegnanti, senza tenere conto degli stipendi, della formazione e delle ore di studio e degli esami.
    Questa non è una analisi: è una chiacchiera.

    La RAI non è una TV pubblica: basta che vai a pag. 3 di questo topic e ho spiegato la differenza.

    Non solo: possiamo estendere, visto che parli di telegiornali, la differenza alle categorie professionali suddette... e quando ti rendi conto delle differenza fra professionisti inglesi e professionisti italiani hai un altro tassello (ma andiamo OT) per capire come mai i TG in Italia funziopnano diversamente. Siccome è il mio lavoro (giornalista), questa è una cosa che purtroppo conosco bene.

    E' diverso TUTTO IL CONTESTO. Non i programmi


    Ma torniamo IT.
    metà dei programmi che guardi sono format esteri. E l'altra metà sono telefilm esteri. Dunque?

    Quella che tu chiami "varietà e qualità" è solo una versione di (scusa il termine orrendo.. ma così si chiama) infotainment moderno. Noi avevamo Piero Angela, una volta. Se tutto quello che sostenete fosse vero... ne risulterebbe che il popolo inglese (quello dei funerali di Lady D. mandati in onda 2400 ore di fila) assimili più cultura di quello italiano.
    Ehm.... :D:D:D

    Più programmi "culturali" non significa affatto una TV diversa. Significa solo un cambio di abitudini. Non dipende né dal pubblico, né da altro.
    Pensare che una TV intellettuale possa veicolarte più cultura è FALSO, punto e basta.


    Esempio: in Italia, che voi ci crediate o meno (SONO DATI) abbiamo quotidiani con contenuti densi molto più che altrove, in termini di cultura. Avete mai letto il Times, USA Today, ma anche El Pais o Le Monde? Ecco.
    ALTROVE I GIORNALI SONO PIU' FRIVOLI.
    In Italia più colti. Risultato: qua abbiamo vendite mediocri, perché a nessuno frega nulla.
     
    #99
  10. Guest_001

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    23 Gennaio 2009

    no no no Dreki, qua ti sbagli di grosso. Le Monde e El Paìs sono molto più "colti" di un qualsiasi Corriere della Sera o Repubblica di turno, e te lo dice una che visita i siti Internet delle due testate tutti i giorni e non di rado compra l'edizione cartacea. Tanto è vero che, per portarti un esempio banalissimo di quel che ti sto dicendo, l'inserto più prestigioso de "Le Monde" è "Le Monde diplomatique", che spulcia a 360 gradi tutte le situazioni geopolitiche delle zone "calde" o cmq "rilevanti" del mondo, mentre l'inserto più prestigioso della Repubblica è "D - La Repubblica delle Donne" :rotfl::rotfl::rotfl:

    altro discorso potrebbero essere per esempio i giornali inglesi con la donna poppe al vento nella celeberrima "Page Three".


    firmato: la terremotante dysphoria (detta anche signorina maschiaccio) :hihi::hihi::hihi::hihi:
     
  11. Xan

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    23 Gennaio 2009

    Dreki ora ti rispondo e motivo meglio ciò che penso. Lo stavo facendo ma mi si è spento il pc e devo ricominciare XD
     
  12. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    e allora... non li leggi! :D

    siamo OT, ma ti rispondo lo stesso. Io parlo di linguaggio. E facci caso: procva a leggere un articolo di politica o attualità o tecnico su le Monde. LO CAPISCI.
    Su La Stampa... ha un linguaggio diverso. E' un problema decennale, nel giornalismo italiano. Quello di aver reso la comunicazione cartacea "elitaria".

    Mi spiace, ma se mi porti a esempio il sito... stravolgi tutto

    QUELLO NON E' UN GIORNALE: E' UN SITO INTERNET

    "L'espressione "il mezzo è il messaggio" ci dice perciò che ogni medium va studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la comunicazione; è proprio la particolare struttura comunicativa di ogni medium che lo rende non neutrale, perché essa suscita negli utenti-spettatori determinati comportamenti e modi di pensare e porta alla formazione di una certa forma mentis. Ci sono, poi, alcuni media che secondo McLuhan assolvono soprattutto la funzione di rassicurare e uno di questi media è la televisione, che per lui era un mezzo di conferma: non era un medium che desse luogo a novità nell’ambito sociale o nell’ambito dei comportamenti personali.Non voglio parlare di contenuti.
    Ho fatto un intervento, sulla base di qualche studio. Se adesso qua si torna a discutere, come su altri topic passati simili a questo, sulla base di impressioni, non entro nel merito. Mi piace parlare di mezzi di comunicazione perché è il mio lavoro
    Mi infastidisce parlare di ignoranza o cultura perché è un luogo comune
     
    #102
    Ultima modifica: 23 Gennaio 2009
  13. Rasputin

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    23 Gennaio 2009

    Il punto è che anche la tv, come tutti gli altri mezzi, subisce un'evoluzione.
    Senza nulla togliere alle analisi riportate da Dreki, è ovvio che la tv del 1960 non possa essere paragonata a quella odierna, nè per contenuti nè come apparecchio fisico.
    Per tornare a un suo esempio, il fatto che la tv non sia paragonabile al cinema perché c'è gente che ti gira intorno, lo schermo e l'audio non sono adeguati, ecc. è vero. Però fino a qualche anno fa era più vero di adesso...
    Spaparanza sul mio morbido divano di pelle, davanti all'lcd da 42 pollici collegato all'impianto audio Bose, non sarò al cinema, ma la differenza inizia a non essere tanto abissale...
    Con il lato positivo che in casa mia non c'è gente che mi scalcia nella schiena, parlotta e sgranocchia patatine come al cinema. ;)
    Chiaro però che finché ho avuto una Mivar da n pollici era tutta un'altra storia.
    Questo per dire semplicemente che nulla rimane immutato nel tempo, specie la tecnologia e il suo modo di utilizzo.

    Fino a 2 o 3 anni fa nessuno avrebbe sentito la necessità dell'HD. Adesso le tv nuove ne sono provviste e la tv si sta adeguando. Chi guarda le partite ormai richiede regie Hollywoodiane.
    Per non parlare del digitale terrestre e del fatto che in molte regioni stia per diventare l'unica soluzione.
    E per ora sto parlando solo della tecnologia in sè e non dei contenuti.

    Sui contenuti potremmo aprire un topic infinito.
    Sottolineando il fatto che ormai la tv è diventata anche un mezzo per guardare ciò che si preferisce, senza più subirla passivamente. Basta avere Sky con tutti i suoi canali tematici e/o un mediacenter (e relativa adsl) che consenta di guardarsi quasi in tempo reale le varie serie tv trasmesse in America e in Inghilterra... che non sarà ancora legalissimo ma siamo alle solite... :roll:
    Non tutti, per ora, sfruttano la tv in questo modo (la stragrandemaggioranza vive ancora di Rai e Mediaset), ma il fatto che chi lo fa aumenti di giorno in giorno, dà una chiara direzione di come evolveranno le cose.
     
  14. Dreki

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    23 Gennaio 2009

    Ancora idde mcluhaniane sulla televesione:

    La televisione non crea delle novità, non suscita delle novità, è quindi un mezzo che conforta, consola, conferma e "inchioda" gli spettatori in una stasi fisica (stare per del tempo seduti a guardarla) e mentale (poiché favorisce lo sviluppo di una forma mentis non interattiva, al contrario di internet e di altri ambienti comunicativi a due o più sensi).

    Ovvero: è un medium che ci coinvolge enormemente INDIPENDETMENTE da ciò che passa sullo schermo.

    Perché?
    Perché la sua presenza richiede partecipazione da parte dello spettatore


    MEDIA FREDI E CALDI
    In generale possiamo dire che il concetto di "temperatura" è legato al grado di partecipazione che un media richiede in chi lo utilizza o ne fruisce. In questo senso i media "caldi" sono quelli che non esigono da parte di chi li utilizza una grande partecipazione, e media "freddi" sono invece quelli che richiedono al fruitore maggiore partecipazione e coinvolgimento.

    Un medium è caldo, e dunque meno partecipativo, se impegna un solo senso con messaggi ad alta definizione. In questo caso, infatti, la comunicazione fornisce una grande quantità di dati estremamente dettagliati, che non richiedono al fruitore nessuna operazione di integrazione del messaggio durante la percezione. Un esempio di medium caldo è la fotografia: su tratta infatti di un medium esclusivamente visivo le cui immagini sono dotate di un elevato grado di dettaglio. Ma anche la radio e la scrittura sono considerati da McLuhan media caldi.

    Al contrario, i media freddi coinvolgono molteplici canali sensoriali, inviando però un messaggio a "bassa definizione". Essi di conseguenza lasciano spazio al fruitore, gli chiedono anzi di completare la loro portata informativa con una partecipazione attiva. I media freddi, insomma, coinvolgono il fruitore proprio perché lo stimolano con maggiore efficienza sia dal punto di vista sensoriale che da quello percettivo. Non stupisce dunque che McLuhan, oltre al telefono, indicava come esempio massimo di media freddo la televisione: «La TV è un medium freddo, partecipazionale ... La radio, invece, è un medium caldo e funziona meglio se se ne accentua l'intensità. Non richiede a chi ne fa uso lo stesso livello di partecipazione. Può servire come rumore di fondo... La TV non può essere uno sfondo, ci impegna, ci assorbe».
     
  15. Netstorm

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    23 Gennaio 2009

    Ammetto che mi sono perso qualche passaggio perchè quello che scrivi, Dreki, è sempre fitto di informazioni e di dettagli e a lavoro non riesco a prestargli l'attenzione che vorrei.
    Ho notato che quello che scrivi, come anche da te sottolineato, vuole essere un'analisi obiettiva e non un giudizio. Così facendo però, ad ogni ipotesi sostenuta da altri, controribatti con un'altra tesi sostenuta da ricerche e studi del settore.
    Quello che però non ho capito è dove vuoi andare a parare: dopo tutte queste spiegazioni qual è la tua opinione in merito? C'è una causa e c'è un effetto? Dove sta secondo te l'errore che facciamo nell'associare superficialità delle persone con una qualità scadente della tv?
    Magari hai già risposto a queste domande e mi scuso se l'hai già fatto, però mi interesserebbe sapere il tuo punto di vista.
    Il mio punto di vista è questo: secondo me è un circolo vizioso dove utenza e settore televisivo si influenzano a vicenda.
    Mi spiego: i programmi e i palinsesti vengono stabiliti in base a quanto si creda possa piacere al pubblico e queste scelte sono spesso sostenute dai dati auditel che danno appunto l'indice di gradimento di quanto proposto.
    La gente, allo stesso tempo, seleziona i programmi in base a ciò che gli viene fatto vedere, quindi se la scelta è tra un programma di intrattenimento superficiale e un programma di intrattenimento ancora più superficiale del primo, magari sceglie il secondo perchè, già sufficientemente oppressa dai problemi della vita di tutti i giorni, sente il bisogno di puro svago senza fatica.
    A questo punto i dati auditel rivelano che i gusti degli italiani tendono al secondo tipo di programma causando quindi un ulteriore spostamente delle scelte di palinsesto in quella direzione e così via.
     

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